venerdì 28 settembre 2012

27/09/12 - Filadelfia: arrivano i soldi della Regione

TORINO. Finanziamenti per il Filadelfia, anche la Regione si mette definitivamente al passo. Dopo la decisione ufficiale del Comune di stanziare 3,5 milioni con versamenti pluriennali, la Regione Piemonte formalizzerà nei propri atti contabili la presenza di un investimento analogo, come da promesse di inizio mandato ripetutamente ribadite. E’ una buona notizia che rasserena e rafforza le garanzie nel percorso che deve portare alla riqualificazione dell’area. E’ quanto illustrerà oggi il governatore Roberto Cota con al fianco l’assessore allo Sport, Alberto Cirio, e il consigliere Gianluca Vignale, rappresentante della Regione nella Fondazione Filadelfia (è vicepresidente del CdA), deputata a promuovere la nascita di un centro per gli allenamenti del Toro. Per quanto non responsabile della demolizione dello stadio e della situazione in cui versa l’area da 3 lustri, la Regione s’impegna così a garantire contributi sicuri e rilevanti per il Filadelfia. Il tutto, sempre in attesa che anche il Torino ufficializzi l’entità del proprio investimento.
M.BON.
 
 
Conferenza stampa sullo Stadio Filadelfia in diretta su...
 
 


EMENDAMENTO
PER LA RICOSTRUZIONE DEL FILADELFIA
DDL. n. 291
Assestamento al bilancio di previsione per l'anno finanziario 2012 e disposizioni finanziarie.
1. Dopo l’articolo 7 del DDL 291 inserire il seguente articolo 7bis:
Art. 7/Bis
(Contributo straordinario alla Fondazione Stadio Filadelfia)
1. Al fine di promuovere attraverso la Fondazione Stadio Filadelfia la ricostruzione dell’impianto Filadelfia è concesso alla Fondazione un contributo straordinario massimo pari a 3.500.000 euro.
2. Il contributo è devoluto annualmente per un importo non superiore ai 275.000 € e non oltre i quindici anni complessivi ed è finalizzato al regolare pagamento delle rate di ammortamento dei mutui contratti dalla Fondazione per la ricostruzione del complesso sportivo.
3. La Regione Piemonte, oltre all'intervento di cui ai commi precedenti, interviene al fine di garantire l'apertura di credito della Fondazione, unitamente agli altri soggetti pubblici presenti, finalizzato alla ricostruzione dell'impianto Filadelfia.”
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Tratto da:
 
27/09/12 - Conferenza Stampa Stadio Filadelfia (_^) - Regione Piemonte
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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Piemonte Informa - DIARIO
Impegno per la ricostruzione del Filadelfia
 
La Regione si impegna per la ricostruzione dello Stadio Filadelfia di Torino: con un emendamento all’assestamento al bilancio di previsione 2012 interverrà nella copertura dei costi concedendo alla Fondazione un contributo straordinario di 3.500.000 euro. Pari a quello previsto nei prossimi tre anni dal Comune di Torino, verrà erogato sotto forma di pagamento delle singole rate di mutuo che la stessa Fondazione aprirà per un importo annuo non superiore a 275.000 euro per quindici anni.
L’emendamento è stato presentato il 27 settembre dal presidente Roberto Cota, dall’assessore allo Sport, Alberto Cirio, e dal consigliere regionale Gianluca Vignale.
“Il Filadelfia è un monumento dello sport non solo di Torino ma di tutto il Piemonte e forse anche qualcosa in più - ha detto Cota - E’ questo il motivo per cui come Regione facciamo questo intervento, che comunque, tengo a sottolinearlo, non implica alcun tagli di risorse su altri capitoli, vista la formula scelta. Si tratta di un investimento su un qualcosa che resterà negli anni e sarà fruibile da tutti, se fosse stata cosa diversa non ci saremmo ovviamente impegnati. Indipendentemente dalla fede calcistica di ciascuno, questa struttura è un pezzo importante della nostra storia. Inoltre. posso dire che questo è un altro di quegli impegni che avevamo preso in campagna elettorale e che abbiamo mantenuto”.
“Vedere quanti turisti si muovono in occasione degli eventi - ha osservato Cirio - ci ha anche fatto capire quanto sia importante avere degli spazi per il turismo sportivo, che sono anche confermati dalle visite che si stanno registrando al Juventus Stadium e al museo da poco inaugurato. Avere uno spazio di questa tipologia per il Torino Calcio, dove si celebra la grande storia del Torino, è sicuramente un’occasione di attrazione in più per la città e per il Piemonte. Non dimenticando infatti che i turisti attratti da questi eventi sono poi coloro che pernottano nei nostri alberghi, mangiano nei nostri ristoranti, entrano nei nostri negozi a comprare: il meccanismo non è quindi quello di una spesa, ma quello dell’investimento. Questo permetterà tra l’altro alla Regione di essere coinvolta nella gestione turistica di questo patrimonio. Il meccanismo di stanziamento annuale è efficiente, perché ci permette di avere le risorse spendibili da subito, ma soprattutto di non incidere sul bilancio ordinario dello sport”.
“Questa modalità di copertura economica - ha precisato Vignale, che fa anche della Fondazione - è già stata sperimentata con successo nei confronti del Palazzo del Ghiaccio di Pinerolo. L’emendamento prevede inoltre che la Regione si faccia garante per l'apertura di credito della Fondazione, unitamente agli altri soggetti pubblici presenti, finalizzato alla ricostruzione dell'impianto. Grazie all'intervento della Regione, una parte assolutamente consistente del costo complessivo dell'opera è ad oggi garantito, pur non essendo scontato non avendo l’amministrazione regionale responsabilità sull’abbattimento del Filadelfia”.
redazione
27 settembre 2012
http://www.regione.piemonte.it/notizie/piemonteinforma/diario/impegno-per-la-ricostruzione-del-filadelfia.html

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TERMINATA LA CONFERENZA SUL FILA - VIGNALE: NESSUN PROBLEMA SUI 18 MESI, LUNEDì IL FINANZIAMENTO DIVENTERA' UNA LEGGE REGIONALE".

  Interviene in prima battuta il presidente della regione Cota: "Abbiamo preso l'impegno in campagna elettorale. Il Fila è un pezzo importante della nostra storia, un monumento. Per questo l'impegno è da onorare e vale la pena uno stanziamento pubblico. Sono contento di annunciare che manterremo l'impegno. Possibile poi che ci sia una sinergia con le fondazioni della città, dato che all'interno del Fila c'è complesso museale".
   La parola passa poi a Vignale: "Pagheremo le rate del mutuo per 3,5 milioni di euro e c'è una legge che dice che copriremo queste rate, nulla di poco chiaro quindi. Una volta individuato il capitolato si procederà prima a progettazione. I tempi? Non li so ma avendo superato i 5000 giorni dall'abbattimento non possiamo prendere in giro nessuno. Meglio non dire una data sulla prima pietra".
   Torna a parlare Cota: "Le fondazioni bancarie per statuto non possono intervenire per impianti sportivi ma come ho detto più che uno stadio il Filadelfia è un monumento, quindi non c'è questo ostacolo. Noi abbiamo avuto la Fondazione come interlocutore, non penso che col Comune ci siano problemi". Sul Torino: "Il loro intervento è auspicato e ben accetto, certo". Interviene velocemente Vignale: "Il versamento economico del Toro è importante, ma anche quello annuo relativo all'utilizzo". Poi ancora la parola a Cota: "Non mi sottraggo ad appelli del Torino FC. Vogliamo risolvere questa questione annosa perché la vicenda non è una piaga ma insomma, è un neo per la città di Torino, quello sì. E' ovvio che ci sia un forte appello alla società, per i motivi detti". Spazio ancora a Vignale: "Serve una modifica dello Statuto, per il riconoscimento giuridico, sarà fatto lunedì".
   Sul rischio che come nel 2011 i soldi stanziati non arrivino Vignale è chiarissimo: "Si parla di una legge. Poi, certo, le leggi sono abrogabili, ma sarebbe decisamente impopolare". Tocca all'assessore regionale allo Sport Alberti Cirio prendere la parola: "Per la Regione è anche un investimento turistico, porterà dei benefici". Si parla poi dei 18 mesi entro i quali deve essere garantito lo stanziamento dei fondi. Vignale: "Non c'è problema per i 18 mesi. Lunedì la giunta si riunirà e il finanziamento diventerà legge regionale".
 
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=474490272581365&set=a.435492649814461.99615.435396969824029&type=1&theater

martedì 25 settembre 2012

24/09/12 - GRP - Orgoglio Granata - Stadio Filadelfia

_ In collegamento telefonico Marina Cismondi...
_ In studio l'assessore regionale all'Istruzione, Turismo e Sport Alberto Cirio

_ Tra il pubblico Carlo Durando, revisore dei conti della Fondazione Stadio Filadelfia
 


 

 
 
 
 
 
 
 

sabato 15 settembre 2012

15/09/12 - Berruto col figlio al Fila

LA VISITA DEL CT DEL VOLLEY
 
 (a.sch) UN PAPA’ che porta il figlio a visitare ciò che resta del Fila. Un rito che tanti genitori granata compiono, un esercizio della memoria che ieri ha visto impegnato un tifoso speciale: il ct della Nazionale maschile di volley Mauro Berruto. «Oggi Francesco mi ha aperto la porta del Fila! - ha scritto il tecnico azzurro, postando la foto sul proprio account Twitter e aggiungendo - E poi insieme siamo entrati in... chiesa (grazie al fratello granata che ci ha dato le chiavi!)». E’ stata così la prima volta al Fila per Francesco Berruto, primogenito di 9 anni che in agosto ha fatto il tifo per papà quando l’Italia si è giocata il bronzo olimpico (conquistandolo) contro la Bulgaria. Archiviati i Giochi e in attesa che cominci il campionato Berruto si sta godendo qualche giorno in famiglia nella sua Torino. «Non pensavo fosse possibile entrare al Fila - spiega il ct - ma passando da quelle parti, mi ero preso Francesco in spalla per permettergli di guardare oltre il muro di cinta. A quel punto ci si è avvicinato un tifoso che ci ha permesso di entrare. E’ stato un bel regalo per me, che ho fatto in tempo a vedere il Toro allenarsi in quello stadio, ma soprattutto è stata una splendida emozione per mio figlio».
 
Foto: Francesco Berruto entra per la prima volta al Filadelfia
 
 
 
 
 

giovedì 13 settembre 2012

13/09/12 - Fila: Chiabrera a Cairo: "Ma la delibera c'è..."

TORINO. «Non so quanto abbiano stanziato Comune e Regione per il Filadelfia. Perché non ci vediamo nel consiglio della Fondazione per chiarire con un impegno formale quanto si vuole mettere? Io sono pronto a dire cosa voglio fare, e di sicuro non tornerò indietro». Questa la sintesi della risposta fornita da Cairo alla domanda sugli impegni per il Fila. Risposta rilasciata nell’ambito del forum con il presidente granata andato in scena a Tuttosport martedì pomeriggio. Ieri è arrivata la replica di Luigi Chiabrera, presidente della Fondazione: «Non c’è alcuna necessità di ritrovarsi. Il Comune, attraverso una delibera, ha stanziato 3 milioni di euro. La Regione non ha ancora deliberato, ma Vignale ha detto e ribadito che la Regione si impegnerà per la stessa cifra. A fronte della delibera del Comune e dell’impegno della Regione, penso che Cairo debba solo fare una cosa: chiarire quanto il Torino metterà per il Filadelfia. A margine vorrei spazzare ogni dubbio relativo al futuro della Fondazione: anche senza il riconoscimento giuridico della stessa, al quale non si è ancora arrivati per un cavillo burocratico, l’iter va avanti. Si ricordi che il Toroc ha organizzato le Olimpiadi del 2006 senza riconoscimento giuridico». A.B.

mercoledì 12 settembre 2012

11/09/12 - Commissione tecnici Fondazione Stadio Filadelfia in visita al Museo

Dal gruppo su Facebook  MUSEO DEL GRANDE TORINO E DELLA LEGGENDA GRANATA
 
11/09/12 - La Fondazione Stadio Filadelfia ha fatto eseguire stamane un sopralluogo al Museo per verificare la fattibilità e le esigenze in vista del futuro trasloco del Museo nel ricostruito Filadelfia.
Tutti i dettagli nell'articolo sul nostro sito:
 
Visita commissione tecnici
Fondazione Stadio Filadelfia
Il Museo del Grande Torino e della Leggenda Granata oggi, martedì 11 settembre, ha ricevuto la visita della commissione dei tecnici incaricati dal Consiglio d’Amministrazione della Fondazione Stadio Filadelfia di redigere lo studio di fattibilità per la ricostruzione dello Stadio del Grande Torino che una volta ultimato diverrà la sede degli allenamenti del Torino Fc prima squadra. Lo scopo della visita della commissione è stato quello di prendere visione dell’attuale situazione del Museo e delle sue future esigenze di allestimento, per valutare se e come è possibile inserire nella progettazione del Filadelfia uno spazio adeguato e consono per il Museo, in vista di un suo trasferimento dall’attuale sede di Grugliasco, oppure se, al contrario, accertare che nel nuovo Filadelfia non ci sarà spazio per il Museo del Grande Torino e della Leggenda Granata.
“Ringrazio, dice Domenico Beccaria presidente del Museo del Grande Torino, gli architetti Martinetto e Aimetti per la visita al Museo durante la quale hanno potuto constatare le necessità di allestimento che sono indispensabili per il trasferimento del Museo al Filadelfia. La nostra proposta è di rilevare la totalità dei 4000 metri quadri originariamente previsti per il commerciale per la realizzazione di un museo in linea con gli standard moderni e con il blasone del Torino.
La visita di oggi, a mio avviso, rappresenta la miglior risposta alle illazioni di questi giorni rispetto a presunti problemi statutari e al contempo un segnale di profonda fiducia nell’operato della Fondazione Stadio Filadelfia e nella ricostruzione dello stadio del Grande Torino”.
Si coglie l’occasione per ricordare che fino al 4 novembre è in programma al Museo del Grande Torino e della Leggenda Granata la mostra a tema: “Stadio Municipale di Torino. Da Stadio Mussolini a Comunale e oggi Olimpico: 80 anni di storia”.
Il Museo si trova a villa Claretta Assandri in via G.B. La Salle 87 a Grugliasco, comune in provincia di Torino ed è aperto il sabato dalle 14 alle 19 e la domenica dalle 10 alle 19 con ultimo ingresso alle 18. Sono possibili visite fuori orario di apertura dal lunedì al venerdì, ma solo su prenotazione. Per motivi di sicurezza si possono effettuare solo visite guidate. Per informazioni inviare una mail a: info@amsg.it

Ultimo aggiornamento Martedì 11 Settembre 2012 13:48
 



12/09/12 - Sul nostro sito, l'articolo integrale con le splendide parole del presidente della commissione dei tecnici che ieri ci ha reso visita per lo studio di fattibilità dell'integrazione del Museo nel futuro Filadelfia!
 
Relazione commissione tecnici
Fondazione Stadio Filadelfia

Come avete letto, ieri si è svolta la visita della commissione dei tecnici incaricata dalla Fondazione Stadio Filadelfia di eseguire lo studio di fattibilità dell’integrazione del Museo del Grande Torino e della Leggenda Granata nel fabbricato del futuro Stadio Filadelfia.
Oggi pubblichiamo l’introduzione alla relazione descrittiva nelle parole del presidente della commissione dei tecnici Eraldo Martinetto.
Riguardo a questa introduzione, si è così espresso il nostro Presidente:
“Quando si parla di Toro, spesso la professionalità fa rima con sentimento. È il caso di questo scritto di Eraldo Martinetto, presidente della commissione incaricata dalla Fondazione Stadio Filadelfia di tirare le fila sui progetti premiati la scorsa estate. Da questo scritto traspare tutta la passione che Eraldo ha messo in questo incarico ed è anche una risposta a tanti, troppi tifosi che sono scoraggiati o scettici. La passione e la Fede smuovono le montagne. Crederci fino in fondo è l'unico modo che abbiamo per vedere rinascere il Filadelfia. Io ci credo!”
Domenico Beccaria

CITTA' DI TORINO
CAPITOLATO GENERALE D'OPERA
PROGETTO PER LA RICOSTRUZIONE
DELLO STADIO FILADELFIA
INTRODUZIONE ALLA
RELAZIONE DESCRITTIVA

R.T.P. COSTITUITA DA:
ARCH. ERALDO MARTINETTO - CAPOGRUPPO
ARCH. MARCO AIMETTI
ARCH. PAOLO CHIAPPERO
ARCH. WILLIAM CATTANEA
CON:
DR. LUCA ASVISIO
ING. ROBERTO BERTASIO
DR. FRANCO FERRARESI
SETTEMBRE 2012
Sono le ore 14,30 del 17 aprile 2012 e mi trovo al centro del campo di quel che rimane del glorioso STADIO FILADELFIA, immobile, quasi svuotato da ogni energia, lo sguardo che fissa le colline a nord.
Al di là delle case di via Spano mi appare nitida la sagoma della Basilica di Superga, ancora oggi la principale colpevole, ai miei occhi, della tragedia crudele avvenuta in quel maledetto
4 maggio 1949 alle ore 17,03 in cui il G212, sotto l'infuriare di un violento nubifragio, si schiantava con il suo “prezioso” carico contro il basamento della Basilica.
Oggi per me deve però essere un giorno positivo, poiché sto eseguendo il sopralluogo utile e necessario alla progettazione del nuovo FILADELFIA.
Quanti ricordi ancora vivi e nitidi scorrono nella mia mente, la maggior parte dei quali riferiti all'infanzia e di cui, ancora oggi, ne sono cosciente e geloso.
Come per incanto ritorno indietro nel tempo:
è il 2 maggio 1948, una domenica per me molto importante poiché oggi, per la prima volta, assisterò alla partita del Torino che riceverà, al Filadelfia in un derby minore, l'Alessandria.
Grande agitazione mi coglie sin dal mattino e per distrarre la mente mi metto a lustrare e spolverare, sul ballatoio di casa, l'unico mezzo di trasporto posseduto dalla nostra famiglia:
la robusta bicicletta Benotto, usata da mio padre per recarsi giornalmente al lavoro.
Noto che il telaio presenta segni di usura dovuti al contatto con la borsa di cuoio contenente l'immancabile “barachin” con il pranzo del mezzogiorno.
L'unico segno di progresso è un piccolo motorino “Mosquito” che spande, anche da fermo, un odore di miscela bruciata.
Nel primo pomeriggio finalmente si parte.
Nessuna bandiera tra le mie mani, ma una semplice maglietta granata regalatami per la mia promozione.
Mi sistemo sulla canna, poche pedalate vigorose di mio padre e poi entra in funzione, schioppettante, il motorino.
Le brusche accelerazioni unite al selciato sconnesso delle vie mi fanno sobbalzare tanto che le gambe, mano a mano che ci avviciniamo al Filadelfia, mi si rattrappizzano e il fondo schiena mi duole.
Che emozione entrare nel piazzale, antistante la tribuna, gremito da tifosi vocianti e festanti.
Il cancello a due battenti di colore granata con su impresso il Toro rampante è aperto e ci inghiotte all'interno.
Sulla destra, il fronte mascherante la tribuna, è simile ad un semplice edificio di periferia con il piano terreno protetto da un lungo ballatoio e caratterizzato orizzontalmente da corsi di mattoni scuri e, verticalmente, da lesene in cemento.
La gente indossa i vestiti della domenica, portati con dignità malgrado gli evidenti segni di usura e parecchi calzano cappelli di Borsalino di feltro grigio.
Penso che allora è vero che i tifosi del Toro si avvicinano allo stadio come se fosse un luogo sacro che richiede rispetto e dedizione.
Mio padre, come tanti altri, addossa la bicicletta contro il muretto delimitante il campo da gioco e mi issa sulla sella.
Mi aggrappo con forza alla rete di recinzione mentre sono tenuto in equilibrio dal suo braccio destro che mi cinge la vita.
Aspiro profondamente l'odore dell'erba tagliata da poco, mentre vengono annunciate le formazioni.
I tifosi chiamano i giocatori con soprannomi di fantasia mano a mano che si affacciano dallo stretto sottopasso dalle pareti sgretolate.

Prima di vederLi apparire si ode il rumore dei tacchetti sui gradini della scala collegante il campo con gli spogliatoi.
Il rumore viene subito coperto dall'urlo della folla impaziente che la gara inizi.
La partita ha un andamento stanco e svogliato, ma dopo i mugugni del pubblico, i gol fioccano sino al rotondo punteggio finale di 10 a 0.
Ad ogni gol alzo gli occhi sopra la curva nord individuando subito in lontananza la sommità della Mole e, più in alto a destra, la sagoma della Basilica di Superga.
Il gesto viene ripetuto per ben 10 volte come ringraziamento, forse esagerato, ma in quel momento non mi riesce di far altro.
Come potevo prevedere, in quel momento di gioia, che 363 giorni dopo l'aereo che trasportava i miei “Eroi”, si sarebbe schiantato contro il basamento della Basilica.
Sono circa le 17,30 del 4 maggio 1949, quando dai vari ballatoi delle case limitrofe alla mia, incominciano ad intrecciarsi voci esagitate, mentre la gente si muove con movimenti innaturali nelle vie sottostanti.
In principio non comprendo cosa viene detto, ma in seguito odo distintamente la frase “IL TORO E' MORTO”.
Mi precipito in strada, dopo aver indossato la mia maglia granata, per non far capire a mia madre che sto piangendo.
Nella via le persone si fermano interrogandosi:
“quando è successo?”, “ci sono vittime?”, “chi si è salvato?”, “andiamo tutti a Superga per dare una mano ai soccorritori”.
Rifiuto la triste realtà, ostinandomi a credere che non è vero quel che odo: infatti in lontananza mi pare di udire la voce nitida della tromba di Bolmida che incita i Ragazzi ad alzarsi, a rimboccarsi le maniche, poiché è ora di andare ancora a vincere.
Il Fila Vi aspetta, raccogliete le Vostre valigette sparse intorno, ordinate gli indumenti da gioco.
Fate presto poiché i Vostri nomi riecheggiano già sugli spalti: Bacigalupo, Ballarin, Maroso, Grezar, Rigamonti, Castigliano, Menti, Loik, Gabetto, Mazzola, Ossola.
Le magliette però mi paiono molto più scure, quasi fossero intrise di sangue.
Solo in quel momento mi rendo conto che non Vi alzerete mai più, poiché oggi è arrivata la nostra più cocente sconfitta: ha vinto per la prima volta un avversario più forte di Noi “LA MORTE”.

Russ come 'l sang
fort come 'l barbera
veuj ricurdete adesse, me Grand Turin
.....tlas vinciu 'l mund
a vintani t'ses mort
me Turin Grand
me Turin Fort.
(Giovanni ARPINO, aprile 1974).

Sono nuovamente sul prato del Filadelfia e riesco finalmente a muovermi ed andare verso il sottopasso, attorno a me solo ruderi, sterpaglie, silenzio.
Mi ricordo ciò che un giorno vidi su una fotografia fatta all'Anfield Road, lo stadio di Liverpool, che riportava una bellissima frase rivolta come incitamento ai calciatori:
“NON CAMMINERETE MAI SOLI”.
Ebbene in questi 63 anni non Vi abbiamo mai abbandonati nella buona e cattiva sorte, sempre a braccetto, mai un dubbio o una titubanza che la nostra bandiera non fosse da seguire ovunque e sempre.
 
Oggi però diciamo basta, non siamo più propensi ad accettare quei ruderi, a pensarVi sepolti sotto di essi.
Occorre che abbiate una nuova casa, un nuovo Fila ove anche noi tifosi, possiamo rifugiarci e riprendere con Voi quel dialogo troppo presto interrotto.
Con questo spirito, unito alla nostra fede, noi progettisti ci accingiamo ad ideare un Nuovo Fila che dovrà ricalcare il precedente e rinverdirne gli antichi valori.
Solo così la tromba di Bolmida potrà nuovamente chiamarVi a raccolta uno per uno:
Bacigalupo, Aldo e Dino Ballarin, Bongiorni, Castigliano, Fadini, Gabetto, Grava, Grezar, Loik, Maroso, Martelli, Mazzola, Menti, Operto, Ossola, Rigamonti.
Noi tutti uniti risponderemo: “ANCURA NA VOLTA RIPARTUMA FIEU”.
 
(Eraldo MARTINETTO – Settembre 2012).
 
Ultimo aggiornamento Mercoledì 12 Settembre 2012 11:22

12/09/12 - FILADELFIA, UN MESE PER CORREGGERE LO STATUTO: L'AVVISO IN UNA RACCOMANDATA CHE NON SI TROVA

TORINO CRONACAQUI - pag. 9 
Il caso - La comunicazione sarebbe stata inviata alla fondazione per il nuovo stadio il 30 agosto
SENZA PACE
La Regione Piemonte avrebbe osservato un vizio nell'articolo 16 dello statuto ( la maggioranza deve passare da 2/3 a 3/4 dei componenti del CDA ) dell'ente stesso, con raccomandata inviata lo scorso 30 agosto

 
 
 
 
 
TS - 12/09/12
«Fila, progetto finale vicino»
 
Passo verso la ricostruzione
Gli architetti della Commissione:
«Entro il 10 novembre l’elaborato grafico»
«Sarà presentato il nuovo Filadelfia realizzabile in base ai soldi stanziati». Il 1° ottobre il CdA della fondazione
 
ALESSANDRO BARETTI
 TORINO. Il riconoscimento giuridico della Fondazione non è ancora stato definito, ma proseguono gli step per arrivare alla fatidica posa del primo mattone della ricostruzione. «I 18 mesi di tempo per arrivare al riconoscimento giuridico non sono un termine perentorio, bensì ordinatorio, questo almeno è quanto mi ha risposto Giuseppe Ferrari , segretaroio della Fondazione, nel corso dell’ultimo Cda e a fronte di mia precisa domanda», fa sapere Domenico Beccaria , uno dei due membri che rappresentano i tifosi nel Cda dell’associazione. «Tradotto in soldoni, se alla data del 28 settembre non si sarà arrivati al riconoscimento giuridico, non vorrà dire che l’iter per la realizzazione del Filadelfia dovrà interrompersi oppure, peggio ancora, si dovrà invalidare il percorso intrapreso fino a questo momento. Entro il 28 settembre è necessario chiudere i capitoli relativi alla raccolta di idee e al reperimento dei fondi. Se poi le promesse di Comune e Regione sullo stanziamento sono considerate da qualcuno carta straccia, questo è un altro discorso». Al netto dei cavilli burocratici che si spera non invalidino il lavoro già svolto, ieri il percorso destinato a ridare vita al Fila si è arricchito di un nuovo passaggio. «Entro il 10 novembre sarà pronto l’elaborato grafico con l’ipotesi di progetto del nuovo Filadelfia. Ovviamente un progetto che possa rispettare il budget stabilito», fanno sapere gli architetti Eraldo Martinetto e Marco Aimetti , due tra i membri della commissione deputata a valutare le idee preliminari e quindi a tradurle in un progetto realizzabile. Che sarà sintesi tra i tre migliori ma che potrà riprendere qualche elemento anche dal totale degli elaborati preliminari. Sintesi che si impone per un motivo: il contenimento del progetto nel budget di spesa. Circa 10, 12 milioni di euro. Importo raggiungibile attraverso i 7 milioni stanziati da Comune e Regione (3,5 milioni a testa) cui va aggiunta la quota del Torino. Che, almeno in linea teorica, dovrebbe pareggiare quella messa a disposizione dai due Enti. «Con lo stanziamento previsto non sarà possibile soddisfare ogni singola richiesta di riqualificazione - continuano i due architetti -, però siamo in grado di dire che, in linea di massima, l’area sarà ricostruita rispettando la funzione storica del Filadelfia quale luogo di ritrovo dei tifosi. Ci sarà la sede sociale, quella della Fondazione e dei Toro club. Ci sarà uno spazio per il merchandising e la caffetteria. Ci saranno i due campi d’allenamento, lo spogliatoio e la palestra, uno spazio per il Museo e, ovviamente, si procederà con il rifacimento della tribuna coperta. Tribuna, curve e distinti permetteranno di accogliere circa 3.500 spettatori. E al vaglio c’è la possibilità di realizzare un parcheggio sotterraneo che, oltre ad essere messo a disposizione di dirigenti, giocatori e staff tecnico, potrà essere destinato ai tifosi. Tutto ciò, al netto di eventuali intoppi, potrà andare in cantiere a partire dai primi mesi del 2014». Questa, in aggiunta, la proposta dello stesso Beccaria in rappresentanza dei tifosi. «Per togliere ogni dubbio a chi sostiene che sull’area commerciale del Filadelfia si voglia fare speculazione, proponiamo di scomporre l’area, così da poter avere un finanziamento per opere culturali dagli istituti bancari. In circa 2 mila quadri si potrebbero ospitare l’area per il merchandising, la caffetteria e una zona polivalente. Gli altri 2 mila metri, invece, potranno essere destinati al Museo». A margine, da segnalare che il 1° ottobre è in programma il consiglio d’amministrazione della Fondazione. Dove, stando a quanto spiegato ieri, non sarebbe centrale la discussione sul riconoscimento giuridico della stessa.
Foto: Lo studio primo classificato per il “Progetto Filadelfia”: gli elevati costi per la sua realizzazione impongono una sintesi con le altre proposte sotto esame (LaPresse)

Commenti su:  http://www.facebook.com/groups/7134107395/permalink/10151016541487396/
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Qui Toro - La Stampa online
12/09/2012 - la novita'
Museo, fondi pubblici e progetto
A ottobre la svolta per il Filadelfia
 

 Architetti in visita a Grugliasco.  Si aspettano risposte da Cairo e dalla Regione
Gianluca Oddenino
 Torino
Ieri al museo del Grande Torino, oggi dal presidente Chiabrera per fare il punto della situazione sulla rinascita del Fila. Sono giorni intensi per la commissione di tecnici incaricata dal CdA della Fondazione Filadelfia di redigere lo studio di fattibilità per il nuovo impianto del Toro. Dopo il concorso di idee, a cui hanno partecipato 41 progetti, è stata fatta un’ulteriore sintesi dei tre migliori lavori proposti. Un po’ per venire incontro alle esigenze di chi dovrà far rivivere il Filadelfia (in modo particolare il Torino che lì si allenerà e farà giocare la squadra Primavera) e soprattutto per rientrare nei limiti di spesa fissati intorno ai 12 milioni di euro (già attivati i tagli: il campo sarà in erba naturale e non sintetica, la foresteria non ci sarà e sul secondo campo si tratta).
Lo scopo è di arrivare al 1° ottobre, data del prossimo CdA della Fondazione, con le idee chiare e i presupposti per dare vita all’atteso bando dei lavori. Per questo ieri gli architetti Martinetto e Aimetti hanno visitato a Grugliasco gli spazi dedicati del Grande Torino. «La nostra proposta è di rilevare la totalità dei 4000 mq originariamente previsti per il commerciale – spiega il presidente del museo, Domenico Beccaria - e realizzare un museo in linea con gli standard moderni e con il blasone del Torino».
Accontentare tutti non sarà semplice, mentre la Fondazione aspetta di sapere dalla Regione Piemonte e dal Torino di Cairo quale sarà l’impegno economico per il nuovo Filadelfia. Ed allo stesso tempo attende il riconoscimento giuridico: l’iter è ancora in corso e potrebbe essere chiesta una modifica allo statuto dopo i problemi già risolti intorno alle garanzie economiche.
Foto: Il progetto che ha vinto il concorso di idee per il Filadelfia
 

11/09/12 - ToroAmoreMio (5^) - Stadio Filadelfia

In studio Mecu Beccaria - A.M.S.G.
Punto sulla Fondazione Stadio Filadelfia

 

domenica 9 settembre 2012

04/09/12 - Ma a che punto è l'iter per la ricostruzione del Filadelfia?

Sono passati 5.527 giorni dalla demolizione del Fila. Bisogna: indire il bando di concorso per il progetto definitivo, reperire i fondi, indire le gare d'appalto per le ditte che ricostruiranno lo stadio del Grande Torino e iniziare i lavori.

04.09.2012 11:10 di Elena Rossin
 
Avviato l’iter per il riconoscimento giuridico della Fondazione, concluso il concorso d’idee e premiati i tre progetti che sono stati ritenuti i migliori, ora serve che si dia un’accelerata che porti all’effettiva ricostruzione dello stadio Filadelfia. In concreto bisogna: indire il bando di concorso per il progetto definitivo, reperire i fondi, indire le gare d’appalto per le ditte che ricostruiranno il Fila e iniziare i lavori. Decisamente c’è un grande lavoro da fare e siamo già a settembre, se non si comincia subito si rischia di andare alle calende greche.

Per quel che riguarda l’iter del riconoscimento giuridico della Fondazione per lo Stadio Filadelfia grazie alle associazioni dei tifosi e al Torino Fc, che in aprile avevano messo i soldi per completare la somma necessaria per l’iscrizione al registro regionale delle fondazioni, un fondamentale passo in avanti è stato fatto. I tempi burocratici prevedevano dai due ai tre mesi da quando l’ufficio preposto riceveva il bonifico con i soldi al momento dell’iscrizione, quindi avendo ricevuto il bonifico in aprile e calcolando tre mesi si giungeva a luglio, lasciando stare il mese di agosto dove molti uffici sono chiusi o diminuiscono l’attività per ferie, ora si è giunti a settembre ed è logico pensare che l’iter sia terminato e che la Fondazione per lo Stadio Filadelfia sia iscritta nell’apposito registro.

Il concorso d’idee era solo indicativo e non vincolante e i progetti vincenti avevano costi superiori a quelli ipotizzati, 10-12 milioni di euro, per la ricostruzione del Fila, quindi il Consiglio d’Amministrazione della Fondazione aveva deciso, tra fine giugno e i primi di luglio, di affidare a una commissione di tecnici, espressione della Fondazione stessa, il compito di redigere un nuovo progetto che tenesse conto delle esigenze del club granata che utilizzerà l’impianto per gli allenamenti della prima squadra. Ora si attende che questi esperti “partoriscano” il progetto. Poi il passo successivo sarà quello di indire il bando di concorso vero e proprio che porti all’individuazione del progetto definitivo con relativi costi dettagliati, e si era detto che sarebbero stati due i bandi e di carattere internazionale. Nel caso in cui effettivamente fossero due i bandi di concorso bisognerà prevedere che si allungheranno un po’ i tempi perché dovrà essere scelto quale dei due sarà quello definitivo.

A tutto ciò va aggiunta la cosa fondamentale: reperire i soldi per la ricostruzione del Fila. Perché se anche tutto il resto fosse fatto in tempi ragionevoli e compatibili con gli iter burocratici poi sarebbe tutto bloccato se non ci fossero appunto i soldi per pagare i lavori. Su questo argomento di parole ne sono state fatte a fiumi da parte di tutti e sarebbe il caso che si iniziasse anche su questo fronte a fare i fatti procedendo in parallelo con il redigere i progetti definitivi per la ricostruzione, così usando il buon senso non si allungherebbero ulteriormente i tempi, già perché non si deve mai dimenticare che sono passati 5.527 giorni dalla demolizione del Fila. Magari la Fondazione potrebbe aprire un conto corrente nel quale enti pubblici e privati, che da tempo hanno dato la loro disponibilità economica, versino i soldi che hanno deciso di stanziare per il Fila, così si avrebbe la certezza del budget a disposizione e sarebbe anche più facile sapere per quale cifra si dovrebbe accendere un mutuo, magari con il Credito Sportivo che ha tassi particolarmente agevolati per finanziare la costruzione degli impianti sportivi, per coprire l’interra somma che servirà per rifare lo stadio del Grande Torino.
 Buon senso, tempismo e massima trasparenza: chi vuole agire utilizza questi parametri chi invece non è veramente interessato alla ricostruzione del Fila si limita alle chiacchiere e a escogitare intoppi e ostacoli con il fine di non ricostruirlo.

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