martedì 24 dicembre 2013

21/12/13 - Filadelfia: don Aldo presidente onorario

IERI CDA DELLA FONDAZIONE

Il cappellano granata è stato nominato su proposta del neo presidente Salvadori. Gallo e Vignale: «Padre nobile del progetto, un simbolo di garanzia»
 
TORINO. L’ultimo CdA del 2013 entrerà nella storia della Fondazione Filadelfia non soltanto perché il primo con il nuovo presidente, Cesare Salvadori . E’ proprio lui a dare l’annuncio del giorno: «La novità è che il CdA, in maniera unanime, ha deliberato la nomina del presidente onorario della Fondazione Filadelfia. Si tratta di don Aldo Rabino , cappellano del Toro e figura granata storica: un punto di riferimento straordinario per tutto l’universo granata, la società, i tifosi. Abbiamo pensato che fosse utile averlo con noi in maniera concreta e siamo ben lieti che don Aldo abbia accettato con entusiasmo: dal nostro punto di vista è un riconoscimento a quanto svolto per il bene del Torino in tutti questi anni». Applaude la scelta anche l’assessore allo Sport del Comune di Torino, Stefano Gallo : «Accolgo con grande soddisfazione la nomina di don Aldo Rabino a presidente onorario della Fondazione. E’ una persona esemplare, un granata vero e un uomo verso il quale nutro una profonda stima personale. Sarà un padre nobile che vigilerà su tutto il progetto». Ed è proprio questa la sensazione che tale scelta evidenzia: la volontà di voler anche dare un segnale forte. Sulla stessa lunghezza d’onda è Gian Luca Vignale, emanazione della Regione nel CdA: «E’ stato proprio un gran bell’esordio quello di Cesare Salvadori da presidente. Lo dico con il massimo rispetto per chi l’ha preceduto e assolutamente senza polemica, però devo sottolineare come Salvadori abbia restituito al Comune quella dignità all’interno della Fondazione che l’amministrazione comunale merita. Ci siamo trovati di fronte una persona competente e concreta, inoltre la proposta da lui avanzata per nominare don Aldo Rabino presidente onorario è davvero un’ottima scelta. Una scelta che rafforza la Fondazione, che la rende più legata al mondo granata. Ed è soprattutto un simbolo di garanzia. Ci siamo fatti proprio un bel regalo di Natale». Vignale loda Salvadori, complimenti ricambiati dal neo presidente: «Voglio ringraziare il dottor Vignale per il fondamentale lavoro svolto da presidente ad interim: è un riconoscimento personale».
IL 13 GENNAIO  L’altra buona notizia è la decisione di calendarizzare a breve un nuovo CdA: il 13 gennaio. Ci sarà in quella data un altro annuncio importante: il luogo della sede della Fondazione. E poi si lavorerà per portare avanti la macchina burocratica. Così Salvadori: «Non c’è ancora un ordine del giorno, ma già la volontà di avere tempi ravvicinati mette in evidenza la volontà comune di accelerare. Vogliamo essere concreti e propositivi, senza alimentare illusioni ma lasciando parlare i fatti». Aggiunge Vignale: «Affronteremo le questioni più urgenti nell’immediatezza. Come l’aspetto della comunicazione, quello della sede e pure chiaramente iniziare la discussione sulle attività di progettazione e costruzione verso il bando. Remiamo tutti insieme nella stessa direzione con un obiettivo unico».
BO-LANZO
Foto: Ecco come sarà il Filadelfia quando sarà completato
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20/12/2013  
Don Aldo nominato presidente onorario della Fondazione Filadelfia
Il CdA accoglie la proposta di Cesare Salvadori: prossima riunione il 13 gennaio
 


Primo CdA per Cesare Salvadori, quello di oggi, prima proposta da parte del Rappresentante del Comune in Fondazione. Una proposta accolta da tutto il Consiglio d'Amministrazione: la nomina di Don Aldo Rabino, da oggi presidente onorario della Fondazione. Una mossa importante, questa, un nome che dà ampia garanzia, dato che Don Aldo ha sempre speso parte della propria vita per il Toro e per il Fila, come ci ha raccontato in prima persona proprio qualche giorno fa
Era l'ultimo CdA prima delle vacanze natalizie: il prossimo è stato convocato per il 13 gennaio 2014. 
Scrivi a Ivana Crocifisso
 
http://www.toro.it/press/view/6599
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TuttoSport - 22/12/13
«Il Papa a Torino nel 2015: con il Fila»
 
INTERVISTA AL PRESIDENTE ONORARIO DELLA FONDAZIONE
L’auspicio di don Aldo Rabino: «Vedo una spinta maggiore delle istituzioni verso la ricostruzione»
TORINO
Don Aldo Rabino, l’ha sorpresa essere nominato presidente onorario della Fondazione Filadelfia?
«In realtà no. Peraltro il CdA della Fondazione aveva chiesto la mia disponibilità per tempo. Ho accettato perché è un ruolo simbolico, un impegno troppo intenso non sarei riuscito a sostenerlo. Porterò consigli ed esperienza: le persone che stanno portando avanti il progetto hanno competenza e volontà».
Anche lei ha la sensazione che il Filadelfia non sia mai stato così vicino?
«Sì, i passi avanti mossi dalle istituzioni sono più decisi, l’attenzione è maggiormente marcata: non bisogna nemmeno dimenticare il passato, perché ci sono state persone che hanno lavorato positivamente in questo senso. Progressivamente il Filadelfia si avvicina alla luce. La mia speranza è la stessa di tante persone che mi ripetono questa frase: mi auguro di rivedere il Filadelfia prima di morire. Lo stesso vale per me. E aggiungo che non potrà mai essere quello di prima: il mondo cambia nel corso degli anni, bisogna guardare avanti. Solo un aspetto conta: recuperare la casa del Toro. Ma il Fila non è solo questo».
Cioé?
«Il Filadelfia è un bene della comunità, è un patrimonio della gente indipendentemente dal tifo o dal calcio. Come il Grande Torino: rappresentava la speranza dopo la guerra, era il simbolo di una Nazione intera. Il Filadelfia è questo: un pezzo di storia per tutti e di tutti. Sarebbe una vittoria globale riaverlo, non solo del Torino o dei tifosi del Torino».
I buoni propositi per l’anno nuovo.
«Un augurio, una speranza, un sogno: nel 2015 Papa Francesco sarà a Torino e io mi auguro che possa esserci anche il Filadelfia, almeno in costruzione. E poi il proposito generale è quello di coltivare la speranza. Lo dice il verbo stesso, la speranza va coltivata e dunque accompagnata e curata passo dopo passo. E mi rifaccio a una frase del Papa: “Non abbiate paura della tenerezza”. Ecco nel 2014 dovremo essere più tolleranti, più caritatevoli. L’amore per gli altri deve tornare a essere al centro del nostro universo. E’ come quando guardi un presepe: ci sono tantissime cose che balzano all’occhio, ma il cuore è sempre Gesù bambino, l’elemento più piccolo, ma il più importante».
S.L.
Foto: Don Aldo Rabino con Mondonico (LaPresse)

20/12/13 - Oggi il primo CdA di Salvadori

All'ordine del giorno, tra le altre cose, anche la ricerca di una sede per la Fondazione. Che possa essere il Fila?

Sarà la prima di Cesare Salvadori, l'insediamento ufficiale dopo la nomina avvenuta martedì. Il rappresentante del Comune in CdA parteciperà quest'oggi alla riunione in qualità di nuovo Presidente: il Comune torna a sedersi in Consiglio di Amministrazione dopo le numerose assenze di Chiabrera e il periodo di vuoto da lui lasciato dopo le dimissioni (senza dimenticare la vicenda Zunino). 
Non sarà affatto un CdA interlocutorio, dato che l'intenzione, dopo la bella notizia di martedì scorso (approvazione del progetto preliminare e primo milione versato dal Comune) è di continuare celermente: all'ordine del giorno anche la ricerca di una sede per la Fondazione. Sede che, la logica e il cuore lo imporrebbero, sarebbe naturale fosse proprio all'interno del Tempio Granata.
  
Ivana Crocifisso
 
http://www.toro.it/press/view/6580
 
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20/12/2013    
Gallo: "Promessa mantenuta: Fila, strada spianata"
Parla l'assessore dello sport del Comune di Torino: "Mai mancato l'impegno, l'anno scorso progetto non pronto. Ora andiamo avanti"

di Valentino Della Casa - “Abbiamo mantenuto la promessa”. Finalmente parla l'Assessore allo sport Stefano Gallo, dopo il primo milione versato dal Comune alla Fondazione Filadelfia che, di fatto, pone veramente uno sprint importante alla ricostruzione del Tempio, della Casa granata.

Assessore, finalmente. Il Filadelfia è meno un miraggio, ora, per tutti.
Sì, e terrei molto in questo senso a far conciliare un'altra mia iniziativa, che ho proposto proprio ieri, e che va nella direzione di una politica più ad ampio raggio del Comune di Torino nei confronti dello sport: intitolare il Palasport Ruffini a Nelson Mandela, un uomo che ha unito, un uomo che ha creduto nello sport. Il Filadelfia rientra in un quadro di politica dello sport molto più generale, perché lo sport per noi unisce, e il Fila deve essere un luogo di unione e di memoria. La gente andava allo stadio come luogo di diversi strati sociali e diverse idee, di diverse religioni addirittura: tutti andavano lì per stare tifare una squadra e per stare insieme. Ecco, il Filadelfia era questo, e nel nostro obiettivo c'è proprio l'intenzione di permettere che quello che era, lo sia di nuovo.

C'è voluto tanto tempo perché il Comune finalmente erogasse la prima somma, come mai?
I soldi a bilancio ci sono sempre stati, erano stati promessi e noi le promesse le manteniamo: in due anni e mezzo abbiamo fatto dei passi avanti notevoli, molti di più rispetto agli ultimi 14 anni. Il fatto che il Comune abbia mantenuto la parola e abbia erogato il primo milione è sintomo che andiamo verso la direzione voluta: ricreare il luogo della memoria. Lo sport a Torino sta cambiando passo. Io ho voluto creare un acronimo: SPORT è “Sognare, Pianificare, Organizzare, Realizzare, Torino”. E così penso che sia stato per il Filadelfia: si è passati dal sogno, alla fattibilità del progetto.

Erano in molti, però, ad aspettare il primo milione già nel 2012.
Vero, ma non sono stati erogati perché a mio avviso i progetti devono essere preparati per bene, e secondo me lo scorso dicembre ancora il progetto sportivo del Filadelfia non era maturo. Ora lo è, e infatti il Comune ha subito fatto la sua parte.

C'è stato un momento in cui pensava che tutto potesse saltare?
No, dico di no perché siccome l'avevamo promesso, ci siamo impegnati tanto perché andasse in porto. L'importante era creare un giusto livello di fiducia tra istituzioni e tifosi, e sapevamo che non sarebbe stato facile. Screzi? Sì, ci sono stati, ma perché regnava giustamente un po' di scetticismo, dopo tanti anni.

E adesso si aspetta l'impegno del Torino.
Ma non ho nessun dubbio che Cairo contribuirà, prendendo per i prossimi quindici anni in concessione l'affitto dell'impianto. L'impegno da parte sua, che reputo per altro persona squisita, è stato dato, e sicuramente non si tirerà indietro.

Assessore, adesso nei fatti che cosa succederà?
Il Filadelfia ha adesso la strada spianata, e chiaramente mi affiancherò il più possibile al lavoro della Fondazione, che seguirà tutto l'evolversi della vicenda. Si tratta di un organo molto importante, che adesso si è arricchito della figura di Salvadori, ottimo manager e uomo di sport, capace di coniugare entrambe le cose. L'obiettivo ora è quello di portare il discorso a termine nei modi ma soprattutto nei tempi migliori.

E quali potrebbero essere?
Il sogno sarebbe il 2015, quando Torino sarà capitale dello Sport. Mi piacerebbe un'inaugurazione proprio il 4 maggio, avrebbe un grande significato.

Ovviamente, con il contributo del Comune nei prossimi due anni.
Certamente, se i lavori proseguiranno come devono noi manterremo la nostra parola: un milione nel 2014 e il restante milione e mezzo nel 2015, senza alcun intoppo e senza alcun problema. Ripeto, la strada è spianata, il passo è stato compiuto. Posso aggiungere una cosa?

Prego.
Abbiamo rinvenuto un'opera dedicata al Grande Torino, conservata ora presso la GAM: è dell'artista Piero Golia e si intitola “4 maggio 1949... sorridevano”. Raffigura una panchina con i giocatori di quella storica squadra. Verrà installata sul tavolo qui nel mio ufficio, dove ci siamo più volte riuniti per dare una svolta a questa situazione, riuscendoci. È un piccolo atto simbolico, come per dire che la situazione resta per noi centrale, e quell'opera costituirà anche un monito per noi stessi: il discorso non si deve chiudere qui.

Così come il pensiero all'intitolazione dello Stadio Olimpico proprio al “Grande Torino”. Ci sono delle possibilità, in tal senso?
Valuteremo bene tutte le questioni, prenderemo in esame e più avanti decideremo. Ora è ancora presto, a differenza del Fila che finalmente inizia a intravedere la luce. Di questo sono molto orgoglioso, dico davvero. Buon Natale, Filadelfia.
 
 


http://www.toro.it/press/view/6587

giovedì 19 dicembre 2013

18/12/13 - Fila: il grande passo

UN MOMENTO STORICO
 
Il Comune dà il 1° milione, progetto approvato, Salvadori presidente
 
Ieri si è consumato un momento chiave, destinato a segnare una svolta per la ricostruzione del Filadelfia, prossimo centro sportivo per la prima squadra del Torino e della Primavera
 
Salvadori: «Granata da bimbo, si ricucirà la ferita». La soddisfazione dell’assessore Gallo: «Mantenuta la promessa». Cairo: «Il Fila è vicino, siamo pronti a fare la nostra parte»
 
MARCO BO
 TORINO. Dalle parole ai fatti. Dalle promesse agli impegni. Il cammino per la ricostruzione dello stadio Filadelfia subisce l’attesa accelerata che di fatto cambia completamente lo scenario futuro. Perché grazie alle novità di ieri il motore è stato acceso e quindi d’ora in avanti ci si potrà muovere non più con l’andatura del pedone ma di un’auto... Ma andiamo per ordine. Ieri si è svolto il Collegio dei Fondatori della Fondazione Filadelfia che ha approvato il bilancio previsionale del 2014 nonchè il progetto sportivo già licenziato dal Cda della Fondazione per poi nominare l’ingegner Cesare Salvadori  a presidente della Fondazione e quindi del Cda stesso in qualità di rappresentante del Comune. Torinese e torinista, Salvadori, ex schermidore e oro olimpico a squadre, è stato anche responsabile di Geodata. «Si è presentato con entusiasmo e voglia di agire», il commento dell’avvocato Voltolini , uno dei rappresentanti dei tifosi nel Cda. Ma per il Filadelfia le novità non si fermano qui. Perché l’altra grande notizia è giunta nel Collegio dei Fondatori all’ora di pranzo per voce dell’assessore allo sport Stefano Gallo  il quale ha comunicato che in mattina la giunta comunale aveva deliberato lo stanziamento del primo dei 3.5 milioni di euro a favore della Fondazione per la ricostruzione dello stadio dopo che una prima delibera aveva dato l’ok allo studio di fattibilità per il progetto che, per la sua prima parte di ricostruzione (esclusa la zona museale e dedicata alla ristorazione), vale 8 milioni. Una giornata che rappresenta una svolta fondamentale nel percorso di avvicinamento all’apertura del cantiere. La prossima tappa è per venerdì quando si riunirà per la prima volta il Cda della Fondazione con il presidente Salvadori: «Ho accettato questa carica con grande entusiasmo in qualità di tifoso del Torino da sempre e di professionista che punta a dare il proprio contributo affinchè si possa ricucire una ferita del tessuto urbano della città. So che c’è la volontà politica delle istituzioni, Comune e Regione, per assisterci in questo cammino. Le mie emozioni più forti da tifoso granata? I funerali del Grande Torino che vidi quando ero bambino e la gioia per lo scudetto del 1976 che festeggiai in mezzo alla gente».
«BUON NATALE FILA»  Parole pronunciate con il cuore da parte di Salvadori. E traspare grande soddisfazione anche in quelle dell’assessore allo sport del Comune, Stefano Gallo, che alla fine può dire: «L’avevamo promesso, l’abbiamo mantenuto. Buon Natale Filadelfia». Da Gallo, poi, l’esortazione a proseguire decisi: «Ora la Fondazione dovrà viaggiare spedita verso la realizzazione di quanto è stato stabilito. Saremo al fianco per accompagnare la rinascita. Questo è un tassello molto importante nella nuova rivoluzione del sistema sportivo cittadino in ottica di Torino capitale europea 2015».
IL TURNO DEL TORO  Dunque il sogno dei tifosi granata di vedere allenare la prima squadra nel nuovo Filadelfia dove giocherà anche la Primavera si sta trasformando in realtà. E a questo punto la palla passa al club granata sotto il profilo del finanziamento. Perché con il contributo di un milione del Comune che sarà esecutivo entro la fine del mese spetta proprio al Toro dare corso all’impegno preso mesi fa per quanto concerne il proprio contributo: «Sono molto contento per ciò che avvenuto in sede di Collegio dei Fondatori, ovvero l’approvazione del progetto. Positivo pure il fatto che il Comune abbia dato corso all’erogazione del primo milione. Come si diceva qualche giorno fa la rinascita del Filadelfia è sempre più vicina e il Torino è pronto a fare la propria parte». Lecito quindi attendersi a breve gli euro del club attraverso la Fondazione Mamma Cairo.
LEGGE STADI Intanto ieri si è registrato il via libera della Commissione Bilancio della Camera all’emendamento del governo alla legge di stabilità che consente la costruzione di nuovi stadi o l’ammodernamento di vecchi impianti sportivi senza però la possibilità di costruire anche nuovi complessi di edilizia residenziale. L’emendamento integra l’apposito fondo e semplifica le procedure amministrative, prevedendo anche modalità innovative di finanziamento. Ora spetterà alla Fondazione verificare quanto e come la situazione della rinascita del Filadelfia sia compatibile con questa nuova opportunità.
Foto: Ecco il rendering che illustra come si presenterà il nuovo stadio Filadelfia quando sarà ricostruito nella sua totalità, ovvero anche nella parte di via Giordano Bruno opposta alla tribuna__________
 
LA STAMPA Cronaca di Torino
FILADELFIA, UN MILIONE DI EURO E DI SPERANZA
 

 

http://rassegnastampa.comune.torino.it/rassegna/imgrs.asp?numart=2BTV3Z&annart=2013&numpag=1&tipcod=0&tipimm=1&defimm=0&tipnav=1&isjpg=S&small=N&usekey=B6FHI&video=0
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TORINO CRONACAQUIFILADELFIA, C'E' L'OK AL PROGETTO ADESSO LA PALLA PASSA A CAIRO

http://rassegnastampa.comune.torino.it/rassegna/imgrs.asp?numart=2BTBTU&annart=2013&numpag=1&tipcod=0&tipimm=1&defimm=0&tipnav=1&isjpg=S&small=N&usekey=B6FHI&video=0

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17/12/2013    

Fila, approvato il progetto!
La Giunta comunale delibera il versamento del primo milione, Salvadori presidente
di Ivana Crocifisso - Le notizie che giungono dal Comune sono ottime. Il Collegio dei Fondatori, riunitosi alle 13, ha ratificato l'approvazione del bilancio (già approvato in CdA) e di conseguenza il progetto del nuovo Filadelfia.
Una giornata importantissima per la ricostruzione del Tempio granata: anche per la delibera da parte della Giunta comunale, che farà in modo che il primo milione (sui 3.5 totali) venga erogato in favore della Fondazione entro il 31 dicembre.
Contestualmente è arrivata la nomina del nuovo rappresentante del Comune in Fondazione: si tratta, come noto, di Cesare Salvadori. L'isediamento ufficiale avverrà nel prossimo CdA, in programma venerdì 20 dicembre.
 
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17/12/2013    
 
I "Tifosi della Curva Maratona per lo Stadio Filadelfia" rispondono
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato dell'associazione relativo a quanto accaduto oggi
 
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato dell'associazione "Tifosi della Curva Maratona per lo Stadio Filadelfia" che, dopo i fatti accaduti nella giornata odierna, spiega le proprie motivazioni del voto contrario. 
L’Associazione “Tifosi della Curva Maratona per lo Stadio Filadelfia” ha espresso voto contrario all’approvazione dello “studio di fattibilità” (così definito nell’ordine del giorno della seduta) realizzato da alcuni architetti incaricati dal CdA della Fondazione Stadio Filadelfia e oggi sottoposto al Collegio dei Fondatori della Fondazione. La soluzione progettuale oggetto di voto è stata comunque approvata a maggioranza.
Con il presente comunicato l’Associazione intende spiegare le ragioni del proprio voto, onde evitare fraintendimenti o strumentalizzazioni.
Siamo tutti consapevoli  che il Popolo Granata è stanco di promesse non mantenute, e vorrebbe presto rivedere un Filadelfia ricostruito. Tutti lo vogliamo, e siamo stufi di aspettare. Non intendiamo quindi fare i “bastian contrari” per partito preso. Vorremmo però che si arrivasse alle scelte migliori tramite i metodi migliori, più trasparenti e corretti, destinati a garantire nel tempo la solidità delle scelte effettuate.
 
Capiamo anche che non si possa fare troppo gli schizzinosi; che nonostante le menzogne di Urbano Cairo (i 3,5 milioni che diventano 1), l’attendismo opportunista del Comune e i compromessi al ribasso che avevano indotto questa Associazione a non votare a favore delle modifiche statutarie, spetti comunque alla tifoseria il compito di dare impulso al desiderio di ricostruzione, di non fornire alibi, di mettere alle strette chi deve darsi finalmente una mossa.
 
Nello stesso tempo, tuttavia, ciò non può avvenire a qualsiasi costo, trangugiando metodi non solo imposti e non condivisi, ma nemmeno discussi e verificati. Altrimenti, se si dovesse lasciare carta bianca ad ogni iniziativa della Fondazione, non si vede che senso avrebbe la presenza di una rappresentanza di tifosi.
 
Più volte questa Associazione ha rilevato come la procedura sin qui seguita possa presentare – quanto alle modalità di affidamento dell’incarico della progettazione – alcune criticità in rapporto all’integrale rispetto della disciplina di legge del codice dei contratti pubblici (Decreto Legislativo n. 163/2006 e regolamenti attuativi). Si tratta di una rigorosa e dettagliata disciplina di legge che, volente o nolente, la Fondazione – come organismo di diritto pubblico quale è – deve rispettare, pena l’illegittimità dei propri atti.
 
Inoltre, quello che a maggio era stato definito, dagli architetti incaricati dal Cda, come un progetto già giunto a un livello addirittura intermedio tra preliminare e definitivo, viene ora – pur mantenendo lo stesso livello di dettaglio di allora – sorprendentemente regredito a un semplice “studio di fattibilità” (senza però averne nemmeno i requisiti  imposti dalla legge, che prevede per gli studi di fattibilità un contenuto assai dettagliato, qui inesistente o, nella migliore delle ipotesi, non comunicato ai soci della Fondazione).
 
Chi volesse conoscere nel dettaglio i dubbi sollevati può leggere la dichiarazione di voto, che si allega tramite il seguente link: http://pastelink.me/dl/db583e#sthash.1YdLK1vl.dpuf
 
Ora, sarebbe stato importante che le criticità evidenziate venissero per tempo esaminate e approfondite tramite il parere di professionisti esterni di alto livello, come avrebbe richiesto l’importanza che lo Stadio Filadelfia riveste per i Tifosi Granata e per la cittadinanza. Una verifica, richiesta sin dallo scorso maggio, per la quale sarebbero state sufficienti poche settimane (se positiva, si sarebbe anche potuto valutare di proseguire nel solco di quanto deciso dal CdA; se negativa, un concorso di progettazione da indirsi con gara aperta – nel rispetto dei vincoli statutari –per tutti i livelli della progettazione, preliminare compreso, sarebbe stata, ad avviso di questa Associazione, la soluzione migliore, più trasparente, e anche “veloce”).
 
Tale verifica, invece, non è avvenuta, per volontà - a maggioranza - della Fondazione stessa. Ci sembra di essere ancora una volta dinanzi alla sottovalutazione dell’importanza del Filadelfia. Considerato come un qualcosa da fare “tanto per”, così da dare un “contentino” ai tifosi. Non invece nel modo migliore possibile, sotto tutti i profili (scelta del progetto, suo contenuto, trasparenza assoluta, condivisione piena con i tifosi..), come il Filadelfia merita. 
 
Il voto contrario non è quindi sul merito del progetto (e siamo ben contenti che il Museo possa trovare ampio spazio nel Filadelfia del futuro: nulla in contrario, come qualcuno vorrebbe far credere; purchè ovviamente siano rispettati lo Statuto e le procedure per l’assegnazione degli spazi). Certo, avremmo voluto che, con altro e più elevato budget (la cui limitatezza va imputata a Cairo, in primis, e al Comune, che dispone, non lo si dimentichi, di denaro già “del Filadelfia”), si potesse realizzare una struttura di livello superiore (quanto alla capienza, all’impatto architettonico, alla ricomprensione di tutto quanto possa servire, foresteria compresa, a ricreare un’identità). Ma non ci arroghiamo il diritto di esprimerci negativamente, per conto dei tifosi tutti, sul merito di un’idea progettuale: non siamo in Fondazione per esternare opinioni soggettive, bensì per garantire correttezza, trasparenza e competenza nel percorso di ricostruzione.
 
Il voto contrario è quindi per il metodo non condiviso. Ma, sia chiaro, non per il semplice fatto che non sia stato condiviso, il che potrebbe apparire autoreferenziale; bensì unicamente perché la strada intrapresa rischia – e ci auguriamo che ciò non avvenga, auspicando di avere noi torto – di creare della fondamenta poco stabili. Non chiarire alcuni legittimi dubbi sulla correttezza della procedura significa porre la ricostruzione sotto la spada di Damocle di possibili future contestazioni. Proprio quello che, nell’interesse esclusivo del Filadelfia, questa Associazione avrebbe voluto evitare.
 
Oggi prendiamo atto di quanto avvenuto, auspicando comunque che la ricostruzione avvenga, e in tempi rapidi;  restiamo però fermamente convinti che un percorso più attentamente verificato, più trasparente e maggiormente condiviso avrebbe meglio garantito i Tifosi del Toro e il futuro del Filadelfia.
 
ASSOCIAZIONE TIFOSI DELLA CURVA MARATONA PER LO STADIO FILADELFIA
 
 
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18/12/2013    
 
"Il Fila? La gente non deve solo chiacchierare"
Esclusiva / Parla Don Aldo: "Nel '98 c'erano tante buone intenzioni. Poi Cairo mi promise 3,5 milioni, ma..."
di Marco Parella - Don Aldo Rabino è una di quelle che persone che, sia tu pro Cairo o contro Cairo, pro Ventura o contro Ventura, non puoi fare a meno di amare. Un uomo, prima che un sacerdote, che dice le cose chiare, senza filtri o doppi sensi e che, da sempre, mette tutti d'accordo su un argomento: l'amore per il Toro.
Abbiamo parlato con il cappellano granata del Fila, dato che lui c'era quando è stato abbattuto, c'era ai tempi delle mille promesse mai mantenute e, soprattutto, c'è oggi, nel momento in cui il vento sembra stia girando a nostro favore.
Buonasera Don Aldo. Nel '98 quando il Fila venne abbattuto la Fondazione Campo Filadelfia aveva in mente di ricostruirlo a stretto giro. Cosa andò storto?
Confermo, al tempo c'era la volontà di muoversi in poco tempo. Nella Fondazione erano confluite tante personalità con un'immagine pubblica, dei titoli, proprio a garanzia di quel che si stava muovendo. C'era Ormezzano, Caselli, Pacifico, ex caporedattore dello sport dell'Unità, tutta gente legata davvero al Torino, ed ero stato chiamato anch'io per dare una sorta di presenza morale al tutto. Poi però le cose hanno preso un'altra piega, incomprensibile.
Parla della burocrazia cittadina?
Sì, è un discorso vecchio, ma non si capisce come mai se tu devi abbattere un muretto dietro casa ci vanno permessi e carte bollate, mentre per il Fila sono arrivate subito le ruspe. È un mondo di furbi e non sai chi è veramente corretto e onesto e chi gioca su due tavoli. Le domande te le fai poi dopo.
Però esisteva un progetto, presentato dal sindaco Novelli. che fine ha fatto? Perchè non lo si è portato avanti?
Perchè ci sono stati tanti cambiamenti di proprietà del Toro, poi il fallimento. Si sono avvicendati tanti presidenti a dir poco discutibili come i genovesi, si faticava a tirare avanti la squadra e si è tralasciato il Fila. Molte vicende hanno distratto dalla ricostruzione, ma alla fine se non sei dentro al calderone dei politici non puoi sapere come sono andate davvero le cose. L'unica cosa che si può dire dall'esterno è che questa città ha avuto due opportunità enormi come le Olimpiadi e il 150° anniversario dell'Unità d'Italia, con due sindaci dichiaratamente tifosi del Toro e non si è fatto nulla.
Negli ultimi giorni abbiamo assistito ad alcuni passaggi importanti per il futuro del Filadelfia, crede che sia la volta buona?
I passi avanti si sono fatti, ma dopo tanti anni è difficile avere una fiducia cieca. Mi auguro che sia la volta buona, però la storia ci insegna a non esaltarci troppo. Credevamo che Calciopoli fosse finito e invece è appena ripreso. Ragionando con il buonsenso c'è sempre qualcosa che non torna, come per esempio i terreni della continassa dati all'altra parte in quel modo. Trovare delle certezze al giorno d'oggi è molto difficile.
A quei tempi si è fatto troppo poco per evitare che il Fila venisse abbattuto?
Io credo che la buona fede ci fosse, anche il famoso "discorso del mattone" penso sia stato fatto con le migliori intenzioni. Poi altre cose si mettono di mezzo, ma secondo me esiste una grossa dimenticanza di fondo, non so se voluta o accidentale: quando si parla del Toro, in primis si parla di un patrimonio di una nazione. In secondo luogo la tragedia di Superga è la tragedia di una nazione, non solo di una squadra di calcio. E terzo, la realtà del Grande Torino è tale perchè aveva regalato una nuova fiducia a tutti gli italiani dopo la guerra. Dette queste cose, non si dovrebbe più parlare solo di sport, ma del patrimonio di un Paese intero e per questo a rifare il Fila avrebbe dovuto pensarci lo Stato, non il Torino. Non stiamo parlando di un monumento da lasciare in un angolo, ma di un luogo dove la gente si ritroverebbe.
Ma la società granata ha fatto abbastanza dal suo punto di vista?
Il problema è un altro. Io penso che se ai tempi della demolizione avessero detto "abbiamo in mano tutti i permessi per iniziare i lavori, ma mancano i soldi", sono sicuro che i tifosi del Toro li avrebbero trovati. Il Torino è un patrimonio della gente e la gente avrebbe risposto. Mi sono sempre battuto perchè i tifosi fossero protagonisti, perchè se perdiamo il calore, l'affetto e il coinvolgimento della gente, perdiamo tutto. Anche ora dovrebbe essere così, al di là degli errori di metodo di altri.
In che senso?
Guardi al Museo del Toro. Chi l'ha fatto nascere? Le istituzioni? No, è stato un manipolo di pazzi, di appassionati che l'hanno fortemente voluto e ora c'è. I grandi cambiamenti li costruisce la gente, ognuno deve dare il suo contributo, altrimenti anche il tifoso del Toro diventa uno di quelli che chiacchierano e basta. Bisogna darsi da fare, prendere l'iniziativa e partecipare al progetto. Anche perchè solo in questo modo si potrà in futuro avere voce in capitolo e, semmai, difenderlo. Se il popolo granata non fosse sceso in piazza per la marcia dei 50.000, la storia sarebbe cambiata, quello è stato un nuovo impulso alla fede granata che potranno valutare solo i posteri.
Da anni si discute sulla promessa del presidente Cairo di investire 3,5 milioni nel Fila, poi diventati 1 soltanto. Le confidò davvero quella cifra?
Sì, l'ha detto a me e in presenza di altre persone, in un ritiro e poi l'ha anche ribadito in altre occasioni. Dopo sono subentrate altre situazioni, con la squadra che è andata in B e sicuramente sono diminuiti gli introiti ecccetera.
Ci è rimasto male del fatto che Cairo, di fatto, si sia rimangiato quella promessa?
Io non ci rimango più male. Posso capire che le situazioni cambino e con esse i rapporti economici, magari anche personali, ma non sono cose che dipendono da me. Io non do un giudizio, espongo semplicemente un fatto e prendo atto che era stato detto così e poi non è stato.
http://www.toro.it/press/view/6561

martedì 17 dicembre 2013

17/12/13 - E per il Filadelfia è il gran giorno dell’ok definitivo

ATTESO IL SI’ DEL CDF A PROGETTO E PRESIDENTE
 
TORINO. E alla fine il gran giorno arrivò. Per oggi, alle ore 13, presso Palazzo Civico, è atteso il CDF, ovvero il Collegio dei Fondatori chiamato a licenziare, finalmente, il progetto per il nuovo Filadelfia già approvato dal cda della Fondazione Fialdelfia. Si tratta dell’ultimo snodo burocratico per trasformare gli intenti in impegni. Perché come si è già avuto modo di scrivere, a questo punto tutto sarà imbastito per confezionare il nuovo Filadelfia. Oggi dunque il Collegio dei Fondatori è chiamato a votare forse l’atto più importante da quando è stato istituito. In realtà c’è di più e spiega il fatto per cui la riunione si terrà eccezionalmente presso il Comune. Oggi, infatti, il Collegio dei Fondatori riceverà il nome della persona prescelta dalla città per rappresentarla all’interno della Fondazione e diventarne presidente. Il Cdf dunque dovrà valutare e quindi votare il nome di Cesare Salvadori e anche in questo caso è atteso un parere positivo. A strettissimo giro di posta quindi Torino erogherà il primo milione di euro previsto nelle casse della Fondazione a cui dovrà seguire quello promesso da Urbano Cairo attraverso la Fondazione dedicata a sua mamma mentre la Regione è pronta ad accendere il mutuo che porterà 3.5 milioni.
M.BO
Foto: Cairo, patron granata

16/12/13 - Nuovo Filadelfia Domani il giorno per svoltare

CDA E CDF DETERMINANTI

 MARCO BO
UDINE. Il Toro viaggia a gonfie vele non solo in campo, settimo posto come non succedeva purtroppo da una vita. Il Toro, o meglio, il mondo granata, viaggia con forza anche per quanto riguarda la ricostruzione del nuovo Filadelfia. Incredibile ma vero: oggi è la vigilia del grande giorno. Perché domani, tra mattina e primissimo pomeriggio si svolgeranno il consiglio d’amministrazione della Fondazione Filadelfia e il Consiglio dei Fondatori. Bene, proprio questa riunione sarà quella determinante perché è chiamata a licenziare il progetto sportivo già approvato proprio dal Cda. Se domani, come previsto, tutto procederà per il verso giusto, ecco che allora si potrà dire di avere svoltato ed aver abbandonato il mondo della speranza. Del resto il fatto stesso che nella previsione di bilancio 2014 il Cda abbia già provveduto a inserire i soldi del Comune e del Torino attraverso la Fondazione Mamma Cairo è la prova che si sta vivendo un passaggio nodale. Tra l’altro ormai è vicinissima la nomina di Cesare Salvadori a presidente del Cda della Fondazione. Dunque il partito degli ottimisti vede molti nuovi iscritti dell’ultima ora e questo non può che essere ben considerato. Del resto le parole di Vignale di alcune settimane fa erano improntate a un futuro molto sereno per il nuovo Filadelfia. Per il rappresentante della Regione nel Cda della Fondazione, appena si innescherà il circolo virtuoso sul nuovo impianto prenderanno vigore anche quelle iniziative destinate a portare altri finanziamenti volti a completare il progetto e quindi inglobare la zona museale e culturale. L’idea di poter personalizzare i seggiolini della tribuna ha riscontrato un buon successo anche tra numerosi Toro Club.
Foto: Fassino, sindaco di Torino

venerdì 13 dicembre 2013

13/12/13 - Cairo: «Ribadisco che non lascerò fino alla rinascita del Fila»

«IL CAMMINO VERSO LA RICOSTRUZIONE PROCEDE SPEDITO»
 
PRESIDENTE Cairo, si attendono prossimamente sviluppi in parlamento per legge sugli stadi. Ha mai pensato, qualora dovesse diventare esecutiva, di sfruttare questa opportunità per creare un polo granata. Quindi non soltanto il Filadelfia ma magari anche uno stadio Olimpico che diventi del Torino a tutto tondo e non solamente in affitto?
«Io da sempre sono convinto di una cosa: e cioè che lo stadio granata che dobbiamo realizzare è il Filadelfia, soltanto il Filadelfia. Quella deve essere la nostra casa. Per quanto riguarda le partite abbiamo l’Olimpico in affitto e non ci penso proprio a comprarlo. Per un motivo molto semplice: non è un impianto concepito con criteri fatti per generare ricavi in più. Questo stadio ha un vizio di fondo essendo stato costruito in funzione dell’Olimpiade invernale. Le curve sono troppo lontane dal campo. Posso invece dire che il Filadelfia è molto possibile. E’ stato abbattuto nel 1997 ma da due anni a questa parte c’è stato un forte intento comune tra città, Regione, il mio impegno preso con la Fondazione Mamma Cairo, le associazioni dei tifosi e la spinta anche del vostro giornale affinché la situazione andasse in una certa direzione. Se ora siamo molto vicini al nuovo Filadelfia il merito è di tutti questi soggetti. Io dico che la facciamo. Dissi che prima di lasciare il Torino avrei voluto vedere ricostruito il Filadelfia e lo ribadisco. E aggiungo anche un’altra cosa. Appena incontrerò il sindaco Fassino, che si è speso molto affinché ora ci si trovi davvero a un passo dall’iter che porterà al nuovo Filadelfia, gli chiederò di cambiare il nome dell’Olimpico per farlo rinominare stadio Grande Torino. Del resto il Comune ha atteso a lungo che arrivasse uno sponsor per poter dare il nome all’impianto e nessuno si è fatto vivo. A questo punto mi sembrerebbe un bel gesto decidere di dedicare l’impianto al Grande Torino».

venerdì 6 dicembre 2013

06/12/13 - Candidati per la carica di consigliere di amministrazione della Fondazione Stadio Filadelfia


Fondazione Stadio Filadelfia - Consiglio di Amministrazione:
Candidature


Consiglio di Amministrazione - Fondazione Stadio Filadelfia

Candidati

 http://www.comune.torino.it/servizionline/nomine/user.php?context=avvisi&submitAction=detailsRuoli&id=115&refAvviso=15&ente=Fondazione Stadio Filadelfia

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06/12/2013    
Fila, si chiude con nove candidature
Ai sette curricula di ieri se ne aggiungono altri due

A pochi giorni dalla scelta del rappresentante del Comune presso la Fondazione Filadelfia, altri due i curricula arrivati. Oltre a quelli di Salvadori, Bonino, Giacosa, Gonzatto, Sbriglio, Sette e Graglia, visibili fino alla serata di ieri sul sito del Comune di Torino, sono adesso online anche le candidature di Domenico Bencivenga e Alessandro Gariglio, assessore presso il Comune di Andezeno.
Cesare Salvadori, come ormai noto, rimane il favorito alla corsa al posto libero nel CdA della Fondazione. La sceltà sarà operata direttamente dal Sindaco Fassino.
 
http://www.toro.it/press/view/6368

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09/12/13 - Filadelfia, in 9 per il CdA Ma il Comune ha già scelto
 
TORINO. Sono ufficialmente chiuse le candidature per il posto da presidente del CdA della Fondazione Filadelfia. I curricula presentati sono in totale nove. In rigoroso ordine alfabetico, i candidati sono: Domenico Bencivenga, Massimiliano Bonino, Alessandro Gariglio, Davide Giacosa, Sabrina Gonzatto, Giulio Graglia, Cesare Salvadori, Giuseppe Sbriglio e Vittorio Sette. Il Comune tuttavia ha già le idee chiare per il nome da scegliere: le indiscrezioni danno come nuovo presidente Cesare Salvadori, ex azzurro della scherma oro olimpico a Monaco 1972 ed ex amministratore delegato di alcune importanti aziende (tra le quali la torinese Geodata).

06/12/13 - Varato il bilancio preventivo Ora è tutto in mano al CdF

IL 17 DICEMBRE GIORNATA CHIAVE
 
Approvazione unanime del CdA, entro Natale la Fondazione potrà a tutti gli effetti contare su un progetto definitivo
 
TORINO. In attesa della nomina del nuovo presidente, il CdA della Fondazione Filadelfia si è riunito ieri per approvare il bilancio preventivo di esercizio relativo al 2014. Bilancio approvato all’unanimità, ma questa non è una notizia. Piuttosto sono interessanti i conti usciti fuori dall’incontro: la Fondazione, se tutto andrà come deve andare, si troverà con 7 milioni. Ripartiti in questo modo: 3,5 della Regione tramite mutuo bancario, un milione del Torino Fc dalla Fondazione Mamma Cairo, un milione del Comune che dovrà essere erogato entro la fine del 2013 e quello del 2014, oltre a 500 mila euro ipotizzati dalla raccolta di ulteriori risorse (tramite per esempio dalla vendita dei seggiolini).
IL REGALO DI NATALE Il CdA dunque comincia a fare calcoli, toccherà tuttavia al Collegio dei Fondatori dare la certificazione agli ultimi passaggi burocratici dell’anno solare. Il 17 dicembre è fissato appunto il CdF, a seguire nella stessa giornata si svolgerà il prossimo CdA: in poche ore, insomma, la Fondazione proverà a ottimizzare le tempistiche per portare quanto più possibile avanti la macchina burocratica.
PROGETTO E BILANCIO Il bilancio ratificato ieri finirà appunto sul tavolo del CdF, l’unico organo deputato a darne approvazione definitiva. E ancora più nodale, per quanto correlato, sarà il via libera che trasformerà il progetto da preliminare a definitivo: quando tali passaggi saranno a tutti gli effetti espletati, ecco allora che tornare indietro sarà impossibile. La fiducia, compatibilmente con il disincanto alimentato da anni e anni di sofferenze e illusioni, si sta via via diffondendo anche nell’opinione pubblica granata. E’ evidente che tale ottimismo potrà essere ulteriormente giustificato quando nella casse della Fondazione Filadelfia inizieranno a entrare le liquidità necessarie a muovere i concreti passi avanti verso la ricostruzione. Nel frattempo il lavoro dei vari membri del CdA prosegue, specialmente alla ricerca di nuove forme di sostentamento economico e di valorizzazione che possano permettere alla Fondazione di alzare l’asticella e poter costruire il miglior Filadelfia possibile.
S.L.

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06/12/13 - «Sì, Salvadori è una garanzia»
 
Il mondo della scherma racconta il grande favorito per il posto da presidente nel CdA della Fondazione
Il presidente federale, Scarso: «Grande uomo di sport e manager affermato». Maffei, suo compagno ai Giochi di Monaco 1972: «Tifosi, potete stare tranquilli»
LANZO
 TORINO. Lo sanno praticamente tutti, ma il segreto di pulcinella resta, almeno fino a quando saranno necessari i tempi tecnici per la nomina. Ma l’investitura di Cesare Salvadori  a presidente del CdA della Fondazione Filadelfia è solo una questione di giorni: una formalità, da quanto trapela dalle stanze municipali e non solo. Con buona pace di chi ha presentato la propria nomina (c’era tempo fino a ieri): si sono aggiunti Sabrina Gonzatto , Giulio Graglia , l’annunciato outsider ed ex presidente del CdA Giuseppe Sbriglio , Vittorio Sette. Ma il CdA attende Salvadori, la scelta di alto profilo manageriale che dovrà far dimenticare l’odissea del posto di membro comunale della Fondazione: da Chiabrera  a Zunino , la situazione è stata alquanto tormentata. I tifosi granata conoscono poco l’ex sciabolatore diventato amministratore delegato di importanti aziende. E allora a raccontarlo ci pensano due personaggi di spicco di quello che resta il mondo di Salvadori: la scherma.
QUEL MONDIALE  Il presidente della Federazione, Giorgio Scarso , lo descrive così: «Salvadori è un personaggio di eccellenza per l’Italia e un orgoglio per la scherma. Ha saputo unire una grande carriera nello sport allo studio che lo ha poi condotto a un percorso manageriale luminoso. E’ stato l’organizzatore dei Mondiali del nostro sport a Torino nel 2006: da allora la competizione iridata non è stata più la stessa. Perché Salvadori ha saputo creare l’evento, non solo dal punto di vista mediatico: è un professionista straordinario. Conosce poi molto bene le situazioni di Torino, che è la sua città: se sarà il presidente del CdA della Fondazione Filadelfia sono convinto che potrà dare un contributo decisivo alla ricostruzione. E il mondo della scherma italiana, che io rappresento, non può che essere orgoglioso di avere un esponente così: magari ce ne fossero tanti di Cesare Salvadori! E’ un esempio per i più giovani: si può conciliare una straordinaria avventura da professionista nello sport a un iter scolastico e accademico di altrettanto elevato profilo».
ORI OLIMPICI  A raccontarlo ancor più nel dettaglio, per così dire umano, è Michele Maffei , che con Salvadori ha vinto l’oro olimpico a squadre nella sciabola a Monaco 1972: «Ha chiuso la carriera con il botto, Cesare. Se la meritava quella medaglia: è una persona seria ed è stato un grande campione della scherma. So che ha lavorato in aziende importanti, ricoprendo incarichi ai vertici: farà bene anche in questa nuova avventura. E noi gli daremo una mano, se servirà. Cesare è un emblema di serietà, poi ha esperienza a livello internazionale: molto bravo a fare promozione, il suo lavoro è sempre di grande qualità. Evidentemente se è il favorito per ricoprire il ruolo di presidente della Fondazione è perché il sindaco Fassino  nutre nei suoi confronti estrema fiducia: penso che i tifosi del Torino possano stare tranquilli...».
PASSI AVANTI  Le referenze dell’universo della scherma sono entusiastiche, il curriculum è poderoso, tuttavia il Filadelfia è un’altra storia: chi andrà effettivamente a occupare il posto nel CdA si troverà al volante di una macchina, per quanto piuttosto avviata, da condurre con fermezza e rigore fino alla linea del traguardo. Ovvero la ricostruzione. Il primo CdA con il nuovo presidente sarà presumibilmente nell’anno nuovo, con l’augurio e possibilmente la convinzione che il 2014 rappresenti l’annata di definitiva svolta verso ciò che i tifosi granata aspettano da troppo tempo. Le fondamenta sono state gettate, in attesa che i denari vadano a rimpinguare le casse della Fondazione. I prossimi mesi dovranno portare a concreti passi avanti.
Foto: Tre immagini suggestive del rendering relativo al progetto preliminare per il nuovo Filadelfia

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06/12/2013  
Fila, sette i candidati, ma la partita sembra chiusa
A breve Fassino sceglierà il rappresentante del Comune in Fondazione:ma il favorito rimane Salvadori                                

ll candidato numero uno è l'ex schermidore Cesare Salvadori, come trapelato un paio di giorni fa. Il sindaco Fassino sceglierà il successore di Chiabrera e Zunino quale rappresentante del Comune nella Fondazione Filadelfia andando a pescare da una rosa di sette candidati. Questo il numero di curricula giunti fino a ieri (termine ultimo era proprio il 5 dicembre) all'apposito indirizzo di posta elettronica. Oltre a quello di Salvadori, Bonino e Giacosa si sono aggiunti l'ex Assessore allo Sport Giuseppe Sbriglio, e ancora Sabrina Gonzatto, Giulio Graglia e Vittorio Sette.
Ma la scelta del Sindaco, che prima della nomina sottoporrà ai Capigruppo le candidature segnalando la propria preferenza, sembra destinata a cadere sull'ex atleta, che alla vigilia del prossimo CdA, il 17 dicembre (stessa data dell'importante Collegio dei Fondatori) potrebbe essere investito del nuovo incarico.
 

giovedì 5 dicembre 2013

05/12/13 - Per il Filadelfia un... Salvadori in Fondazione

OGGI IL CDA
TORINO. Non è ancora ufficiale, ma le indiscrezioni che trapelano dal Comune affermano che il 72enne Cesare Salvadori, oro olimpico nella scherma a Monaco 1972, sia il probabile nuovo presidente del CdA della Fondazione Filadelfia: oggi scadranno i termini per inviare i curricula, nei prossimi giorni la nomina verrà ratificata. Oggi intanto è in calendario un nuovo CdA della Fondazione, che servirà per votare l’approvazione del bilancio previsionale relativo al 2014, in attesa del Collegio dei Fondatori che dovrà, prima di Natale, dare il via libera per il progetto definitivo di ricostruzione.
S.L.


 05/12/13 - Un oro olimpico dopo tanto penare

I giochi sembrano fatti per il presidente del CdA
Salvadori è una figura neutra, lontana dal mondo del calcio ed ex ad in varie aziende. Sbriglio outsider

STEFANO LANZO
 TORINO. La deadline scocca in data odierna, inesorabile. E nel giro di qualche giorno arriverà l’atteso responso dalle stanze del Comune. I giochi tuttavia sembrano fatti per il presidente del CdA della Fondazione Filadelfia, con un favorito al quale - emerge dai bisbigli municipali - manca solo il bollo dell’ufficialità. Oggi appunto termina il tempo utile per inviare i curricula, come da bando di concorso per la nomina, con l’obiettivo di occupare il posto di membro nel CdA della Fondazione in rappresentanza del Comune. E tutte le strade portano a Cesare Salvadori , un uomo di sport del passato che nulla però ha a che fare con il calcio, anche se è accreditato di simpatie granata nemmeno troppo timide. Un oro olimpico in bacheca, in una disciplina storicamente macchina da medaglie per l’Italia: la scherma, in particolare la sciabola a squadre, a Monaco 1972. Era riserva in uno squadrone dominato dalla famiglia Montano : papà e zio di Aldo, poi oro a sua volta ad Atene 2004. Appesa la sciabola al chiodo, il torinese laureato in ingegneria chimica si è lanciato in una carriera da manager, in crescendo: dirigente dell’Olivetti per quasi un decennio, poi cariche di alto profilo in aziende variegate, dal magnesio all’edilizia passando per la geoingegneria nella torinese Geodata in qualità di amministratore delegato. In più cariche in diversi Enti nel corso degli anni, anche nell’universo sportivo. Non calcistico: nel curriculum pubblico non vi è traccia di riferimenti al Torino, né al Filadelfia.
GLI ALTRI  Salvadori non è chiaramente l’unico ad avere inviato la domanda. Ci sono anche Massimiliano Bonino , classe 1971, laureato in Economia, torinese, commercialista, revisore e e consulente contabile: un tecnico. Così come Davide Giacosa , laureato in Giurisprudenza.
A sparigliare il mazzo potrebbe essere la candidatura di Giuseppe Sbriglio , pervenuta ieri pomeriggio. Se non altro perché nel curriculum c’è tanto Filadelfia, avendo già ricoperto il ruolo di presidente del CdA della Fondazione con Chiamparino sindaco ed essendo stato l’assessore che ha tolto le ipoteche gravanti sull’area. Ma il binario sembrerebbe già incanalato verso Salvadori, a meno di sconvolgimenti.
ITER DA ACCELERARE  Così il Comune cerca di mettere fine alla tormentata ricerca di una figura di garanzia, anche nei confronti dei tifosi. I quali qualche mese fa avevano risposto con veemenza alla nomina di Giuseppe Zunino , tanto da spingerlo a non accettare l’incarico. Ancora prima le dimissioni di Luigi Chiabrera  - formalizzate diverse settimane dopo che di fatto si era defilato dai CdA - avevano aperto un vuoto che, unito ad altre situazioni, aveva contribuito al rallentamento della macchina burocratica. Oggi nel frattempo il CdA andrà avanti, ancora con Gian Luca Vignale  in qualità di vice presidente operativo: verrà approvato il bilancio indicativo del 2014, passaggio fondamentale per procedere verso la ricostruzione. Anche se le novità più importanti dovranno arrivare tra due settimane, quando il Collegio dei Fondatori sarà chiamato a dare il proprio benestare al progetto, in modo da renderlo definitivo e operativo nel giro di qualche mese, quando verrà indetto il bando per la progettazione e la realizzazione. Dopo anni di vane attese il Filadelfia è sempre più vicino: e l’ormai prossimo annuncio del nuovo presidente del CdA servirà a dare una nuova accelerata all’iter.
Foto: Cesare Salvadori, 72 anni, ex schermidore e medaglia d’oro olimpica

04/12/13 - Filadelfia, il favorito del Comune è Salvadori

Ultim'ora / Domani scade il bando, tre curricula ricevuti, ma l'ex campione di scherma è in pole

di Valentino Della Casa - Tre curricula ricevuti, e meno di 24 ore alla chiusura del bando da cui scaturirà il futuro presidente della Fondazione Filadelfia. Dopo le polemiche relative alla nomina di Zunino, la decisione del Comune era di trovare una figura più "tecnica", per cercare di accelerare i tempi e arrivare alla tanto agognata ricostruzione dello storico stadio granata.
Di oggi è la candidatura presentata da Davide Giacosa, 43enne laureato in giurisprudenza, mentre già da diverso tempo sono stati depositati i curricula di Massimiliano Bonino e Cesare Salvadori. La notizia delle ultimissime ore è che proprio quest'ultimo sia il maggiore indiziato a ricoprire la carica vacante, che da diversi mesi i tifosi del Toro attendono.
Salvadori, nato a Torino il 22 settembre 1941, è un famoso ex campione di scherma che ha vinto l’oro olimpico nella sciabola a squadre a Monaco nel 1972 e due argenti a Tokyo 1964 e Città del Messico 1968, mentre ha conquistato un argento e due bronzi ai Mondiali più l’oro alle Universiadi del 1967. Attualmente, è amministratore delegato della Geodata di Torino (società di ingegneria per il sottosuolo e il territorio), e vanta anche una laurea in ingegneria chimica. La nomina ufficiale dovrebbe avvenire entro il 17 dicembre (prossima riunione del Collegio dei Fondatori), ma quella ufficiosa, secondo le ultime indiscrezioni, è già avvenuta. In attesa delle ultime, importanti, conferme.
(foto: comune.torino.it)

http://www.toro.it/press/view/6335

giovedì 28 novembre 2013

27/11/13 - Filadelfia, avanti tutta Per Natale il via libera


 Statuto modificato. C’è il bando per il nuovo presidente

Avviato dal Comune l’iter per individuare il successore di Zunino. L’ok dei Fondatori al progetto è atteso entro dicembre
 
MARCO BO
 TORINO. Importanti passi avanti, gli ultimi prima di quelli decisivi attesi poco prima di Natale, si sono registrati ieri per la ricostruzione dello stadio Filadelfia, la nuova Casa granata. Come si era avuto modo di annunciare a inizio settimana, presso un importante studio notarile torinese, ieri sono state sottoscritte dal Collegio dei Fondatori, il massimo organo preposto, le modifiche statutarie che erano state già licenziate dal Cda della Fondazione Filadelfia. Ma non solo. Sempre, ieri, infatti, il Comune di Torino ha indetto il bando volto a individuare il proprio rappresentante nella Fondazione Filadelfia destinato a essere poi eletto alla presidenza. La scadenza per inviare i curricula è il 5 dicembre, dunque a stretto giro di posta si conoscerà il nome di chi prenderà il posto di Chiabrera  e Zunino , che non ha di fatto mai assunto la carica dopo che era montato il malumore dei tifosi a fronte del suo nome. Difficile ora sbilanciarsi su chi sarà il nuovo presidente ma a questo punto prende forza la possibilità che per il ruolo di numero uno del Cda, in rappresentanza del Comune, la scelta possa alla fine cadere su una bandiera granata, quindi un ex giocatore oppure un ex allenatore. In questo senso, nelle ultime settimane, seppur in forme diverse, sono rimbalzati i nomi di Zaccarelli , Mondonico  e Pecci . A questo non resta che attendere questa settimana per capire se davvero sarà un’icona del Toro oppure un professionista del settore finanziario-immobiliare.
GIOVEDI’ CDA  Dunque i passaggi burocratici che porteranno alla rinascita della Casa granata procedono e a questo punto il prossimo snodo avverrà giovedì 5 dicembre. Quando verosimilmente si conoscerà il nome del nuovo presidente della Fondazione Filadelfia e si svolgerà il Cda della Fondazione stessa in cui si dovrà votare per l’approvazione del bilancio previsionale 2014, quello che vedrà in cassa i soldi che dovranno essere erogati dal Comune e dal Torino oltre alla quota 2014 prevista dal mutuo che verrà acceso con una banca e coperto dalla Regione in 15 anni. Una volta approvato il bilancio si dovrà attendere il grande giorno, ovvero quello in cui si riunirà il Collegio dei Fondatori per dare la propria approvazione al bilancio previsionale, a quel punto già licenziato dal cda della Fondazione e, soprattutto, al progetto sportivo, questo già adesso approvato dal consiglio d’amministrazione della Fondazione Filadelfia. La data per il prossimo Collegio dei Fondatori dovrebbe cadere poco dopo la metà di dicembre.
I CONTRIBUTI  Dunque se non sorgeranno fastidiosi imprevisti i tifosi granata potrebbero trovarsi sotto l’albero di Natale un bel regalo visto che a quel punto la ricostruzione del Filadelfia diventerebbe molto più che un’ipotesi ma un impegno scritto e sul quale non si potrà tornare indietro ma, al massimo, provare ad accelerare ulteriormente. Magari trovando altri finanziatori in modo da poter cominciare i lavori di ricostruzione non solo per l’area sportiva ma anche culturale. Sempre a proposito di finanze, si decide in queste ore il destino dei fondi per gli stadi, previsti nell’ordine di 45 milioni nella legge di stabilità. Al momento sarebbero interessate non le nuove opere ma quelle che necessitano ristrutturazioni e ammodernamenti. Chi sostiene che il Filadelfia non rientri in questa casistica alzi pure la mano...!
Foto: Ecco il rendering della tribuna principale che caratterizzerà il nuovo stadio Filadelfia: manterrà la stessa inclinazione del tetto originale e potrà ospitare circa 2.000 persone
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27/11/2013  
Filadelfia, ora mancano “solo” i soldi promessi da Comune e Cairo
Progetto pronto e costi fissati a otto milioni, per la ricostruzione non ci sono più ostacoli. Tifosi in pressing
gianluca oddenino
torino  
La ricostruzione dello stadio Filadelfia compie un nuovo passo in avanti, ma il mondo del tifo granata si divide sull’approvazione del nuovo statuto della Fondazione. Ieri mattina, presso un notaio torinese, sono stati modificati alcuni articoli del documento che da anni traccia la rotta per rifare nascere l’impianto del Grande Torino, demolito nell’estate 1997, ma la votazione non è stata all’unanimità per i 10 soci fondatori. L’associazione della curva Maratona, infatti, ha deciso di votare contro le modifiche per una specifica serie di motivi: dalle promesse economiche non mantenute dal Comune e dal Torino fino all’abolizione dell’articolo che impedirebbe la realizzazione di manovre speculative sul Fila, passando per un progetto preliminare poco chiaro.
La presa di posizione della curva Maratona, che ora potrebbe anche lasciare il Collegio dei Fondatori, fa discutere anche perché poi non si è tradotta con l’approvazione del nuovo statuto. “Al solo fine di evitare strumentalizzazioni da parte del Comune e del Torino – spiega il rappresentate degli ultrà – perché un simile rifiuto avrebbe impedito al notaio di rogare l’atto e avrebbe probabilmente consentito ai reali colpevoli di questa situazione di trincerarsi dietro l’alibi della tifoseria per sottrarsi agli impegni assunti. Noi diciamo sì al Filadelfia, che vogliamo e pretendiamo, ma no ai compromessi al ribasso sulla pelle dei tifosi granata”.
Cambiato lo statuto della Fondazione, ora per la rinascita del Filadelfia non ci possono essere più ostacoli o alibi. Il progetto preliminare è pronto, il mutuo sta per essere richiesto e i costi sono fissati. Servono 8 milioni per fare un centro sportivo con due campi – di cui uno solo a norma Uefa – e tribune per 4mila spettatori. Manca, però, un ultimo tassello fondamentale: i soldi promessi tempo fa da Comune (3,5 milioni in 3 anni) e Torino (un milione subito attraverso la Fondazione Mamma Cairo). E in attesa di un nuovo presidente della Fondazione Filadelfia, ieri è stato pubblicato il bando per i candidati (c’è tempo fino al 5 dicembre per presentare le domande), sale il pressing dei tifosi per fare rispettare gli impegni presi delle istituzioni e dal presidente granata.

http://www.lastampa.it/2013/11/27/sport/calcio/qui-toro/filadelfia-ora-mancano-solo-i-soldi-promessi-da-comune-e-cairo-6ecnXOgOiXwJztCncwkRaN/pagina.html
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Filadelfia: Sbriglio c'è! E Ferrari...

 Mercoledì, 27 Novembre 2013 08:21 
Scritto da  Manolo Chirico

L'ex assessore pronto a dare la propria disponibilità, ma l'alto dirigente sembra il candidato numero uno
 
Ieri il comune di Torino ha aperto la procedura pubblica per selezionare il proprio rappresentante del CdA all'interno della Fondazione Filadelfia. Entro il 5 dicembre saranno esaminate le varie candidature, ma ecco già ora qualche nome inizia a venir fuori. I ben informati, nonostante il bando sia pubblico, ci dicono che è molto probabile che a vincere sia un 'tecnico', un esperto in materia. Un fine giurista.
SBRIGLIO PARTECIPA - L'ex assessore non ha mai nascosto la sua volontà nel poter dare una mano al sindaco Fassino, risolvendo la grana in questione. D'altronde, dopo la querelle con protagonisti il dimissionario Chiabrera e il rinunciatario Zunino, è stato perso fin troppo tempo. Giuseppe Sbrigio, dunque, c'è e parteciperà alla procedura di selezione, sperando di poter dare una mano a sbloccare definitivamente la situazione.
NON SCELTA - Le voci dei ben informati, pur tenendo conto dell'ex assessore allo sport, punterebbero il dito su un alto funzionario pubblico: la classica soluzione interna che va molto di moda nel calcio. E il nome che inizia a circolare non è certo quello di uno qualsiasi, parliamo infatti di Giuseppe Ferrari, vice direttore del Comune, già designato scelto ai tempi in qualità di segretario dallo stesso Sbriglio. E' un tifoso del Toro, un competete giurista, ma siamo sicuri che con la sua carica di vice direttore del Comune, Ferrari sia davvero libero di operare all'interno della Fondazione? Il dubbio per ora resta, per questo quella di Ferrari sarebbe in fondo un 'non scelta'.
LA VECCHIA COPPIA - L'ultima ipotesi che ci si appresta a commentare, è quella che vederebbe Sbriglio e Ferrari insieme, formando una accoppiata che ha il sapore di amarcord. Sbriglio come rappresentate all'interno del CdA della Fondazione, e Ferrari al suo fianco nel ruolo di segretario. D'altronde, quest'ultimo è notoriamente un grande giurista e le sue capacità sarebbe fondamentali all'interno dell'apparato. Un'accoppiata di cui si era già parlato in tempi non sospetti, quando il vecchio sindaco Chiamparino aveva detto sì a tale proposta, senza batter ciglio.
Insomma, più passeranno i giorni, più il cerchio tenderà a stringersi. Resta sempre viva la possibilità che la nomina sia poi assegnata ad un funzionario in pensione, ma è ancora presto per dirlo. Nel frattempo: Sbriglio c'è, ma Ferrari sembra in testa.

mercoledì 27 novembre 2013

26/11/13 - Fila, c'è il bando per il rappresentante del Comune

Tempo reale / Fino al prossimo 5 dicembre sarà possibile inviare la propria candidatura
di Ivana Crocifisso - Il posto vacante lasciato, quale rappresentante del Comune presso la Fondazione Filadelfia, da Alberto Zunino potrebbe essere presto di nuovo riempito. Il bando per la ricerca del sostituto di Chiabrera prima e di Zunino poi è stato finalmente indetto. Da oggi chi volesse mandare il proprio curriculum potrà farlo e avrà dieci giorni di tempo. Fino al 5 dicembre quando, raccolti tutti i curricula, il Sindaco Fassino porterà i profili ai Capigruppo prima di designare un Rappresentante da proporre, in seguito, al Collegio dei Fondatori.
 
Ecco come e dove inviare il curriculum
Le candidature devono essere presentate esclusivamente tramite posta elettronica certificata all'indirizzo:
 giunta.comunale@cert.comune.torino.it,  inviando:

-Dichiarazione di disponibilità: (scarica modulo - il nome del file deve contenere = DD_Cognome_Nome) - NUOVO MODULO
    (compilare un unico modulo anche in presenza di disponibilità per più Società/Enti che dovranno essere elencati all'interno del medesimo modulo)
 -Curriculum vitae (scarica fac-simile) - il nome del file deve contenere = CV_Cognome_Nome)
 -Fotocopia di un documento di identità in corso di validità (il nome del file deve contenere = CI_Cognome_Nome)
  -Eventuali lettere di referenza (max 2 - Art. 4.7 Regolamento indirizzi Nomine)

I documenti sopra indicati devono essere inviati in una unica e-mail avente ad oggetto: candidatura_cognome, ma in tre files separati (esclusivamente in formato pdf)  ai fini della pubblicazione del solo Curriculum Vitae e delle eventuali lettere di referenze sul sito Web della Città (ai sensi dell'art. 5.1 del Regolamento Indirizzi Nomine). Ciascun documento non dovrà superare i 10 Mb.
 
 
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Città di Torino > Giunta > Avvisi di Nomina
 
Avviso del 26/11/2013
 
Dovendo il Sindaco indicare un candidato per la carica di consigliere di amministrazione della Fondazione Stadio Filadelfia  affinché il Collegio Fondatori della Fondazione possa procedere alla nomina del Presidente, la Città avvisa che chiunque sia interessato può inviare la propria candidatura entro il 5 dicembre 2013, unicamente tramite posta elettronica certificata all'indirizzo giunta.comunale@cert.comune.torino.it  utilizzando i documenti reperibili sul sito www.comune.torino.it/amm_com/nomine/ .

Il presente avviso è inoltre pubblicato all'albo pretorio Online della Città.

Per informazioni tel. 0114422502/22925/22606.

Enti e organi

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