STAMPA, TORINO, pag.32
Il presidente, in carica da due anni, respinge l'assalto di " acquirenti o partner in cerca di pubblicita'"
TORINO. Massimo Vidulich & C, due anni dopo. A pochi giorni dal 19 marzo, secondo anniversario di presidenza, Vidulich ha fatto il punto sul Torino Calcio, spaziando dalla situazione economica alle prospettive di serie A, dal progetto per il FILADELFIA a quello del centro sportivo Torinello che potrebbe sorgere a Leini' o a Orbassano, dall'accordo triennale con Telepiu' al rinnovo biennale del contratto con la Kelme, lo sponsor tecnico. "Il Toro non si tocca - ha ribadito Vidulich -. E' saldamente in mano a questa proprieta' che non ha intenzione di cedere. Non chiudiamo le porte a nessun interlocutore che possa rappresentare o un partner serio per lo sviluppo dell'attuale progetto o un'alternativa interessante all'esistente strategia e proprieta', garantendo pero' il raggiungimento dei nostri obiettivi e al tempo stesso assicurando un cospicuo miglioramento delle aspettative future per il Toro stesso". Poi Vidulich ha lanciato un chiaro messaggio agli imprenditori che vorrebbero acquistare il pacchetto di maggioranza della societa': " Chiunque usi e sfrutti il nome del Toro per pubblicizzarsi gratuitamente, proclamandosi salvatore della patria, dichiarando volonta' di acquisto, a mezzo stampa e senza averci prima contattati, e minacciando adunate di piazza, non potra', se non altro per questo motivo, da noi essere considerato interlocutore credibile". Quanto alla situazione economica, Vidulich ha ammesso che il Toro " ha avuto un brevissimo periodo di scarsa liquidita'" ma che "i budget sono stati rivisti e corretti e la societa' ha gia' provveduto a ricalibrare il suo impegno finanziario". Il presidente ha ricordato che la Bullfin - che rappresenta gli interessi di diversi azionisti, compresa la HSL - ha dato mandato di gestione e fiduciario alla Bankers Trust. E ha precisato: "L'istituto bancario internazionale che gestisce l'utilizzo degli investimenti e dei fondi, dopo il raggiungimento degli obiettivi intermedi necessari per la quotabilita', condurra' il collocamento del Toro in Borsa che rappresenta il contemporaneo raggiungimento dell'obiettivo finanziario degli investitori e quello di rafforzamento della squadra e dell'autosufficienza finanziaria ed esistenziale del Torino Calcio". A chi si e' chiesto se c'e' un padrone ombra nel Toro, Vidulich ha replicato che la quotazione di Borsa depersonalizzera' la figura del magnate o presidente proprietario: " Tutti gli azionisti avranno voce in capitolo nell'individuare chi sara' incaricato di gestire". Condizione indispensabile sara' la promozione e la permanenza in serie A, poi le fonti di reddito (sponsorizzazioni, cessione diritti tv, merchandising), consolidamento e rafforzamento del settore giovanile e la presenza di beni tangibili come lo STADIO e il centro di allenamento. Sul FILADELFIA, Vidulich sta aspettando dal Comune la risposta sulla questione parcheggio e ha confermato che la societa' Coopers & Lybrand sta predisponendo il piano finanziario e lo studio di fattibilita' da presentare entro il 4 maggio: "Lo STADIO non sara' un lusso ma una ricchezza e una fonte di reddito per la societa', indipendentemente da chi la guidera'. Costo dell'operazione 70-80 miliardi e i lavori una durata che va dai due ai due anni e mezzo". Su Semioli, Vidulich ha puntualizzato: "Il Toro non intende cederlo. Tantomeno alla Rube. Se il tecnico non lo aggreghera' alla prima squadra, sara' prestato in una categoria inferiore per crescere". Intanto, i titolari si sono allenati al mattino, al pomeriggio i rincalzi hanno travolto i dilettanti della Tonenghese 14-1, con triplette di Lopez e Sommese, doppiette di Parente e Scienza completate da Asta, Sanna, Mercuri, Cudini e Duo', su rigore, per gli avversari.
Bruno Bernardi
Il presidente, in carica da due anni, respinge l'assalto di " acquirenti o partner in cerca di pubblicita'"
TORINO. Massimo Vidulich & C, due anni dopo. A pochi giorni dal 19 marzo, secondo anniversario di presidenza, Vidulich ha fatto il punto sul Torino Calcio, spaziando dalla situazione economica alle prospettive di serie A, dal progetto per il FILADELFIA a quello del centro sportivo Torinello che potrebbe sorgere a Leini' o a Orbassano, dall'accordo triennale con Telepiu' al rinnovo biennale del contratto con la Kelme, lo sponsor tecnico. "Il Toro non si tocca - ha ribadito Vidulich -. E' saldamente in mano a questa proprieta' che non ha intenzione di cedere. Non chiudiamo le porte a nessun interlocutore che possa rappresentare o un partner serio per lo sviluppo dell'attuale progetto o un'alternativa interessante all'esistente strategia e proprieta', garantendo pero' il raggiungimento dei nostri obiettivi e al tempo stesso assicurando un cospicuo miglioramento delle aspettative future per il Toro stesso". Poi Vidulich ha lanciato un chiaro messaggio agli imprenditori che vorrebbero acquistare il pacchetto di maggioranza della societa': " Chiunque usi e sfrutti il nome del Toro per pubblicizzarsi gratuitamente, proclamandosi salvatore della patria, dichiarando volonta' di acquisto, a mezzo stampa e senza averci prima contattati, e minacciando adunate di piazza, non potra', se non altro per questo motivo, da noi essere considerato interlocutore credibile". Quanto alla situazione economica, Vidulich ha ammesso che il Toro " ha avuto un brevissimo periodo di scarsa liquidita'" ma che "i budget sono stati rivisti e corretti e la societa' ha gia' provveduto a ricalibrare il suo impegno finanziario". Il presidente ha ricordato che la Bullfin - che rappresenta gli interessi di diversi azionisti, compresa la HSL - ha dato mandato di gestione e fiduciario alla Bankers Trust. E ha precisato: "L'istituto bancario internazionale che gestisce l'utilizzo degli investimenti e dei fondi, dopo il raggiungimento degli obiettivi intermedi necessari per la quotabilita', condurra' il collocamento del Toro in Borsa che rappresenta il contemporaneo raggiungimento dell'obiettivo finanziario degli investitori e quello di rafforzamento della squadra e dell'autosufficienza finanziaria ed esistenziale del Torino Calcio". A chi si e' chiesto se c'e' un padrone ombra nel Toro, Vidulich ha replicato che la quotazione di Borsa depersonalizzera' la figura del magnate o presidente proprietario: " Tutti gli azionisti avranno voce in capitolo nell'individuare chi sara' incaricato di gestire". Condizione indispensabile sara' la promozione e la permanenza in serie A, poi le fonti di reddito (sponsorizzazioni, cessione diritti tv, merchandising), consolidamento e rafforzamento del settore giovanile e la presenza di beni tangibili come lo STADIO e il centro di allenamento. Sul FILADELFIA, Vidulich sta aspettando dal Comune la risposta sulla questione parcheggio e ha confermato che la societa' Coopers & Lybrand sta predisponendo il piano finanziario e lo studio di fattibilita' da presentare entro il 4 maggio: "Lo STADIO non sara' un lusso ma una ricchezza e una fonte di reddito per la societa', indipendentemente da chi la guidera'. Costo dell'operazione 70-80 miliardi e i lavori una durata che va dai due ai due anni e mezzo". Su Semioli, Vidulich ha puntualizzato: "Il Toro non intende cederlo. Tantomeno alla Rube. Se il tecnico non lo aggreghera' alla prima squadra, sara' prestato in una categoria inferiore per crescere". Intanto, i titolari si sono allenati al mattino, al pomeriggio i rincalzi hanno travolto i dilettanti della Tonenghese 14-1, con triplette di Lopez e Sommese, doppiette di Parente e Scienza completate da Asta, Sanna, Mercuri, Cudini e Duo', su rigore, per gli avversari.
Bruno Bernardi
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