giovedì 20 febbraio 2014

11/02/14 - Interpellanza 2014/00704/002: "STADIO FILADELFIA E INCARICHI PROFESSIONALI" - Sbriglio

 
 


 

Servizio Centrale Consiglio Comunale  2014 00704/002
C I T T À D I T O R I N O

INTERPELLANZA:  "STADIO  FILADELFIA  E  INCARICHI  PROFESSIONALI"
PRESENTATA DAL CONSIGLIERE SBRIGLIO IN DATA 11 FEBBRAIO 2014.

Il sottoscritto Consigliere Comunale,
PRESO ATTO
che nelle date:
1)  10 novembre 2011 - Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Europea il Bando per il Concorso
di Idee;
2)  gennaio  2012  -  Interpellato  dalla  Fondazione  Filadelfia,  l'Ordine  degli  architetti  PPC
della  Provincia  di  Torino  designa  l'architetto  Martinetto  come  candidato  a  ricoprire  il
ruolo di Commissario di Giuria; il Consiglio dell'Ordine (compreso l'architetto Aimetti)
vota all'unanimità;
3)  febbraio 2012 - Termine consegna elaborati del Concorso. Si contano 34 partecipanti;
4)  aprile 2012 - Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Filadelfia procede con gli
adempimenti relativi alla nomina della Commissione Giudicatrice:
-  Presidente  della  Commissione,  l'ingegnere  Roberto Bertasio,  direttore  della
divisione mobilità e trasporti del Comune;
-  Architetto Luisa Papotti, sovrintendente alle Belle Arti di Torino e provincia;
-  Franco Ferraresi, dirigente dell'Assessorato alloSport della Regione;
-  Architetto Eraldo Martinetto;
-  Commercialista Luca Asvisio;
5)  giugno 2012 - Resi noti i nomi dei 3 vincitori, gli architetti
1. Rossi, Andriolo, Sgarbossa, (Vicenza)
2. Mellina Gottardo, Manolino (Torino)
3. Carbotti (Torino);
6)  giugno  2012  Tratto  dal  sito  della  Fondazione  Filadelfia  il  29  giugno  2012:  "(...)  di
Filadelfia però, se ne potrà costruire uno soltanto. Per cominciare a definire quale, entra
in  gioco  un  secondo  pool  di  tecnici,  la  Commissione che  ha  giudicato  i  progetti.
Ascoltando  la  relazione  del  Presidente  della  Commissione  al  CdF  il  18  giugno,
contestualmente  alla  consegna  di  progetti  e  graduatoria  alla  Fondazione,  oltre  ad  un
sincero entusiasmo, è emerso che tutti i commissarisiano veri tifosi del Toro che, su
stimolo dell'Architetto Martinetto, prima di cominciare il lavoro hanno voluto fare visita
allo stadio Filadelfia, per entrare in sintonia conil tempio e poter svolgere al meglio il
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loro compito.
Ringraziamo  sentitamente  la  Commissione  per  aver  svolto  con  così  tanto  impegno  il
proprio  compito  e  per  la  disponibilità  fornita  a  collaborare  con  la  Fondazione  per
raccogliere  quei  potenziali,  particolari  elementi  che  possono  celarsi  nei  restanti  31
progetti classificati. Condizione necessaria per poter predisporre nel modo più accurato
e preciso i passi successivi dell'iter di ricostruzione. (...)".
7)  luglio  2012.  Tratto  da  un  articolo  di  giornale  (Elena  Rossin  04  settembre  2012),  ben
sintetizza gli eventi: "Il concorso d'idee era soloindicativo e non vincolante e i progetti
vincenti  avevano  costi  superiori  a  quelli  ipotizzati,  10-12  milioni  di  euro,  per  la
ricostruzione  del  Fila,  quindi  il  Consiglio  d'Amministrazione  della  Fondazione  aveva
deciso,  tra  fine  giugno  e  i  primi  di  luglio,  di  affidare  a  una  commissione  di  tecnici,
espressione della Fondazione stessa, il compito di redigere un nuovo progetto che tenesse
conto delle esigenze del club granata che utilizzerà l'impianto per gli allenamenti della
prima squadra. Ora si attende che questi esperti 'partoriscano' il progetto. Poi il passo
successivo  sarà  quello  di  indire  il  bando  di  concorso  vero  e  proprio  che  porti
all'individuazione del progetto definitivo con relativi costi dettagliati, e si era detto che
sarebbero stati due i bandi e di carattere internazionale. Nel caso in cui effettivamente
fossero due i bandi di concorso bisognerà prevedereche si allungheranno un po' i tempi
perché  dovrà  essere  scelto  quale  dei  due  sarà  quello  definitivo.(...)".  Motivazione  dei
"costi  superiori"  è  pretestuosa:  qualunque  tecnico  sa  bene  che  per  individuare  con
precisione il costo di un'opera non è sufficiente un progetto preliminare: se piace l'idea
progettuale,  si  procede  con  un  approfondimento  relativamente  ai  costi  interpellando  i
progettisti stessi ed eventualmente richiedendo degli adeguamenti al ribasso;
8)  luglio-settembre  2012.  Dopo  la  grande  visibilità mediatica  dovuta  al  Concorso  si
cominciano a fare i conti economici: chi ci mette isoldi? Comune, Regione e Torino
Federazione Calcio si studiano, in attesa di vederechi farà il primo passo: in ogni caso
risulta  evidente  che  le  cifre  preventivate/promesse saranno  ridimensionate.  In  queste
settimane  il  Consiglio  di  Amministrazione  della  Fondazione  incarica  l'architetto
Martinetto  di  redigere  un  progetto  che  "prenda  il  meglio"  dei  progetti  classificati  al
Concorso.
L'architetto Martinetto, in qualità di Commissario di giuria, accettando l'incarico avrebbe
contravvenuto all'articolo 53/c delle norme di deontologia professionale in vigore dal 01
gennaio  2007  al  31  dicembre  2013  che  cita:  "L'iscritto  nominato  quale  membro  di
Commissione giudicatrice di un concorso: c) rifiutaincarichi, da parte di terzi o dello
stesso Ente presso il quale la Commissione giudicatrice è costituita, che gli derivino dalla
sua  veste  di  Commissario.  Dovrà  altresì  astenersi  dall'indicare,  anche  se  sollecitato,
nominativi di colleghi per l'affidamento di incarichi comunque connessi con il tema del
lavoro per il quale la commissione è stata costituita". I giornali riportano di un incarico
congiunto con l'architetto Aimetti. Non ci sono in Rete atti ufficiali della Fondazione che
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possano attestare ciò, ma da quel che si evince l'infrazione riguarderebbe anche solo una
segnalazione;
10)  ottobre  2012.  Estratto  di  articolo  di  giornale  (Tuttosport  30  ottobre  2012):  "(...)
Nell'ambito della riunione del Collegio dei fondatori della Fondazione Filadelfia, sempre
ieri, tecnici e architetti del Comune hanno anche presentato a tutti i componenti della
Fondazione lo studio di fattibilità per la creazione di un centro sportivo (nuova visione dei
disegni, dunque, dopo l'esposizione di questo progetto in embrione, nel recente passato,
al  gruppo  ristretto  dei  componenti  del  CdA).  E'  emerso  che  qualche  correzione  andrà
fatta, relativamente alla gestione degli spazi. Come noto, lo studio di fattibilità preparato
da architetti e commercialisti del Comune (il progetto riduce e i costi, in ballo 10 milioni)
servirà da modello di riferimento per il bando internazionale che verrà lanciato nel 2013
per la realizzazione del progetto definitivo";
11)  dicembre 2012. Il Consiglio Regionale del Piemonte approva l'emendamento al Disegno
di  Legge  n.  291,  cosiddetto  "Legge  di  assestamento",  che  certifica  l'impegno  della
Regione Piemonte alla copertura delle rate di un mutuo fino alla quota di 3,5 milioni di
Euro,  da  destinarsi  alla  Fondazione  Filadelfia  per  la  ricostruzione  dello  Stadio.  La
Fondazione  dispone  ora  di  un  capitale  virtuale  di  8 milioni  di  Euro  (3,5  stanziati  dal
Comune di Torino, 1 dal Torino tramite la Fondazione Mamma Cairo);
12)  dicembre 2012. Modifica dello Statuto della Fondazione Filadelfia;
13)  aprile  2013.  Durante  il  Consiglio  di  Amministrazione  della  Fondazione  del  19  aprile
l'architetto Eraldo Martinetto, insieme al gruppo di architetti impegnati sul progetto del
Filadelfia, Marco Aimetti, William Cattanea e PaoloChiappero, presenta il progetto e
relativo Piano Finanziario. Dalla lettura dei curriculum dei personaggi in questione si
evincerebbe una collaborazione professionale in forma associata o "de facto" negli ultimi
10 anni;
14)  maggio 2013. Presentazione alla stampa del progetto da parte dei professionisti incaricati
dalla Fondazione;
RILEVATO CHE
-  il  meccanismo  è  evidente:  Aimetti  nominerebbe  Martinetto  che  accetterebbe
impropriamente  un  incarico  (è  una  gara  che  gestisce denaro  pubblico!)  e  si  tirerebbe
dentro lo stesso Aimetti (senza competizione! La qualità del progetto che ne è scaturito se
confrontata con i primi tre classificati sarebbe una conseguenza ...);.
-  è pur vero che il Bando del Concorso non si impegnava nei confronti dei vincitori se non
corrispondendo un premio in denaro, tuttavia, l'operazione di appropriazione di parti del
progetto compiuta dai professionisti incaricati, rappresenterebbe un'infrazione al codice
deontologico in merito alla proprietà intellettuale. Lo scorso luglio l'architetto Aimetti è
diventato  (non  senza  travagli  interni  alla  Lista  vincitrice)  Presidente  dell'Ordine  degli
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Architetti della Provincia di Torino: l'essere venuti solo di recente a conoscenza dei su
esposti eventi (poco noti a chi non segue le vicende sportive) avrebbe creato non pochi
imbarazzi  e  mal  di  pancia  a  parecchi  colleghi  che,  sventolando  la  bandiera  della
trasparenza,  si  sono  lanciati  con  entusiasmo  e  passione  nell'avventura  "politica"
dell'amministrazione dell'Ordine.
INTERPELLA
Il Sindaco e l'Assessore competente per avere chiarimenti in merito alla vicenda di cui sopra.
F.to Giuseppe Sbriglio


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Scheda informativa
Meccanografico I-2014-00704 /002
Oggetto "STADIO FILADELFIA E INCARICHI PROFESSIONALI" PRESENTATA DAL CONSIGLIERE SBRIGLIO IN DATA 11 FEBBRAIO 2014.
Presentatori SBRIGLIO, 


TESTO
http://www.comune.torino.it/consiglio/documenti1/atti/testi/2014_00704.pdf

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Al Filadelfia giocano sempre gli stessi
Pubblicato Sabato 15 Febbraio 2014, ore 21,05

Non convincono le procedure per la ristrutturazione del glorioso impianto del vecchio Torino. Una girandola di incarichi, nomine e affidamenti interni all'Ordine degli architetti. E sulla vicenda il dipietrista Sbriglio chiede al Comune di fare chiarezza

C’è qualcosa da chiarire nel lungo e farraginoso iter che ha portato alla stesura del progetto per la ristrutturazione dello stadio Filadelfia, il tempio del tifo granata, monumento dello sport subalpino e non solo. A chiedere di far luce su ogni aspetto è il consigliere ex Idv in Sala Rossa Giuseppe Sbriglio, colui che da ex assessore allo Sport pose le prime pietre di un cantiere che finora è stato aperto solo sulla carta, tra progetti preliminari, concorsi di idee, bandi internazionali. Alla fine, però, lavorano sempre i soliti, almeno secondo la ricostruzione di Sbriglio che sul tema ha presentato una interpellanza. Tutto ruoterebbe attorno al nome di Eraldo Martinetto, che prima viene nominato nella commissione giudicatrice dei progetti e poi, appurato che nessuno di questi rispondesse alle esigenze – soprattutto economiche – dei finanziatori diventa lui l’estensore del piano definitivo sulla base del quale il Fila tornerà a nuova vita.
 
Le tappe di questa storia sono ripercorse nel documento presentato consigliere dipietrista e prendono il via nel novembre 2011 quando viene pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Europea il bando per il concorso di idee. Nel gennaio 2012, interpellato dalla Fondazione Filadelfia, l’Ordine degli architetti di Torino designa - con voto unanime del suo Consiglio - Martinetto quale candidato a ricoprire il ruolo di commissario di giuria; un mese dopo si contano 34 partecipanti. A questo punto la Fondazione procede con gli adempimenti relativi alla nomina della commissione giudicatrice: il presidente è l’ingegnere Roberto Bertasio, direttore della divisione mobilità e trasporti di Palazzo Civico, Luisa Papotti , sovrintendente alle Belle Arti, Franco Ferraresi , dirigente dell’assessorato allo Sport della Regione, il già citato Martinetto e il commercialista Luca Asvisio.
 
Il 5 giugno 2012 sono resi i noti i nomi dei tre vincitori. Si tratta degli arghitetti Rossi, Andriolo e Sgarbossa di Vicenza, Mellina Gottardo e Manolino di Torino e Carbotti, anch’egli di Torino. Ne rimarrà uno soltanto, per definire quale, si legge nel sito della Fondazione Filadelfia, “entra in gioco un secondo pool di tecnici, la commissione che ha giudicato i progetti”.
 
Nell’estate di quello stesso anno, però, emerge che tutti e tre i progetti vincitori del concorso avrebbero costi superiori a quelli preventivati dai finanziatori (Comune di Torino 3,5 milioni, Torino, tramite fondazione Mamma Cairo 1 milione e Regione Piemonte 3,5 milioni). Di qui la decisione del cda della Fondazione Filadelfia di affidare a dei tecnici di propria fiducia la redazione di un progetto che tenga conto del budget economico e delle necessità del club che lì dovrà svolgere i propri allenamenti. E l’incarico finisce all’architetto Martinetto. Ecco il corto circuito. Secondo Sbriglio «L'architetto Martinetto in qualità di commissario di giuria, accettando l’incarico avrebbe contravvenuto all'art. 53/c delle norme di deontologia professionale secondo cui “L’iscritto nominato quale membro di Commissione giudicatrice di un concorso […] rifiuta incarichi, da parte di terzi o dello stesso ente presso il quale la Commissione giudicatrice è costituita, che gli derivino dalla sua veste di Commissario. Dovrà altresì astenersi dall’indicare, anche se sollecitato, nominativi di colleghi per l'affidamento di incarichi comunque connessi con il tema del lavoro per il quale la commissione è stata costituita». Non è tutto: le cronache di quei giorni riportano di un incarico congiunto con il collega Marco Giovanni Aimetti (anche se non ci sono in rete atti ufficiali della Fondazione che possano attestare ciò). Lo stesso Aimetti che da consigliere dell’Ordine degli architetti votò la designazione di Martinetto nella prima commissione giudicatrice e che oggi di quell'Ordine è diventato presidente.
 
E arriviamo alle cronache più recenti. Durante il cda della Fondazione del 19 aprile l'architetto Eraldo Martinetto, insieme al gruppo di architetti impegnati sul progetto del Filadelfia, Marco Aimetti, William Cattanea e Paolo Chiappero, presenta il progetto e relativo piano finanziario. «Dalla lettura dei curriculum dei personaggi in questione – afferma Sbriglio - si evincerebbe una collaborazione professionale in forma associata o "de facto" negli ultimi dieci anni. Nel maggio dello scorso anno il progetto viene presentato alla stampa.
http://www.lospiffero.com/sottoscala/al-filadelfia-giocano-sempre-gli-stessi-15037.html

Commenti nel gruppo  Rivogliamo lo Stadio Filadelfia

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Sbriglio, dubbi sulle nomine per la ricostruzione del Fila

16.02.2014 18:18 di Marina Beccuti
Fonte: www.lospiffero.com

Non si fida l'ex assessore allo Sport di Torino, tifoso granata conclamato, Giuseppe Sbriglio, ora consigliere comunale dell'Idv, sempre attento alle vicende del Filadelfia, il cui caso è sempre stato sul suo taccuino di lavoro. La questione sulla quale l'ex assessore vuole vederci chiaro è la nomina di Eraldo Martinetto nella commissione giudicatrice dei progetti sulla ricostruzione del mitico stadio del Grande Torino, ma nessuno di essi ha risposto alle esigenze economiche dei possibili finanziatori, in primis Comune, Regione e il Torino Fc.
L'incarico è finito nuovamente a Martinetto e da qui sono partiti i dubbi di Sbriglio, come ha raccontato su Lo Spiffero. "L'architetto Martinetto in qualità di commissario di giuria, accettando l’incarico avrebbe contravvenuto all'art. 53/c delle norme di deontologia professionale secondo cui “L’iscritto nominato quale membro di Commissione giudicatrice di un concorso […] rifiuta incarichi, da parte di terzi o dello stesso ente presso il quale la Commissione giudicatrice è costituita, che gli derivino dalla sua veste di Commissario. Dovrà altresì astenersi dall’indicare, anche se sollecitato, nominativi di colleghi per l'affidamento di incarichi comunque connessi con il tema del lavoro per il quale la commissione è stata costituita".
Più recentemente, esattamente il 19 aprile, durante un cda della Fondazione Filadelfia, lo stesso architetto Martinetto, insieme a Marco Aimetti, William Cattanea e Paolo Chiappero, ovvero gli architetti impegnati sul progetto della ricostruzione del Fila, hanno presentato il loro progetto insieme al piano finanziario. Sbriglio ha ancora confidato: "Dalla lettura dei curriculum dei personaggi in questione si evincerebbe una collaborazione professionale in forma associata o "de facto" negli ultimi dieci anni". Conflitto d'interessi? Può essere, ma che male c'è, siamo in Italia (sic!).

http://www.torinogranata.it/mondo-e-storia-granata/sbriglio-dubbi-sulle-nomine-per-la-ricostruzione-del-fila-44059

Commenti nel gruppo  Rivogliamo lo Stadio Filadelfia

 

mercoledì 19 febbraio 2014

17/02/14 - FONDAZIONE STADIO FILADELFIA APERTO IL BANDO PER IL MUTUO DI 3,5 MILIONI DI EURO FINANZIATO DALLA REGIONE PIEMONTE.

Lunedì, 17 Febbraio 2014 18:16
 
Via libera, da parte della Fondazione Stadio Filadelfia, alla procedura di gara per il mutuo da 3,5 milioni di euro finanziato dalla Regione Piemonte come previsto come previsto dalla legge regionale della Regione Piemonte.
Il consiglio di amministrazione della Fondazione, riunitosi oggi, ha deliberato l’apertura di una bando europeo per l’individuazione dell’istituto bancario con il quale stipulare il mutuo quindicinnale.
L’avviso sarà pubblicato nelle prossime settimane sulla gazzetta ufficiale europea e le presentazioni delle domande saranno ammese fino al  maggio 2014.
Il mutuo avrà una durata di 15 anni, un ammortamento alla francese a rate costanti (con quote crescenti di capitale) con scadenze semestrali annuali e  potrà essere ridotto, rinegoziato o estinto anticipatamente.
“ Dopo il voto della legge regionale del 2012 – dichiara Gian Luca Vignale, vicepresidente della Fondazione Stadio Filadelfia –che impegnava la Regione Piemonte a stanziare 3,5 milioni di euro, oggi con l’avvio della gara per l’accensione del mutuo è stato compiuto un passo sostanziale verso il reperimento delle risorse indispensabili alla ricostruzione del Filadelfia”.
 
Gian Luca Vignale

Post di Vignale nel gruppo  Rivogliamo lo Stadio Filadelfia

19/02/14 - Area Olimpico: Toro, ci sei?

Riqualificazione dell’ex Combi più l’atout di edilizia universitaria e zona commerciale
L’assessore Lo Russo: «E’ una fase di studio». Cairo informato, ma sembra non interessato
GIORGIO PASINI
 TORINO. Un altro passo verso il completamento e la valorizzazione del polo Olimpico e potenzialmente anche verso la riproduzione del modello Stadium esaltato dalla Juventus dove una volta sorgeva il Delle Alpi. E’ il progetto, o come lo definisce l’assessore all’Urbanistica Stefano Lo Russo  «un pensiero in definizione», che il Comune di Torino sta elaborando per completare la riqualificazione sportiva della zona intorno all’ex stadio Comunale, collegandoci una variante per edilizia privata e universitaria, ma anche per una zona commerciale proprio di fronte all’Olimpico. Non delle dimensioni dell’Area 12 juventina, ma comunque appetibile. Per il Torino Calcio, alle prese anche con il progetto (completamente a sé stante) Filadelfia, non lontano. La domanda però è questa: la società granata è interessata? La prima risposta ai sondaggi effettuati sembrerebbe essere negativa. E francamente sarebbe un peccato.
IL MOTORE Il problema, come noto e come conferma Lo Russo, è che «la situazione stadio è molto complicata per le ipoteche accese a suo tempo da Cimminelli ». Chi dice 36, chi 38 milioni di euro. Comunque troppi perché Urbano Cairo intervenga. E pare che neppure questa mossa del Comune gli abbia fatto cambiare per ora idea. «Per l’area dell’ex Delle Alpi il motore è stata la Juventus - prosegue l’assessore all’Urbanistica -. In questo caso, anche se si tratta davvero ancora di un pensiero in definizione, il motore non è il Torino Calcio ma la Città che vuole riqualificare un’area. I cardini sono che la destinazione funzionale resta invariata, ovvero quella sportiva, e che la parte di nuova edilizia è prevalentemente di uso universitario per l’adiacente Facoltà di Economia e Commercio. La parte commerciale è minima. Se poi si arriverà a un progetto e il Torino vorrà svilupparlo è chiaro che noi siamo pronti ad ascoltare tutti e che non metteremo paletti».
LE METRATURE Ma vediamo nei dettagli questa variante allo studio da parte dei tecnici del Comune. Tutto ruota attorno all’ex area Combi-Marchi (i due campi di allenamento della Juventus ai tempi del vecchio Comunale) attualmente in disuso (anzi, degradata) e collegata con gli orti RSA (il centro recupero anziani), e allo Sporting, il Circolo della Stampa. A quest’ultimo sarebbe chiesto di rinunciare a un’area di 9.000 metri quadri tra via Filadelfia e Corso Agnelli, quella che diventerebbe commerciale (2.000 metri quadri per un supermercato più negozi e parcheggi, fondamentali). Allo Sporting, che ha col Comune una convenzione per l’utilizzo dell’area che scade nel 2026, verrebbe data la stessa metratura appunto dietro al PalaNuoto (ripristinando i 14 campi da tennis, 6 dei quali coperti con strutture fisse, più spogliatoi). A fianco invece sorgerebbero due palazzi destinati all’edilizia privata e universitaria. Nessuno vuole fare cifre, ma per la Città potrebbe essere un’operazione da 20-25 milioni di euro. I classici due piccioni con una fava: riqualificare un’area valorizzando la vocazione sportiva e, cosa che non guasta, facendo anche cassa. Pare che ci siano già un paio di manifestazioni d’interesse da parte di privati. La domanda resta: Cairo, ci sei?

18/02/14 - Filadelfia stile Torino 2006

IL TEMPIO GRANATA

Il Cda chiama a raccolta i volontari. Entro giugno arrivano i soldi
Salvadori punta su una task force. Varato il bando per scegliere la banca che erogherà i 3,5 milioni del mutuo
 
MARCO BO
VERONA. Un Consiglio di amministrazione importante quello che si è svolto ieri per la Fondazione Filadelfia. Infatti è stato approvato il bando di gara europeo che nel giro di un paio di settimane, diventerà esecutivo e individuerà la banca che si aggiudicherà la possibilità di erogare il mutuo da 3.5 milioni di euro. Cifra che il Piemonte, grazie alla legge regionale, restituirà in 15 anni. La stima di tempo prevista per far sì che i 3.5 milioni entreranno fisicamente sul conto della Fondazione è di circa 4 mesi, per cui si può ipotizzare che il bonifico avverrà entro la fine di giugno. Al momento sul conto della Fondazione non è ancora arrivato il versamento da 1 milione di euro deliberato dal Comune, pare per questioni meramente tecnico-amministrative. In attesa che si sblocchi questa situazione il Torino aspetta, facendo sapere che, una settimana dopo il bonifico del Comune, scatterà il proprio nella stessa proporzione di quello comunale: dai granata partiranno circa 330 mila euro visto che l’ammontare complessivo dell’esposizione Torino attraverso la Fondazione Mamma Cairo sarà di un milione.
BANDO VOLONTARI  Ma ieri il Consiglio d’amministrazione del Filaldelfia, che ha approvato il bilancio consuntivo 2013 prossimamente all’esame del Collegio dei Fondatori, ha dato l’ok anche per un secondo “bando”. Quello dei volontari. Già, perché il presidente Cesare Salvadori , dopo aver compreso quanto fermento ci sia intorno al Filadelfia e quanta gente abbia voglia di mettere a disposizione il proprio sapere per contribuire alla rinascita del glorioso stadio, ha predisposto questa “chiamata al Fila”. Verrà infatti data la possibilità di inviare i propri curriculum che verranno censiti e poi scelti per far parte di questa sorta di task force stile Torino 2006. Già, vi ricordare il popolo di volontari che consentì ai Giochi invernali di eccellere anche sotto il profilo dell’organizzazione? Bene, con il Filadelfia, anche se ovviamente con altri numeri, verrà offerta una possibilità analoga.
IL PROGETTO Sempre nel Cda di ieri, è poi proseguita la valutazione sulla procedura da scegliere per la commissione del progetto vero e proprio per la ricostruzione del Filadelfia. La questione è spinosa e per evitare di assumere decisioni sbagliate o che comunque potrebbero rappresentare problemi con possibili ricorsi di terzi in relazione alla legge-appalti, si è deciso di proseguire questo Cda il prossimo lunedì, quando verosimilmente si deciderà sul da farsi. Del resto da quando Salvadori ha preso in mano la situazione gli appuntamenti collegiali per discutere e confrontarsi avvengono ogni lunedì a prescindere che si sviluppino sotto la veste ufficiale di Cda oppure informale di riunione. E’ comunque evidente il fatto che questa decisione relativa al progetto è nodale per dare il là all’ultimo iter burocratico che separa ancora la carta dalle ruspe.
IL PREFABBRICATO Per concludere, è attesa sempre per la prossima tappa di lunedì la decisione finale per la sede che dovrà ospitare la Fondazione Filadelfia. In ballo restano sempre le due ipotesi: un negozio in via Filadelfia oppure un prefabbricato che sarebbe allestito proprio in prossimità del glorioso cancello granata che una volta dava l’accesso al cortile che separava il campo principale da quello d’allenamento. Pare che alla fine dovrebbe essere proprio questa seconda soluzione quella che potrebbe essere licenziata, ovvero un prefabbricato destinato a essere caratterizzato a tema.
4 MAGGIO E stato approvato anche un progetto affinché in occasione della commemorazione del 65° anniversario della tragedia di Superga, il 4 maggio 2014, non si svolga soltanto la tradizionale cerimonia a Superga ma anche un evento al campo Filadelfia, con la presenza di autorità e giocatori granata di ieri e di oggi.
Foto: I tifosi granata durante una manifestazione tra i ruderi del Filadelfia
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sport
I piani della Fondazione 
Casa Filadelfia, poi il nuovo stadio
Un prefabbricato sorgerà vicino al portone d’ingresso: diventerà il cuore delle operazioni
 
silvia garbarino ivana crocifisso
 
                 
 
torino
Un luogo amico, rassicurante, caldo nell’accoglienza e ricco di informazioni. Il senso di casa ce lo portiamo dentro noi italiani, tanto che nelle competizioni internazionali sportive ci trasportiamo appresso «Casa Italia» con tutto ciò che ci fa sentire a nostro agio al di là dei confini patri. Da questo concetto è nata l’idea - ed è stata approvata dal Cda della Fondazione Filadelfia - di una «Casa Filadelfia» che tra qualche mese sorgerà nella via omonima, adiacente lo storico portale d’ingresso del campo del Grande Torino. «Un prefabbricato fatto bene, che scomparirà al termine dei lavori di rifacimento del Filadelfia stesso - spiega Cesare Salvadori presidente del Cda -. Diventerà un punto di informazioni sul progetto, lo stato dei lavori, aperto tutta la settimana, gestita da volontari. E sarà anche la sede dei prossimi incontri del Cda della Fondazione». Il prefabbricato costerà qualche migliaia di euro «che non inciderà sul budget complessivo a nostra disposizione» assicura Salvadori.  

Volontari cercasi
L’altro punto nuovo superato senza impasse dal Cda è la stesura di un bando per la ricerca dei volontari, che garantiranno il funzionamento di «Casa Filadelfia» e si occuperanno di fornire informazioni ai cittadini su logistica, contributi, eventi, legati al progetto di ricostruzione dello stadio. Da Torino 2006 i volontari sono diventati il sale di ogni manifestazione pubblica di richiamo e trasmettono un entusiasmo «di cui si avverte il bisogno costante - chiosa il presidente - anche per un progetto come questo, che una volta realizzato sanerà una ferita nel territorio urbanistico della Città». 

Via libera per il mutuo
Nella prolifica riunione di ieri il Cda ha anche approvato il bilancio 2013, che dovrà ricevere ora il definitivo avvallo dal Collegio dei Fondatori. E pochi ostacoli ha incontrato anche il nodo cruciale sul tavolo, il bando per il mutuo di 3,5 milioni di euro della Regione a dimostrazione che il clima all’interno del Consiglio d’amministrazione ha virato sul positivo da due mesi a questa parte. Nelle prossime settimane avverrà la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale europea: le domande potranno essere presentate fino al maggio del 2014, il mutuo avrà una durata di 15 anni e potrà essere ridotto, rinegoziato o estinto anticipatamente. La cifra di 3,5 milioni è pari a quella che corrisponderà il Comune di Torino alla Fondazione. 

Settimana di riflessione
Si è optato di concedersi ancora una settimana per il bando relativo al progetto preliminare dell’impianto sportivo, il cui costo è stato fissato in 8 milioni di euro. Lo studio di fattibilità realizzato dagli architetti Aimetti e Martinetto deve essere integrato. Se si potranno aggiungere dei particolari senza snaturare il format già visto e approvato dal Cda e dal Collegio dei Fondatori si procederà velocemente per la stesura dei bandi di appalto. In caso contrario, si dovrà ripartire da zero, con conseguente slittamento dei tempi di ricostruzione.  

Un 4 maggio al Fila
Per la commemorazione del sessantacinquesimo anniversario della tragedia di Superga, il 4 maggio, si sta cercando di capire se sarà possibile affiancare alla tradizionale cerimonia a Superga anche un evento al campo Filadelfia, con autorità e giocatori granata di ieri e di oggi. Il 4 maggio cade di domenica, Toro-Chievo all’Olimpico, terz’ultima giornata di serie A. Festeggiare la ricorrenza con il profumo dell’Europa nelle narici sarebbe un bellissimo segnale premonitore. 
 
Foto: La sede della Fondazione Filadelfia sarà dentro un prefabbricato costruito davanti al vecchio portone d’ingresso del campo. Fungerà anche da punto informazione per i tifosi granata
 
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17/02/2014    

Filadelfia, ecco le novità dal CdA
C'è la delibera per il via al bando per la ricerca dell'istituto con il quale la Regione accenderà il mutuo
La Fondazione Filadelfia ha oggi deliberato il via al bando di gara europeo per l'individuazione di un istituto bancario con il quale stipulare il mutuo da 3,5 milioni di euro.
Il mutuo, finanziato dalla Regione Piemonte, avrà durata quindicinale e, dopo la pubblicazione del bando sulla gazzetta ufficiale, si accetteranno le proposto fino al maggio 2014.
Deliberato anche il bando per la ricerca di volontari e dell'agenzia di comunicazione e marketing che assisterà la Fondazione nelle operazioni finalizzate a promozione e ricerca di contributi necessari al completamento delle opere connesse al Museo del Grande Torino.
Dal Consiglio di Amministrazione riunitosi oggi pomeriggio è anche arrivata una proposta, affinché vi sia, in occasione del sessantacinquesimo anniversario della tragedia di Superga, oltre alla tradizionale cerimonia presso il Colle anche un evento al Filadelfia, con la presenza delle autorità cittadine e rappresentanze di giocatori del Toro di ieri e di oggi.
Le delibere odierne prevedono anche una struttura apposita da realizzare e collocare all'ingresso del nuovo stadio Filadelfia per ospitare la Fondazione stessa e permettere l'accoglienza di tifosi e cittadini. La seduta è stata poi aggiornata a lunedì 24 per continuare a deliberare sui bandi relativi agli appalti per progettazione, pubblicizzazione e realizzazione delle opere in esame.
 
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16/02/14 - Nuovo Filadelfia Domani il Cda studia il progetto

IN BALLO ANCHE MUTUO E SEDE DELLA FONDAZIONE
 
TORINO. Domani si svolgerà un importante Consiglio d’amministrazione della Fondazione Filadelfia che verterà su tre temi nodali: il progetto preliminare, il bando per l’accensione del mutuo a carico della Regione (3.5 milioni da restituire in 15 anni) e la decisione sulla sede che in questi due anni dovrà ospitare la Fondazione stessa. Per quanto riguarda questa problematica, proprio domani si dovrebbe prendere la decisione finale e l’orientamento sarebbe quello di allestire un prefabbricato davanti all’ingresso del cortile, dove ora c’è il grande storico cancello granata.
Più complicata da sbrogliare la matassa riguardante il percorso che dovrà seguire il progetto destinato a darà alla luce il nuovo Filadelfia. Perché dopo che il Collegio dei Fondatori ha dato il via libera allo studio di fattibilità dell’idea progettuale, occorrerà esaminare e promuovere il progetto preliminare vero e proprio. Primo step a cui ne seguiranno altri due: il progetto definitivo e quello esecutivo ed entrambi potrebbero essere licenziati, in base alla legge appalti, con un’unica gara. I tempi necessari affinché questo snodo si sciolga dovrebbero variare dai sei ai nove mesi. Non si tratterebbe comunque di un ritardo ma di una tempistica che consentirebbe il termine dei lavori entro la metà del 2016, quando i tifosi granata sperano e sognano di poter assistere al taglio del nastro del nuovo stadio Filadelfia dove il Toro si allenerà, come la Primavera che disputerà le proprie partite e dove lo stesso club ospiterà la propria sede.
M.BO
Foto: Il presidente Salvadori

venerdì 14 febbraio 2014

Come era ...



" Grazie Rino...per la splendida foto...!!!! "
 
Dalla pagina  Bersia Piero