mercoledì 30 ottobre 2013

30/10/13 - C’è posta per te

Ecco la lettera d’impegno del Toro al Comune

Tra 11 giorni il Cda della Fondazione dovrà valutare la questione della concessione, che il club intende a titolo gratuito. Tifosi: è ok Pecci presidente
 
MARCO BO
STEFANO LANZO
TORINO. La questione Filadelfia avanza. Lentamente, ma avanza. Ecco due notizie fresche. La prima è la conferma delle dimissioni ufficiali, datate circa un mese fa, da parte di Giuseppe Alberto Zunino  in qualità di presidente della Fondazione Filadelfia: carica che di fatto non lo ha mai visto operativo e invece quasi subito alla finestra dopo i segnali negativi arrivati dal mondo della tifoseria granata proprio per il suo insediamento. La seconda novità è invece più corposa visto che riguarda la famosa lettera che il Torino Fc doveva inviare al Comune in modo tale che venissero messe nero su bianco le intenzioni del club granata per la ricostruzione del Filadelfia. Bene, attesa per la prima metà di agosto, la missiva è arrivata al destinatario, gli uffici comunali, che, peraltroi, al momento non hanno ancora indetto il bando per individuare il nuovo presidente della Fondazione stessa. A tal proposito la disponibilità dell’ex centrocampista del Toro scudettato Eraldo Pecci  ad assumere la carica di presidente qualora gli venisse chiesto, è stata accolta con calore dalla tifoseria torinista. Che vedrebbe nella sua figura un soggetto di altissima affidabilità.
NODI DA SCIOGLIERE Ma torniamo alla notizia principale. Ovvero la lettera su carta intestata del Torino Fc che fa seguito all’impegno verbale assunto da tempo, pubblicamente, dal presidente Urbano Cairo  sulla volontà di contribuire alla resurrezione del Filadelfia al fine di utilizzarlo come centro di allenamento della prima squadra e della Primavera che potrebbe utilizzarlo anche per le proprie partite del campionato giovanile (il progetto prevede due campi di calcio).
I DUE PASSAGGI  Bene, la suddetta lettera presenterebbe due passaggi che fatalmente saranno oggetto di riflessioni e confronti nel prossimo Consiglio d’amministrazione della Fondazione Filadelfia calendarizzato per lunedì 11 novembre. Il primo è relativo alle modalità di erogazione del milione che il Torino Fc darà per la ricostruzione attraverso la Fondazione Mamma Cairo. Rispetto a ciò che si aspettava, ovvero una tantum secca con bonifico da un milione, il club si impegna a erogare la cifra ma con tempistiche contestuali a quelle del Comune sino al raggiungimento del milione promesso. «In questo modo - spiega il presidente Cairo interpellato al telefono - la società e il Comune si muoveranno anche economicamente in maniera omogenea a livello di tempi. Il Comune eroga 300 mila euro, bene, altrettanto faremo noi. Dopo ics mesi bonifica altri 300 mila euro? Bene, lo faremo anche noi. Così come siamo disposti a versare un milione secco se il primo versamento del Comune sarà di un milione». La seconda situazione che sarà oggetto di discussioni riguarda invece la modalità della concessione per l’utilizzo del Filadelfia. Sempre nella lettera, infatti, il Torino si accollerebbe sì i costi di gestione e manutenzione del nuovo impianto ma a fronte della concessione a titolo gratuito per i prossimi 15 anni del Filadelfia stesso. Bene, qui il problema si pone in riferimento a due voci presenti nella lettera: manutenzione e gratuito, due situazioni che vengono sviscerate così nello Statuto della Fondazione al punto 2 dell’articolo 3 bis: «Le strutture realizzate saranno messe a disposizione dei soggetti che ne hanno fatto richiesta a titolo oneroso, secondo canone di mercato, ed altresì tutte le strutture sportive verranno affidate in gestione a titolo oneroso alla Società Torino F.C. S.p.A (...) Tali soggetti dovranno, pertanto, stipulare idoneo contratto di servizio che disciplinerà i termini di utilizzo esclusivo degli impianti ed il corrispettivo economico con la Fondazione».
EVITARE INTOPPI Va da sè che questa dicotomia sarà oggetto di un confronto che verosimilmente si affronterà, appunto, nel prossimo Cda. La questione è di per sé delicata visto che si tratterà comunque di assegnare a favore di un soggetto privato un bene costruito in parte con soldi pubblici e quindi tutti i passaggi dovranno risultare a prova di tenuta legale e non solo per evitare poi di incappare in ricorsi da parte di terzi che potrebbero ancora una volta frenare il tutto. Già in passato alcuni movimenti di cittadini ed esponenti politici hanno avanzato le proprie riserve in tal senso e sarebbe un errore concedere ulteriori margini di manovra. Foto: Così dovrebbe diventare il nuovo Filadelfia dove si allenerà la prima squadra del Torino e dove giocherà la Primavera granata
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Torino CronacaQui
La lettera
Cairo mette un milione per il Fila ma non vuole pagare le spese di gestione



giovedì 24 ottobre 2013

18/10/13 - Vignale: CONVOCATO CDA FONDAZIONE STADIO FILADELFIA ...

... PER IL 4 NOVEMBRE E RICHIESTA LA CONVOCAZIONE DEL COLLEGIO DEI FONDATORI.

Tratto dal sito di Gian Luca Vignale
Venerdì, 18 Ottobre 2013 17:24

http://www.gianlucavignale.it/index.php/news/248-convocato-il-cda-della-fondazione-stadio-filadelfia-per-il-4-novembre-e-richiesta-la-convocazione-del-collegio-dei-fondatori






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( Il CDA della Fondazione Stadio Filadelfia è stato rimandato a Lunedì  11 Novembre 2013 )

mercoledì 23 ottobre 2013

23/10/13 - Convocazione Consiglio Circoscrizione 9 SPOSTATA dal 6 al 13 Novembre ore 19


Annullata Convocazione Consiglio del 06/11/2013
 
Il Consiglio Circoscrizionale 9 è convocato in sessione ordinaria urgente
presso la sede della Circoscrizione in C.so Corsica, 55
presso Sala Consiglio I piano
Seduta pubblica
Ordine del giorno
1. Comunicazioni del Presidente e dei Consiglieri.

2. Richiesta convocazione Consiglio - ai sensi art.13 commi 1-2 lettera a) del Regolamento del Decentramento, presentata dai Consiglieri: Berno, Brescia, Bergoglio, Cantore, Lupi, Antoniutti, avente per oggetto: "Futuro Area Filadelfia. A che punto è il progetto?"
3.  Richiesta convocazione Consiglio  - ai sensi art. 13 commi 1-2 lettera a) del Regolamento del Decentramento, presentata dai Consiglieri: Amore, Malu, Berno, Brescia, Cantore, avente per oggetto:"Situazione area ex Filadelfia".

4.  Richiesta convocazione Consiglio - ai sensi art. 13 commi 1-2 lettera a) del Regolamento del Decentramento, presentata dai Consiglieri: Bergoglio, Berno, Antoniutti, Lupi, Amore, Giaccardi, Brescia, Tisci, Palumbo, Carbonari, D'Agostino, Tufaro, Renda, Rizzuto, Pera, avente per oggetto: "Situazione Stadio Filadelfia".

                                                                   Sono stati invitati membri del  C.D.A. e del  C.D.F
                                                                                    Della Fondazione Filadelfia.

La presente convocazione è stata  spostata a Mercoledì 13 Novembre 2013 alle ore 19:00
Il Presidente
Giorgio RIZZUTO
I documenti relativi all'ordine del giorno sono in visione presso gli Uffici di Segreteria nelle ore d'ufficio.
Ultimo aggiornamento: 23/10/2013


Sei in: Comune > Circoscrizione 9 > Trasparenza amministrativa  >  Convocazioni Consiglio  >  2013  >  Convocazione Consiglio del 06/11/2013


http://www.comune.torino.it/circ9/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/2875

23/10/13 - Filadelfia: CdA l’11 novembre - Cresce il fermento in rete


TORINO. Il CdA della Fondazione, per motivi di agenda di alcuni membri, subirà uno slittamento di una settimana: da lunedì 4 novembre all’11, per un incontro che dovrà prontamente risultare operativo nell’ottica di ricominciare il percorso verso la ricostruzione. Si attende invece la calendarizzazione del Collegio dei Fondatori, determinante per l’approvazione del progetto.

Prosegue intanto il tam tam tra i tifosi per prendere parte all’appuntamento pubblico del consiglio della Circoscrizione 9 di mercoledì 6 novembre dalle ore 20,30: è annunciata, e attesa, la presenza dell’assessore allo Sport, Stefano Gallo (oltre a quella dei rappresentanti del CdA).

Il gruppo di Facebook, Rivogliamo lo stadio Filadelfia ”, da anni attivo sulla questione, ha lanciato il passaparola in rete, con la speranza e l’obiettivo di coinvolgere il maggior numero possibile di tifosi. E di ottenere qualche risposta.

martedì 22 ottobre 2013

21/10/13 - Comunicato Stampa. D'AMICO (Progett'A​zione)

Oggetto: un milione di euro entro l'anno alla Fondazione Stadio Filadelfia per la ricostruzione.
 

Gruppo Consiliare Misto Minoranza – Progett’azione

Il Consigliere Comunale
 

COMUNICATO STAMPA

OGGETTO: la mozione del Cons. D’AMICO (Progett’Azione) sulla ricostruzione dello STADIO FILADELFIA.

“Oggi presenterò in Aula una mozione di accompagnamento al Bilancio relativa alla ricostruzione dello Stadio Filadelfia: mi auguro otterrà l’approvazione e quindi l’inserimento in bilancio al voto di domani.”

STADIO FILADELFIA: UN MILIONE DI EURO ALLA FONDAZIONE entro la fine dell’anno.

“Già lo scorso anno il Comune si era impegnato a contribuire con 3,5 milioni di euro in un trienno per la ricostruzione dello Stadio Filadelfia. L’Amministrazione infatti aveva inserito nel bilancio di previsione 2012 tra gli investimenti per impianti sportivi, lo stanziamento di un milione di euro come prima tranche dell’erogazione complessiva tramite il versamento della cifra nelle casse della Fondazione Stadio Filadelfia, partecipata dalla Città e appositamente costituita per realizzare il progetto. Ad oggi però risulta che la Città non abbia ancora ottemperato; la mia mozione quindi impegna il Sindaco e la Giunta a mantenere l’impegno preso e a garantire entro la fine di quest’anno il milione pattuito alla Fondazione.”

Angelo D’AMICO

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Gruppo Consiliare Misto Minoranza – Progett’azione

Il Consigliere Comunale


                                                                                                                     Torino 21/10/2013


PROPOSTA DI MOZIONE

DI ACCOMPAGNAMENTO ALLA DELIBERA MECC.

OGGETTO: MANTENIMENTO DEGLI IMPEGNI PRESI PER LA RICOSTRUZIONE DELLO STADIO FILADELFIA


Il Consiglio Comunale di Torino

PREMESSO CHE

  • l’Amministrazione aveva inserito nel bilancio di previsione 2012, negli investimenti per impianti sportivi, lo stanziamento di un milione di euro per la ricostruzione di un impianto sportivo sull’area dell’ex stadio Filadelfia, come prima tranche di uno stanziamento complessivo di 3,5 milioni di euro distribuito sugli esercizi 2012, 2013 e 2014, derivante dagli oneri di urbanizzazione a suo tempo incamerati dalla Città per le operazioni edilizie private relative a quest’area e rese possibili dalle cubature e dagli standard di servizi da essa generati;


RILEVATO CHE

  • tale investimento doveva venire realizzato tramite il versamento della cifra nelle casse della Fondazione Stadio Filadelfia, partecipata dalla Città e appositamente costituita per realizzare il progetto.
  • tuttavia non risulta che la Città abbia provveduto a tale versamento.


IMPEGNA

Il Sindaco e la Giunta a rispettare gli impegni presi stanziando entro la fine di questo anno finanziario il milione di euro per la ricostruzione di un impianto sportivo sull’area dell’ex stadio Filadelfia

Angelo D’AMICO

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http://www.comune.torino.it/consiglio/prg/web/scheda_atto.php?c_argomento=M201304991

Scheda informativa dell'atto n. mecc. M - 2013 - 04991

Scheda informativa
MeccanograficoM-2013-04991 /002
Oggetto"ACCOMPAGNAMENTO ALLA DELIBERAZIONE (MECC. 2013 03941/024) BILANCIO PREVISIONE 2013 - MANTENIMENTO DEGLI IMPEGNI PRESI PER LA RICOSTRUZIONE DELLO STADIO FILADELFIA" PRESENTATA DAL CONSIGLIERE D'AMICO IN DATA 21 OTTOBRE 2013.
PresentatoriD'AMICO,

17/10/13 - Domenico Beccaria ha illustrato il progetto del nuovo Museo al Fila ...

... durante la Serata organizzata dal Lions Club e dal Leo Club di Bra, alla presenza di Claudio Sala e Salvadori

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

lunedì 21 ottobre 2013

21/10/13 - «Fila, stop alla melina! Abbiamo perso 6 mesi»

L’INTERVISTA
Voltolini, voce dei tifosi nel CdA: «Ora si acceleri»

«Lo stallo del Comune e del club granata è difficile da comprendere: a questo punto la ricostruzione non potrà iniziare prima del 2015»
 
 STEFANO LANZO
TORINO. La voce del popolo granata dice stop ai tentennamenti sul Filadelfia. E lo evidenzia tramite un esponente autorevole, uno dei membri all’interno del CdA della Fondazione in rappresentanza dei tifosi, Andrea Voltolini.
Quanti anni ha?
«Quarantadue».
Da quanti è tifoso del Toro?
«Quarantadue».
Da quanti anni si occupa del Filadelfia?
«Ormai una decina, c’era ancora Cimminelli».
Da quanti è all’interno della Fondazione?
«Fin dal principio, quasi quattro anni».
Qual è stato il suo Fila?
«Quello di Pulici e Graziani. Abitavo a poche centinaia di metri, il Fila era il mio premio quando andavo bene a scuola. Tagliavo i capelli proprio lì davanti, ricordo l’affetto che c’era tra noi bambini e i calciatori che uscivano nel cortile e si fermavano per diversi minuti a parlare di qualsiasi cosa».
Che professione esercita?
«Avvocato penalista».
Come definisce il momento della Fondazione?
«Usando una parafrasi calcistica, dopo un turbinio di azioni anche positive adesso il momento è di giro palla dietro, che però assomiglia tanto a una squallida melina».
Perché, secondo lei?
«Bella domanda. Bisognerebbe chiederlo agli artefici assoluti di questa melina che sono identificabili nel Comune di Torino e nel Torino Fc».
E’ peggio che il Comune non abbia ancora nominato dopo mesi un nuovo presidente oppure che il club granata non abbia inviato l’ormai famosa lettera di intenti?
«Sono inconcepibili entrambe le cose. Entrambe le parti a parole sostengono di voler ricostruire il Filadelfia, ma nei fatti avrebbero la possibilità di portare a termine azioni semplicissime e invece non lo fanno. E i motivi di tali atti sono onestamente incomprensibili. Il Comune dovrebbe seguire le norme e bandire un concorso per trovare il migliore, tramite curriculum, per avere un presidente del CdA operativo per la ricostruzione. Invece in Municipio del bando non c’è traccia: mi era stato assicurato che per il 15 ottobre sarebbe stato pubblicato. E invece no».
E sul fronte Torino?
«Non conosco gli accordi e peraltro mi sembra inconcepibile che vengano portati avanti da Cairo e Fassino in prima persona, escludendo tutti gli altri. Comunque se risponde al vero che il Comune abbia bisogno di una lettera di impegno da parte della società, una formalizzazione così sarebbe già dovuta partire da un pezzo».
A maggio le tempistiche annunciate dal CdA parlavano della pubblicazione del bando nei primi mesi del 2014: è quantificabile a questo punto il ritardo?
«Vanno aggiunti altri sei mesi, a mio avviso: spero entro un anno, l’autunno del 2014. Rimango ottimista, ma la ricostruzione così non potrà cominciare prima del 2015».
Foto: Il Filadelfia non trova pace dal luglio del 1997, quando sono cominciati i lavori di demolizione dell’impianto che fu la casa del Grande Torino (LaPresse)
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LA FONDAZIONE
Novembre il mese decisivo
TORINO. Sono giorni importanti per il destino del Filadelfia. Perché sono già stati calendarizzati alcuni appuntamenti cruciali e durante i quali le parti direttamente coinvolte dovranno mostrare le carte in tavola. Il vice presidente del CdA della Fondazione, Gian Luca Vignale, rappresentante della Regione Piemonte, ha fissato la nuova riunione del CdA per lunedì 4 novembre. Un modo per smuovere le acque e per invitare il Collegio dei Fondatori a riunirsi in modo da deliberare sul progetto preliminare. Nel frattempo a due giorni di distanza, ovvero mercoledì 6, durante il consiglio della circoscrizione 9 saranno presenti i membri del CdA e pure l’assessore allo Sport, Stefano Gallo: un’occasione pubblica per chiarire la situazione. E si attende la calendarizzazione della commissione in Municipio richiesta durante l’ultimo consiglio comunale.
S.L.

sabato 19 ottobre 2013

19/10/13 - Fila, pressing in Comune


Chiesti chiarimenti durante il Consiglio. E la Regione convoca il CdA per il 4 novembre
Il vice presidente Vignale scrive al Collegio dei Fondatori. E manca la lettera di Cairo
 STEFANO LANZO
TORINO. Il movimento riattivatosi attorno alla situazione del Filadelfia, per quanto momentaneamente sterile, trasmette un barlume di speranza dopo settimane di silenzio: qualche lampadina si è accesa, nel tentativo di far luce sull’annosa e tristemente nota vicenda. Il percorso della Fondazione, creata ad hoc per portare a termine il processo di rinascita, è di fatto fermo al mese di settembre. E ieri mattina si è semplicemente formalizzato in Consiglio Comunale un provvedimento già varato settimane fa, ovvero le necessarie modifiche statutarie. Ma non si è trattata di una seduta del tutto inutile per le sorti di quello che fu il teatro del Grande Torino e che sopravvive allo stato brado dal 1997, dopo la demolizione. Perché l’intervento di due consiglieri da tempo impegnati nella vicenda, ovvero Vittorio Bertola  e Giuseppe Sbriglio , ha riportato all’attenzione del Municipio la questione Filadelfia: entrambi hanno domandato, alla presenza dell’assessore allo Sport Stefano Gallo , lumi sullo stato dell’arte della Fondazione e soprattutto quali siano le tempistiche per la nomina del presidente del CdA della Fondazione stessa, oltre all’ancora non pervenuto versamento nelle casse della Fondazione del milione di euro degli oneri di urbanizzazione a suo tempo incassati per l’area. La rinuncia all’incarico di Giuseppe Zunino  è ormai datata, del bando di concorso pubblico come da prassi non c’è traccia e la richiesta di chiarimenti a 360 gradi è perciò legittima. L’assessore ha evidentemente ritenuto opportuno rispondere in una sede diversa se necessario e la palla è stata prontamente colta al balzo. E’ infatti pervenuta, su richiesta dei due consiglieri, la domanda formale redatta dal presidente del Consiglio comunale, Giovanni Maria Ferraris , nella quale si «invita a calendarizzare una seduta congiunta di I e V Commissione - che sarebbero quelle relative al bilancio e allo sport - alla presenza dell’assessore Gallo per affrontare le richieste di approfondimento». Un po’ di pressing non guasta, anche perché il tempo passa e le notizie languono. Anche se nelle stanze del Municipio c’è chi sussurra che nell’arco di dieci giorni, dunque entro la fine del mese corrente, il sindaco Piero Fassino  sia pronto a sciogliere le riserve e a svelare il nome del nuovo presidente del CdA.
OCCHI APERTI E’ un’attesa che si unisce a quella legata al club. Risulta infatti ancora non pervenuta la lettera di intenti del presidente granata Urbano Cairo, altro atto formale in assenza del quale, nonostante la teorica semplicità, si rischia di rallentare l’intera macchina burocratica. Nel frattempo qualcosa si muove pure all’intero del CdA. Il vice presidente (esecutivo, in assenza del presidente) Gian Luca Vignale  ha deciso di uscire allo scoperto, di fatto annunciando di aver fissato la riunione del CdA per il 4 novembre: un modo per cercare di smuovere ulteriormente le acque. E tale atto è stato accompagnato da una missiva, indirizzata al Collegio dei Fondatori - nella persona chiaramente del presidente Gian Carlo Bonetto  - e in copia conoscenza alle altre figure direttamente coinvolte nella vicenda. «Prima della pausa estiva il CdA ha approvato, in due distinte votazioni, i progetti preliminari relativi al futuro stadio Filadelfia, uno relativo alla parte sportiva e un secondo relativo all’area di via Giordano Bruno, i quali, insieme, sono il primo fondamentale passaggio per iniziare l’opera di ricostruzione. Dopo le necessarie verifiche di compatibilità urbanistica approntate dal Comune si era deciso di convocare un Collegio dei Fondatori per sottoporre al medesimo, ai sensi dello Statuto, il progetto preliminare nel suo insieme. A quasi due mesi dall’ipotesi di convocazione del CdF nulla a oggi è avvenuto, né è prevista una convocazione prossima». Vignale fa altresì notare come tecnicamente il Comune sia rappresentato all’interno del CdF - dallo stesso assessore Gallo - e che dunque non sia necessaria la nomina del presidente del CdA: dunque prima del 4 novembre è necessario che venga convocato un CdF pronto a deliberare. E nel frattempo esistono i tempi tecnici pure per la nomina del presidente del CdA. Basta volerlo.
Foto: Il sindaco di Torino, Piero Fassino, 64 anni (LaPresse)

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Che strano... il Tuttosport di oggi annuncia la convocazione del CdA e del CdF per il 4 novembre, dando il merito ai politici e ovviamente a se stesso, che da sempre "vigila" sulle questioni del Fila. Peccato che se qualcosa si è mosso è perché NOI TIFOSI ci siamo attivati, facendo le richieste e le pressioni dovute nelle sedi opportune... La buonanima di Casalbore, fondatore del Tuttosport e entrato nella Leggenda con gli Immortali, il 4 maggio a Superga, si rivolta nella tomba!

Leggendo la storia del Grande Torino ...

... mi è venuta la voglia di riportare uno dei ricordi che più mi ripeteva mio nonno, lui che contro quella squadra ci giocò una partita in un pomeriggio dei primi anni del dopoguerra.
 
Si giocava un turno di Coppa Italia, in partita secca, e il calendario prevedeva si giocasse in una cittadina dell'Oltrepò Pavese tra la squadra locale, militante in serie B, e il Torino campione d'Italia in carica.
In questa squadra militava mio nonno, allora poco più di un ragazzo che cercava nel calcio (e in studi da Perito Meccanico condotti con profitto) un modo per guadagnarsi da vivere e dimenticare gli orrori della guerra appena finita (e furono proprio il calcio e quel diploma a portarlo nel 1950, per giocare e lavorare come tecnico di una miniera, in quella Sardegna che sarebbe diventata la sua terra d'adozione e nella quale oggi riposa :cry: )

Ma quel giorno la Sardegna e le sue miniere erano lontane, tutto il suo mondo era quel campo da calcio: Il GRANDE TORINO veniva in quel paese abituato alle categorie inferiori.
Nonno lo raccontava spesso, nella squadra locale giocavano tutti ragazzi del paese, gente che arrivava al campo in bicicletta già con la divisa da gioco, con i numeri cuciti da madri e nonne, addosso.
Arrivò il Torino. Sul pulman sociale, un grande pulman con scritto "A.C. TORINO" sulla fiancata.
I giocatori impeccabili in giacca e cravatta con i borsoni di cuoio a tracolla.
Ingresso in campo. Diceva che sembrava un plotone militare in esercitazione per come stavano in riga, con le loro maglie bianche, fascia granata sul petto e scudetto tricolore in vista.

Fischio di inizio: non aveva parole per descrivere il loro modo di giocare...diceva che nei loro movimenti, nel loro correre, nel loro modo di controllare e calciare il pallone, c'era qualcosa di talmente perfetto che non poteva essere umano.
Ma la perfezione assoluta non è di questa terra..dopo pochi minuti una indecisione, un passaggio all'indietro un pò debole di uno degli 11 miti, passa dalle parti del ragazzo dell'Oltrepò pavese, che si mette la pazza idea.."ci provo!" 2 passi e dal suo piede parte una sassata che gonfia la rete all'angolino basso della porta difesa da Bacigalupo, il mitico Bacigalupo, rimasto immobile a fissare la sfrontatezza di quello sconosciuto ragazzo.
è 1-0. Quel ragazzo quasi piange dall'emozione e dall'incredulità, sa che l'indomani comunque andrà a finire la partita, qualcuno al di fuori del suo paese conoscerà il suo nome.
Dopo 2 minuti Valentino Mazzola segnerà il gol del pareggio.
La partita finirà 9-1 per i granata.

Ma decenni dopo, nella sua casa in Sardegna, quel ragazzino ormai vecchio, racconterà con gli occhi lucidi ai nipoti di quando, per 2 indimenticabili minuti, lui fece spaventare gli Dei del Grande Torino.
 
Tratto dal 3D "LE TOMBE DEGLI DEI DEL CALCIO"
sab 23 gen 2010, 19:35
ilcapitano4

http://community.gazzetta.it/forum/viewtopic.php?f=155&t=396403&start=30#p2104288

venerdì 18 ottobre 2013

18/10/13 - La lumaca volutamente zoppa: politici torinesi al lavoro

L'Assessore Gallo e il Sindaco Fassino per la consegna del titolo di Capitale Europea dello Sport 2015 (da http://www.spaziotorino.it/scatto/?p=3098)
Iniziamo con il chiarire le cose. Chi deve emanare l’avviso per la nomina del nuovo presidente della Fondazione Filadelfia è l’assessore allo Sport e al tempo libero del Comune di Torino, Mr. Stefano Gallo. La pratica di emissione dell’avviso di nomina è la stesura della nomina, la verifica della correttezza dello stesso da parte degli uffici del comune e infine la pubblicazione, per la quale forse Fassino dovrebbe apporre una firma senza nemmeno guardare il contenuto.
Ovviamente, non c’è molto da fare. Un analogo avviso di nomina è stato già emesso per Zunino ad Agosto, basterebbe un copia e incolla e la modifica di una data, ovvero una sbianchettatura per i meno tecnologici più una stampa o una fotocopia, roba che pure un animale non tecnologico come la maggior parte dei nostri politici sarebbe capace di fare immediatamente, figuriamoci un giovane politico rampante come Stefano Gallo che potrebbe fare questa operazione tramite il suo smartphone.
Ma ovviamente, siamo in Italia. Siamo nella nazione che prima crea i candidati vincenti e poi crea i concorsi, la nazione dei candidati di facciata, dei curricula mandati a riempire cestini e delle persone inserite nelle poltrone perché il sedere di questi, amici di qualcuno importante, non resti troppo tempo al freddo. Torino non è da meno, anzi, si è mostrata come una delle città più retrograde del nord, almeno per quanto riguarda tutto l’apparato sportivo di cui Gallo dovrebbe essere il curatore e la sponda bianconera non è un’eccezione.
Perché anche per i bianconeri, nonostante tutto sembri bello e scintillante, gli accordi presi da anni a questa parte sono stati realizzati con metodi che saltano all’occhio per il tempismo che suona come tacchi battuti sull’attenti, mentre per i tifosi del Toro carte, metodi e lentezze sono da burocrazia medioevale.
Atteggiamenti e differenze tipiche delle zone mafiose del mezzogiorno, in cui i protagonisti politici, omertosi con i potenti e prepotenti con chi non ha mezzi di pressione, forse per il gusto di giocare con il potere che hanno per le mani, disgustano i cittadini e chi guarda da fuori Torino rallentando un processo che portano avanti a fatica solo perché impegnati in Torino 2015, anno in cui la città sarà immeritatamente fregiata del titolo di Capitale Europea dello Sport.
Mercoledì 6 Novembre alle ore 20.30 , in Circoscrizione 9  in Corso Corsica 55 (praticamente dietro la Sisport) ci sarà un incontro con l’Assessore Gallo e i membri del CdA della Fondazione. Facciamo sentire che ci teniamo, che non siamo rassegnati ai metodi dei politici di Torino. Che sono stati mandati là da noi per lavorare per noi, non per fare il loro comodo fino alle prossime elezioni.
 
Foto: L’Assessore Gallo e il Sindaco Fassino per la consegna del titolo di Capitale Europea dello Sport 2015 (Immagine da Spazio Torino)

- Leonardo Daga

http://toro-supporters-network.org/linsostenibile-lentezza-dellessere-un-politico/
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I tifosi del Toro preoccupati per il futuro del Filadelfia: tante parole, ma per ora pochi fatti
 
I tifosi del Toro non riescono a nascondere la loro rabbia per la situazione in stallo per l’amato Filadelfia. Il consiglio di amministrazione della Fondazione Filadelfia ancora privo di un presidente, dopo la rinuncia di Zunino e la situazione è in stallo per rendere operativo un futuro importante per l’area dove si trovava lo stadio degli Invincibili. Si parla di una possibile candidatura di Renato Zaccarelli o di Cereser o Fossati alla presidenza, ma non  basta occorre anche una lettera di intenti da parte del presidente Urbano Cairo e il denaro  già promesso e messo  a bilancio dalla Città di Torino.
 
Domenico Beccaria ,  Presidente del Museo del Grande Torino e membro del CdA della Fondazione Filadelfia con una lettera aperta indirizzata al Comune scrive:
Sono trascorse, inutilmente, quattro settimane da quando Zunino ha ufficializzato la sua rinuncia a sostituire Chiabrera alla presidenza della Fondazione Stadio Filadelfia. Non solo non è stato scelto un sostituto, ma addirittura non sono nemmeno state iniziate le procedure per attivare il bando per sceglierlo. Ritengo che questo comportamento volutamente inconcludente della Città di Torino, del Sindaco e dell’Assessore allo Sport, siano vergognosi ed inaccettabili.
Richiedo ufficialmente al presidente pro tempore del CdA, Gianluca Vignale e al presidente del CdF, Giancarlo Bonetto, di convocare al più presto i rispettivi organi, in modo da dare continuità al buon lavoro svolto finora, conservare la credibilità acquisita presso i tifosi ed i cittadini e restituire un impulso all’opera di completamento degli adempimenti necessari per avviare il progetto e renderlo operativo, oltre che a consentire a tutti i soggetti interessati, di conferire le somme promesse e stanziate nei tempi previsti, ovvero la fine di dicembre del 2013, senza ulteriori indugi o perdite di tempo.
Il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle e noto tifoso granata  Vittorio Bertola rincara la dose
Arriva in aula la delibera che approva una modifica di statuto della Fondazione Filadelfia e io faccio due domande all’assessore Gallo: quando faranno il bando per nominare il nuovo presidente e quando intendono versare alla fondazione il milione di euro degli oneri di urbanizzazione a suo tempo incassati per l’area (dovevano versarlo nel 2012…). Finisce la discussione, l’assessore non risponde e il presidente mette subito ai voti. Allora intervengo e chiedo se l’assessore può rispondere: la risposta del presidente è che l’assessore non ha niente da dire e che se ne discuterà in una commissione “nel prossimo futuro”. Considerando che la mia richiesta di agosto di audire Zunino non è stata mai evasa dalla commissione competente fino a quando Zunino si è dimesso, voglio proprio vedere se e quando avrò una risposta …
 
http://www.quotidianopiemontese.it/2013/10/18/i-tifosi-del-toro-preoccupati-il-futuro-del-filadelfia-tante-parole-ora-fatti/

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Filadelfia, deliberata la modifica dello statuto

Sono stati modificati alcuni criteri di progettazione dello stadio


E' stata deliberata quest'oggi la modifica dello statuto della Fondazione Filadelfia riguardante alcuni criteri di progettazione dell'impianto. Innanzitutto dei due campi solamente uno sarà di dimensioni regolamentari. Gli spalti dovranno percorrere tutti e quattro lati del campo, la tribuna principale dovrà essere ricostruita il più simile possibile a quella storica. Per quanto riguarda il cortile,  questo dovrà essere accessibile ai tifosi anche quando gli impianti sportivi saranno chiusi, in modo da poter svolgere le funzioni sociali che storicamente ha sempre avuto.
Nessuna novità invece per quanto riguardo la nomina del nuovo presidente della Fondazione, dopo le dimissioni di Zunino. Si attende ancora il bando del Comune per le candidature a questo ruolo, ma si sa che tra il 28/10 e il 4/11 verrà convocato il CDF.
 
Andrea Piva
http://www.toro.it/press/view/5654

17/10/13 - FILA: ADESSO BASTA !!


Mercoledì 6 novembre 2013 - Ore  20.30
 
 

Ormai è sempre più evidente la melina messa in atto dal Comune e dal Torino FC per procrastinare all'infinito ogni passo che possa portare alla ricostruzione della nostra Casa.

Sono mesi e mesi che la Fondazione non ha neanche più il suo legale rappresentante, fra l'indifferenza di Fassino e della Giunta Comunale, gli stessi che invece agiscono nel giro di poche settimane quando le decisioni devono riguardare (e favorire spudoratamente) l'altra squadra della città.

I milioni che il Comune deve versare ...
per la ricostruzione - SOLDI CHE NON SONO PUBBLICI MA CHE SONO GIA' STATI INCASSATI DA ANNI E ANNI DALL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE - continuano a slittare di anno in anno; il milione promesso da Cairo (che, non dimentichiamocelo, ne aveva promessi solennemente 3,5) continua a non essere formalizzato, visto che è dai primi di Agosto che si attende una lettera con un suo impegno scritto.

Oggi 
Tuttosport
ha pubblicato la notizia di un incontro dell'Assessore Gallo e dei membri del CdA presso la Circoscrizione 9, mercoledì 6 novembre, alle 20,30.

E' L'OCCASIONE PER CHIEDERE CONTO DELL'OPERATO DELLA FONDAZIONE E PER DIMOSTRARE CHE NON ABBIAMO PIU' ALCUNA INTENZIONE DI ACCETTARE QUESTO ANDAZZO!

DOBBIAMO ESSERCI !!

Corso Corsica, 55, 10135 Torino
 
Evento creato su Facebook:  FILA: ADESSO BASTA !!

17/10/13 - Filadelfia 1926 Ritorno al futuro?

TORO LA RICORRENZA
Lo stadio del Toro inaugurato 87 anni fa continua a non trovare pace dal 1997
Il processo di ricostruzione rimane in stallo, ancora in attesa delle mosse del Comune e del club di Cairo
 
 STEFANO LANZO
TORINO. Proviamo a chiuderci dentro la macchina del tempo e a digitare le cifre magiche per rivivere un’altra epoca, per andare a respirare la Torino degli Anni 20, il calcio degli albori che muoveva i primi passi e si nutriva ancora di orgoglio e sentimento. Ecco la combinazione: 17/10/1926. Ovvero esattamente 87 anni fa. Quando lo stadio Filadelfia, allora Campo Torino, veniva inaugurato con una sfida amichevole tra il Torino e la Fortitudo Roma. C’erano i Savoia, tra il pubblico. Erano in 15 mila: il Torino chiaramente vinse, nella sua nuova casa. Una dimora accogliente, moderna e funzionale, un gioiello dei tempi: gradinate in cemento, tribune in legno, stile Liberty. La richiesta di costruzione per lo stadio, voluto dal conte Enrico Marone di Cinzano , presidente granata, era avvenuta il 26 marzo 1926: i lavori erano durati appena 5 mesi. Roba da far impallidire i tanto celebrati tempi moderni: ci stanno mettendo più di 16 anni a ricostruire quello che hanno distrutto. E non sono ancora lontani dalla parola fine.
LA RETROMARCIA  La macchina del tempo, dunque. Oggi si celebrano gli 87 anni del Filadelfia e la tristezza è potente quanto la determinazione dei tifosi, da sempre in prima linea per riavere l’unica dimora possibile. L’indignazione ormai ha fatto largo allo sconforto, che però non porta alla rassegnazione: il Filadelfia deve risorgere, con un’altra pelle e un’altra faccia, ma con lo stesso spirito di un tempo. Respirando l’aria degli Invincibili, godendo a piene mani dell’ispirazione e del ricordo di chi in quel teatro dei sogni ha onorato una maglia leggendaria. E ha dato ancora di più: identità, senso di appartenenza, ha costruito un popolo, ha addestrato la propria gente a esaltarsi nella sofferenza, a trovare il riscatto e la consacrazione attraverso le proprie forze, convertendo un destino beffardo e a volte atroce. Una macchina sforna-campioni, il Filadelfia. E il luogo di incontro di gente pronta a condividere ogni cosa: nell’estate del 1997 tutto questo è stato raso al suolo, da allora a fiorire sono state parole, menzogne, promesse, oltre alle ortiche. E la casa granata si è trasformata in discarica: a 87 anni dalla sua inaugurazione e a 16 dal suo abbattimento, è ora di dire basta a tale inaccettabile e infinito scempio.
LO STATO DELL’ARTE Lo stato dell’arte per quanto riguarda la ricostruzione del Filadelfia non lascia sereni. Manca il presidente del CdA della Fondazione, non una semplice pedina, ma una figura determinante per portare avanti e accelerare il pachidermico processo burocratico. Del bando non esiste ancora traccia, anche se nelle stanze del Municipio si racconta di sondaggi per conto del sindaco atti a valutare il terreno. Qualcosa si muove, ma non è ancora abbastanza. Pure della lettera di intenti del presidente granata Urbano Cairo  non si ha notizia, anche se ufficiosamente c’è chi sostiene che sarebbe pronta, in attesa evidentemente di qualcosa. Che possa essere la nomina del presidente del CdA? Chissà, se così fosse sarebbe bizzarro: perché il Comune al tempo stesso lascia intuire che i rallentamenti sarebbero favoriti proprio dalla melina del club granata. E allora che si mettessero d’accordo, ponendo fine allo stucchevole scarica-barile. Anche perché il tempo passa e se ne è perso già abbastanza: in questo momento il progetto di ricostruzione è ancora allo stato preliminare, in attesa di approvazione definitiva. Al 2014 mancano meno di due mesi e mezzo. Qualche novità è attesa per mercoledì 6 novembre, quando, durante il consiglio delle circoscrizione 9, verrà trattato il tema alla presenza dell’assessore allo Sport Stefano Gallo  e dei membri del CdA: per quel tempo avere un presidente, possibilmente definito e definitivo, deve essere un obbligo. Non una semplice necessità.
Foto: Un’immagine suggestiva dello stadio Filadelfia: voluto dal conte Marone di Cinzano, venne costruito in meno di cinque mesi (LaPresse)

giovedì 17 ottobre 2013

17/10/1926 - Inaugurazione Stadio Filadelfia


17 ottobre 2013

17 OTTOBRE 1926 – Inaugurazione dello stadio Filadelfia.

Fu il presidente del Toro Enrico Marone di Cinzano a volere lo stadio Filadelfia e nel giro di sette mesi ottenne i permessi e ne fece completare la costruzione. Il terreno venne scelto per i bassi costi dell’area, allora situata alla periferia della città, l’opera venne a costare poco meno di due milioni e mezzo di lire.
All’inaugurazione erano presenti il principe ereditario Umberto II, la principessa Maria Adelaide e 15.000 spettatori, il campo venne benedetto dall’arcivescovo di Torino Monsignor Gamba. Per l’occasione fu organizzata una partita amichevole tra il Torino e la Fortitudo Roma che i granata vinsero per 4 a 0. Il nuovo stadio copriva una superficie di 38.000 metri quadri, protetti da un muro di cinta alto due metri e mezzo, aveva due sole tribune in legno e ghisa costruite in stile Liberty, le poltroncine erano in legno e numerate, sotto le tribune si trovavano le 13 file di sedie che componevano il parterre, le gradinate erano invece in cemento e lo stadio conteneva circa 15.000 tifosi. La struttura portante era in cemento armato, la facciata in di mattoni rossi con gli infissi delle finestre bianchi, Il basamento coperto di bassorilievi con greche in stile Art déco. Il campo misurava 110×70 metri era coperto d’erba e fornito di sistema di drenaggio.
Lo stadio fu ampliato successivamente: nel 1928 venne aggiunta la biglietteria e nel 1932 la gradinata fu ampliata, la capienza raggiunse i 30.000 posti.
Nel Filadelfia il Toro giocò tutte le partite casalinghe fino alla fine del campionato 1962/63 e vinse sei dei suoi sette scudetti. Al Filadelfia i granata rimasero imbattuti per sei anni 100 partite consecutive: dal 17 gennaio 1943 fino alla morte del Grande Torino. Il risultato più clamoroso fu il famoso 10 a 0 contro l’Alessandria.
Il Filadelfia fu bombardato il 13 luglio del 1943, le travi metalliche furono asportate per rifornire l’industria bellica e in seguito il Toro si spostò allo Stadio Mussolini, attuale Stadio Comunale. Dopo la guerra il Filadelfia fu ristrutturato per merito del presidente Ferruccio Novo, che però fu costretto a cederlo alla Federcalcio, come garanzia, dopo la tragedia di Superga. Già all’epoca qualcuno pensò di demolirlo poiché l’area era stata destinata ad uso residenziale, ma un nuovo piano regolatore del 1959 fece accantonare il progetto e ristabilì l’ordine: l’area fu riconfermata come verde pubblico. L’ultima partita venne giocata il 19 maggio 1963.
Poi le vicende dei nostri giorni fino all’ abbattimento del 1997. Da allora il Filadelfia giace abbandonato, silenzioso continua a subire i maltrattamenti del tempo, le follie delle amministrazioni, e le promesse dei vari presidenti che negli anni si sono susseguiti. Quello che dovrebbe essere un monumento alla storia del calcio, un vanto per la città di Torino è ridotto a un rudere abbandonato.

http://www.unannoinpiemonte.com/?p=7626



Toro amore mio ha condiviso un link.
17 ottobre 1926, 87 anni fa veniva inaugurato lo stadio Filadelfia con una amichevole tra Torino e Fortitudo. Quella è stata la casa del Grande Torino e di tutto il Popolo granata.
Auguri, Fila.


 

mercoledì 16 ottobre 2013

15/10/13 - Trasmissione ToroAmoreMio - Stadio Filadelfia

Tra gli ospiti in studio Vittorio Bertola, consigliere comunale

_ Punto della situazione su Stadio Filadelfia ( da 31'04" a 36'50" ... da 43'58" a 47'28" ) 

sabato 12 ottobre 2013

12/10/13 - Filadelfia: lo snodo in due settimane

Sta per essere indetto il bando per il presidente della Fondazione in attesa della lettera-impegno di Cairo
 
TORINO. Il percorso di ricostruzione del Filadelfia non presenta novità da settimane. Troppe. Lo stato dell’arte racconta di uno stallo dovuto a svariati fattori. Detto che si attende la convocazione del Collegio dei Fondatori, in modo da varare il progetto definitivo una volta per tutte, con relative modifiche statutarie, cosa frena in realtà questo passaggio burocratico? Ci sono due aspetti a bloccare la macchina, distinti, vero, eppure intrinsecamente collegati. Uno è senza dubbio il perdurare dell’assenza dell’impegno formale da parte del presidente granata Urbano Cairo: in Comune si aspetta ancora la lettera su carta intestata del Torino Fc in cui il club si accolla l’onere di versare un milione attraverso la Fondazione Mamma Cairo. Un atto che il patron torinista insieme al suo braccio destro Giuseppe Ferrauto aveva promesso al sindaco Piero Fassino per il 9 agosto. Per quanto apparentemente formale, viste le numerose dichiarazioni di voler partecipare alla rinascita del Fila, ha un valore concreto dal punto di vista economico, andando a conti fatti a sbloccare un aspetto fondamentale per effettuare i prossimi passi istituzionali degli enti pubblici coinvolti. Al tempo stesso anche il Comune è in “debito” sulla tabella di marcia: perché manca ancora nel CdA della Fondazione il rappresentante del Municipio, che andrebbe poi a ricoprire il delicato e nodale ruolo di presidente dopo il tentativo abortito di Giuseppe Zunino. In questo senso c’è da registrare una novità, dato che il bando di concorso per il ruolo sarà con ogni probabilità pubblicato per metà della prossima settimana, con la possibilità di inviare il proprio curriculum: a quel punto al massimo dovrebbero servire due settimane per avere il nome del prescelto. Nel frattempo però si è perso almeno un mese sulla tabella di marcia: sul Filadelfia di tempo ne è stato buttato a sufficienza dal 1997, quando venne abbattuto.
VERSO IL 2014 Il vice presidente del CdA, ovvero il rappresentante della Regione Gian Luca Vignale, fa sapere di essere pronto a convocare un nuovo CdA a breve, nel caso di perdurare dell’impasse. Ma è fondamentale prima che il CdF dia una spallata alla macchina burocratica. E a quel punto, quando il progetto definitivo sarà varato e operativo, dovranno essere rispettati i tempi tecnici: tre mesi per la progettazione definitiva e solo a quel punto potrà essere indetto il bando di concorso relativo alla progettazione e all’esecuzione. Un passaggio che materialmente non potrà avvenire entro la fine dell’anno, come annunciato: si andrà al 2014.
BO-LANZO
Foto: Fassino, sindaco di Torino

venerdì 11 ottobre 2013

11/10/13 - Filadelfia nel silenzio

TORO IL CASO
Fondazione in stallo: dove sono il presidente del CdA e la lettera di Cairo?
E Sbriglio tende la mano a Fassino: «Se serve io ci sono, ho già fatto il presidente del CdA»

STEFANO LANZO
 TORINO. Dopo una primavera di speranza e un’estate di illusione, l’autunno del Filadelfia piange. Raso al suolo nel 1997 e da oltre 16, inaccettabili anni in attesa di ricostruzione, la casa del Toro vive un nuovo periodo di stallo. L’ennesimo, in una vicenda scandalosa che si trascina stancamente da troppo tempo. Le ultime notizie sul Filadelfia rimangono ferme alle modifiche statutarie del mese scorso: poca roba se confrontata con la mole di lavoro che ci sarebbe da svolgere per portare avanti il processo burocratico. In Municipio si aspetta ancora - in mancanza di comunicazioni ufficiali di altro genere - la lettera di intenti del presidente granata Cairo. Ma al tempo stesso il Comune rimane da settimane al palo per una questione ancora più nodale: quella del suo rappresentante nel CdA della Fondazione. Dopo le dimissioni estive di Chiabrera  e la rinuncia all’incarico da parte di Zunino  a settembre, la situazione resta nebulosa. Il silenzio assordante e sconcertante getta nell’inquietudine l’ambiente granata: anche perché se è vero che serve una scelta oculata per evitare ulteriori perdite di tempo, al tempo stesso la decisione avrebbe dovuto essere chirurgica e rapida, in modo da ripartire di slancio con il processo che dovrà portare alla ricostruzione. E soprattutto la scelta deve passare attraverso un bando pubblico.
IL PASSO AVANTI  Aspettando novità che rompano il muro del silenzio, c’è da registrare la decisione dell’ex assessore allo sport ai tempi di Chiamparino , Giuseppe Sbriglio  - che nel 2010 tolse le ipoteche che gravavano da anni sull’area del Filadelfia - di uscire allo scoperto, tendendo la mano al sindaco Fassino : «Sicuramente l’attuale situazione del Filadelfia non mi trasmette serenità. Perché da quando ho rimesso il mio mandato pro tempore , per correttezza in quanto era stato eletto un nuovo sindaco, mi sarei aspettato un proseguimento diverso, auspicando figure più appropriate della mia. A oggi, per un motivo o per un altro, le personalità che mi hanno succeduto non sono riuscite a svolgere il ruolo di presidente della Fondazione. Sono preoccupato perché tutto ciò rallenta sensibilmente il lavoro e non crea la sinergia che dovrebbe esserci tra i soggetti interessati alla realizzazione dell’opera. La mancanza di una guida sicura nella Fondazione non crea i presupposti per portare avanti un procedimento complesso, nel quale bisogna trovare la chimica tra varie realtà, dagli enti al Torino Fc passando chiaramente per i rappresentanti della tifoseria. A questo punto, per come si sono svolti gli eventi, io offro la mia disponibilità a proseguire, a titolo rigorosamente gratuito, il lavoro con entusiasmo. Mi sta nel cuore, ci credo, sono cresciuto con i calzoncini corti al Fila. Il mio impegno sulla materia c’è da sempre. L’ho fatto da consigliere comunale e da assessore e pure adesso che sono di nuovo consigliere. Il presidente della Fondazione deve avere la capacità di poter dialogare con tutti i soggetti in campo: Regione, Comune, Torino Fc e tifosi, uno a uno. I problemi vanno condivisi e risolti insieme. Magari si cercano soggetti con un curriculum manageriale, però non abituati a interloquire con il mondo granata: secondo me servono figure con caratteristiche più legate a questo ambiente».
Foto: Una delle numerose manifestazioni al Filadelfia che si sono susseguite nel corso degli anni (LaPresse)
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TORINO CRONACAQUI
Pag.

IL TORO FA MELINA SUL FILADELFIA
DOPO 3 MESI NESSUNA LETTERA



 
 
 

mercoledì 2 ottobre 2013

01/10/13 - Email di Beccaria al CdA della Fondazione Stadio Filadelfia e al presidente del CdF


il 24 settembre, ho inviato la mail che potete leggere di seguito, al CdA della Fondazione Stadio Filadelfia e al presidente del CdF.

 "Buongiorno a tutti,
 altri quindici giorni sono trascorsi dalla mia mail, in cui invitavo Giancarlo a convocare il CdF e dieci da quando Gian Luca ha risposto con una analoga missiva, in cui auspicava una convocazione del CdF e del CdA, ma ancora nulla s'è mosso. Ho anche scritto alla Segretaria di Beppe Ferrari per sapere se era stato attivato il bando di ricerca del sostituto di Zunino e ricevere il link del bando medesimo, ma non ho avuto risposta alcuna.
 A questo punto, considero esaurita la pazienza. Se i "gemelli del ritardo" Fassino-Gallo, hanno intenzione di farci perdere altro tempo, lo dicano chiaramente, così mi attrezzo a farlo sapere a tutti i tifosi granata, che giustamente e da troppo tempo ormai, attendono novità.
 Detto proprio papale papale, se non ricevo una convocazione di CdA/CdF a stretto giro di posta (una settimana massimo), mi attivo con tutti i mezzi di comunicazione a mia disposizione per rendere edotta la tifoseria dell'ennesima presa per i fondelli cui siamo fatti oggetto.
 Cordiali saluti a tutti.
 DB"
 
 Non ho avuto risposte. Siccome sono una persona di parola e non mi faccio prendere per il culo da nessuno, politici, dirigenti e pseudo tifosi, adesso basta. È giusto che tutti sappiano come stanno veramente le cose. La Città di Torino non ha ancora attivato le procedure per la sostituzione di Zunino. Qui si continua a perdere tempo, sulla pelle del Filadelfia, alla faccia dei cittadini e tifosi. Alle prossime elezioni, ricordatevi di chi vi ha preso per i fondelli, regalando a piene mani agli altri e negando tutto il possibile a noi. È ora di mandare a casa questi incapaci, servi della famiglia regnante.