mercoledì 30 ottobre 2013

30/10/13 - C’è posta per te

Ecco la lettera d’impegno del Toro al Comune

Tra 11 giorni il Cda della Fondazione dovrà valutare la questione della concessione, che il club intende a titolo gratuito. Tifosi: è ok Pecci presidente
 
MARCO BO
STEFANO LANZO
TORINO. La questione Filadelfia avanza. Lentamente, ma avanza. Ecco due notizie fresche. La prima è la conferma delle dimissioni ufficiali, datate circa un mese fa, da parte di Giuseppe Alberto Zunino  in qualità di presidente della Fondazione Filadelfia: carica che di fatto non lo ha mai visto operativo e invece quasi subito alla finestra dopo i segnali negativi arrivati dal mondo della tifoseria granata proprio per il suo insediamento. La seconda novità è invece più corposa visto che riguarda la famosa lettera che il Torino Fc doveva inviare al Comune in modo tale che venissero messe nero su bianco le intenzioni del club granata per la ricostruzione del Filadelfia. Bene, attesa per la prima metà di agosto, la missiva è arrivata al destinatario, gli uffici comunali, che, peraltroi, al momento non hanno ancora indetto il bando per individuare il nuovo presidente della Fondazione stessa. A tal proposito la disponibilità dell’ex centrocampista del Toro scudettato Eraldo Pecci  ad assumere la carica di presidente qualora gli venisse chiesto, è stata accolta con calore dalla tifoseria torinista. Che vedrebbe nella sua figura un soggetto di altissima affidabilità.
NODI DA SCIOGLIERE Ma torniamo alla notizia principale. Ovvero la lettera su carta intestata del Torino Fc che fa seguito all’impegno verbale assunto da tempo, pubblicamente, dal presidente Urbano Cairo  sulla volontà di contribuire alla resurrezione del Filadelfia al fine di utilizzarlo come centro di allenamento della prima squadra e della Primavera che potrebbe utilizzarlo anche per le proprie partite del campionato giovanile (il progetto prevede due campi di calcio).
I DUE PASSAGGI  Bene, la suddetta lettera presenterebbe due passaggi che fatalmente saranno oggetto di riflessioni e confronti nel prossimo Consiglio d’amministrazione della Fondazione Filadelfia calendarizzato per lunedì 11 novembre. Il primo è relativo alle modalità di erogazione del milione che il Torino Fc darà per la ricostruzione attraverso la Fondazione Mamma Cairo. Rispetto a ciò che si aspettava, ovvero una tantum secca con bonifico da un milione, il club si impegna a erogare la cifra ma con tempistiche contestuali a quelle del Comune sino al raggiungimento del milione promesso. «In questo modo - spiega il presidente Cairo interpellato al telefono - la società e il Comune si muoveranno anche economicamente in maniera omogenea a livello di tempi. Il Comune eroga 300 mila euro, bene, altrettanto faremo noi. Dopo ics mesi bonifica altri 300 mila euro? Bene, lo faremo anche noi. Così come siamo disposti a versare un milione secco se il primo versamento del Comune sarà di un milione». La seconda situazione che sarà oggetto di discussioni riguarda invece la modalità della concessione per l’utilizzo del Filadelfia. Sempre nella lettera, infatti, il Torino si accollerebbe sì i costi di gestione e manutenzione del nuovo impianto ma a fronte della concessione a titolo gratuito per i prossimi 15 anni del Filadelfia stesso. Bene, qui il problema si pone in riferimento a due voci presenti nella lettera: manutenzione e gratuito, due situazioni che vengono sviscerate così nello Statuto della Fondazione al punto 2 dell’articolo 3 bis: «Le strutture realizzate saranno messe a disposizione dei soggetti che ne hanno fatto richiesta a titolo oneroso, secondo canone di mercato, ed altresì tutte le strutture sportive verranno affidate in gestione a titolo oneroso alla Società Torino F.C. S.p.A (...) Tali soggetti dovranno, pertanto, stipulare idoneo contratto di servizio che disciplinerà i termini di utilizzo esclusivo degli impianti ed il corrispettivo economico con la Fondazione».
EVITARE INTOPPI Va da sè che questa dicotomia sarà oggetto di un confronto che verosimilmente si affronterà, appunto, nel prossimo Cda. La questione è di per sé delicata visto che si tratterà comunque di assegnare a favore di un soggetto privato un bene costruito in parte con soldi pubblici e quindi tutti i passaggi dovranno risultare a prova di tenuta legale e non solo per evitare poi di incappare in ricorsi da parte di terzi che potrebbero ancora una volta frenare il tutto. Già in passato alcuni movimenti di cittadini ed esponenti politici hanno avanzato le proprie riserve in tal senso e sarebbe un errore concedere ulteriori margini di manovra. Foto: Così dovrebbe diventare il nuovo Filadelfia dove si allenerà la prima squadra del Torino e dove giocherà la Primavera granata
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Torino CronacaQui
La lettera
Cairo mette un milione per il Fila ma non vuole pagare le spese di gestione



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