mercoledì 31 marzo 2010

31/03/10 - COTA, ORA RICORDATI DEL FILA E DELLO SPORT/ADUNATA DI TIFOSI DAVANTI ALLO STADIO


http://www.ecostampa.net/Servizi/RasClienti/imgrsnew.asp?numart=QSC8D&annart=2010&numpag=1&tipcod=0&tipimm=1&defimm=0&tipnav=1&isjpg=S&small=N&usekey=B1Q54KDE7VQUR&video=0

Vedi: http://purple66.blogspot.com/2010/03/190310-il-fila-unisce-i-grandi-rivali.html


Dopo le promesse in campagna elettorale

Il neo presidente del Piemonte aveva «preso impegni»

Aveva detto: «Basta con le parole, sul Filadelfia serve un progetto concreto e la Regione può fare molto. Prenderò in mano la questione post olimpica»

STEFANO LANZO
TORINO. Con 9.372 voti di dif­ferenza, lo sfidante Roberto Cota ha sconfitto il presidente uscente Mercedes Bresso ed è diventato il nuovo governatore della Regione Piemonte. «Una svolta storica», aveva dichiara­to a caldo il 41enne novarese pochi minuti dopo essere venu­to a conoscenza del risultato elettorale. Adesso tutti i pie­montesi appassionati e prati­canti di sport si attendono (con le tempistiche necessarie, si in­tende) una svolta: proprio Co­ta ne aveva parlato a Tutto­sport nell’occasione della sua visita alla redazione, con l’in­tervista uscita poi sul giornale del 19 marzo. «Basta promes­se, servono i fatti», aveva detto il futuro presidente. Discorso peraltro sensato e condivisibi­le: al tempo stesso Cota aveva confermato «il massimo impe­gno anche per le questioni sportive» ai lettori/elettori di Tuttosport. E allora noi ricor­diamo al presidente Cota i punti salienti dell’intervista e le sue parole. Fiduciosi che quanto da lui dichiarato venga poi, nell’arco del quinquennale mandato, mantenuto.

«CONCRETEZZA» Comin­ciamo dal Filadelfia: non solo un coltello nel cuore dei tifosi granata, ma una vera e pro­pria vergogna della città di To­rino. Sull’argomento Cota era stato molto chiaro: «La Regio­ne può, attraverso il Comune, il Torino Fc e altri soggetti in­teressati, creare un tavolo per organizzare un progetto con­creto. Finora non c’è stata vo­lontà di dialogare: nel passato sul Filadelfia si sono sentite so­lo tante parole e buone inten­zioni ». Dunque dialogo, ma an­che fatti, concretezza, azioni tangibili: è questo che la gente (non solo quella granata) chie­de a Cota e alla sua nuova Giunta. E allora che sia una priorità, il Filadelfia, all’inter­no dei tanti problemi che la Re­gione dovrà risolvere. Perché se è vero, come aveva detto Co­ta il 19 marzo, che «siano mol­ti i potenziali interessati ad un recupero del Filadelfia», è al­trettanto palese che sulla vi­cenda l’immobilismo si stia protraendo da anni.

«SOSTANZA» Altro punto fondamentale: lo sfruttamento degli impianti olimpici. Do­manda posta da Tuttosport a entrambi i candidati: a Torino e non solo esistono strutture ma non ci sono squadre. Cota, da sportivo appassionato, si era mostrato sensibile alla questione: «E’ assurdo che il Piemonte abbia tanti impianti, ma poche società a utilizzarli. Significa che negli ultimi anni si è privilegiata l’immagine al­la sostanza». E allora al nuovo presidente si rinnova la richie­sta: concretezza e risultati rea­li in questo senso. «Il mio impe­gno - riprendendo l’intervista a Cota di nemmeno due setti­mane fa - sarà ovviamente per un’inversione di rotta radicale perché lo sport sia di nuovo messo al centro delle iniziative sociali della Regione». Noi regi­striamo e ricordiamo.


«STRATEGIA» Punto delica­to: il sostegno, anche economi­co, agli sport banalmente (e in­giustamente) definiti minori. Le frasi significative di Cota: «Sul sostegno dello sport, spe­cialmente giovanile, mi pare che la Regione abbia fatto dav­vero poco: grandi discorsi, grandi promesse, programmi elettorali di pagine e pagine, poi si scopre che nulla è stato fatto. E poi di sprechi la catti­va politica ne fa molti e un mio impegno sarà nel tagliarli pe­santemente per investire nel sociale. E lo sport farà parte di questa mia strategia».

«SVOLTA» Calcisticamente, Cota è tifoso della squadra del­la sua città natale: Novara. Poi ha una «spiccata simpatia per il Torino». Ma, al di là di questo, il nuovo presidente aveva riba­dito: «Per il bene del Piemonte, la nostre squadre più blasona­te, Toro e Juve, devono stare al vertice del calcio non solo na­zionale. Basta promesse, sem­mai mi pronuncio per un impe­gno per il sostegno e lo svilup­po di tutte le società sportive piemontesi. Voglio riprendere in mano la questione post­olimpica e dare anche qui una svolta». Gli sportivi piemonte­si non aspettano altro.

«IL BASKET» Ultima osser­vazione. Cota è appassionato di basket, come riconosciuto da chiunque lo conosca almeno un po’. E pure da lui stesso: «Sogno il ritorno di una squa­dra di pallacanestro, Biella a parte, in serie A. Magari a To­rino, magari anche a Novara. Dichiaro fin da ora il mio mas­simo sforzo in questo senso». Insomma di impegni Cota, an­che sul piano sportivo, dovrà assolverne tanti. Avrà dalla sua il tempo e, si spera, la col­laborazione di istituzioni e non solo. Anche Tuttosport cer­cherà di aiutarlo a ricordare.

27/03/10






martedì 30 marzo 2010

Chi è il padrone del Fila?

A cura della sorella Valeria
[ http://fayevalentine85.spaces.live.com/ ]

Eccomi dinuovo qui, ad accendere mille sigarette davanti allo schermo bianco del mio pc, cercando di riacciuffare il sottile filo rosso dei miei pensieri, interrotti bruscamente dieci mesi fa.
Sono finalmente tornata pienamente padrona della mia fede, sebbene anche oggi, i miei toni, saranno decisamente polemici.

Lavorando nella zona di via Giordano Bruno mi capita spesso di voler fare una passeggiata in pausa pranzo. Per una TOROMANTICA come me non c'è posto migliore del caro e vecchio Fila.

Qui però mi tocca subito fare una premessa. Purtroppo, per i miei limiti d'età, non ho mai potuto godere della gloria di quell'impianto sportivo un po' liberty. Mio papà, da piccina, mi portò qualche volta per seguire gli allenamenti, certo; però ho tanti ricordi del Fila come è oggi e pochissimi di com'è stato. Nonostante questo, è indubbiamente uno dei posti della città che più ho nel cuore. Quando sei all'interno senti l'essenza, il profumo del Toro. E' come se fosse il brodo primordiale della fede di ciascuno di noi, anche se all'apparenza assomiglia più a Ground Zero...

Ebbene, da troppi mesi ormai non è più possibile entrare. Il Filadelfia è infagottato in un recinto di lamiere ondulate come se fosse il reattore numero 4 di Chernobyl.

Non c'è un varco da cui si possa passare, al cancello c'è un lucchetto del peso di 5 Kg e il portoncino accanto l'hanno chiuso a chiave e hanno accuratamente rimosso la maniglia. Nel tratto tra via Tunisi e via Spano, dove non ci sono le lamiere, hanno tappato i buchi del muro di cinta che era crollato, da cui ci si sarebbe potuti tranquillamente introdurre.

Come anticipato prima, mi capita spesso in pausa dal lavoro, di farmi un giretto attorno alle mura, nella perenne speranza che qualche uomo di buon cuore abbia fatto saltare anche solamente uno di quegli odiosissimi pannelli. Ma nemmeno oggi mi è stato possibile raggiungere le gradinate deserte che hanno sentito ruggire la tromba di Bolmida.

Chiunque ci sia entrato non può non aver avvertito quello strano senso di soggezione che, solo calpestare il prato su cui ha giocato Mazzola, ti può far provare. Amo il suo silenzio ovattato che fa sembrare la città caotica così lontana. Ci si sente al sicuro tra le mura amiche custodite gelosamente dai gatti del Fila. Oppure come dimenticare il 4 maggio 2006 con tutto lo stadio vestito a festa e tutti noi a sentirci più fratelli del solito....

Perchè negare così brutalmente il permesso di entrare ai padroni di casa? Badate bene il Fila è nostro e ribadisco solamente nostro! O mi vorrete forse far credere che il proprietario è quell organo non pensante che è il Comune di Torino, che l'ha distrutto nel 1998 e da dodici lunghissimi anni, attende che finisca di crollare da solo? Siamo i custodi indiscussi della nostra fede, perchè non possiamo vivere una parte di essa, indissolubilmente legata a quel posto meraviglioso?

Terminata la mia ispezione a 360° attorno al Filadelfia, oggi è spuntato il sole e un leggero luccichio mi ha abbagliato. Il grande portone accanto alle biglietterie è stato ridipinto da qualche bravo e meritevole cittadino. E mentre il Comune di Torino si dimenticava della nostra casa, lui ha dipinto d'oro i due torelli in rilievo.... Allora ditemi, chi è il padrone del Fila?


http://lnx.torcidagranata.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1469:chi-e-il-padrone-del-fila&catid=74:pensieri-granata&Itemid=125

sabato 27 marzo 2010

27/03/10 - Il cancello del Fila...












26/03/10 - www.forzatoro.info

All'inizio era così :



Poi l'hanno cambiato in :



Da ieri è così :


Vedi : http://purple66.blogspot.com/2010/03/200310-il-politico-di-forza-toro-cerca.html





Vedi : http://purple66.blogspot.com/search/label/OKKIO

26/03/10 - «Il 9 aprile tutti per il Fila»

Nuova mobilitazione per sbloccare la situazione dello stadio in rovina

Incontro Fisco-Comune all’Agenzia delle Entrate.
I tifosi: «Andiamoci in massa»


«Uniti e compatti, facciamo sentire la nostra voce.
Non possiamo più stare fermi ad aspettare: dobbiamo essere in tanti»


STEFANO LANZO
TORINO.
Il volantino, che da qualche giorno gira su internet all’interno dei fo­rum granata, non usa cer­to giri di parole: « Se non ti vuoi rassegnare, se credi che riavere il Filadelfia sia un nostro diritto, se trovi indegna la vicenda Fila­delfia, se ti sei pentito di averne permesso l’abbatti­mento, se ti senti schifato da tredici anni di menzo­gne, non puoi non esser­ci! » . Esserci dove? Doman­da lecita, risposta sempli­ce: venerdì 9 aprile, alle ore 9.45, è previsto l’incon­tro tra il Comune, proprie­tario dell’area del Filadel­fia, e l’Agenzia delle En­trate, che detiene un’ipote­ca sulla suddetta area dal valore di 38 milioni di eu­ro. Piccolo riassunto delle ultime puntate: dopo anni di silenzi, omissioni e mez­ze verità, l’amministrazio­ne comunale ha ufficial­mente formulato un’offer­ta per estinguere le ipote­che. Era novembre, da allo­ra è calato l’oblio: almeno fino alla settimana scorsa, quando dal Municipio han­no fatto sapere che si terrà un nuovo incontro tra il Fi­sco e il Comune. Saranno presenti gli assessori Sbri­glio
e Viano ( rispettiva­mente Sport e Patrimo­nio), l’avvocatura e i verti­ci della controparte ( di Agenzia delle Entrate ed Equitalia). Per i tifosi gra­nata e per tutti coloro che hanno a cuore la ricostru­zione del Filadelfia, è dun­que questa l’occasione pro­pizia: proprio all’ufficio nu­mero 1 dell’Agenzia delle Entrate di Torino si svol­gerà una manifestazione per sensibilizzare le istitu­zioni. E anche per farsi sentire.

«NONNI E BAMBINI» « E’ indispensabile dare un se­gnale forte - dicono i Pulitori del Filadelfia, sempre attenti a non perdere di vi­sta la questione - specialmente in questo momento: dobbiamo dimostrare a tutti che i tifosi granata non hanno intenzione di mollare nemmeno di un centimetro sul problema Filadelfia. Nemmeno un centimetro. Dobbiamo es­sere uniti, dobbiamo tirare fuori la nostra voce più for­te che mai: è necessario raccogliere sotto l’Agenzia delle Entrate il maggior numero di persone possibi­le » . Una manifestazione ci­vile, pacifica, questo l’o­biettivo chiaro di chi l’ha organizzata: « Vogliamo che sia presente chiunque, dal nonno che lì ci ha visto giocare il Grande Torino al bambino che il Filadelfia nemmeno se lo può ricor­dare e che ne ha sentito parlare solo attraverso il racconto degli adulti » .

VOLONTA’ OPERATIVA
« Tutti in massa - è l’appel­lo - per il nostro Filadelfia. Perché anche l’Agenzia delle Entrate, al pari del Comune e di tanti altri soggetti che conosciamo, ha responsabilità: ha avu­to tanto tempo per valuta­re il valore di quell’area che è tornata di proprietà del Comune nel 2006, sono trascorsi quattro anni e siamo ancora lì ad aspetta­re che qualcosa si sblocchi. Anche da un punto di vista più prettamente politico, è il caso che le acque comin­cino a muoversi, perché le elezioni comunali del 2011 non sono poi così lontane: con una nuova giunta c’è il rischio che si riparta dac­capo » . Un’ipotesi da scon­giurare: è dal 1997, ovvero dall’anno in cui il Filadel­fia è stato abbattuto, che la gente ( non solo quella granata, ma anche cittadini scandalizzati da uno scem­pio del genere) è in attesa, più o meno paziente. L’au­spicio è che il summit del 9 aprile sia non solo costrut­tivo, ma effettivamente operativo: le cose si posso­no fare anche con tempisti­che brevi, se c’è la volontà da parte di tutti.

giovedì 25 marzo 2010

25/03/10 - 9/4: Fisco-Comune sulle ipoteche Fila

Momenti decisivi: tutti sono chiamati a presenziare

Ci siamo quasi. Forse.
Da mesi, il popolo granata attende che l'Agenzia delle Entrate effettui la propria controperizia sull'area del Filadelfia, per poter decidere se l'offerta avanzata dal Comune (400mila euro circa) per purgarla dalle ipoteche; Agenzia, che si sta prendendo parecchio tempo per operare tale valutazione.
Ora non è stata fissata una data per il pronunciamento, ma per lo meno una per l'incontro tra il Fisco e le istituzioni cittadine (rappresentati dagli assessori Sbriglio e Viano):
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l'appuntamento è per le
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ore 9:45 di venerdì 9 Aprile,
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presso la sede dell'Agenzia delle Entrate, a Torino in corso Bolzano n.° 30
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Ma il ritrovo non sarà, non dovrà essere, solo un vertice istituzionale. La questione è troppo importante per non far sentire la propria voce, con la propria presenza: quando verranno purgate le ipoteche, il Fila sarà finalmente libero, si potrà davvero iniziare. Dunque, chi parteciperà potrà dimostrare ai signori di Equitalia, che si stanno concedendo mesi e mesi di tempo per una sola valutazione, che il loro lavoro è tenuto sotto osservazione da tante, tantissime persone; e che tante, tantissime persone aspettano una loro risposta. Tutti coloro che hanno a cuore il Filadelfia sono invitate ad esserci; sarà tempo rubato a qualche altra attività, ma destinato a qualcosa di davvero importante.


http://www.toronews.net/?action=article&ID=16250

20/03/10 - Il politico di "Forza Toro" cerca i voti degli rubentini

I politici da sempre strizzano l’occhio alle tifoserie, grande potenziale elettorale. Da tempo, soprattutto, nelle metropoli ci sono liste che giocano sulla fede calcistica degli elettori pur non avendo alcun tipo di legame con Roma, Lazio, etc.
E così in rete è scattata una mobilitazione contro Renzo Rabellino, attuale consigliere provinciale, grazie anche ai voti della “Lista Granata Forza Toro”, con cui si ripresenta alle regionali, promettendo impegni per il “Filadelfia”, lo stadio abbandonato che per i tifosi granata è un po’ il luogo dell’anima e per cui sono sempre pronti a scendere in piazza.
Ma ora il popolo granata denuncia che in provincia,
Rabellino non ha fatto nulla per la causa del Filadelfia.

Ma non solo. Rabellino si è macchiato, agli occhi dei tifosi del Torino, della colpa più grave: “ha raccolto firme per i gobbi”.
Per chi non è pratico di tifo e stadio i gobbi, sono nel lessico ultras, i rubentini. E Rabellino ha raccolto firme per la petizione "Chiediamo che ci vengano restituiti gli scudetti !!!"

Insomma chi ama il Toro si sta mobilitando perché nessuno prenda voti in nome dell’amore di una squadra di cui in realtà non gliene frega nulla.

I candidati cerchino voti, facciano promesse ma non sfruttino il nome e i colori di una passione.

Scritto da: Roberto Stracca

http://dentrolostadio.corriere.it/2010/03/il_politico_di_forza_toro_cerc.html


Vedi: http://purple66.blogspot.com/2010/03/170310-okkio-alla-lista-granata-forza.html

08/03/10 - Interpellanza 2010/00368 - "COME SI INTENDE GESTIRE LA SITUAZIONE DELLO STADIO FILADELFIA?" - G.Ferraris - VERBALE



Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 8 Marzo 2010

Paragrafo n. 16

INTERPELLANZA 2010-00368

Interventi:

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201000368/002, presentata in data 25 gennaio 2010,
avente per oggetto: "Come si intende gestire la situazione dello Stadio Filadelfia?"

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola per la risposta, anche per la parte di competenza dell'Assessore Viano,
all'Assessore Sbriglio.


SBRIGLIO Giuseppe (Assessore)
Il Consigliere Ferraris solleva un argomento che è stato discusso poche settimane fa, sia per quanto riguarda il tema generale legato all'area del Filadelfia, che, in particolare, la questione concernente i pennoni portabandiera.
Come ho già riferito in Aula, le prove di carico su un pennone, eseguite in presenza delle rappresentanze dei tifosi, hanno dato un esito negativo. In sostanza, il pennone che è stato sottoposto a questa prova ha ceduto dopo poco tempo, per cui, purtroppo, l'esito è stato negativo. Pertanto, è stato concordato un percorso con i tifosi e si è stabilito di trasferire, sempre con l'accordo delle rappresentanze e del Comune di Grugliasco, i pennoni portabandiera nella sede del Museo del Toro. Quindi, verranno collocati al Museo e poi, a seconda delle esigenze, si stabilirà in futuro (quando ci sarà la ricostruzione dello stadio) se riposizionarli.
Per quanto riguarda la tematica più complessa relativa all'area del Filadelfia, come già ribadito precedentemente, in una prima fase abbiamo formalizzato all'Agenzia delle Entrate la nostra disponibilità ad arrivare ad un accordo transattivo. A seguito di un primo incontro tra le parti, si è concordato di formalizzare un'offerta riservata all'Agenzia, nella quale, oltre alla proposta (supportata da perizie di parte) è stata indicata anche una cifra (che, naturalmente, per ora rimane riservata), ma che, in seguito, sarà sottoposta all'attenzione del Consigio. Abbiamo spiegato chiaramente le ragioni che dovrebbero portare ad una definizione celere di questa vicenda proprio grazie a questa offerta. Non avendo ancora ricevuto una risposta dall'Agenzia, circa una settimana fa abbiamo sollecitato un incontro. Speriamo che, nelle prossime settimane, si possa svolgere questo incontro tra le parti, per comprendere se sussistano i termini per arrivare ad una definizione bonaria.
Se non si addivenisse ad un accordo nei prossimi mesi, è interesse dell'Amministrazione valutare la possibilità di iniziare un giudizio di cancellazione delle ipoteche e, magari, introdurre anche un tavolo condiviso, al fine di valutare una possibile partenza della Fondazione, anche con la presenza delle ipoteche, con l'intento di accelerare i tempi di riqualificazione di quest'area che, ormai, sappiamo tutti necessita un intervento.
Queste sono le azioni fatte, soprattutto per quanto riguarda la problematica delle ipoteche; attendiamo questo ulteriore incontro, confidando che ci sia l'intenzione delle parti per arrivare nei prossimi tempi ad una cancellazione in via bonaria.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola al Consigliere Ferraris.

FERRARIS Giovanni Maria
La mia interpellanza voleva essere più che altro uno stimolo a proseguire. Certo è che se non ci sono i fondi per fare quanto già previsto in passato, sarà difficile trovarne di ulteriori per procedere, non solo alla chiusura dello scoperto nei confronti dell'Agenzia delle Entrate, ma anche per un intervento più invasivo nella ricostruzione di quest'opera.
C'è anche un progetto di fondazione, per cui potrebbero anche entrare i privati - e me lo auguro quanto prima - per ridare immagine alla nostra Amministrazione, che in questi anni ha seguito la situazione, ma, agli occhi dei più, sembra tutto immobile.
Mi premerebbe sapere dall'Assessore come destinare quest'opera. È bello recuperarlo, è bello pensarlo nuovo, ma soprattutto è bello pensare alle persone che lo utilizzano.
Ne ha parlato prima, ha fatto cenno ai pennoni che vanno al museo. Do un suggerimento che potrebbe anche non essere preso in considerazione: potrebbe diventare un museo dei ricordi e della memoria del passato di questa grande squadra.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola all'Assessore Sbriglio, per una breve replica.

SBRIGLIO Giuseppe (Assessore)
Volevo soltanto riferire al Consigliere Ferraris che per la sua ultima richiesta può trovare le risposte nello Statuto della Fondazione, che è stato approvato dal Consiglio Comunale, anche per quanto riguarda la destinazione e l'utilizzo dello Stadio Filadelfia.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Grazie per questa ultima precisazione.
L'interpellanza è discussa.


http://www.comune.torino.it/consiglio/documenti/atti/testi/2010_00368.html

mercoledì 24 marzo 2010

09/04/10 - FILA wants you



Gli Assessori del Comune di Torino Sbriglio e Viano incontrano Agenzia delle Entrate per la questione ipoteche, vicenda che impedisce di porre fine all'ignobile situazione del NOSTRO STADIO FILADELFIA

SE NON TI VUOI RASSEGNARE

SE CREDI CHE RIAVERE IL FILA E' UN NOSTRO DIRITTO

SE TROVI INDEGNA LA VICENDA FILADELFIA

SE TI SEI PENTITO DI AVERNE PERMESSO L'ABBATTIMENTO

SE TI SENTI SCHIFATO DA 13 ANNI DI MENZOGNE

NON PUOI NON ESSERCI!




9 APRILE 2010 - h. 9,45

Corso Bolzano 30 - Torino


martedì 23 marzo 2010

09/04/10 - FILA wants you






SE NON TI VUOI RASSEGNARE

SE CREDI CHE RIAVERE IL FILA E' UN NOSTRO DIRITTO

SE TROVI INDEGNA LA VICENDA FILADELFIA

SE TI SEI PENTITO DI AVERNE PERMESSO L'ABBATTIMENTO

SE TI SENTI SCHIFATO DA 13 ANNI DI MENZOGNE

NON PUOI NON ESSERCI!



9 APRILE 2010 - h. 9,45

Agenzia delle Entrate

Corso Bolzano 30 - Torino




by Quicalcio Quartarete

Vedi: http://purple66.blogspot.com/2010/03/180310-filadelfia-il-9-aprile-summit.html

22/03/10 - Trasmissione Orgoglio Granata - Stadio Filadelfia

sabato 20 marzo 2010

20/03/07 - Il Comune ai tifosi: bonifichiamo l'area. Gia' domani le ruspe al lavoro


STAMPA, TORINO, pag.65

Il gatto ha giocato con il topo, ma senza intenzione di mangiarselo. Il sindaco Chiamparino ha incontrato i tifosi del Toro che fanno parte del tavolo di lavoro sul Filadelfia (Centro Coordinamento Toro club, gruppi organizzati Primavera e Maratona, associazione Memoria Storica granata, Comitato Dignita' granata) dopo il faccia a faccia in gran segreto con CAIRO, ben attento pero' a non farsi scappare nulla della pace fatta con il patron granata. Alla riunione del tardo pomeriggio, a cui erano presenti anche l'assessore Montabone e l'assessore Viano, Chiamparino ha ribadito la volonta' della Citta' di ricostruire sull'area Filadelfia uno stadio adeguato alle esigenze degli allenamenti del Toro e secondo i «paletti» definiti in precedenza. Paletti che sono cosi' riassumibili: campo da gioco principale esattamente uguale a quello attuale, un secondo campo di allenamento, gli spalti attorno al campo principale saranno su tutti e quattro i lati, la tribuna storica in legno dovra' essere ricostruita riproponendo le sembianze originali ed essere coperta, il numero degli spettatori dovra' essere di circa 3500, negli spazi eccedenti rispetto alle esigenze tecnico-sportive definite dalla Commissione Tecnica verranno collocati (per quanto possibile) un museo storico (ora a Villa Claretta), la sede della Fondazione, la sede del Torino, una foresteria, le sedi di associazioni legate al Torino Calcio che ne faranno richiesta. Il sindaco ha spiegato anche che la Citta' investira' i 3,5 milioni di euro promessi gia' da tempo per la ricostruzione del «tempio degli eroi» e che entrera' nella Fondazione in qualita' di garante per gli sponsor che ne faranno parte. Del progetto di centro sportivo capace di autofinanziarsi presentato al Comune dal gruppo Dega nelle settimane scorse quando il dialogo con CAIRO era diventato un monologo fra sordi, il sindaco ha chiarito che «non c'e' un progetto esecutivo sul Fila, ma uno studio di fattibilita' di privati non commissionato dalla Citta', che il Comune non ha neppure ancora valutato». Le eventuali aree commerciali inoltre saranno solo sul lato di via Giordano Bruno e inerenti ad attivita' sportive. I lavori di bonifica dell'area Fila inizieranno domani, primo giorno di primavera.

GARBARINO SILVIA

20/03/07 - Patto Cairo-Chiamparino. Subito il "Fila" da 3500 posti.





STADI: VERTICE SEGRETO TRA IL SINDACO E IL PATRON DEL TORO

Il Comune fara' lo sconto sull'Olimpico

Si sono incontrati e, alla fine, si sono pure messi d'accordo. Intanto sullo smettere di attaccarsi rilanciando il rapprto privilegiato di due estati fa. E poi mettendo le basi per il futuro degli stadi granata, con l'immediata ricostruzione del Filadelfia a carico di Comune e sponsor e la possibile vendita futura del Comunale al Toro, a prezzo scontato. Un patto che nella mistica granata passera' alla storia, si spera, come «La pace del Filadelfia». L'hanno siglata con una stretta di mano il granatissimo sindaco Chiamparino e Urbano CAIRO, il presidente cuoretoro che aspirava, e chissa' che non ci riesca, a diventare il Berlusconi torinista. Il 4 maggio L'accordo potrebbe essere ufficializzato, almeno per la parte del Filadelfia, il 4 maggio anniversario della tragedia di Superga. Dunque, ieri pomeriggio e in gran segreto, sindaco e presidente si sono incontrati in un ufficio periferico del Comune, presente l'assessore allo Sport, Renato Montabone, pure lui della lobby granata. Obiettivo: mettere una pietra sopra le incomprensioni delle ultime settimane e trovare una soluzione al problema-stadi, in primis a quello del Filadelfia. Incontro preceduto da un gran lavori'o diplomatico sia su un fronte, sia sull'altro. Una faticaccia perche' quando due granata incominciano a utilizzare metafore bianconere per mandarsi a stendere vuol dire che siamo ai materassi. «E' peggio di Giraudo» ha sbottato a un certo punto Chiamparino, da tempo polemicamente assente dalla tribuna vip. «Favorisce la Juve» e' stato l'uppercut di CAIRO che e' arrivato addirittura a minacciare una marcia di tifosi per sostenere le ragioni del Toro nell'eterna disputa sugli stadi torinesi. Prepartita al vetriolo A far precipitare positivamente la situazione e' stata anche la convocazione per domani mattina di Urbano CAIRO davanti alla Commissione Sport. Audizione dedicata, indovinate un po'?, allo scottante tema degli stadi. L'incontro s'e' svolto nel primo pomeriggio quando i protagonisti sono sfilati tra impiegate incredule e tifosissime che al passaggio di CAIRO sussurravano «Forza Toro». In blu il sindaco, in gessato il patron granata, un caffe' e un bicchiere d'acqua di cortesia, per spezzare l'inevitabile imbarazzo iniziale sono servite le battute sulla trionfale vittoria del Toro a Messina. «Hai visto, Sergio? - ha gongolato CAIRO - da quando ci sono queste polemiche il nostro Toro va forte...». E Chiamparino sorridente: «Va forte perche' hai licenziato Zaccheroni. Assumiti le tue responsabilita'!...». CAIRO, specialista di pubbliche relazioni, non ha mancato il colpo basso: «Complimenti! Ti ho visto in tv con la Moratti, ti sei proprio comportato bene». Primo tempo spigoloso A quel punto e' cominciata la trattativa vera e propria. I due si sono rinfacciati le cifre sull'area commerciale che il Toro potrebbe sfruttare all'Olimpico, molto minore di quella a disposizione della Juve al Delle Alpi. Chiamparino gli ha risposto ricordandogli che il valore commerciale di Santa Rita e' molto maggiore delle Vallette. Punture di spillo. Poi la stoccata. Chiamparino: «Insomma, dimmi cosa vuoi fare. Vuoi un Filadelfia da 40 mila posti? Sono pronto. Dell'Olimpico posso pure farci qualcos'altro, che so?, lo stadio del rugby...» CAIRO ha parato la provocazione. «Dai, al Filadelfia 40 mila spettatori non ci staranno mai...». Secondo tempo: l'intesa Da qui in avanti s'e' capito che l'unico stadio che potra' arrivare a 40 mila posti e' l'Olimpico grazie a un terzo anello infossato che creerebbe 10 mila posti a ridosso del campo come negli impianti inglesi. Costo intorno ai 10 milioni di euro. CAIRO e il Toro hanno bisogno da subito di uno stadio piu' capiente degli attuali 25.600 posti. Il presidente granata ha spiegato a Chiamparino qual e' il suo progetto. Ha ricordato i 23 milioni investiti fino ad oggi nel Toro e l'intenzione di investirne altrettanti in futuro «per arrivare alla Champions league». Le priorita' granata sono, nell'ordine, il rafforzamento della prima squadra, il vivaio, il Filadelfia e, solo alla fine, il grande stadio. Ma i 10 mila posti in piu' CAIRO li vorrebbe da subito. Su questo Chiamparino e' stato irremovibile aprendo pero' un'interessante prospettiva. Il giorno che CAIRO si decidesse a comprare lo stadio gli sconterebbe dal prezzo (circa 25 milioni) la cifra necessaria ai lavori d'ampliamento. Insomma, l'Olimpico attuale gli verrebbe a costare circa 15 milioni e non piu' 25. Ma il contributo della citta' alla causa granata non finisce qui. Chiamparino s'e' impegnato con CAIRO ad accelerare le pratiche per la ricostruzione del Filadelfia. Oltre al terreno, il Comune mettera' a disposizione 3,5 milioni di euro, gli altri 12 arriveranno dagli sponsor e da un contributo un po' piu' che simbolico di CAIRO, il quale si e' impegnato a spiegare la vicenda ai tifosi affinche' nessuno pianti grane sugli spazi commerciali che sorgeranno intorno al nuovo Filadelfia: negozi sportivi, merchandising, forse anche un ristorante, ovviamente granata. Post partita: l'abbraccio Un abbraccio e l'invito a vedere insieme Toro-Palermo ha sancito «La pace del Filadelfia». Quanto all'Olimpico, tutto e' rinviato alla seconda meta' di aprile quando si sapra' davvero se l'Italia otterra' gli Europei e la Juve potra' godere dei finanziamenti per rifare il Delle Alpi. Altrimenti tutto ritornera' in alto mare. Tranne il «Fila», ovviamente.

BEPPE MINELLO

20/03/07 - Subito un Fila da 3500 posti, sconto per l'Olimpico


Esattamente 3 anni fa !!! :-\


STAMPA, NAZIONALE, pag.57

Trovato con il Comune l'accordo sugli stadi

E' gia' stata battezzata «La pace del Filadelfia». L'hanno siglata ieri pomeriggio in gran segreto il sindaco Chiamparino e il presidente del Toro Urbano Cairo. Dopo settimane di quasi insulti («Urbano sei peggio di Giraudo», «Sergio, tu favorisci la Juve» ), i due, entrambi tifosi granata, hanno trovato un accordo per risolvere il problema del Filadelfia. La', dove oggi c'e' una landa desolata e dove un tempo giocavano Valentino Mazzola e compagni, sorgeranno un campo da 3500 posti, un secondo campo d'allenamento, la sede della societa', il museo e un centro commerciale. Il Comune mettera' terreno e 3,5 milioni, il resto dell'investimento (altri 11-12 milioni) arrivera' da sponsor e un contributo anche da Cairo. Per quanto riguarda il futuro del Comunale ristrutturato per le Olimpiadi, dovra' essere il Toro a farsi carico dei lavori di ampliamento per portare lo stadio, oggi Olimpico, dagli attuali 25.600 posti ad almeno 35 mila. Una spesa stimata in 10 milioni che il Comune s'impegna a scalare dai 25 milioni che Cairo dovra' sborsare quando acquistera' l'Olimpico. Da subito il sindaco s'impegna a chiedere al prefetto di ridurre significativamente i 2500 posti dell'Olimpico riservati ai tifosi ospiti e quasi sempre vuoti.

B_MIN

15/03/10

01/03/10 - Costituita l´associazione "Ri.Fila" per la ricostruzione del Filadelfia

Si è costituito in data lunedì 1 marzo 2010 in Torino l´Associazione denominata "Ricostruzione Filadelfia". Questa ha lo scopo di reperire risorse finanziare per chiedere di partecipare in qualità di socio fondatore, o in altra forma, alla speriamo prossima Fondazione "Stadio Filadelfia".
Tale Fondazione verrà costituita da enti pubblici e privati ed associazioni varie con il preciso scopo di ricostruire e gestire il nostro caro Filadelfia. I soci di "Ri.Fila", intendono così finanziare la ricostruzione di un monumento della Città di Torino, che per loro espressa volontà dovrà essere il più possibile simile e fedele all´impianto originale, compatibilmente con le normative vigenti.
L´associazione è libera ed aperta a tutti.
Ad ogni partecipante all´Associazione "Ri.Fila", viene richiesto d´impegnarsi a versare mille euro cadauno a fondo perduto.
A garanzia della massima trasparenza dell´iniziativa, mossa solo dalla grande passione e volontà dei suoi aderenti di restituire alla città di Torino quel monumento storico che fu teatro delle epiche imprese del Grande Torino, le donazioni verranno effettuate solamente al raggiungimento delle cinquemila adesioni.
Fino a quel momento la promessa di versamento rimarrà soltanto una promessa morale d´impegno.
Eventuali donazioni di cifre superiori dovranno essere fatte direttamente nelle casse della Fondazione "Stadio Filadelfia".
Per il raggiungimento dei mille euro si potranno aggregare anche più persone, per impegnarsi assieme a raggiungere la cifra per poter contribuire al progetto di "Ri.Fila".
Il reperimento delle risorse finanziarie utilizza una semplicissima progressione matematica: entro un paio di mesi ciascuno dei cento soci fondatori dell´Associazione dovrà coinvolgere sette amici raggiungendo così il secondo traguardo del progetto, quello di individuare altre settecento persone.
Infine i settecento aderenti dovranno coinvolgere altri sei amici cadauno, raggiungendo così il terzo ed ultimo traguardo delle quattromiladuecento persone.
La somma delle tre fasi del progetto ci consentirà l´individuazione di cinquemila soci.
Ulteriori e più approfondite comunicazioni verranno divulgate a breve.


Notizia Inserita il: 03/03/2010

15/03/10

venerdì 19 marzo 2010

19/03/10 - Il Fila unisce i grandi rivali (Bresso e Cota)

TS - pag. 17

Botta e risposta tra i due candidati alla presidenza della Regione Piemonte

TORINO. Un braccio di ferro politico che si accende anche sul piano sportivo. Da una parte Mercedes Bresso, presidente di Regione uscente e candidata per il centrosinistra; dall’altra il novarese Roberto Cota, candidato alla Regione per il centrodestra. Un botta e risposta che si articola sugli argomenti che stanno maggiormente a cuore agli sportivi piemontesi: lo sfruttamento e la gestione degli impianti olimpici, il futuro di Juventus e Torino, la piaga sempre aperta del Filadelfia sono alcuni dei temi sollevati da Tuttosport e di cui i candidati hanno discusso, stagliandosi su posizioni a volte divergenti, in altri casi simili. Su un aspetto Bresso e Cota però sono d’accordo: la questione Filadelfia, per troppo tempo rimandata, deve essere risolta in via definitiva. Al più presto, aggiungiamo noi.

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Le otto domande

1) Preoccupati per il futuro dello sport piemontese? L’eredità olimpica ha lasciato tanti impianti, però le squadre non ci sono.
2) Juventus e Torino attraversano un momento delicato: cosa può fare la politica per lo sport?
3) Cairo ha messo in vendita il Torino: le istituzioni come si pongono nei confronti di questa notizia?
4) Chi può essere il proprietario ideale per il Torino?
5) La Regione cosa può fare per risolvere l’annosa que­stione Filadelfia?
6) Tifosi di...?
7) Una promessa ai tifosi del Toro.
8) Una promessa agli sportivi piemontesi.


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BRESSO

« Siamo con i tifosi Voglio il Toro in A»

STEFANO LANZO

1) «No, non sono particolarmente preoccu­pata per il futuro dello sport piemontese. La realtà nelle varie discipline sportive non è negativa: a Novara, Biella, Cuneo, ma anche a Casale, Omegna, Torre Pellice... Mi pare, anzi, che ci sia una notevole vitalità che sconta - in questo periodo, ma vale per tutti e dovunque ­anche in questo settore le ricadute della crisi. A Torino la situazione è più difficile complessa, ma anche qui la vitalità della base è notevole. Per dirla tutta: 10-15 anni fa la situazione era, in generale, molto peggiore. Ma andiamo con ordi­ne. Vorrei ribadire e ricordare con orgoglio quan­to è emerso anche dal confronto con i Giochi di Vancouver, appena terminati: la nostra espe­rienza è stata straordinaria, per qualità dell’e­vento, dei luoghi, dei costi, del post-olimpico che non ha distrutto economicamente il territorio ma che, anzi, contribuisce al suo rafforzamento. In tutti questi settori, siamo citati ad esempio nel mondo! Capisco che siamo abituati a lamen­tarci, però dovremmo anche imparare ad apprezzare i miglioramenti quando ci sono... Non per niente, in questi anni abbiamo ottenu­to l’organizzazione di molti grandi eventi e manifestazioni di altissimo livello: proprio per­ché credibili e affidabili. Ci sono problemi, ovvia­mente, come in tutte le questioni serie e com­plesse. Gli investimenti per garantire la vita degli impianti sono indispensabili, ma tutto questo ha senso solo in un’ottica di sistema e di sempre nuove candidature del Piemonte come sede di eventi sportivi internazionali: noi lo stia­mo facendo, con successo. Il binomio sport-turi­smo è diventato un traino determinante che ha contribuito al traguardo di 11,5 milioni di pre­senze nel 2009, in crescita perfino sull’anno olimpico: siamo gli unici che sono cresciuti in campo turistico nell’anno top della crisi. E i grandi eventi hanno anche la potenzialità di far crescere la base degli sportivi praticanti, di sti­molare eventuali investitori a entrare nello sport, a crederci: per l’attività di alto livello ser­vono questi, serve il denaro. Noi, sistema istitu­zionale dallo Stato ai Comuni, possiamo creare le condizioni perché l’attività funzioni (e in que­sto senso i risultati ci sono), ma certo non possia­mo creare le società di vertice.»

2) «La politica per lo sport può, anzi deve fare molto: promozione dell’attività di base e nelle scuole, sostegno alle associazioni sportive, promozione della cultura sportiva e dello sport pulito, creazione e manutenzione di impianti di base, ecc... Per lo sport. Juventus e Torino non sono “lo sport”, neppure il calcio è “lo sport”. Che le due squadre stiano attraversando delle diffi­coltà sportive, o che le attraversi chiunque altro non può e non deve cambiare gli atti della politi­ca. I risultati negativi fanno parte dello sport, non possiamo certo decidere di far vincere qualcuno... C’è già, in questo Paese, chi cambia le regole se il risultato, non sportivo in quel caso, non gli piace. Mi sembra che basti e avanzi».

3) «Come nei confronti di qualunque imprenditore che metta in vendita la propria azienda: in questo caso non parliamo di centinaia di posti di lavoro in ballo, ma parliamo del valore sociale che il Toro, lo sport in genera­le e il calcio in particolare, hanno. Ci interessa seguire la vicenda, comprenderne gli eventuali sviluppi per le ricadute che possono avere sulla società e quindi sui tifosi. Ma si tratta di un imprenditore che annuncia di essere disposto a cedere una sua “azienda”, per noi molto partico­lare ma un’azienda. Noi siamo attenti perché il bene “sociale” rappresentato da quella realtà venga difeso. Interventi diversi a me sollevano sempre qualche sospetto e qualche diffidenza. Mi spiego: che un amministratore o gruppi di parlamentari possano sensibilizzare l’opinione pubblica e alcuni possibili investitori sull’impor­tanza della realtà sportiva in ballo è giusto, anzi spesso è essenziale perché la visibilità maggiore può far giungere più rapidamente ed efficace­mente il messaggio a eventuali interessati. Ma ogni altro intervento rappresenterebbe pura speculazione, perché è chiaro che nel momento della gestione ordinaria sarà la società in questione e quindi il referente economico a dover far quadrare conti e risultati. Non potrà essere un’amministrazione, qualunque essa sia, a intervenire. Tanto più in momenti di difficoltà finanziaria mondiale, come quello che stiamo vivendo».

4) «Una persona ricchissima, ambiziosa, appassionata di calcio. Ma, soprattutto, una persona capace di smuovere la passione esi­stente attorno a questa squadra, che non è una squadra qualunque. Nel bene e nel male, il Toro è realtà che va trattata con attenzione particolare».

5) «Noi, come i tifosi sanno, abbiamo già da tempo deliberato la nostra partecipazio­ne alla Fondazione. Abbiamo anche cercato di capire se fosse possibile sciogliere la questione legata all’ipoteca e ai problemi con il fisco, ma non siamo direttamente coinvolti e quindi non abbiamo modo di intervenire su quel fronte».

6) «Simpatizzante Rubentus».

7) «Il punto 6 del nostro programma, a pro­posito di sport, dice: “concertare con il Comune di Torino il recupero dell’area Filadelfia”. Questo è l’impegno che abbiamo volu­to prendere già nella scrittura dell’impegno prin­cipale, più serio e ufficiale che un politico possa prendere con i suoi elettori: il programma. Abbiamo dimostrato, concedendo gratuitamente gli spazi della Regione in piazza Castello per la mostra del Centenario, di avere presente le esi­genze dei tifosi e di avere la volontà di soddisfar­le. Posso promettere, perché già lo faccio, di tifare per il Torino perché conquisti la promozione: sono una di quelle piemontesi non abbastanza appas­sionate di calcio da gustarsi un intero campiona­to senza derby! Non ho l’abitudine di promettere cose che non posso fare perché non rientrano tra le mie funzioni. Altri avranno questa abitudine. Ma bisogna vedere, poi, cosa si realizza...».

8) «Proseguiremo nel lavoro avviato per la creazione di una diffusa rete di impianti sportivi, con grande attenzione alla riqualifica­zione delle strutture esistenti per renderle effi­cienti e più sicure. E poi andremo avanti nell’affermazione della Carta etica dello sport piemon­tese quale base per la diffusione di buone prati­che che impegnino le istituzioni, il mondo della scuola, della comunicazione, dell’impresa e tutte le altre componenti economiche e sociali, per creare nei cittadini una cultura sportiva reale. Infine, approveremo la nuova legge per lo sport, che rafforzi il ruolo di programmazione e di indi­rizzo della Regione in questo settore. E conti­nueremo nel sostegno ai club e agli atleti di ver­tice, nelle varie discipline».


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COTA

«Basta promesse Servono i fatti»

PIERO VENERA

1) « Per quanto concerne il post- olimpi­co, credo occorra dire basta con i contributi a pioggia che hanno lasciato cattedrali nel deserto, non legate ad un progetto globale e che non hanno portato ricadute positive sul territorio. E trovo davvero assurdo che il Piemonte abbia magari tanti impianti sportivi, ma poche società che li utilizzino. Questo significa in modo evidente che negli ultimi anni si è privilegiata l’immagine rispetto alla sostanza, che si è preferito usare lo sport per fare altro e non si sono aiutate vera­mente le società e le associazioni sportive a crescere. Il mio impegno sarà ovviamen­te per un’inversione di rotta radicale, per­ché lo sport sia di nuovo messo al centro delle iniziative sociali della Regione » .

2) Su questo tema occorre essere one­sti e guardare a quanto la Regione può realmente fare per sostenere lo sport e nella fattispecie il calcio. Ribadisco che il mio impegno sarà indirizzato ad un serio sostegno e aiuto alle tante società e associazioni sportive che, nonostante le difficoltà e il periodo di crisi, ancora ani­mano la nostra Regione. Lo sport rappre­senta un patrimonio a cui il Piemonte non può rinunciare, e questo per la sua valen­za sociale, perché è una palestra di vita che insegna a perseguire obiettivi attra­verso il lavoro di squadra e il sacrificio. Inoltre lo sport insegna l’importanza della disciplina, del rispetto delle regole e anche aiuta a sviluppare un senso di appartenenza alla propria comunità. Infine lo sport svolge un ruolo fondamen­tale per la salute dei nostri giovani, sia fisica sia psicologica. Quindi non investire su questo ambito sarebbe un vero delitto per la nostra Regione » .

3) « Penso siano scelte private, da rispettare. Cairo mi pare abbia fatto molto per far funzionare le cose, ma la for­tuna non è stata dalla sua parte. Le istituzioni penso debbano mettere in campo iniziative in favore dello sport giovanile, dei vivai, ecc... E’ giusto che ognuno faccia la propria parte » .

4) « Una persona che abbia voglia di investire sulla società a 360 gradi e che abbia anche un pizzico di fortuna, che nel calcio non guasta. Sinceramente non ho una figura particolare in mente » .

5) « La Regione può, attraverso il Comune di Torino, il Toro e altri sog­getti interessati, creare un tavolo di discussione per organizzare un progetto concreto intorno a questo luogo storico. Io penso siano molti i potenziali interessati ad un recupero del Filadelfia, ma finora non c’è stata la volontà di dialogare, come purtroppo accade nella cattiva politica. Io penso invece che il dialogo, anche con chi non la pensa esattamente nel tuo stesso modo, sia un valore. Nel passato, sul Filadelfia, si sono soltanto sentite tante parole e buone intenzioni, nulla di più. Alla fine tutte queste proposte non si sono mai concretizzate » .

6) « Sono un appassionato- praticante di basket, e sogno il ritorno di una grande squadra di pallacanestro di Serie A in Piemonte, magari proprio a Torino che si unisca a Biella. Questa mia passio­ne mi ha portato oggi ad essere presiden­te onorario di LegaDue. Per centrare l’o­biettivo del ritorno della grande pallaca­nestro di serie A a Torino dichiaro fin da ora il mio massimo impegno. Calcistica­mente parlando, invece, sono tifoso del Novara, che sta facendo davvero bene, e nutro una spiccata simpatia per il Torino. Ma credo che per il bene del Piemonte tutte e due le squadre torinesi più blaso­nate, Toro e Juve, dovrebbero stare al ver­tice del calcio non solo nazionale, ma anche europeo. Mi inorgoglisce infatti vedere i tifosi di squadre straniere riem­pire il centro di Torino in occasione delle partite di livello europeo. Questo è tra l’al­tro anche un ottimo modo per far conosce­re la nostra Regione e la nostra bellissima città oltre confine. E poi è pure un modo per dare una mano al nostro commercio » .

7) « Credo che l’ultima cosa di cui abbiano bisogno i tifosi del Toro sia l’ennesima promessa. Ne hanno già sen­tite troppe in questi anni, per cui io posso semmai pronunciarmi per un impegno per il sostegno e lo sviluppo di tutte le società sportive piemontesi, Torino compresa » .

8) « Anche qui voglio essere onesto e non fare le solite promesse che in tanti utilizzano durante le elezioni. Piuttosto mi sento di garantire un mio impegno concreto per il sostegno di tutti gli sport piemontesi, anche di quelli minori e soprattutto di quelli che hanno una particolare connotazione storica locale, come ad esempio la palla pugno nel cuneese o l’hockey ghiaccio nelle valli pinerolesi. Sul sostegno dello sport, soprattutto quello giovanile, mi pare che la Regione abbia fatto davvero poco in questi anni: si fanno sempre grandi discorsi, grandi promesse, programmi elettorali di pagine e pagine promettendo di tutto e di più. E poi, a conti fatti, si scopre che nulla è stato fatto, che nulla è rimasto. Eppure di sprechi la cattiva politica ne fa molti e un mio impegno sarà nel tagliarli pesantemente per investire nel sociale. E lo sport farà parte di questa mia strategia: investen­do “ dal basso”, sono sicuro che molti sport possano tornare ad essere delle eccellenze regionali. Ho sempre preferi­to la politica delle poche parole, cercan­do di dedicare ogni energia ai progetti concreti e al conseguimento di risultati. Penso sia anche per questo che il movimento che ho l’onore di rappresentare negli anni ha guadagnato non solo con­sensi, ma anche simpatie. Torino e il Piemonte dalle Olimpiadi del 2006 hanno avuto davvero molto, ma troppo si è perduto in feste, lustrini e immagi­ne fine a se stessa. Io da presidente di Regione voglio riprendere in mano la questione del post- olimpico e dare anche qui una svolta a quella che rischia di essere una grande occasione mancata per il rilancio del Piemonte » .



http://www.ecostampa.net/Servizi/RasClienti/imgrsnew.asp?numart=QK4NV&annart=2010&numpag=1&tipcod=0&tipimm=1&defimm=0&tipnav=1&isjpg=S&small=N&usekey=B1Q4GGDE7VQUR&video=0

18/03/10 - Trasmissione ToroAmoreMio - Stadio Filadelfia

18/03/10 - Granata DOC di Carlo Testa - Stadio Filadelfia

giovedì 18 marzo 2010

18/03/10 - FILADELFIA: IL 9 APRILE SUMMIT COMUNE-FISCO


TS - Sez. Piemonte - Pag. B3
Fissato un nuovo incontro per risolvere la questione ipoteche: dal Municipio sono ancora in attesa della risposta all’offerta economica formulata nel mese di novembre

TORINO. Da oltre quattro mesi il Comune di Torino ha inviato all’Agenzia delle Entrate un’offerta per togliere le ipoteche dall’area del Filadelfia. Se l’offerta ( circa 400 mila euro) sia congrua o meno non è dato saperlo: l’Agenzia delle Entrate, per bocca del direttore regionale Vincenzo Palitta, aveva fatto sapere a Tuttosport che « bisognava attendere la controperizia effettuata dall’Agenzia del Territorio » . Da allora nessuna notizia: solo l’attesa vana del Municipio e il silenzio assordante del Fisco. Adesso qualcosa sembra muoversi, quantomeno è stata fissata la data del prossimo incontro tra amministrazione comunale e Equitalia - Agenzia delle Entrate. Il giorno fatidico è la mattinata di venerdì 9 aprile: saranno presenti i vertici di Equitalia e dell’Agenzia delle Entrate in Piemonte, mentre il Comune sarà rappresentato dall’assessore allo Sport Giuseppe Sbriglio, dall’assessore al Patrimonio Mario Viano e dai legali del Municipio. Deve essere il giorno della svolta: perché troppo tempo continua a trascorrere e la soluzione al problema non si trova. Tra l’altro, quando si terrà il summit tra le parti si saranno svolte da poco le elezioni regionali e dunque la data sarà molto importante anche dal punto di vista politico.
Fonti vicine al Municipio fanno sapere che si respira un moderato ottimismo all’interno dell’amministrazione comunale riguardo l’atteggiamento dell’Agenzia delle Entrate. Un ottimismo, però, sinistramente simile a quello che serpeggiava tra ottobre e novembre: viste le tempistiche, c’è da augurarsi che la situazione adesso sia cambiata per davvero.

S. L.

10/03/10


by Butcher

17/03/10 - OKKIO alla Lista Granata - FORZA TORO


NON VOTATE QUESTO SIMBOLO

Costui raccoglieva firme per far restituire gli scudetti ai gobbi!!!

Renzo Rabellino, attuale Consigliere Provinciale, grazie anche ai voti della Lista Granata Forza Toro, si presenta alle Regionali USANDO nuovamente il Fila per raccattare voti.

In Provincia, Rabellino NON ha presentato una sola interpellanza per lo Stadio Filadelfia!!

Ricordo che già nella raccolta delle firme per presentare le sue liste ha ingannato i tifosi del Toro, dicendo che le firme erano esclusivamente per una petizione a favore del Fila ! Tifosi che hanno firmato per il Fila hanno poi trovato la loro firma nelle liste elettorali di Rabellino!

Rabellino ha raccolto firme anche davanti alla curva dei gobbi, per la petizione "Chiediamo che ci vengano restituiti gli scudetti !!"

INVITO TUTTI NON SOLO A NON VOTARE QUESTA LISTA, MA ANCHE A DIFFONDERE L'IMMAGINE E LE INFORMAZIONI!


Vedi : http://purple66.blogspot.com/2010/03/160310-lista-granata-forza-toro.html