mercoledì 31 marzo 2010

31/03/10 - COTA, ORA RICORDATI DEL FILA E DELLO SPORT/ADUNATA DI TIFOSI DAVANTI ALLO STADIO


http://www.ecostampa.net/Servizi/RasClienti/imgrsnew.asp?numart=QSC8D&annart=2010&numpag=1&tipcod=0&tipimm=1&defimm=0&tipnav=1&isjpg=S&small=N&usekey=B1Q54KDE7VQUR&video=0

Vedi: http://purple66.blogspot.com/2010/03/190310-il-fila-unisce-i-grandi-rivali.html


Dopo le promesse in campagna elettorale

Il neo presidente del Piemonte aveva «preso impegni»

Aveva detto: «Basta con le parole, sul Filadelfia serve un progetto concreto e la Regione può fare molto. Prenderò in mano la questione post olimpica»

STEFANO LANZO
TORINO. Con 9.372 voti di dif­ferenza, lo sfidante Roberto Cota ha sconfitto il presidente uscente Mercedes Bresso ed è diventato il nuovo governatore della Regione Piemonte. «Una svolta storica», aveva dichiara­to a caldo il 41enne novarese pochi minuti dopo essere venu­to a conoscenza del risultato elettorale. Adesso tutti i pie­montesi appassionati e prati­canti di sport si attendono (con le tempistiche necessarie, si in­tende) una svolta: proprio Co­ta ne aveva parlato a Tutto­sport nell’occasione della sua visita alla redazione, con l’in­tervista uscita poi sul giornale del 19 marzo. «Basta promes­se, servono i fatti», aveva detto il futuro presidente. Discorso peraltro sensato e condivisibi­le: al tempo stesso Cota aveva confermato «il massimo impe­gno anche per le questioni sportive» ai lettori/elettori di Tuttosport. E allora noi ricor­diamo al presidente Cota i punti salienti dell’intervista e le sue parole. Fiduciosi che quanto da lui dichiarato venga poi, nell’arco del quinquennale mandato, mantenuto.

«CONCRETEZZA» Comin­ciamo dal Filadelfia: non solo un coltello nel cuore dei tifosi granata, ma una vera e pro­pria vergogna della città di To­rino. Sull’argomento Cota era stato molto chiaro: «La Regio­ne può, attraverso il Comune, il Torino Fc e altri soggetti in­teressati, creare un tavolo per organizzare un progetto con­creto. Finora non c’è stata vo­lontà di dialogare: nel passato sul Filadelfia si sono sentite so­lo tante parole e buone inten­zioni ». Dunque dialogo, ma an­che fatti, concretezza, azioni tangibili: è questo che la gente (non solo quella granata) chie­de a Cota e alla sua nuova Giunta. E allora che sia una priorità, il Filadelfia, all’inter­no dei tanti problemi che la Re­gione dovrà risolvere. Perché se è vero, come aveva detto Co­ta il 19 marzo, che «siano mol­ti i potenziali interessati ad un recupero del Filadelfia», è al­trettanto palese che sulla vi­cenda l’immobilismo si stia protraendo da anni.

«SOSTANZA» Altro punto fondamentale: lo sfruttamento degli impianti olimpici. Do­manda posta da Tuttosport a entrambi i candidati: a Torino e non solo esistono strutture ma non ci sono squadre. Cota, da sportivo appassionato, si era mostrato sensibile alla questione: «E’ assurdo che il Piemonte abbia tanti impianti, ma poche società a utilizzarli. Significa che negli ultimi anni si è privilegiata l’immagine al­la sostanza». E allora al nuovo presidente si rinnova la richie­sta: concretezza e risultati rea­li in questo senso. «Il mio impe­gno - riprendendo l’intervista a Cota di nemmeno due setti­mane fa - sarà ovviamente per un’inversione di rotta radicale perché lo sport sia di nuovo messo al centro delle iniziative sociali della Regione». Noi regi­striamo e ricordiamo.


«STRATEGIA» Punto delica­to: il sostegno, anche economi­co, agli sport banalmente (e in­giustamente) definiti minori. Le frasi significative di Cota: «Sul sostegno dello sport, spe­cialmente giovanile, mi pare che la Regione abbia fatto dav­vero poco: grandi discorsi, grandi promesse, programmi elettorali di pagine e pagine, poi si scopre che nulla è stato fatto. E poi di sprechi la catti­va politica ne fa molti e un mio impegno sarà nel tagliarli pe­santemente per investire nel sociale. E lo sport farà parte di questa mia strategia».

«SVOLTA» Calcisticamente, Cota è tifoso della squadra del­la sua città natale: Novara. Poi ha una «spiccata simpatia per il Torino». Ma, al di là di questo, il nuovo presidente aveva riba­dito: «Per il bene del Piemonte, la nostre squadre più blasona­te, Toro e Juve, devono stare al vertice del calcio non solo na­zionale. Basta promesse, sem­mai mi pronuncio per un impe­gno per il sostegno e lo svilup­po di tutte le società sportive piemontesi. Voglio riprendere in mano la questione post­olimpica e dare anche qui una svolta». Gli sportivi piemonte­si non aspettano altro.

«IL BASKET» Ultima osser­vazione. Cota è appassionato di basket, come riconosciuto da chiunque lo conosca almeno un po’. E pure da lui stesso: «Sogno il ritorno di una squa­dra di pallacanestro, Biella a parte, in serie A. Magari a To­rino, magari anche a Novara. Dichiaro fin da ora il mio mas­simo sforzo in questo senso». Insomma di impegni Cota, an­che sul piano sportivo, dovrà assolverne tanti. Avrà dalla sua il tempo e, si spera, la col­laborazione di istituzioni e non solo. Anche Tuttosport cer­cherà di aiutarlo a ricordare.

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