giovedì 28 novembre 2013

27/11/13 - Filadelfia, avanti tutta Per Natale il via libera


 Statuto modificato. C’è il bando per il nuovo presidente

Avviato dal Comune l’iter per individuare il successore di Zunino. L’ok dei Fondatori al progetto è atteso entro dicembre
 
MARCO BO
 TORINO. Importanti passi avanti, gli ultimi prima di quelli decisivi attesi poco prima di Natale, si sono registrati ieri per la ricostruzione dello stadio Filadelfia, la nuova Casa granata. Come si era avuto modo di annunciare a inizio settimana, presso un importante studio notarile torinese, ieri sono state sottoscritte dal Collegio dei Fondatori, il massimo organo preposto, le modifiche statutarie che erano state già licenziate dal Cda della Fondazione Filadelfia. Ma non solo. Sempre, ieri, infatti, il Comune di Torino ha indetto il bando volto a individuare il proprio rappresentante nella Fondazione Filadelfia destinato a essere poi eletto alla presidenza. La scadenza per inviare i curricula è il 5 dicembre, dunque a stretto giro di posta si conoscerà il nome di chi prenderà il posto di Chiabrera  e Zunino , che non ha di fatto mai assunto la carica dopo che era montato il malumore dei tifosi a fronte del suo nome. Difficile ora sbilanciarsi su chi sarà il nuovo presidente ma a questo punto prende forza la possibilità che per il ruolo di numero uno del Cda, in rappresentanza del Comune, la scelta possa alla fine cadere su una bandiera granata, quindi un ex giocatore oppure un ex allenatore. In questo senso, nelle ultime settimane, seppur in forme diverse, sono rimbalzati i nomi di Zaccarelli , Mondonico  e Pecci . A questo non resta che attendere questa settimana per capire se davvero sarà un’icona del Toro oppure un professionista del settore finanziario-immobiliare.
GIOVEDI’ CDA  Dunque i passaggi burocratici che porteranno alla rinascita della Casa granata procedono e a questo punto il prossimo snodo avverrà giovedì 5 dicembre. Quando verosimilmente si conoscerà il nome del nuovo presidente della Fondazione Filadelfia e si svolgerà il Cda della Fondazione stessa in cui si dovrà votare per l’approvazione del bilancio previsionale 2014, quello che vedrà in cassa i soldi che dovranno essere erogati dal Comune e dal Torino oltre alla quota 2014 prevista dal mutuo che verrà acceso con una banca e coperto dalla Regione in 15 anni. Una volta approvato il bilancio si dovrà attendere il grande giorno, ovvero quello in cui si riunirà il Collegio dei Fondatori per dare la propria approvazione al bilancio previsionale, a quel punto già licenziato dal cda della Fondazione e, soprattutto, al progetto sportivo, questo già adesso approvato dal consiglio d’amministrazione della Fondazione Filadelfia. La data per il prossimo Collegio dei Fondatori dovrebbe cadere poco dopo la metà di dicembre.
I CONTRIBUTI  Dunque se non sorgeranno fastidiosi imprevisti i tifosi granata potrebbero trovarsi sotto l’albero di Natale un bel regalo visto che a quel punto la ricostruzione del Filadelfia diventerebbe molto più che un’ipotesi ma un impegno scritto e sul quale non si potrà tornare indietro ma, al massimo, provare ad accelerare ulteriormente. Magari trovando altri finanziatori in modo da poter cominciare i lavori di ricostruzione non solo per l’area sportiva ma anche culturale. Sempre a proposito di finanze, si decide in queste ore il destino dei fondi per gli stadi, previsti nell’ordine di 45 milioni nella legge di stabilità. Al momento sarebbero interessate non le nuove opere ma quelle che necessitano ristrutturazioni e ammodernamenti. Chi sostiene che il Filadelfia non rientri in questa casistica alzi pure la mano...!
Foto: Ecco il rendering della tribuna principale che caratterizzerà il nuovo stadio Filadelfia: manterrà la stessa inclinazione del tetto originale e potrà ospitare circa 2.000 persone
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27/11/2013  
Filadelfia, ora mancano “solo” i soldi promessi da Comune e Cairo
Progetto pronto e costi fissati a otto milioni, per la ricostruzione non ci sono più ostacoli. Tifosi in pressing
gianluca oddenino
torino  
La ricostruzione dello stadio Filadelfia compie un nuovo passo in avanti, ma il mondo del tifo granata si divide sull’approvazione del nuovo statuto della Fondazione. Ieri mattina, presso un notaio torinese, sono stati modificati alcuni articoli del documento che da anni traccia la rotta per rifare nascere l’impianto del Grande Torino, demolito nell’estate 1997, ma la votazione non è stata all’unanimità per i 10 soci fondatori. L’associazione della curva Maratona, infatti, ha deciso di votare contro le modifiche per una specifica serie di motivi: dalle promesse economiche non mantenute dal Comune e dal Torino fino all’abolizione dell’articolo che impedirebbe la realizzazione di manovre speculative sul Fila, passando per un progetto preliminare poco chiaro.
La presa di posizione della curva Maratona, che ora potrebbe anche lasciare il Collegio dei Fondatori, fa discutere anche perché poi non si è tradotta con l’approvazione del nuovo statuto. “Al solo fine di evitare strumentalizzazioni da parte del Comune e del Torino – spiega il rappresentate degli ultrà – perché un simile rifiuto avrebbe impedito al notaio di rogare l’atto e avrebbe probabilmente consentito ai reali colpevoli di questa situazione di trincerarsi dietro l’alibi della tifoseria per sottrarsi agli impegni assunti. Noi diciamo sì al Filadelfia, che vogliamo e pretendiamo, ma no ai compromessi al ribasso sulla pelle dei tifosi granata”.
Cambiato lo statuto della Fondazione, ora per la rinascita del Filadelfia non ci possono essere più ostacoli o alibi. Il progetto preliminare è pronto, il mutuo sta per essere richiesto e i costi sono fissati. Servono 8 milioni per fare un centro sportivo con due campi – di cui uno solo a norma Uefa – e tribune per 4mila spettatori. Manca, però, un ultimo tassello fondamentale: i soldi promessi tempo fa da Comune (3,5 milioni in 3 anni) e Torino (un milione subito attraverso la Fondazione Mamma Cairo). E in attesa di un nuovo presidente della Fondazione Filadelfia, ieri è stato pubblicato il bando per i candidati (c’è tempo fino al 5 dicembre per presentare le domande), sale il pressing dei tifosi per fare rispettare gli impegni presi delle istituzioni e dal presidente granata.

http://www.lastampa.it/2013/11/27/sport/calcio/qui-toro/filadelfia-ora-mancano-solo-i-soldi-promessi-da-comune-e-cairo-6ecnXOgOiXwJztCncwkRaN/pagina.html
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Filadelfia: Sbriglio c'è! E Ferrari...

 Mercoledì, 27 Novembre 2013 08:21 
Scritto da  Manolo Chirico

L'ex assessore pronto a dare la propria disponibilità, ma l'alto dirigente sembra il candidato numero uno
 
Ieri il comune di Torino ha aperto la procedura pubblica per selezionare il proprio rappresentante del CdA all'interno della Fondazione Filadelfia. Entro il 5 dicembre saranno esaminate le varie candidature, ma ecco già ora qualche nome inizia a venir fuori. I ben informati, nonostante il bando sia pubblico, ci dicono che è molto probabile che a vincere sia un 'tecnico', un esperto in materia. Un fine giurista.
SBRIGLIO PARTECIPA - L'ex assessore non ha mai nascosto la sua volontà nel poter dare una mano al sindaco Fassino, risolvendo la grana in questione. D'altronde, dopo la querelle con protagonisti il dimissionario Chiabrera e il rinunciatario Zunino, è stato perso fin troppo tempo. Giuseppe Sbrigio, dunque, c'è e parteciperà alla procedura di selezione, sperando di poter dare una mano a sbloccare definitivamente la situazione.
NON SCELTA - Le voci dei ben informati, pur tenendo conto dell'ex assessore allo sport, punterebbero il dito su un alto funzionario pubblico: la classica soluzione interna che va molto di moda nel calcio. E il nome che inizia a circolare non è certo quello di uno qualsiasi, parliamo infatti di Giuseppe Ferrari, vice direttore del Comune, già designato scelto ai tempi in qualità di segretario dallo stesso Sbriglio. E' un tifoso del Toro, un competete giurista, ma siamo sicuri che con la sua carica di vice direttore del Comune, Ferrari sia davvero libero di operare all'interno della Fondazione? Il dubbio per ora resta, per questo quella di Ferrari sarebbe in fondo un 'non scelta'.
LA VECCHIA COPPIA - L'ultima ipotesi che ci si appresta a commentare, è quella che vederebbe Sbriglio e Ferrari insieme, formando una accoppiata che ha il sapore di amarcord. Sbriglio come rappresentate all'interno del CdA della Fondazione, e Ferrari al suo fianco nel ruolo di segretario. D'altronde, quest'ultimo è notoriamente un grande giurista e le sue capacità sarebbe fondamentali all'interno dell'apparato. Un'accoppiata di cui si era già parlato in tempi non sospetti, quando il vecchio sindaco Chiamparino aveva detto sì a tale proposta, senza batter ciglio.
Insomma, più passeranno i giorni, più il cerchio tenderà a stringersi. Resta sempre viva la possibilità che la nomina sia poi assegnata ad un funzionario in pensione, ma è ancora presto per dirlo. Nel frattempo: Sbriglio c'è, ma Ferrari sembra in testa.

mercoledì 27 novembre 2013

26/11/13 - Fila, c'è il bando per il rappresentante del Comune

Tempo reale / Fino al prossimo 5 dicembre sarà possibile inviare la propria candidatura
di Ivana Crocifisso - Il posto vacante lasciato, quale rappresentante del Comune presso la Fondazione Filadelfia, da Alberto Zunino potrebbe essere presto di nuovo riempito. Il bando per la ricerca del sostituto di Chiabrera prima e di Zunino poi è stato finalmente indetto. Da oggi chi volesse mandare il proprio curriculum potrà farlo e avrà dieci giorni di tempo. Fino al 5 dicembre quando, raccolti tutti i curricula, il Sindaco Fassino porterà i profili ai Capigruppo prima di designare un Rappresentante da proporre, in seguito, al Collegio dei Fondatori.
 
Ecco come e dove inviare il curriculum
Le candidature devono essere presentate esclusivamente tramite posta elettronica certificata all'indirizzo:
 giunta.comunale@cert.comune.torino.it,  inviando:

-Dichiarazione di disponibilità: (scarica modulo - il nome del file deve contenere = DD_Cognome_Nome) - NUOVO MODULO
    (compilare un unico modulo anche in presenza di disponibilità per più Società/Enti che dovranno essere elencati all'interno del medesimo modulo)
 -Curriculum vitae (scarica fac-simile) - il nome del file deve contenere = CV_Cognome_Nome)
 -Fotocopia di un documento di identità in corso di validità (il nome del file deve contenere = CI_Cognome_Nome)
  -Eventuali lettere di referenza (max 2 - Art. 4.7 Regolamento indirizzi Nomine)

I documenti sopra indicati devono essere inviati in una unica e-mail avente ad oggetto: candidatura_cognome, ma in tre files separati (esclusivamente in formato pdf)  ai fini della pubblicazione del solo Curriculum Vitae e delle eventuali lettere di referenze sul sito Web della Città (ai sensi dell'art. 5.1 del Regolamento Indirizzi Nomine). Ciascun documento non dovrà superare i 10 Mb.
 
 
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Città di Torino > Giunta > Avvisi di Nomina
 
Avviso del 26/11/2013
 
Dovendo il Sindaco indicare un candidato per la carica di consigliere di amministrazione della Fondazione Stadio Filadelfia  affinché il Collegio Fondatori della Fondazione possa procedere alla nomina del Presidente, la Città avvisa che chiunque sia interessato può inviare la propria candidatura entro il 5 dicembre 2013, unicamente tramite posta elettronica certificata all'indirizzo giunta.comunale@cert.comune.torino.it  utilizzando i documenti reperibili sul sito www.comune.torino.it/amm_com/nomine/ .

Il presente avviso è inoltre pubblicato all'albo pretorio Online della Città.

Per informazioni tel. 0114422502/22925/22606.

Enti e organi

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martedì 26 novembre 2013

26/11/13 - Filadelfia, approvate le modifiche dello Statuto


 Questa mattina il Collegio dei Fondatori si è riunito davanti al notaio
 
Sono state approvate le modifiche allo statuto della Fondazione Filadelfia. Questa mattina, davanti al notaio (dopo che l'incontro era stato posticipato dalla scorsa settimana), il Collegio dei Fondatori si è riunito e ha reso ufficiali alcune modifiche, riguardanti la parte destinata all'uso del Torino dell'impianto, già discusse e approvate da tempo al CdA.
Tra gli articolo variati c'è anche il 3 bis che, secondo il testo originale, prevedeva la costruzione di due campi e una sala stampa a norma Uefa. Con le variazioni sarà invece solamente uno dei campi a essere a norma Uefa, il che significa che, a livello teorico, si potrebbe disputare anche partite ufficiali. 
 
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Modifiche statutarie ratificate all'unanimità. E adesso fuori i soldi e dentro le ruspe, che abbiamo già atteso troppi anni!
 
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Filadelfia, modifiche statutarie approvate
Scritto da  Diego Fornero
Il CdF approva all'unanimitá: si avranno un solo campo riscaldato e l'area museale, probabilmente, su Via Giordano Bruno.
E' appena terminata la riunione del Collegio dei Fondatori della Fondazione Filadelfia che, di fronte ad un Notaio, ha approvato e ratificato alcune modifiche statutarie importanti. Il progetto sará definitivamente ridimensionato rispetto alle previsioni iniziali ma, se questa puó apparire come una brutta notizia, ció significa anche che, per quanto riguarda la parte di impiantiatica sportiva, ora si puó veramente procedere.
Non troverá spazio su Via Filadelfia, dunque, il Museo del Grande Torino, che dovrebbe, piuttosto, essere ospitato nell'area commerciale di via Giordano Bruno, anche se non é ancora detto che sia proprio la struttura museale ad aggiudicarsi quell'area. Per quanto riguarda la parte sportiva, dovrebbero trovare spazio la foresteria e le sedi dei club granata sotto il corpo principale della tribuna, ma uno solo dei due terreni di gioco, il principale, sará riscaldato e rispetterá appieno la normativa UEFA come dimensioni.
Ora si attende l'erogazione dei finanziamenti da parte dei diversi attori istituzionali coinvolti, prima di tutto il Comune di Torino, che avrebbe messo 3.5 milioni di Euro a bilancio da erogare in tre rate ma il cui contributo non é ancora effettivamente giunto nelle casse della Fondazione.
 
 
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26/11/2013    
Fila, l'Associazione "Tifosi della Curva Maratona" risponde
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato relativo alle modifiche dello Statuto applicate questa mattina
 
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato dell'Associazione "Tifosi della Curva Maratona per lo Stadio Filadelfia”, relativo agli sviluppi sul Fila avvenuti quest'oggi
 
"Oggi 26 novembre 2013 l’Associazione “Tifosi della Curva Maratona per lo Stadio Filadelfia” è stato l’unico soggetto facente parte della Fondazione Stadio Filadelfia a esprimere voto contrario alle modifiche dello Statuto della Fondazione nel testo sottoposto al Collegio dei Fondatori. Dette modifiche sono però state approvate con maggioranza superiore ai 2/3, come consentito dallo Statuto. Nessuna unanimità, quindi. E’ stata una scelta molto sofferta, a lungo meditata ed espressa a malincuore ma con la convinzione di aver interpretato l’interesse della Tifoseria Granata a una degna e trasparente ricostruzione del Filadelfia. Il voto non è stato favorevole per i seguenti motivi:


Perché le modifiche eliminerebbero la clausola di immodificabilità dell’art. 3 bis dello Statuto della Fondazione, cioè di quell’articolo che tra le altre cose impedisce, in sostanza, che possano essere realizzate manovre speculative sul Filadelfia. Il famoso “paletto”, più e più volte sbandierato dinanzi ai tifosi, potrebbe un giorno venire meno.


Perché la risposta alla richiesta di mantenere il “paletto” dell’immodificabilità dell’art. 3 bis è stata del tutto deludente. Secondo la maggior parte dei componenti della Fondazione, sarebbe sufficiente un gentlemen’s agreement. Ora, dopo quasi vent’anni di furberie, inganni e promesse non mantenute, il Tifoso Granata non può ritenersi tutelato da un gentlemen’s agreement!


Perché le modifiche statutarie (volte alla riduzione di alcune parti dell’impianto, con eliminazione, tra l’altro, della foresteria) sono state richieste dal Torino fc per contenere i costi: sono state cioè richieste proprio da quel soggetto che, per bocca del proprio presidente Urbano Cairo, aveva promesso di conferire 3,5 milioni di euro e che successivamente si è rimangiato la propria promessa, riducendo a un solo (per ora ipotetico) milione di euro il conferimento. Modificare lo statuto per ridurre i costi su richiesta di un socio inadempiente alle proprie promesse di conferimento è una presa in giro (e per Urbano Cairo non si tratta di una novità) nei confronti dei Tifosi Granata, che questa Associazione non intende avallare.


Perché le modifiche sono finalizzate (lo si legge anche nella delibera del Consiglio Comunale) ad adeguare lo statuto della Fondazione al progetto realizzato da un pool di architetti. In realtà dovrebbe avvenire l’esatto opposto: è infatti il progetto che dovrebbe adeguarsi allo Statuto!


Perché le modalità di affidamento dell’incarico della progettazione non appaiono integralmente rispondenti alla disciplina del codice dei contratti pubblici che la Fondazione, in quanto “organismo di diritto pubblico”, è tenuta a rispettare. Ciò anche qualora – come è parso di capire - l’affidamento della progettazione dovesse avvenire “sotto soglia” (al di sotto dei 40.000 euro, il che pare comunque sorprendente vista l’entità dell’opera), giacchè anche in quel caso è previsto che debba necessariamente esservi un regolamento interno per gli affidamenti in economia che non risulta essere mai stato approvato. Sul punto, si è da mesi richiesto quantomeno un approfondimento tecnico-giuridico sulla correttezza della procedura, approfondimento che però la Fondazione non ha voluto effettuare.


Perché non è accettabile che il Comune di Torino, il quale già dispone di denari “del Filadelfia” (come più e più volte da tutti ribadito, e ammesso anche dal Comune stesso), subordini il conferimento di tali somme alla modifica dello Statuto e all’approvazione del progetto. I soldi “del Filadelfia” non possono essere tenuti nel cassetto e conferiti a discrezione del Comune di Torino e alle condizioni poste da quest’ultimo: devono essere versati, senza ricatti di sorta.


Al solo fine di evitare strumentalizzazioni da parte del Comune di Torino e del Torino FC, al voto contrario non ha fatto seguito l’ulteriore rifiuto di sottoscrivere lo statuto, decisione quest’ultima che avrebbe impedito al Notaio di rogare l’atto. Un simile rifiuto avrebbe infatti probabilmente consentito ai reali colpevoli di questa situazione di trincerarsi dietro l’alibi della tifoseria per sottrarsi agli impegni assunti, come da costoro minacciato (intimidazione sostanzialmente avallata anche da una parte, pur irrilevante quanto a rappresentatività, delle Associazioni presenti in Fondazione). Pertanto questa Associazione, sorta nel 2011 come espressione degli assetti di Curva di allora, e oggi per lo più isolata nella Fondazione e nell’attuale tifoseria (ad eccezione di alcuni veri e disinteressati Cuori Granata che ancora battono forte), non ha avuto le forze per impedire il disegno in atto.

Quella che è, comunque, una sconfitta, seppur a testa alta, non potrà non condurre a meditate riflessioni sulla permanenza dell’Associazione in Fondazione e sulla sorte dell’Associazione stessa. 


Sia però chiaro a tutti il messaggio che oggi si è inteso mandare: sì al Filadelfia, che vogliamo e pretendiamo; no ai compromessi al ribasso sulla pelle dei Tifosi Granata!
 
Associazione Tifosi della Curva Maratona per lo Stadio Filadelfia.
 
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25/11/13 - Filadelfia, oggi il CdA


All'ordine del giorno l'approvazione del bilancio. Domani toccherà al Collegio dei Fondatori
 
Si riunirà quest'oggi il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Filadelfia: all'ordine del giorno c'è, come già noto da qualche giorno, l'approvazione del bilancio.
La mancanza di un rappresentante del Comune in CdA, assenza che dopo l'estate aveva di fatto rallentato i lavori, sembra al momento non costituire alcun problema.
Una volta approvato il bilancio tutto passerà al Collegio dei Fondatori. CdF che domani, dopo il rinvio di una settimana fa, si ritroverà dal notaio per le previste
modifiche allo Statuto.
 
 
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25/11/13 - Filadelfia Due giorni cruciali
OGGI CDA, DOMANI CDF
TORINO. Piccoli passi, ma almeno la macchina burocratica si muove. Oggi ci sarà un altro passaggio del percorso che deve portare alla ricostruzione del Filadelfia: oggi si svolgerà un nuovo Consiglio di Amministrazione, con all’ordine del giorno l’approvazione del bilancio per il 2014. Un atto importante, al quale farà seguito nella giornata successiva il Collegio dei Fondatori che dovrà varare le fondamentali modifiche statutarie: oggi e domani saranno perciò giorni cruciali per la rinascita del Filadelfia. Una rinascita invocata a gran voce anche da entrambe le curve granata, con un coro partito prima dalla Primavera e poi ripreso in svariate occasioni dalla Maratona: «Rivogliamo il Filadelfia», il succo del messaggio del pubblico, alternato a cori tutt’altro che amichevoli nei confronti del presidente Cairo. Riferimento chiaro al ruolo del Torino Fc nella ricostruzione.

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25/11/13
Inizia una nuova settimana granata, con due appuntamenti importanti per le sorti del Fila. Oggi alle 13 CdA e domani alle11 CdF dal notaio per le modifiche statutarie. Sosteneteci moralmente, che questa è la volta buona che riusciamo a far mettere i soldi al Comune (e quindi a Cairo) e il Fila lo rifacciamo veramente! FVCG
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Domenico Beccaria
" Un CdA con tante idee e tanti argomenti, tutti da approfondire. Decisioni rinviate al 5 dicembre. Ma la giornata fondamentale sarà domattina dal notaio. Se il CdF recepisce le modifiche, la strada sarà in discesa e il Fila vedrà la luce. Diversamente chi si sarà messo di traverso e avrà di fatto impedito la ricostruzione, dovrà assumersene la responsabilità davanti a tutto il mondo granata. "

http://www.facebook.com/Mecu.Beccaria/posts/10202284755030607

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Filadelfia, un CdA interlocutorio

 Lunedì, 25 Novembre 2013 16:51 
Scritto da  Diego Fornero


Si è riunito oggi il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Filadelfia: domani appuntamento dal Notaio per le modifiche statutarie

Al termine della sessione odierna, il rappresentante del Museo del Grande Torino, Domenico Beccaria, ha dichiarato ai nostri microfoni: "Abbiamo preso in esame bilancio preventivo 2014 ed affrontato il discorso relativo a comunicazione, marketing e merchandising. Abbiamo ancora dei dubbi, di conseguenza approfondiremo il 5 dicembre alla prossima riunione del CdA per approvare eventuali delibere, anche in tema di fundraising. Di fatto, abbiamo parlato tanto, esponendo idee anche interessanti, ma per ora non si è deciso nulla".
Decisivo, domani, sarà il passaggio dal Notaio per le modifiche statutarie alla Fondazione, come spiega Beccaria: "Domani ci sarà il Collegio dei Fondatori dal Notaio, dove dovremo decidere se recepire o meno le modifiche statutarie che sono state proposte. E' un passaggio fondamentale: se non dovessimo recepirle, secondo il mio parere, daremmo la scusa a Gallo, Comune di Torino, e Cairo, Torino FC, per sfilarsi dal progetto. Le modifiche consistono in un campo solo, con misure rispettose delle norme UEFA, riscaldato, anziché il progetto originario di due campi a misure UEFA entrambi riscaldati. E' vero, così si avrebbe un campo secondario leggermente più piccolo e non riscaldato, ma credo che, a queste condizioni, si tratti di cavilli. Poi dovrà variare l'ordine delle strutture interne, e la distribuzione degli spazi a favore della foresteria e della sede del Torino. Il problema è che nella prima ipotesi si era pensato di fare il Museo su Via Filadelfia, ma poi gli spazi si sono rivelati troppo risicati. Ora, a Grugliasco, siamo in 650 metri e siamo stretti, lì ne avremmo avuti qualcuno di più, 810, ma in uno spazio inutilizzabile, diviso su due piani e collegato da una scala larga 80 centimetri. Dunque, se le modifiche verranno approvate, quella metratura verrà utilizzata per creare strutture sportive per il Torino, ed il Museo verrà spostato su Via Giordano Bruno, dove è già previsto che ci siano aree commerciali, togliendo la possibilità che venga utilizzato per eventuali centri commerciali o attività poco rispettose del decoro del Toro. Chi sostiene che questa sia una mossa di arricchimento in favore del Museo si sbaglia, perché il Museo pagherebbe l'affitto alla Fondazione esattamente come una qualsiasi altra attività commerciale, ovviamente con la possibilità di autofinanziarsi tramite attività quali bookshop e caffetteria. Domani vedremo cosa succederà".
Appuntamento, dunque, a domani, più o meno a questa stessa ora, per gli ultimi sviluppi della vicenda Filadelfia.

http://www.toronews.net/index.php?option=com_k2&view=item&id=36995:filadelfia-un-cda-interlocutorio&Itemid=581
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26/11/13 - Fila, fatti il regalo di Natale

Atteso il benestare del Collegio dei Fondatori al progetto. Oggi modifiche statutarie
Il 5 dicembre nuovo Cda della Fondazione per un bilancio previsionale “milionario”. Nuovi passi avanti sui contributi statali
 
MARCO BO
STEFANO LANZO
 TORINO. Che il popolo granata voglia il Filadelfia non è certo una novità. Che torni a urlarlo a gran voce, domenica pomeriggio allo stadio durante Torino-Catania, sì. E non è un caso. Perché la gens granata  sa e sente che il cammino per la ricostruzione sta finalmente per vivere la tappa agognata: quella dell’approvazione definitiva del progetto sportivo che, una volta varato dal Collegio dei Fondatori, di fatto non permetterebbe più a nessuno degli interlocutori di mettere la retromarcia senza che non si possa leggergli la targa...
IL NASTRO GRANATA  Ma andiamo con ordine, giusto per raccontare gli eventi di ieri, quelli di oggi e i prossimi, tutti comunque previsti entro l’anno e finalizzati a licenziare in maniera definitiva quel progetto che porterà alla rinascita della Casa Granata. Ieri si è svolto il Consiglio d’amministrazione della Fondazione Filadelfia che è servito per mettere a fuoco il bilancio previsionale del 2014 che verrà messo ai voti nel prossimo Cda calendarizzato per giovedì della prossima settimana. Bene, la novità riguarda la cassa. Infatti salvo colpi di scena dovrebbero essere messi a bilancio due milioni del Comune, un milione del Torino Fc e probabilmente i 3,5 milioni della Regione Piemonte che coprirà l’accensione del mutuo per quell’importo. Dunque ecco 6,5 milioni pronti per irrobustire il sogno e accelerare il processo che accompagnerà la posa della prima pietra prevista a inizio del 2015. Ma non è tutto. Questa mattina, infatti, il Collegio dei Fondatori presso il notaio designato apporterà due modifiche statutarie che consentiranno di allineare il progetto sportivo già deliberato dal Cda con ciò che prevede lo statuto. A questo punto, come si scriveva prima, diventerà un vero e proprio spartiacque l’approvazione da parte del Collegio dei Fondatori del progetto sportivo che ha già ricevuto l’ok del Cda della Fondazione. E il via libera dell’organo supremo collegiale è atteso entro fine dicembre, voci sostengono che la riunione potrebbe essere calendarizzata per metà mese.
I CONTRIBUTI Intanto tiene banco a Roma la discussione sui contributi per gli stadi. La legge potrebbe presto passare sotto lo striscione dell’ultimo chilometro, anche se ancora non è dato sapere come arriverà al traguardo: «La questione sarà affrontata alla Camera». Lo ha annunciato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giovanni Legnini , a proposito dell’emendamento alla legge di Stabilità che, secondo il testo ufficiale presentato dai relatori, vedrà nuove risorse attribuite al Fondo di garanzia per gli impianti sportivi (10 milioni nel 2014, 15 nel 2015, 20 nel 2016) per interventi a favore di sicurezza, sviluppo e ammodernamento di impianti già esistenti e non per la costruzione di nuovi (come invece nelle prime bozze). Rispetto alla versione originale del disegno di legge, l’emendamento modifica il tipo di risorse, non più semplici contributi, ma di garanzia. Di fatto l’ultima versione dell’emendamento risulta più edulcorata, escludendo la possibilità per i costruttori di nuovi impianti sportivi di edificare anche uffici e abitazioni. L’ultimo testo stabilisce che le risorse del Fondo di garanzia istituito nel 2002 presso il Credito sportivo siano utilizzate «anche se non in via esclusiva, per favorire l’ammodernamento degli impianti già esistenti, o, in caso di comprovate ragioni, la realizzazione di nuovi impianti sportivi omologati per un numero di posti pari o superiore a 500 al coperto e a 2000 allo scoperto, con particolare riguardo alla sicurezza degli impianti e degli spettatori». Un successivo comma precisa che questi interventi «sono realizzati prioritariamente mediante recupero di impianti esistenti, legittimamente realizzati, o mediante localizzazione in aree già edificate».
Foto: I rendering del cortile e uno dei due terreni di gioco nel nuovo Fila

martedì 19 novembre 2013

19/11/13 - Fila, a febbraio atteso il mutuo

Un bando europeo per i soldi della Regione
Spiega l’avvocato Voltolini, membro dei tifosi nel Cda: «Si può sperare di vedere l’erogazione a inizio anno»
 
MARCO BO
TORINO. Delle due tappe previste ieri del “Giro del Filadelfia”, una è saltata all’ultimo momento. Quale? Quella relativa al Collegio dei Fondatori che si sarebbe dovuto tenere presso un noto studio notarile cittadino come da convocazione del presidente di sette giorni prima. Peccato che venerdì scorso in Regione, alle prese con il caos innescato dalla vicenda delle firme false, non sia stata deliberata dalla giunta la modifica statutaria relativa alle voci relative ai due terreni di gioco, uno non più a norma Uefa sebbene regolamentare e alla sala stampa, ridotta rispetto ai requisiti originari. E così tutto è slittato in teoria alla prossima settimana, anche se con i problemi che stanno attanagliando la Regione, tra questi anche Rimborsopoli , sbilanciarsi in previsioni pare un esercizio dai risultati non così scontati.
SECONDA TAPPA Si è invece regolarmente svolto il Consiglio d’amministrazione della Fondazione Filadelfia convocato dal vice presidente Gian Luca Vignale , rappresentante della Regione, visto che il presidente continua a non esserci dopo la rinuncia di Zunino  e il Comune ha preso altro tempo per indire il bando volto a trovare un sostituto.
MESSA A FUOCO  Nella riunione tenutasi ieri si è messa a fuoco la procedura che dovrà portare al bando per gli istituti di credito che vorranno accendere il mutuo da 3.5 milioni che la Regione Piemonte coprirà in 15 anni. Si tratterà di una gara a livello internazionale che prevederà anche la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale europa in cui si inviteranno le banche interessate a presentare la propria disponibilità. «Il mio auspicio - spiega l’avvocato Andrea Voltolini , che siede nel Cda come uno dei rappresentante dei tifosi - è che dopo le consuete lungaggini burocratiche del bando, l’erogazione vera e propria del mutuo della Regione possa concretizzarsi entro il mese di febbraio. Mi pare una data plausibile». Da segnalare che la Fondazione Filadelfia ha preso un passo interessante a livello di frequenza di Cda. Infatti Vignale ne ha convocato un altro per il prossimo lunedì e avrà all’ordine del giorno, tra l’altro, l’approvazione del bilancio. Sarebbe auspicabile un’accelerazione da parte del sindaco Piero Fassino  per il bando comunale deputato a trovare il prossimo presidente della Fondazione in maniera tale che anche il Comune possa essere presente e operativo a tutto tondo nelle future riunioni del Cda in cui si dovrà anche affrontare la questione relativa alla lettera inviata da Cairo  al sindaco in cui si parla sì di oneri di gestioni e manutenzione a carico del Torino ma anche di concessione gratuita quindicennale. Argomento, quest’ultimo, che dovrà essere sviscerato senza equivoci per evitare poi frenate dell’ultimo momento. Nel Cda di ieri si è quindi ribadita la necessità di migliorare la comunicazione istituzionale volta a promuovere le attività della Fondazione in modo da poter anche attrirare nuovi sponsor. Ieri, tra l’altro, nel comunicato stampa si chiama in causa il Comune: «Il Cda della Fondazione ha deliberato... di richiedere alla Città l’erogazione del primo milione di sua competenza, come da bilancio previsionale 2013 approvato e della restante provvista finanziaria garantita come indicato dal bilancio pluriennale».
Foto: Ieri all’ultimo è saltato il Collegio dei Fondatori per le modifiche statutarie dal notaio: la giunta regionale dovrebbe deliberarle entro lunedì
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18/11/13 - Fila, il nuovo statuto
 
Oggi dal notaio per accelerare. E a pranzo Cda della FondazionePrevisti gli adeguamenti sulle norme relative a terreni di gioco e sala stampa. Attesa per il sì del Collegio dei Fondatori al progetto sportivo
 
MARCO BO
TORINO. Due momenti importanti anche se non cruciali caratterizzeranno questo lunedì 18 novembre nel lungo cammino che un giorno porterà alla realizzazione del nuovo Filadelfia. In mattinata, infatti, presso uno degli studi notarili più importanti di Torino, si svolgerà di fatto il Collegio de Fondatori che approverà davanti al notaio il cambio dello statuto relativo a due norme in modo che il progetto sportivo deliberato dal Cda della Fondazione Filadelfia risulti compatibile per poi esaminarlo e discuterlo nel futuro Collegio dei Fondatori che i tifosi auspicano possa essere convocato in tempi brevi. Anche perché la macchina per la ricostruzione del Filadelfia diventerà operativa proprio quando il Collegio dei Fondatori, attualmente i membri sono 9 in rappresentanza di Comune, Regione, Torino Fc e tifosi, farà proprio il progetto che ha la copertura finanziaria grazie ai 3.5 milioni che la Regione verserà in 15 anni attraverso un mutuo, la stessa cifra che darà il Comune e il milione che il Torino Fc garantisce in contemporanea al Comune tramite la Fondazione Mamma Cairo. Per oggi bisogna accontentarsi dunque delle due novità che compariranno nello statuto della Fondazione: non più due campi di gioco a norma Uefa ma solo uno anche se entrambi saranno regolamentari e sala stampa ridotta rispetto ai desiderata iniziali e anche questa non a norma Uefa. Per la serie: dettagli e niente di più.
SECONDA TAPPA  Più sostanziosa, invece, dovrebbe essere la riunione che si terrà all’ora di pranzo: ovvero il Consiglio di amministrazione della Fondazione Filadelfia convocato dal vicepresidente Gian Luca Vignale  a stretto giro di posta visto che se ne è tenuto uno appena la settimana scorsa. In questo appuntamento odierno si dovrebbe riuscire a mettere a fuoco il bando per gli istituti di credito che vorranno entrare in azione per coprire i 3.5 milioni che la Regione Piemonte ha deliberato di coprire in 15 anni. Si tratta ovviamente di un passaggio non trascurabile. Resta ancora in stand by, invece, la situazione del Presidente della Fondazione che è ancora vacante dopo che Zunino  ha deciso di non assumere l’incarico a seguito delle pressioni indirette della tifoseria granata. Forse questa potrebbe essere la settimana giusta per il Comune di Torino che deve ancora indire il bando per individuare la persona deputata a presiedere la Fondazione Filadelfia. Sempre oggi, nel Cda, si discuterà su come e a chi assegnare l’incarico di trovare nuovi finanziatori e sponsor.
Foto: I due campi che accompagneranno la rinascita dello stadio Filadelfia: entrambi i terreni di gioco saranno regolamentari, ma soltanto quello principale avrà i requisiti Uefa

 
 
 

domenica 17 novembre 2013

13/11/13 - Consiglio in Circoscrizione 9 con esponenti CDA Fondazione aperto al pubblico

Ferrauto: "In due anni avremo il Filadelfia"
Ecco quello che è accaduto durante la seduta aperta al pubblico

Ha aperto i battenti la riunione di Circoscrizione 9, che avrà come argomento principale la ricostruzione dello stadio Filadelfia. Come il CdA della Fondazione, che si è tenuto ieri, anche questa seduta era stata rinviata, ed ecco che finalmente si può cominciare. Sarà una riunione aperta al pubblico, e i tifosi non si sono certamente fatti attendere: tanti i cuori granata presenti.
Oltre ai consiglieri di Circoscrizione è presente anche il Collegio dei fondatori: ci sono Ferrauto, Beccaria, Voltolini, Ferrari e Bonetto. Assente il Comune!
Prende la parola uno dei consiglieri: "Da 2 anni e mezzo chiediamo questo Consiglio. Spero di sentire qualcosa di buono. Due anni e mezzo sono tanti, quando ci vorrebbero tre settimane".
Poi il consigliere Amore:"Non raccontiamo frottole, dicendo che non ci sono soldi. Ricordiamoci della Continassa". Prende poi la parola il consigliere Bergoglio: "L'Assessore Gallo, oggi assente, ha sempre voluto rimandare questo incontro".
La parola ora ad uno degli architetti che ha curato il progetto: ed è lui che lo illustra ai presenti. 
Mentre l'architetto illustra il progetto ai 150 tifosi presenti, arriva l'Assessore Gallo.
Ora la parola ai tifosi.
A rispondere è Ferrauto: "Di questa Fondazione il Toro è stato promotore dal primo istante. Senza non se ne sarebbe fatto nulla. Non è stato il Torino FC  a distruggerlo ma ha scelto di intervenire lo stesso". Si alza il brusio in aula. "Siamo vicini ad avere il Filadelfia, in due anni ci sarà".

http://www.toro.it/press/view/6057
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13 novembre 2013

Filadelfia, Consiglio Circoscrizione 9: ecco tutti gli interventi

Diretta TN conclusa / Botta e risposta tra il pubblico e le Istituzioni, ma date vere e proprie ancora non ci sono

22.29: Termina il dibattito qui in Circoscrizione 9: tre ore e meza di botta e risposta tra pubblico ed Istituzioni, dal quale, si può dire, non sono emerse, però, novita di rilievo oltre le solite dichiarazioni d'intenti delle parti coinvolte. Sperando che, prima o poi, tutte queste chiacchiere possano tramutarsi in realtà noi vi salutiamo e concludiamo qui la nostra diretta!

22.24: Interviene Vignale, della Regione Piemonte: 'Realisticamente avremo il progetto entro l'estate 2014 e potremo costruire l'impianto nel 2015. Quando poseremo la prima pietra, ci vorrano dai 12 ai 18 mesi'.

22.16: Replica all'Assessore Gallo Domenico Beccaria: 'Ecco: avete assistito alla scusa ufficiale con la quale il Comune di Torino non verserà quanto dovuto anche quest'anno entro il 31 dicembre...'. E l'intervento del Presidente del Museo del Grande Torino strappa applausi in sala.

22.08: Prende la parola l'Assessore Gallo per replicare alle domande che gli sono state poste: 'Ricordo che il bilancio del Comune di Torino non è finto, non è un bilancio pluriennale: il bilancio 2013 per legge dello Stato viene approvato dagli Enti locali alla fine dell'anno, l'abbiamo approvato ieri, chiunque può venire a vedere e gli dimostreremo che anche nel 2013 ci sono i soldi a bilancio. Sono soldi che devono realizzare un'opera pubblica di edilizia sportiva e le opere di edilizia sportiva hanno un iter né accorciabile, né allungabile a piacimento. Io l'avrei ricostruito ieri ma ci sono tempistiche, al di là delle risorse, vincolanti per la realizzazione e la Fondazione deve attenersi a tutta una serie di leggi e normative. I tempi e i finanziamenti del Comune di Torino sono assolutamente collegati a due fattori: il primo è che un piano finanziario di un'opera pubblica, con molteplici finanziatori, quindi bisogna tenere conto di tutta una serie di finanziamenti di altri soci. L'erogazione da parte del Comune non è vincolata ad una data assoluta, innanzitutto perché dipende dalle erogazioni degli altri. Siccome è un'opera pubblica, serviranno tutta una serie di passaggi in base alla normativa dei valori pubblici, quindi il finanziamento, che noi abbiamo a verbale e daremo, lo daremo quando la Fondazione avrà approvato il progetto sportivo, questa è una cosa che verrà fatta in tempi brevi. In secondo luogo, in base a tutto l'iter, che deve essere più celere possibile ma deve rispettare anche le leggi, a quel punto potremo procedere, come per tutte le altre opere pubbliche, con appalti da parte degli organi competenti. Quando verrà aggiudicato l'appalto, procederemo all'erogazione del pagamento'.

21.53: Ancora domande da parte dei tifosi e dei membri del Consiglio di Circoscrizione, il tema è sempre lo stesso... Il pubblico presente vuole chiarezza e chiede più concretezza sulla questione Filadelfia, con date e cifre.

21.43: Continuano le domande del pubblico, ora c'è un po' di nervosismo nei confronti dell'Assessore Gallo, accusato di non essere particolarmente attento alla discussione e di giochicchiare col cellulare... Effettivamente il livello di attenzione del rappresentante del Comune di Torino non pare altissimo...

21.33: Alla Società Torino FC viene posto l'interrogativo relativamente al ridimensionamento dell'impegno economico del Presidente Cairo dai 3,5 milioni originariamente promessi al milione effettivamente destinato. La risposta del Dott. Ferrauto è molto evasiva sul tema con un generico: 'Non so se davvero Cairo avesse promesso quei soldi, io comunque non c'ero'.

21.24: Riprende la parola il pubblico, e la domanda più frequente è: 'Quando ci saranno tempi certi per la ricostruzione, al di là delle grandi parole?'.

21.12: Prende finalmente la parola l'Assessore Gallo, rappresentante del Comune di Torino nel CdA: 'Nella mia gestione dello sport a Torino tutti gli impegni che ho preso li ho mantenuti, quindi intendo mantenere anche quello del Filadelfia. Consegno che i soldi sono a bilancio, 3.5 milioni di Euro ci sono, sono stanziati su tre anni, in sala è presente il Dott. Ferrari, segretario della Fondazione, che può confermare questo aspetto. Non è vero che il Comune di Torino non ha fatto nulla, il Comune ha già conferito 1.4 milioni di Euro di concessione gratuita del diritto di superficie dell'area del Filadelfia. Dobbiamo capire perché si siano già dimessi due presidenti della Fondazione, dobbiamo capire come evitare che questo accada anche in futuro e fare le giuste valutazioni, e dobbiamo trovare un nome che abbia la giusta autorevolezza nei confronti del pubblico. Comunque la Fondazione è pienamente operativa anche ora, senza Presidente. Sono passati tanti anni, è vero, ma prendo pubblicamente l'impegno, come Comune di Torino, a realizzare l'impianto'.

21.09: Prende la parola Vittorio Bertola, Consigliere comunale presente tra il pubblico, che sollecita una pronta risposta agli interrogativi posti da parte dell'Assessore Gallo e chiede a Ferrauto quando il Torino metterà effettivamente nero su bianco gli impegni circa la gestione dell'impianto nei confronti della Fondazione.

21.04: E' il momento dell'intervento di Bonetto, Presidente del Collegio dei Fondatori e del Circolo Soci del Torino: 'Siamo abbastanza alla vigilia della partenza: voi sapete che lunedi ci incontreremo dal Notaio per modificare due articoli che devono necessariamente essere modificati per procedere alla costruzione della parte sportiva del Filadelfia. Subito dopo, dato che il CdA ha già approvato quel progetto che ha un costo entro gli 8 milioni che dovremmo avere a disposizione, noi daremo corso ad un nuovo Collegio dei Fondatori per approvare il progetto. Approvato il progetto, e mi auguro che tutti siano d'accordo. Sono convinto che ce la faremo, ormai è impossibile che non si riesca, ho molta fiducia e non vi nascondo che cerco di sollecitare sempre le decisioni che devono essere prese, secondo me siamo veramente alla vigilia e spero che tutti voi possiate essere soddisfatti quando vedremo finalmente un cantiere'.

20.59: Prende la parola l'Avv. Voltolini, altro rappresentante dei tifosi granata nel CdA della Fondazione: 'Al momento abbiamo a disposizione solo questi 8 milioni di Euro, possiamo farci due cose: o ricostruire un impianto unicamente destinato alla società, oppure ricostruire un luogo di aggregazione per i tifosi, e noi privilegiamo la seconda opzione. Lo statuto è stato modificato solo per consentire che quel cortile resti proprietà dei tifosi, aperto anche quando la squadra si allena a porte chiuse: rispettare ciecamente le norme UEFA avrebbe creato dei problemi alla fruibilità collettiva dell'impianto per quanto riguarda il cortile'.

20.44: Parla ora Domenico Beccaria, Presidente del Museo del Grande Torino e membro del CdA della Fondazione: 'Sull'area museale sono state dette varie inesattezze: è chiaro che la priorità è l'area sportiva, lo statuto dice che in quell'area non si possono fare attività commerciali ma specifica anche che eventuali aree commerciali necessarie alla manutenzione dell'impianto devono essere realizzate sull'area di Via Giordano Bruno. Nell'area sportiva non c'è posto per il Museo del Grande Torino, se vogliamo il museo al Filadelfia possiamo averlo solo ed esclusivamente sull'area di Via Giordano Bruno. Abbiamo un'esperienza lunga nella gestione museale, ne abbiamo uno dal 2002 e credo che questa nostra esperienza potrà tornare utile: il museo tradizionale senza attività commerciali non può più esistere, questo tipo di museo non può sostenersi solo con i biglietti, tutti i biglietti che funzionano sono basati sul trinomio Museo - Shop- Ristorazione. Non possiamo fare un museo che duri un anno e poi fallisca, dobbiamo creare un museo che funzioni ed abbia l'orgoglio di sostenersi da solo: lo statuto per l'area di Via Giordano Bruno dice che eventuali attività devono essere di profitto alla Fondazione, e così sarà: il Museo avrà quell'area a titolo oneroso, sostenendo la Fondazione. In più l'economia del quartiere Filadelfia è già abbastanza provata, e per i commercianti della zona sarebbe decisamente meglio un museo moderno piuttosto che l'ennesimo centro commerciale. Purtroppo la nostra difficoltà è che i Musei delle altre società calcistiche sono gestiti direttamente dai rispettivi club, mentre per noi si tratterebbe di un Museo gestito dai tifosi. Da un lato è un motivo di orgoglio, dall'altro è oggettivamente una difficoltà'.

20.31: Prende la parola Gianluca Vignale, rappresentante della Regione Piemonte in Fondazione Filadelfia: 'I tifosi granata crederanno alla ricostruzione del Filadelfia solo quando lo vedranno, ed è giusto così. Non si può dire che dal 2008, quando si è pensato alla costruzione della Fondazione, ad oggi, non siano stati fatti passi in avanti. Non è semplice in questo periodo in cui gli enti pubblici non hanno fondi a disposizione, eppure ci stiamo avvicinando alla meta. E' indispensabile che il progetto venga dispensato dal Collegio dei Fondatori perché solo allora potremo affidare la progettazione del definitivo tramite bando. I tempi non saranno brevi, certamente serviranno, come diceva Ferrauto, almeno un paio d'anni. Nel CdA di lunedi prossimo individueremo l'Istituto di Credito con il quale aprire il mutuo per finanziarci per 3.5 milioni di Euro, c'è il medesimo impegno economico da parte del Comune di Torino, ed un milone di Euro dal Torino FC. Su questo progetto la cosa peggiore da fare è fermarsi sulle minuzie, ci sono tante chiacchiere, si dicono tante cose, ma ad oggi non abbiamo ancora un atto che parli effettivamente di chi dovrà occuparsi della gestione, sia dell'area sportiva, sia dell'area culturale, ma ad oggi non c'è nulla, è un problema di cui ci occuperemo quando staremo costruendo la struttura'.

20.22: Prende la parola il Dott. Ferrauto, rappresentante del Torino FC all'interno della Fondazione Filadelfia: 'Il Torino è stato promotore di questo progetto fin dalla prima riunione, se non ci fosse stato il Torino non saremmo neppure qui a discutere... E non siamo stati noi responsabili della demolizione dello Stadio Filadelfia. Avremmo anche potuto delegare ad altri la ricostruzione, sostenendo che, in quanto non responsabili, la cosa non spettava a noi, invece siamo qui a lavorare per concludere questo progetto. Qualche anno fa sentivamo parlare di progetti svariati, alcuni addirittura inutili a livello sportivo, invece noi abbiamo voluto che si aggiungessero una serie di cose che consentissero al Filadelfia di essere un impianto utile e fruibile. Il nostro obiettivo è creare un luogo di aggregazione dei tifosi ed un impianto che consenta alla prima squadra di allenarsi, oltre alla Primavera di giocare le proprie partite. Siamo vicinissimi ad averlo, l'ultimo CdA ha deliberato il bando per avere l'assegnazione di un mutuo coperto dalla legge regionale, i soldi stanno arrivando, noi siamo in condizioni di avere il Filadelfia nel giro di un paio d'anni al massimo, perfavore facciamo in modo che il Filadelfia si faccia'.

20.16: Intervento accorato del pubblico contro l'Assessore Gallo: 'Perché il Comune di Torino non ha ancora messo effettivamente un Euro per questo progetto soltanto promettendo?'. Ed infine, rivolti a Ferrauto, rappresentante del Torino FC: 'Cairo aveva promesso 3,5 milioni, perché ora ne promette soltanto 1?'. Ci si interroga, infine, sulle modifiche statutarie che, a detta di parte del pubblico, rischierebbero di aprire le porte ad eventuali speculatori.

20.06: Iniziano le domande da parte del pubblico, ovviamente incentrate sulla tempistica e sull'effettiva fattibilità della ricostruzione. Raccoglie molti applausi l'intervento di un tifoso che sottolinea come il Torino FC abbia lesinato molto sulla disponibilità economica verso la ricostruzione, e, rivolto all'Assessore Gallo, sottolinea come la Juventus abbia ricevuto molte più agevolazioni per quanto riguarda l'area Continassa. Altri tifosi chiedono, invece, informazioni circa gli spazi commerciali attigui al Museo, sostenendo che gli stessi non possano essere utili e praticabili in un'area puramente museale.

19.58: L'Architetto Bo espone il progetto dell'area museale, che dovrebbe situarsi sul lato di Via Giordano Bruno. L'accesso avverrà con una gradinata che riprenderà l'ingresso in campo dei giocatori anche per i visitatori, mentre le facciata esterna sarà rivestita da fotografie e rappresentazioni significative della storia granata nella parte superiore. Internamente, il Museo avrà un percorso ad onde che consentirà di allestire un'esposizione con la massima funzionalità. Bo, infine, fa una battuta: 'Per il momento non abbiamo i soldi per farlo, ma si farà senz'altro!'

19.56: Siede, finalmente, al proprio posto anche l'Assessore Gallo, rappresentante del Comune di Torino nel CdA della Fondazione. Nel frattempo prende la parola l'altro progettista del preliminare, l'Architetto Bo, che esporrà il progetto della parte museale.

19.49: Martinetto spiega il significato dei piloni che illumineranno la tribuna: sono 11 piloni che, oltre a funzioni di illuminazione, costituiranno anche un monumento dedicato al Grande Torino, e proietteranno i nomi dei caduti di Superga sulla struttura, accesi sempre, al di là dell'utilizzo effettivo dell'impianto. Tutta la struttura sarà rivestita di mattoni, come richiamo allo storico Filadelfia, affinché l'impatto visivo sia simile a quello del passato. La parte storica esistente oggi come raccordo angolare tra tribuna e curva sul lato di Via Filadelfia non sarà effettivamente utilizzata dal pubblico ma l'idea è di conservarla come monumento, oppure sarà chiusa ed utilizzata, ad esempio, come sede del Granata Store, ma questo è un dettaglio ancora da chiarire.

19.45: Ancora il progettista specifica come il progetto sarà diviso in 2 lotti, di cui soltanto il primo è da considerarsi già oggi economicamente sostenibile, ossia quello riferito alla parte sportiva, escludendo la parte museale. Per ottenere fondi a sufficienza per la parte museale fin dall'inizio l'Architetto Martinetto auspica qualche ribasso d'asta, ma questa è una materia di cui si dibattirà in seguito.

19.40: Martinetto descrive i dettagli della tribuna principale: palestra al piano terra, sala stampa al primo piano, così come gli uffici della società ed eventuali sedi di club. La gradinata di Via Spano ospiterà, invece, tutta l'area fisioterapica di recupero funzionale dei giocatori.

19.37: Martinetto chiarisce alcuni dettagli tecnici dell'impianto: ci sarà un parcheggio interrato con ingresso da Via Spano, mentre da Via Filadelfia si avrà l'ingresso per il pubblico, con una piazzetta dove ci sarà il cippo celebrativo e la biglietteria. Il campo secondario avrà dimensioni inferiori ma comunque regolamentari, adatto ad eventuali partite delle giovanili.

19.31: L'Architetto chiarisce che il campo principale sarà riscaldato ed esattamente delle stesse dimensioni del terreno dell'Olimpico, su espressa richiesta della Società. Sarà completamente contornato da spalti (coperta solo la tribuna principale) ed avrà una capienza di circa 4200 persone di cui 2000 nella tribuna centrale.

19.25: Ancora assente l'Assessore Gallo, è l'architetto Martinetto, che ha ideato con l'architetto Bo il progetto preliminare, ad esporre al pubblico quello che potrebbe essere il nuovo Filadelfia. Si ribadisce che l'impianto avrà tutti i requisiti sportivi per ospitare gli allenamenti della prima squadra, compresa palestra ed area di riabilitazione fisioterapeutica. Il campo rimarrà esattamente nella posizione originaria, senza essere spostato di un millimetro, e la tribuna centrale rimarrà identica per posizione e dimensioni.

19.12: Già numerosissimi tifosi presenti in sala, è già al proprio posto Domenico Beccaria, membro del CdA Filadelfia e Presidente del Museo del Grande Torino. In sala anche Sbriglio, ex Presidente del CdA, mentre si attende ancora l'Assessore Gallo.

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Eccoci collegati dalla sede della Circoscrizione 9 del Comune di Torino, in Corso Corsica 55, dove, tra pochi minuti, avrà inizio il consiglio aperto, che vedra la presenza del CdA della Fondazione Filadelfia e dell'Assessore allo Sport del Comune di Torino, Stefano Gallo.
Seguiremo la riunione e vi aggiorneremo in diretta sui temi che verranno affrontati e sugli esiti della discussione, nella speranza possa sortirne un dibattito costruttivo che possa sancire, finalmente, un passo in avanti verso la ricostruzione dello storico impianto, parte integrante della storia del Torino. Restate sintonizzati per non perdervi i nostri aggiornamenti!
 
il nostro inviato, Diego Fornero
http://www.toronews.net/?action=article&ID=36757
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Alessandro Lupi
13 novembre
Le prime immagini del progetto del nuovo Filadelfia direttamente dal Consiglio di Circoscrizione in corso (4 foto)
 



 
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14/11/13 - Fila: ora i tifosi esplodono

IL CONFRONTO PUBBLICO

Nervi tesi e scontri verbali in circoscrizione. L’uomo di Cairo promette: «Rinascita in 2 anni»L’assessore Gallo: «Sul presidente del CdA della Fondazione il sindaco sta valutando: non vogliamo più sbagliare»
 
ELISA GENESIO
STEFANO LANZO
TORINO. Il confronto pubblico ha per sua stessa natura l’efficacia della schiettezza: ognuno esprime il proprio pensiero, senza tatticismi, strategie, linguaggio politichese. L’importante è non trascendere, tracimando nell’eccesso: qualche volta si supera tale limite, come successo nell’incontro di ieri sera alla Circoscrizione 9. Del resto l’argomento è scottante e l’occasione troppo ghiotta per non sfogare gli istinti sopiti in anni di attesa vana: per i tifosi del Torino vedere il Filadelfia fermo, immobile, da 15 anni demolito e abbandonato è una costante coltellata al cuore. Dunque un centinaio di pasionari  del Fila chiede risposte, approfittando della possibilità di guardare negli occhi chi si è preso carica di far rinascere la casa granata. E non mancano i nervi tesi, le accuse, i toni elevati al limite e poi riportati a una dimensione normale dal presidente della circoscrizione, Giorgio Rizzuto . E ce n’è per tutti. Per il Comune, reo di tentennare e di dilatare ad arte le questioni burocratiche per perdere tempo, a fronte invece di celere efficienza davanti alle esigenze della Juventus. Ce n’è per il Torino Football Club, nel mirino per i contenuti della lettera di intenti di Cairo e per la leggerezza con la quale, secondo una parte del popolo granata, viene presa la ricostruzione del Filadelfia, che dovrebbe essere prioritaria. Ce n’è anche per il progetto, perché non convince tutti: queste sono opinioni e come tali vanno rispettate, ma possono essere discordanti.
STRACCI VOLANTI  La risposta da parte dei diretti interessati alla rabbia della gente è una rassicurazione generale: il Filadelfia si farà. Il braccio destro di Cairo, Giuseppe Ferrauto , incassa i colpi dell’opinione pubblica e replica: «Ci sono le condizioni per avere il Filadelfia in due anni. Non siamo mai stati così vicini. E il Torino Fc è stato promotore della Fondazioni fin dagli albori: poteva lavarsene le mani visto che non è responsabile della demolizione, ma non si è disinteressato». Quest’ultima affermazione chiaramente solleva un brusio generale: il Filadelfia è un patrimonio di tutti, soprattutto del club che porta il nome del Torino, per quanto la società non sia più la stessa. Ancor più sconcerto nella sala lo crea la risposta di Ferrauto a chi ricorda la promessa di Cairo a Superga, ovvero di versare la stessa cifra del Comune, dunque 3,5 milioni. «Non ero presente, non so nemmeno se sia stato detto questo», risottolineando l’impegno di una milionata attraverso la Fondazione Mamma Cairo, oltre agli oneri di gestione. Il vice presidente operativo del CdA, Gian Luca Vignale , si prodiga nel tentativo di portare la discussione sui canali della collaborazione: «Ci sono gli impegni concreti di Comune, Regione e Torino Fc, il Filadelfia si farà. Anche per la Regione Piemonte, che io rappresento, non è semplice recuperare 3,5 milioni, ma lunedì sceglieremo la banca per il mutuo e andremo avanti. Se tutti proviamo a remare nella stessa direzione riusciremo a ottenere il risultato». Già, ma quando?
DOMANDE  A calamitare le maggiori attenzioni è però Stefano Gallo , assessore allo Sport del Comune e dunque emanazione del sindaco Fassino. Al di là dell’arrivo ritardato - una quarantina di minuti dopo l’orario fissato - e di qualche occhiata di troppo al cellulare che ha irritato qualcuno, l’assessore contrattacca al fuoco incrociato di domande, rimanendo impassibile davanti pure alle critiche più feroci: «Siamo vicini alla realizzazione, è l’impegno pubblico che prendo in nome del Comune. E i 3,5 milioni sono già a bilancio, è dimostrabile». E il presidente del CdA della Fondazione? Per il momento resta un rebus. «Ma sindaco e giunta stanno valutando i motivi che hanno portato alle dimissioni dei due precedenti incaricati. Vogliamo evitare un’altra situazione del genere: è un ruolo di grande responsabilità e non vogliamo che vengano sollevati dubbi sull’autorevolezza del futuro presidente. E la Fondazione è già ben rappresentata e può operare autonomamente». E allora perché non si accelera?
Foto: Il popolo granata affolla quel che resta del Filadelfia: da oltre 15 anni il teatro delle impresa del Grande Torino è una discarica a cielo aperto (Liverani)
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Filadelfia, i tifosi alzano la voce. E il Comune prende tempo
Decisamente "caldo" il Consiglio di Circoscrizione 9 di ieri sera, aperto al pubblico. L'assessore Gallo non convince i presenti
di Ivana Crocifisso - Dopo "soli" 28 mesi dalla richiesta, ieri sera il Consiglio di Circoscrizione 9 ha potuto finalmente discutere di Filadelfia alla presenza non solo dei membri del Collegio dei Fondatori (presenti erano Ferrauto, Beccaria, Ferrari, Bonetto e Voltolini) ma anche dell'Assessore Gallo che più volte aveva rinviato l'appuntamento (l'ultima dal 6 novembre a ieri).
Un Consiglio di Circoscrizione aperto al pubblico: al di là del progetto (preliminare) del Filadelfia illustrato dagli architetti che lo hanno curato, è stata l'occasione per i circa 15'0 tifosi presenti di avere risposte sull'attuale situazione del Fila, sugli impegni del Toro e su quelli delle istituzioni.
Sono stati proprio i tifosi presenti ad alternarsi, con le loro domande, ai consiglieri di Circoscrizione, per poi ascoltare le risposte del Torino - nella persona di Ferrauto - della Regione e del Comune di Torino.

Ma non è stata di certo una serata tranquilla per l'Assessore Gallo, arrivato già con quaranta minuti di ritardo rispetto all'orario stabilito. A lui sono stati richiesti ragguagli sull'ormai famoso milione di euro (primo dei 3.5 totali) che il Comune avrebbe già dovuto stanziare entro il 31 dicembre del 2012. Un po' scocciato, annoiato, spesso "beccato" a guardare il cellulare, più che a prestare ascolto a chi gli poneva delle domande (e i presenti non hanno gradito, manifestando il proprio disappunto). Ha praticamente eluso le domande, Gallo, riproponendo un discorso già sentito altre volte: "Ho preso un impegno, da quando sono assessore ho sempre mantenuto gli impegni. Lo farò anche questa volta con il Filadelfia, ci vuole pazienza, vogliamo fare tutto bene". Poi, incalzato dalle domande, parla anche del famoso milione: "Il milione di euro è a bilancio, ma non può esserci una data di erogazione. Questo perché prima di procedere dovremo attendere anche gli altri enti. Una volta che il progetto sportivo verrà approvato allora procederemo".

Il Comune prende ancora tempo, nonostante una mozione approvata pochi giorni fa all'unanimità: mozione che prevede che entro il 31 dicembre 2013 il Comune eroghi proprio quel milione di euro alla Fondazione. Una mozione votata in Consiglio Comunale, un atto ufficiale, di cui Stefano Gallo sembra non voler tenere assolutamente conto. Forse credendo di poter procedere come 12 mesi fa, rimandando di nuovo tutto di un anno.

Ma stavolta il Comune dovrà fare i conti con un CdA, quello della Fondazione, che non ha intenzione di fermarsi. Pur mancando ancora un Presidente (proprio il rappresentante del Comune, "che dovrà essere una figura importante, e quindi stiamo valutando bene") il Consiglio di Amministrazione continuerà la sua corsa. Lunedì appuntamento dal notaio per le modifiche dello Statuto (modifiche che riguardano la parte sportiva del progetto), grazie alle quali si potrà poi procedere con il progetto. Ma sarà una giornata importante anche per la Regione, che dovrà individuare l'istituto di Credito con il quale aprire il mutuo per 3.5 milioni di euro.
Scrivi a Ivana Crocifisso
 
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Torino, Filadelfia: caos e parole in circoscrizione
14 novembre alle 14:47
 
Torino stadio Filadelfia
Non sono mancati nervi tesi, accuse e toni accesi nella riunione di ieri sera in Circoscrizione 9 a Torino. L'argomento era il Filadelfia: tante le accuse verso il Comune per una disparità di trattamento tra Torino e Juventus, molte anche le critiche verso chi ha fatto poco o nulla per dare un'accelerata al processo di ricostruzione del Tempio degli Invincibili. Sull'edizione odierna locale di Tuttosport si leggono le dichiarazioni dei 'protagonisti' di questo incontro. Giuseppe Ferrauto, in rappresentanza del Torino e di Cairo: 'Ci sono le condizioni per avere il Filadelfia in due anni. Non siamo mai stati così vicini. E il Torino Fc è stato promotore della Fondazione fin dagli albori: poteva lavarsene le mani visto che non è responsabile della demolizione, ma non si è disinteressato', poi il braccio destro di Cairo prova a divincolarsi da chi gli chiede dove siano i 3.5 milioni promessi da Cairo a Superga. 'Non ero presente, non so nemmeno se sia stato detto questo', ha ribadito Ferrauto, ricordando come l'editore alessandrino si sia impegnato a versare un milione di euro attraverso l'associazione dedicata alla mamma. Prove di pace tenta di crearle Gian Luca Vignale, vicepresidente del CdA della Fondazione e rappresentante della Regione Piemonte: 'Ci sono gli impegni concreti di Comune, Regione e Torino Fc, il Filadelfia si farà. Anche per la Regione Piemonte, che io rappresento, non è semplice recuperare 3,5 milioni, ma lunedì sceglieremo la banca per il mutuo e andremo avanti. Se tutti proviamo a remare nella stessa direzione riusciremo a ottenere il risultato'. Infine parla Gallo, assessore allo sport della Città di Torino, il più attaccato dai presenti: 'Siamo vicini alla realizzazione, è l’impegno pubblico che prendo in nome del Comune. E i 3.5 milioni sono già a bilancio, è dimostrabile. Il presidente della Fondazione? Sindaco e giunta stanno valutando i motivi che hanno portato alle dimissioni dei due precedenti incaricati. Vogliamo evitare un’altra situazione del genere: è un ruolo di grande responsabilità e non vogliamo che vengano sollevati dubbi sull’autorevolezza del futuro presidente'.

A.S.
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Incontro con la Fondazione Filadelfia: i video
 
Leonardo Daga 14 novembre 2013
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La registrazione comprende la presentazione del Fila da parte degli architetti, le rivendicazioni dei tifosi e la risposta di Giuseppe Ferrauto, rappresentante nella Fondazione del Torino FC. I video sono in fase di caricamento, saranno disponibili e visualizzati man mano che verranno caricati.

Progetto Fila (5 parti)   by Leonardo Daga


Presentazione del Presidente della Circoscrizione e del
Primo Firmatario - di www.toro-supporters-network.org
 



Presentazione degli studi di architetti che hanno preparato il progetto preliminare del Fila - di www.toro-supporters-network.org

 


Presentazione di Marco Bo, architetto incaricato da Domenico Beccaria dell'AMSG alla progettazione del museo del Grande Torino e della Memoria Storica Granata




Intervento del consigliere Angelino e dei tifosi Michele Fantasia e Marina Cismondi - di www.toro-supporters-network.org




Intervento di Giuseppe Ferrauto, membro del CdA della Fondazione Filadelfia e rappresentante del Torino FC e la prima parte dell'intervento di Gianluca Vignale, , vicepresidente del CdA

 
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Filadelfia, molta rabbia dopo la riunione di mercoledì alla Circoscrizione nove
 
15.11.2013 11:44 di Marina Beccuti
Fonte: Marina Cismondi di "Rivogliamo lo Stadio Filadelfia"
 
 Ieri sera ero fra i tanti tifosi presenti alla riunione richiesta dalla Circoscrizione 9 per fare il punto sulla situazione dello Stadio Filadelfia... un triste e ritrito déjà vu, visto che già partecipai allo stesso tipo di incontri ai tempi degli Assessori Viano e Montabone, non ricordo neanche più quanti anni fa, cinque o sei almeno.
E si è ripetuto, per l'ennesima volta, il solito copione, ormai più scontato del finale di una pessimo fotoromanzo.
Il rappresentate del Torino FC, il dottor Ferrauto, ha reso lampante, se ancora ce ne fosse stato bisogno, la totale mancanza di rispetto da parte della società per quel luogo: frasi come “il Torino FC poteva lavarsene le mani... non siamo stati noi a demolirlo”, non dovrebbero neanche essere pensate. Dovrebbe essere un vanto ed un onore per il Presidente del Torino, società che porta i colori della squadra leggendaria che calcò quel campo, poter essere il primo (se non unico) artefice della ricostruzione. Quello che è stato detto è la dimostrazione di quanto questa presidenza sia totalmente avulsa ed indifferente a quei valori che solo noi tifosi ancora tentiamo di difendere. Se il presidente del Torino FC avesse voluto, il Fila sarebbe già stato ricostruito: bastava chiedesse la concessione dell'area alle stesse condizioni applicate per la Continassa all'altra squadra di Torino e con l'accensione di un mutuo, al costo annuo pari all'ingaggio di un Moretti e di un Pasquale, ci sarebbero stati una dozzina di milioni disponibili per la ricostruzione di un Fila degno della sua storia.
L'Assessore allo Sport Gallo, in rappresentanza del Comune, ha invece dimostrato ampiamente il totale disinteresse alla vicenda, degno rappresentante del suo mentore, Fassino. A parte gli atteggiamenti di totale maleducazione dimostrati (oltre al ritardo di circa 40 minuti, il continuo giochicchiare con il suo cellulare durante l'esposizione delle domande da parte dei tifosi e dei consiglieri di circoscrizione) ha dichiarato carta straccia la mozione votata pochi giorni fa in Consiglio Comunale, che impegnava il Comune ad effettuare il versamento del primo milione da parte del Comune alla Fondazione entro il 31 dicembre 2013, milione che doveva già essere nelle casse della Fondazione nel 2011, al quale se ne sarebbe dovuto aggiungere un altro nel 2012. Quindi nessuna data certa per il reale versamento di quanto dovuto dalla città (vale la pena di ricordare che non si tratta di soldi pubblici, ma di soldi già incassati da anni e anni dal Comune a seguito delle vicende legate al Bennet ed ai palazzinari che dovevano costruite sull'area) e nessuna data per la nomina del nuovo presidente della Fondazione.
Sono poi rimasti avvolti nel solito mistero i restanti punti discussi, nonostante le precise domande del pubblico: il progetto presentato è un preliminare o un definitivo? Perché non si sono considerate le proposte dei partecipanti al concorso di idee? Perché è stato affidato ad uno studio di Pinerolo? Ci sarà un vero e proprio bando di progettazione? Perché gli spazi commerciali vengono presentati come asserviti al sostentamento del Museo, mentre da Statuto è detto chiaramente che devono essere realizzati solo ed esclusivamente se necessari al finanziamento ed alla gestione del Fila? Perché la Fondazione ha deliberato di modificare degli articoli dello Statuto - che lo Statuto stesso definiva “immodificabili” - che erano sempre stati vantati come a tutela delle norme di ricostruzione e degli scopi della Fondazione? Perché Cairo non ha mantenuto la promessa di conferire alla Fondazione 3,5 milioni (risposta sconcertante di Ferrauto: “non ero presente, non so nemmeno se sia mai stato detto)?
Insomma, tanta fuffa, tanta rabbia ed una certezza: la ricostruzione del Fila interessa ai tifosi (e neanche a tutti) ed interessa ai cittadini, soprattutto a quelli del quartiere. Punto.
P.S. L'altra squadra della città ha richiesto l'assegnazione della Continassa a luglio 2012 e la delibera del Comune per l'assegnazione della superficie, compresa Variante ad hoc, è del dicembre 2012, 175 giorni dopo. Il Comune ha poi trovato i soldi per lo sgombero e la sistemazione dei rom, per lo spostamento della colonia felina, per rimborsare la società che aveva vinto regolare appalto e costruito la pista da kart. Ed alla Continassa a settembre sono partiti i lavori.
La Fondazione Stadio Filadelfia è nata il 28 Marzo 2011, cinquemila giorni dopo l'inizio della demolizione del Fila... di giorni ne sono passati quasi altri 600. E le rovine del Fila sono ancora lì.