http://www.ecostampa.net/Servizi/RasClienti/imgrsnew.asp?numart=QSC8D&annart=2010&numpag=1&tipcod=0&tipimm=1&defimm=0&tipnav=1&isjpg=S&small=N&usekey=B1Q54KDE7VQUR&video=0
Vedi: http://purple66.blogspot.com/2010/03/190310-il-fila-unisce-i-grandi-rivali.html
Dopo le promesse in campagna elettorale
Il neo presidente del Piemonte aveva «preso impegni»
Aveva detto: «Basta con le parole, sul Filadelfia serve un progetto concreto e la Regione può fare molto. Prenderò in mano la questione post olimpica»
STEFANO LANZO
TORINO. Con 9.372 voti di differenza, lo sfidante Roberto Cota ha sconfitto il presidente uscente Mercedes Bresso ed è diventato il nuovo governatore della Regione Piemonte. «Una svolta storica», aveva dichiarato a caldo il 41enne novarese pochi minuti dopo essere venuto a conoscenza del risultato elettorale. Adesso tutti i piemontesi appassionati e praticanti di sport si attendono (con le tempistiche necessarie, si intende) una svolta: proprio Cota ne aveva parlato a Tuttosport nell’occasione della sua visita alla redazione, con l’intervista uscita poi sul giornale del 19 marzo. «Basta promesse, servono i fatti», aveva detto il futuro presidente. Discorso peraltro sensato e condivisibile: al tempo stesso Cota aveva confermato «il massimo impegno anche per le questioni sportive» ai lettori/elettori di Tuttosport. E allora noi ricordiamo al presidente Cota i punti salienti dell’intervista e le sue parole. Fiduciosi che quanto da lui dichiarato venga poi, nell’arco del quinquennale mandato, mantenuto.
«CONCRETEZZA» Cominciamo dal Filadelfia: non solo un coltello nel cuore dei tifosi granata, ma una vera e propria vergogna della città di Torino. Sull’argomento Cota era stato molto chiaro: «La Regione può, attraverso il Comune, il Torino Fc e altri soggetti interessati, creare un tavolo per organizzare un progetto concreto. Finora non c’è stata volontà di dialogare: nel passato sul Filadelfia si sono sentite solo tante parole e buone intenzioni ». Dunque dialogo, ma anche fatti, concretezza, azioni tangibili: è questo che la gente (non solo quella granata) chiede a Cota e alla sua nuova Giunta. E allora che sia una priorità, il Filadelfia, all’interno dei tanti problemi che la Regione dovrà risolvere. Perché se è vero, come aveva detto Cota il 19 marzo, che «siano molti i potenziali interessati ad un recupero del Filadelfia», è altrettanto palese che sulla vicenda l’immobilismo si stia protraendo da anni.
«SOSTANZA» Altro punto fondamentale: lo sfruttamento degli impianti olimpici. Domanda posta da Tuttosport a entrambi i candidati: a Torino e non solo esistono strutture ma non ci sono squadre. Cota, da sportivo appassionato, si era mostrato sensibile alla questione: «E’ assurdo che il Piemonte abbia tanti impianti, ma poche società a utilizzarli. Significa che negli ultimi anni si è privilegiata l’immagine alla sostanza». E allora al nuovo presidente si rinnova la richiesta: concretezza e risultati reali in questo senso. «Il mio impegno - riprendendo l’intervista a Cota di nemmeno due settimane fa - sarà ovviamente per un’inversione di rotta radicale perché lo sport sia di nuovo messo al centro delle iniziative sociali della Regione». Noi registriamo e ricordiamo.
«STRATEGIA» Punto delicato: il sostegno, anche economico, agli sport banalmente (e ingiustamente) definiti minori. Le frasi significative di Cota: «Sul sostegno dello sport, specialmente giovanile, mi pare che la Regione abbia fatto davvero poco: grandi discorsi, grandi promesse, programmi elettorali di pagine e pagine, poi si scopre che nulla è stato fatto. E poi di sprechi la cattiva politica ne fa molti e un mio impegno sarà nel tagliarli pesantemente per investire nel sociale. E lo sport farà parte di questa mia strategia».
«SVOLTA» Calcisticamente, Cota è tifoso della squadra della sua città natale: Novara. Poi ha una «spiccata simpatia per il Torino». Ma, al di là di questo, il nuovo presidente aveva ribadito: «Per il bene del Piemonte, la nostre squadre più blasonate, Toro e Juve, devono stare al vertice del calcio non solo nazionale. Basta promesse, semmai mi pronuncio per un impegno per il sostegno e lo sviluppo di tutte le società sportive piemontesi. Voglio riprendere in mano la questione postolimpica e dare anche qui una svolta». Gli sportivi piemontesi non aspettano altro.
«IL BASKET» Ultima osservazione. Cota è appassionato di basket, come riconosciuto da chiunque lo conosca almeno un po’. E pure da lui stesso: «Sogno il ritorno di una squadra di pallacanestro, Biella a parte, in serie A. Magari a Torino, magari anche a Novara. Dichiaro fin da ora il mio massimo sforzo in questo senso». Insomma di impegni Cota, anche sul piano sportivo, dovrà assolverne tanti. Avrà dalla sua il tempo e, si spera, la collaborazione di istituzioni e non solo. Anche Tuttosport cercherà di aiutarlo a ricordare.
Il neo presidente del Piemonte aveva «preso impegni»
Aveva detto: «Basta con le parole, sul Filadelfia serve un progetto concreto e la Regione può fare molto. Prenderò in mano la questione post olimpica»
STEFANO LANZO
TORINO. Con 9.372 voti di differenza, lo sfidante Roberto Cota ha sconfitto il presidente uscente Mercedes Bresso ed è diventato il nuovo governatore della Regione Piemonte. «Una svolta storica», aveva dichiarato a caldo il 41enne novarese pochi minuti dopo essere venuto a conoscenza del risultato elettorale. Adesso tutti i piemontesi appassionati e praticanti di sport si attendono (con le tempistiche necessarie, si intende) una svolta: proprio Cota ne aveva parlato a Tuttosport nell’occasione della sua visita alla redazione, con l’intervista uscita poi sul giornale del 19 marzo. «Basta promesse, servono i fatti», aveva detto il futuro presidente. Discorso peraltro sensato e condivisibile: al tempo stesso Cota aveva confermato «il massimo impegno anche per le questioni sportive» ai lettori/elettori di Tuttosport. E allora noi ricordiamo al presidente Cota i punti salienti dell’intervista e le sue parole. Fiduciosi che quanto da lui dichiarato venga poi, nell’arco del quinquennale mandato, mantenuto.
«CONCRETEZZA» Cominciamo dal Filadelfia: non solo un coltello nel cuore dei tifosi granata, ma una vera e propria vergogna della città di Torino. Sull’argomento Cota era stato molto chiaro: «La Regione può, attraverso il Comune, il Torino Fc e altri soggetti interessati, creare un tavolo per organizzare un progetto concreto. Finora non c’è stata volontà di dialogare: nel passato sul Filadelfia si sono sentite solo tante parole e buone intenzioni ». Dunque dialogo, ma anche fatti, concretezza, azioni tangibili: è questo che la gente (non solo quella granata) chiede a Cota e alla sua nuova Giunta. E allora che sia una priorità, il Filadelfia, all’interno dei tanti problemi che la Regione dovrà risolvere. Perché se è vero, come aveva detto Cota il 19 marzo, che «siano molti i potenziali interessati ad un recupero del Filadelfia», è altrettanto palese che sulla vicenda l’immobilismo si stia protraendo da anni.
«SOSTANZA» Altro punto fondamentale: lo sfruttamento degli impianti olimpici. Domanda posta da Tuttosport a entrambi i candidati: a Torino e non solo esistono strutture ma non ci sono squadre. Cota, da sportivo appassionato, si era mostrato sensibile alla questione: «E’ assurdo che il Piemonte abbia tanti impianti, ma poche società a utilizzarli. Significa che negli ultimi anni si è privilegiata l’immagine alla sostanza». E allora al nuovo presidente si rinnova la richiesta: concretezza e risultati reali in questo senso. «Il mio impegno - riprendendo l’intervista a Cota di nemmeno due settimane fa - sarà ovviamente per un’inversione di rotta radicale perché lo sport sia di nuovo messo al centro delle iniziative sociali della Regione». Noi registriamo e ricordiamo.
«STRATEGIA» Punto delicato: il sostegno, anche economico, agli sport banalmente (e ingiustamente) definiti minori. Le frasi significative di Cota: «Sul sostegno dello sport, specialmente giovanile, mi pare che la Regione abbia fatto davvero poco: grandi discorsi, grandi promesse, programmi elettorali di pagine e pagine, poi si scopre che nulla è stato fatto. E poi di sprechi la cattiva politica ne fa molti e un mio impegno sarà nel tagliarli pesantemente per investire nel sociale. E lo sport farà parte di questa mia strategia».
«SVOLTA» Calcisticamente, Cota è tifoso della squadra della sua città natale: Novara. Poi ha una «spiccata simpatia per il Torino». Ma, al di là di questo, il nuovo presidente aveva ribadito: «Per il bene del Piemonte, la nostre squadre più blasonate, Toro e Juve, devono stare al vertice del calcio non solo nazionale. Basta promesse, semmai mi pronuncio per un impegno per il sostegno e lo sviluppo di tutte le società sportive piemontesi. Voglio riprendere in mano la questione postolimpica e dare anche qui una svolta». Gli sportivi piemontesi non aspettano altro.
«IL BASKET» Ultima osservazione. Cota è appassionato di basket, come riconosciuto da chiunque lo conosca almeno un po’. E pure da lui stesso: «Sogno il ritorno di una squadra di pallacanestro, Biella a parte, in serie A. Magari a Torino, magari anche a Novara. Dichiaro fin da ora il mio massimo sforzo in questo senso». Insomma di impegni Cota, anche sul piano sportivo, dovrà assolverne tanti. Avrà dalla sua il tempo e, si spera, la collaborazione di istituzioni e non solo. Anche Tuttosport cercherà di aiutarlo a ricordare.
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