mercoledì 3 marzo 2010

01/03/10 - « Comune pronto a mediare»



TS - pag. 19

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Cairo e il Filadelfia: tante promesse.

«E nessun atto concreto. In 5 anni non ha fatto praticamen­te nulla per cercare una solu­zione. Se ne è lavato le mani. Certi giornali... come il vostro... se ne occupano quasi ogni gior­no. E da anni i tifosi organizza­no manifestazioni e lanciano iniziative continue per salvare il Fila. Cairo invece si è sempre nascosto. Comodo. Troppo co­modo. Non ha mai mostrato una vera volontà di sedersi al tavolo anche solo per ragiona­re con spirito costruttivo».

Costruttivo: è davvero il ca­so di dirlo, parlando del Fi­ladelfia.
«Vi faccio un solo esempio, cre­do che renda l’idea. Il sindaco Chiamparino non lo sente dal­lo scorso luglio. E io gli ho par­lato solo due volte dall’estate a oggi. Ma solo perché l’ho cerca­to io, per provare a organizza­re anche con il Torino, oltreché con la Juventus, una partita con finalità benefiche a favore della lotta alla Sla. Non appe­na sono diventato assessore, Blanc mi ha chiamato per dir­mi che aveva piacere di incon­trarmi per discutere del Delle Alpi. E fin da subito si è pre­sentato in ufficio con una sua delegazione. Cairo, invece, non ha mai mostrato un reale inte­resse. Solo parole. O polemiche inutili. E poi manda i suoi rap­presentati alle riunioni per il Fila: ma non hanno potere, possono solo tornare a Milano a riferire... E dire che il Comu­ne fin da subito gli aveva assi­curato il massimo della colla­borazione per trovare una so­luzione. Per il Filadelfia e l’O­limpico, intendo dire».

Ora potreste farlo di fronte a un candidato acquirente.
«Certo. Purché però sia serio e all’altezza dell’impegno. Siamo pronti a garantire disponibi­lità e ogni strumento utile per la rinascita del Filadelfia e per­ché, volendo, il Torino torni in possesso dello stadio Olimpico. Nonché per valutare le possibi­li aree commerciali connesse più o meno limitrofe. Insom­ma, una collaborazione a 360 gradi anche per il bene della collettività. Il sindaco ha già di­mostrato nel 2005, durante l’e­state del fallimento del Torino, che è pronto anche a scendere in campo con molta decisione, se necessario. Le potenzialità del Toro sono enormi pure per quanto riguarda gli stadi. In­tanto, come sapete, per il Fila­delfia stiamo trattando con l’A­genzia delle Entrate per estin­guere le ipoteche».

Pure l’Olimpico è ipotecato.
«Ma di fronte a un Torino di­sposto ad acquistare lo stadio ci metteremmo subito in azio­ne per risolvere anche questo problema. Dico di più: il Comu­ne è pronto pure a svolgere un ruolo di mediatore, se dovesse servire, tra un candidato ac­quirente e Cairo, sempre per un evidente pubblico interes­se. Fatico a individuare un al­tro mediatore super partes e più credibile del Municipio. Anche l’eventuale uscita di scena di Cairo verrebbe gesti­ta in modo tale da garantire al­l’attuale presidente un addio più che onorevole. Cioè nel pie­no rispetto di ciò che Cairo ha fatto per il Toro, seppur tra mille errori uno più evitabile dell’altro».

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