lunedì 30 gennaio 2012

30/01/12 - No FILA? No FAI!!!



Come fare autogoal con il marketing

di Luciano Cavagnero

(e l'Ufficio de "I luoghi del cuore" ci risponde: un'altra autorete?)

(segue la nostra replica, questa volta di diversi tifosi)

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Abbiamo ricevuto le seguenti due risposte dalla sig.ra Irene Strata dell'ufficio Luoghi del Cuore

Gentile Luciano,
le accuse che ha rivolto a FAI – Fondo Ambiente Italiano e Intesa Sanpaolo in merito agli interventi annunciati a seguito della quinta edizione del censimento “I Luoghi del Cuore” forniscono un’immagine completamente distorta dell’iniziativa e per questo ci sembra giusto fare alcune precisazioni in merito.
“I Luoghi del Cuore” è, e lo sarà sempre, espressione diretta e senza filtri della voce e delle preferenze degli Italiani ed è nato con l’obiettivo di fornire uno strumento concreto attraverso cui i cittadini possano attivarsi in prima persona a favore dei luoghi che più amano facendo sentire la loro voce e portando all’attenzione delle istituzioni e del territorio l’emergenza dei beni che segnalano. Il FAI accoglie tutte le segnalazioni che riceve e se ne fa portavoce dando loro rilievo e visibilità attraverso i mezzi che ha a disposizione: canali istituzionali, competenze tecniche, rete territoriale. E’ fuorviante pensare che l’intervento diretto del censimento a favore dei luoghi segnalati consista esclusivamente nell’erogazione di un contributo economico. Come ben specificato nel regolamento dell’iniziativa, infatti, questo intervento si concretizza principalmente nel sostegno e nella promozione di azioni di tutela e recupero promosse dal territorio, oltre che nella visibilità che, attraverso vari canali, viene data ai beni segnalati e alle loro emergenze. Come sicuramente ricorderà, grazie a “I Luoghi del Cuore” sono stati pubblicati numerosi articoli che denunciavano lo stato di degrado dello Stadio Filadelfia, sono stati diffusi servizi radio e televisivi ed è stato realizzato un cortometraggio, proiettato nel 2010 alla sedicesima edizione del Milano Film Festival. E’ questa la prima azione che svolge il censimento: sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di salvaguardare i luoghi che più amiamo.
In alcuni casi, grazie ai contributi de “I Luoghi del Cuore”, il FAI è anche in grado di intervenire direttamente su un numero ristretto di beni segnalati: i fondi a disposizione non sono molti e possono essere utilizzati solo per realizzare piccoli - ma simbolici – interventi, che a loro volta possano produrre meccanismi virtuosi sul territorio. I pochi casi nei quali è possibile erogare un finanziamento, infatti, comportano sempre una concreta collaborazione su scala locale, con interventi progettuali e anche economici da parte di altri enti. Purtroppo non è questo il caso dello Stadio Filadelfia, per il salvataggio del quale, data la complessità della situazione, un piccolo contributo non avrebbe potuto in alcun modo incidere.
Lo storico dei censimenti passati dimostra chiaramente come purtroppo non sia sempre possibile intervenire direttamente sui luoghi posizionati ai primi posti in classifica: spesso questo è del tutto impossibile, anche se naturalmente sarebbe interesse del FAI e di Intesa Sanpaolo, così come di tutti i cittadini che difendono il patrimonio italiano, che ogni luogo, anche quelli segnalati con un solo voto (nel quinto censimento sono stati votati in totale oltre 14.000 beni), fosse salvato.
Ci premeva ribadire, di fronte ad accuse gravi, che fraintendono lo spirito di un’importante iniziativa di sensibilizzazione come questa, il modo di operare del censimento “I Luoghi del Cuore”.
Ufficio "I Luoghi del Cuore"
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Gentile Mario Patrignani,
mi preme sottolineare che l'obiettivo primario del Censimento, come indicato sul sito internet www.iluoghidelcuore.it, è quello di fornire uno strumento concreto attraverso cui i cittadini possano attivarsi in prima persona a favore dei luoghi che più amano facendo sentire la loro voce e portando all’attenzione delle Istituzioni e del Territorio l’emergenza dei Beni che segnalano. E’ fuorviante pensare che l’intervento diretto del Censimento a favore dei Luoghi segnalati consista esclusivamente nell’erogazione di un contributo economico, come specificato nel regolamento dell’iniziativa, infatti, l’intervento de “I Luoghi del Cuore” si concretizza anche nel sostegno e nella promozione delle azioni di tutela e recupero promosse dal territorio e nella visibilità che, attraverso vari canali, viene data ai Luoghi segnalati e alle loro emergenze. Grazie al Censimento sono stati pubblicati numerosi articoli che denunciavano lo stato di degrado dello stadio Filadelfia, sono stati diffusi servizi radio e televisivi, è stato realizzato un cortometraggio (in occasione dell’iniziativa legata al Censimento “FAI il tuo film”) che è stato proiettato nel 2010 alla sedicesima edizione del Milano Film Festival. E’ questa la prima azione che svolge il Censimento: sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di salvaguardare i Luoghi che più amiamo.
In alcuni casi il FAI, grazie ai contributi messi a disposizione da “I Luoghi del Cuore”, interviene direttamente sui Beni segnalati: i contributi non sono naturalmente enormi e hanno la funzione, come lo stesso censimento, di innescare meccanismi virtuosi sul territorio e di realizzare piccoli interventi che risultino però realmente utili e incisivi. I pochi casi nei quali è possibile erogare un finanziamento comportano sempre una concreta collaborazione su scala locale, con interventi progettuali e anche economici da parte di altri enti. Purtroppo non è questo il caso dello Stadio Filadelfia e un piccolo contributo, che può davvero incidere sul salvataggio di altri beni segnalati, poco potrebbe per il Filadelfia, data la complessità della sua situazione.
Lo storico dei censimenti passati dimostra chiaramente come non sia sempre possibile intervenire direttamente sui Luoghi posizionati ai primi posti in classifica: spesso è del tutto impossibile, anche se naturalmente sarebbe interesse del FAI, dato il campo in cui opera e la sua missione istituzionale, così come di tutti i cittadini che difendono il nostro Patrimonio, che ogni luogo, anche quelli con un solo voto, fosse salvato.
Sperando di avere chiarito il modo di operare del FAI in merito ai Luoghi del Cuore, La saluto cordialmente
Irene Strata

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LA NOSTRA REPLICA
Gentile sig.ra Irene Strata,
 intanto grazie per aver risposto all’appello del Presidente Onorario dell’associazione, ToroMio nonché Presidente del Torino Club Fedelissimi Pesaro e a Luciano Cavagnero. Notiamo che le due risposte sono molto simili anche se per noi restano entrambi superficiali e poco accorte.
 Per questo motivo non possiamo non soffermarci su alcune sue spiegazioni che rafforzano le nostre tesi.
 Lei afferma che la situazione del Filadelfia è complessa. A noi non appare così complicata in quanto c’è una Fondazione operante, alla quale chiunque può fare riferimento e può domandare di partecipare come socio sostenitore.
 Se si vuole fare un lascito basta impegnarsi dichiarando la cifra che si vorrà versare qualora la Fondazione disporrà di un conto corrente disponibile a ricevere le donazioni. Complicato? Non ci sembra. Ci viene il dubbio che lei abbia altre informazioni e nel qual caso sarebbe opportuno ce ne rendesse partecipi; dovrebbe comunque spiegarci cosa intende nello specifico quando parla di complessità.
 Inoltre il Filadelfia non ha bisogno di parole, articoli, filmati, speculazioni politiche, strumentalizzazioni pubblicitarie o altro. Ha bisogno di una sola cosa: essere ricostruito ed è per questo che oltre 10.200 tifosi granata hanno votato. Nessun altro motivo.
 Lei scrive "E’ fuorviante pensare che l’intervento diretto del Censimento a favore dei Luoghi segnalati consista esclusivamente nell’erogazione di un contributo economico, come specificato nel regolamento dell’iniziativa".
 Scusi la nostra semplicità di pensiero: un regolamento è un regolamento a cui ci si deve attenere. Gli altri scopi che voi avete in mente o che sono scritti qua e là e successivamente nel sito non possono essere collegati ad un regolamento esplicito. Su questo non si possono creare equivoci. Porre la questione nei termini da lei indicati sa molto più di “pubblicità ingannevole” in quanto da una parte si attrae il possibile interlocutore (con il regolamento) mentre poi si giustifica l’operato della giuria con la filosofia del FAI.
 La domanda è quindi: che cosa ci sta a fare il regolamento?
 Ad ogni modo ci perdoni, ma la sua e. mail svela gran parte delle contraddizioni dell'iniziativa e sembra dimostrare o che non si hanno le idee chiare, o che si vuole intenzionalmente ingannare l’interlocutore per indurlo a votare o peggio, che è stata prodotta una lacunosa spiegazione dell’iniziativa. Sta di fatto che lo stesso regolamento è stato applicato a piacimento infischiandosene del gradimento dei cittadini: per lo meno questa è la nostra percezione.
 Si è trattato, a nostro modo di vedere, un tentativo di sensibilizzazione dei cittadini con un'operazione di co-marketing riuscita molto, ma molto male.
 Se noi così abbiamo inteso, piaccia o no, la responsabilità è fondamentalmente del FAI e non del fruitore o cliente che dir si voglia, e per quanto si sia consapevoli che probabilmente non otterremo niente di concreto per il Filadelfia, la risposta al comportamento del FAI e a Banca Intesa da parte nostra, collettivamente o singolarmente, prima o poi arriverà: il marketing funziona così.
 Sinceramente di complicato noi vediamo solo il recupero da parte di FAI e Banca Intesa della situazione, a meno che non ci sia un vero e proprio “bagno di umiltà” che dovrebbe sfociare in tempi rapidi in una serie di comportamenti così riassumibili:
  • Rendere noto come sono stati valutati i voti delle cartoline, mettendo eventualmente a disposizione le schede per un controllo.
  • Prendere atto che il regolamento così scritto crea, a dir poco, equivoci
  • Rendere noto attraverso una relazione le motivazioni delle scelte fatte relativamente ai monumenti da restaurare
  • Rendere noti gli investimenti proposti per la restaurazione di ciascun monumento
  • Rendere noti i nomi della giuria
  • Rendere note le motivazioni dell’esclusione del Filadelfia in modo molto specifico e trasparente, senza evidenti superficialità
  • Rivedere la vostra posizione presa nei confronti del Filadelfia
Le ricordiamo che
a) stiamo parlando di un luogo dove ha giocato il Grande Torino che è stato il sostegno morale di tutta l’Italia nel primo dopo guerra ed unico orgoglio sportivo italiano di fronte al mondo in quegli anni.
b) vi state rivolgendo ad almeno due milioni di tifosi, secondo Google Analitics, un misuratore di mercato indipendente, di cui disponiamo dati oggettivi.
 A dimostrazione della nostra buona volontà, una delegazione di tifosi granata è disponibile ad incontrare una delegazione FAI-Banca Intesa per un reciproco e franco scambio di opinioni ed eventuali chiarificazioni.
In conclusione consenta una considerazione ironica, tipica ahinoi dei tifosi granata
Lei scrive al dr. Mario Patrignani “Lo storico dei censimenti passati dimostra chiaramente come non sia sempre possibile intervenire direttamente sui Luoghi posizionati ai primi posti in classifica: spesso è del tutto impossibile, anche se naturalmente sarebbe interesse del FAI, dato il campo in cui opera e la sua missione istituzionale, così come di tutti i cittadini che difendono il nostro Patrimonio, che ogni luogo, anche quelli con un solo voto, fosse salvato.”
E’ il “voto solo” che ci preoccupa: se così fosse potremmo votare ognuno per casa nostra o un rudere in un campo…e quali case o ruderi verrebbero scelti dalla giuria FAI ? Ci auguriamo sia una battuta, come la nostra.
Gentile sig.ra Irene, i voti dei cittadini, se richiesti, devono essere rispettati qualunque sia l’esito: è un principio della democrazia diretta, inusuale in Italia, utilizzata da oltre 140 anni in Svizzera e in molti altri Paesi democraticamente avanzati.
Distinti saluti
I tifosi granata
Francesco Atzori
 Simone Bellei
 Sergio Breida
 Roberto Canaparo
 Luciano Cavagnero
 Marina Cismondi (*)
 Marco Cubal (*)
 Roberto Delzotto
 Marco Fiammotto (*)
 Angelo Filippini
 Federico Fiaschi
 Gabriella Gardella
 Fabrizio Gatti (*)
 Gualtiero Gelmini
 Giancarlo Gennaro
 Adriano Mantovani
 Martino Mastrocchio
 Luisa Matteis (*)
 Guerino Mereu
 Mario Patrignani
 Pierpaolo Pesce
 Valter Perozzo
 Stefano RInaldi (*)
 Guido Regis
 Angelo Scalia
 Renato Scarenzio
 Guido Stori
 Maurizio Topino
 Mara Toschino (*)
(*) Tifosi che si sono aggiunti dopo la spedizione della email. Ci scusiamo con chi non è stato inserito: rinviate, per favore, la conferma della "firma".

In giuoco c'è non solo un qualsivoglia, pur piccolo, "intervento simbolico che a sua volta possa produrre meccanismi virtuosi sul territorio" quanto, piuttosto, la credibilità di una iniziativa, supportata da enti di primaria rilevanza morale e/o economica quale la stessa FAI e Banca Intesa, per la quale esiste un regolamento allo stato dei fatti disatteso da "modifiche in corso d'opera" ,forse a tutela di una attività di marketing peraltro ben celata dalla nobiltà dell'iniziativa.
Gabriele Gardella
http://www.toromio.net/it/content/no-fila-no-fai

30/01/12 - FILA ricoperto dalla neve



by Filippo L.

" tutti i giorni ogni volta che lo guardo mi fa male la ferita,ci hanno portato via la nostra STORIA la nostra CASA, ma inutile dire che noi non moriremo mai!!IL GRANDE TORINO è GIà LEGGENDA !! "

venerdì 27 gennaio 2012

27/01/12 - Sbriglio: «Stadio: Fassino che fa?»

Parla l'ex assessore allo sport
«Nessun atto per togliere le ipoteche, così si favorisce l'attendismo di Cairo»
« Finché l’Olimpico sarà ipotecato, il patron potrà evitare ogni investimento. Io avevo messo in moto gli avvocati, invece il sindaco... »

Sotto la foto:
Un’immagine della curva Maratona dello stadio Olimpico. Il Torino è tornato a giocare nell’ex Comunale, ristrutturato radicalmente, dalla stagione 2006-2007 (Liverani)

MARCO BONETTO
TORINO. E’ arrabbiato l’ex assessore allo Sport Giuseppe Sbriglio. «Arrabbiato e deluso. Non comprendo dove voglia arrivare il sindaco Fassino. Così facendo... anzi: così non facendo, finisce soltanto per favorire l’attendismo di Cairo. Lo dico con amarezza doppia. Perché in Comune sono un consigliere di maggioranza. E perché sono anche un tifoso del Toro».
Avvocato Sbriglio, perché ce l’ha con Fassino sugli stadi?
«Perché non sta facendo nulla per togliere le ipoteche dallo stadio Olimpico. E’ da maggio che guida la città, ma in tutti questi mesi la sua amministrazione non ha mosso un passo per liberare lo stadio. Per renderlo interessante. Interessante dal punto di vista economico e commerciale, intendo. Stiamo parlando di un bene della città. Non è accettabile perdere tempo o sbagliare strategia».
E’ molto severo. Nessuna giustificazione possibile?
«Non ne vedo. Ragiono. E ripenso a cosa avevamo fatto noi. Dopo pochi mesi da quando ero stato nominato assessore allo Sport riuscii a far levare le ipoteche che gravavano da anni sul Filadelfia. E che bloccavano ogni discorso. Fino a quel momento Cairo aveva potuto ripetere: “Io vorrei impegnarmi per il Filadelfia, ma è ipotecato, per cui ho le mani legate”. Ma non ha più potuto utilizzare questi argomenti una volta che siamo riusciti a liberare il Fila grazie anche all’impegno dell’avvocatura della città e alla collaborazione dell’Agenzia delle Entrate. Da quel momento si è sbloccato qualcosa. La Fondazione Filadelfia ha cominciato a marciare più spedita, si sono susseguiti gli incontri anche con il Credito sportivo, è stato lanciato ufficialmente il concorso di idee... Insomma, la macchina si è finalmente messa in moto, anche se aspetto ancora che la Giunta ci comunichi novità sul reperimento dei fondi necessari per riqualificare l’area e realizzare un centro sportivo a uso e consumo del Torino. Come da programmi, cioè».
Invece, per l’Olimpico...
«Invece per l’Olimpico non mi risulta che si sia fatto alcunché di significativo. Dopo aver liberato il Fila avevo dato mandato all’avvocatura perché si occupasse anche delle ipoteche dell’Olimpico. Ma poi è cambiata l’amministrazione. E tutto è stato lasciato cadere. In questi mesi in commissione avevo anche sollecitato la Giunta a far qualcosa. A riprendere l’iter, depositando il primo atto in Tribunale per cancellare le ipoteche. Ma non ho avuto riscontri. Per le ipoteche da 38 milioni che gravano sull’ex Comunale non si può transare come si fece per il Fila. L’avvocatura per prima ci aveva consigliato di avviare una battaglia giudiziaria, perché lo stadio può venir considerato da un giudice, con una sentenza appropriata, un patrimonio comunale “indisponibile”. Su cui in teoria non dovrebbero poter sopravvivere ipoteche. Ma certo se non si fa nulla nessun privato potrà mai essere interessato a prendersi in gestione quell’impianto e a investire dei soldi per far nascere attività commerciali connesse. E farlo fruttare. E così Cairo potrà continuare a rinviare gli investimenti per l’Olimpico, ammesso che veramente un giorno possa essere interessato ad acquistare lo stadio in diritto di superficie per il Torino».
Cairo non è mai andato oltre all’affitto.
«Appunto. A fine stagione scadrà il contratto. Vedo già la scena. Dirà che l’Olimpico è ancora ipotecato, che non potrà fare nulla di diverso che chiedere il rinnovo dell’affitto a prezzi sempre più bassi. Potrà dire che il Comune, proprietario dell’impianto, non ha fatto nulla per liberare lo stadio. E la Giunta dovrà persino dargli ragione. Assurdo. Altro che far valere in pieno gli interessi della città... Ecco perché così facendo Fassino rischia soltanto di fare il gioco di Cairo. E’ grave non aver dato un nuovo mandato all’avvocatura per sbloccare la situazione. Vorrei rivolgere pubblicamente una domanda a Fassino».
Che sarebbe?
«Quanto dobbiamo ancora aspettare perché si faccia qualcosa? In Comune abbiamo un’avvocatura capace, preparata, che nella fattispecie ha svolto un gran lavoro per togliere le ipoteche del Fila. In compenso sulle ipoteche si sta dormendo. E poi si lamentano se Cairo dice che l’Olimpico a queste condizioni non gli interessa... Per forza che non gli interessa! Sarebbe strano il contrario. Voi lo prendereste uno stadio ipotecato? Su, dai, siamo seri».

mercoledì 25 gennaio 2012

24/01/12 - La Fondazione Stadio Filadelfia rende noto il numero di contatti

24-01-2012
La Fondazione Stadio Filadelfia rende noto che al 24 gennaio 2012 il numero di contatti che hanno fatto riferimento alla segreteria con lo scopo di reperire informazioni relative al Concorso di idee è pari a 84.
I sopralluoghi effettuati direttamente sul campo Filadelfia sono stati 50.

http://www.fondazionestadiofiladelfia.org/home.html

sabato 21 gennaio 2012

21/01/12 - No FILA? No FAI!!!




Come fare autogoal con il marketing

di Luciano Cavagnero

Il 12 gennaio ho ricevuto la seguente news letter
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[ vedi http://www.iluoghidelcuore.it/luoghi_salvati_2011  ]

Voi li avete scoperti, amati e votati.
Oggi cominciamo a restituirli all'Italia.
A poco più di un anno dalla fine della quinta edizione del Censimento, FAI e Intesa Sanpaolo presentano i progetti per ridare un futuro a undici Luoghi del Cuore segnalati dagli italiani nel 2010.

I Luoghi sono stati individuati da una Commissione, così come da impegno preso nel regolamento ufficiale del censimento, secondo i seguenti criteri: numero di segnalazioni ricevute dal bene, valenza storico-artistica o naturalistica del luogo, importanza per il territorio di riferimento, attivazione degli stakeholder locali, possibilità di effettuare un intervento significativo e duraturo, anche se circoscritto.

..
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iscritta nel registro delle Persone Giuridiche della Prefettura di Milano al n. 86
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In un primo momento non ho fatto molto caso in quanto mi ricordavo vagamente che il mio voto per il Filadelfia non aveva consentito di fare arrivare al primo posto il luogo da me scelto. In seguito ho ricevuto la seguente email tallonata da altre molto meno dettagliate ma sempre stizzite per quanto successo, un paio sollecitavano addirittura l’intervento di legali.

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Ciao a tutti,
nei giorni scorsi ho ricevuto una lettera dal FAI, Fondo Ambiente Italiano, promotore di belle e lodevoli iniziative che vogliono riportare in vita quei monumenti e siti di interesse locale o addirittura nazionale che sono stati per molti anni lasciati soli al loro triste destino di abbandono e degrado.
Chi come me, nel 2010, ha votato in banca o via internet, il proprio “luogo del cuore”, deve aver ricevuto la stessa lettera.
Vivendo da qualche anno ormai nell’ambiente del tifo organizzato granata, mi ricordo che quell’anno ci fu un tam tam fatto di passaparola in cui si diceva “vota per il Fila, perché se risulta poi il più votato c’è possibilità che venga portato a conoscenza dell’opinione pubblica e magari ce lo ricostruiscono”.
Ora, non che io personalmente sia andato a votare con quella convinzione, però mi sembrava una cosa da fare, di votare il mio Fila. La votazione non implicava nessun costo, al massimo bisognava dare 2 dati personali e per male che andasse veniva dato risalto allo stato di abbandono e degrado di un sito che tutti noi (e non solo) crediamo sia stato ed è tutt’oggi un monumento storico dell’Italia, al di là di quello che rappresenta per noi tifosi.
Aprendo la lettera del FAI, però, ho constatato con rammarico ed un certo stupore che del Fila non c’è traccia. Nella classifica dei più votati, il Fila non c’è. Strano eppure qualcuno che bazzica su internet mi aveva detto che il Fila era stato il più votato online, superando di gran lunga il 2° sito che era la Casa Desanti Bossi di Novara. Svariati migliaia di voti su internet per il Fila.
Però la classifica doveva essere aggiornata con i voti delle cartoline di coloro che avevano votato in banca.
Nella classifica ricevuta il 6° posto è occupato dal Giardino di Piazza 4 Novembre di Bari con 4292 segnalazioni. Badate bene, non guardo al primo, ma al sesto posto. Stento a credere che i fantastici tifosi del Toro non si siano mobilitati almeno in 4500 per dare il proprio voto al Fila.
A questo punto mi chiedo se il Fila non sia un “Luogo” di valore storico e naturalistico o così importante per il territorio in cui è presente (altri parametri di valutazione da parte del FAI), oppure se siano stati i tifosi la causa del mancato piazzamento in classifica del Tempio, noi così sempre accusati di darsi le zappe sui piedi, tra i maggiori responsabili delle disgrazie societarie e tecniche degli ultimi 15 anni.
Mi spiego, magari presi dalla foga di votare ci siamo lasciati andare ad una serie variegata di nomi per identificare la stessa cosa: “Stadio Filadelfia”, Campo Torino”, “Campo Filadelfia”, “Torino Filadelfia”, “Fila”, “Filadelfia”, “Fossa dei Leoni”. Ecco che quei 4500 voti di cui sopra si sono sparpagliati e ciao classifica. Ripeto non la faccio una questione di primo posto, ma di classifica generale.
Poi vado su internet e sorpresa http://www.iluoghidelcuore.it/classifiche il Fila è 8° con 10291 segnalazioni. Ma nella lettera del FAI niente. Il FAI ha scelto, in maniera del tutto discrezionale, gli 11 luoghi del cuore da restaurare e valorizzare. C'è un bollettino postale allegato per fare un versamento e contribuire ai progetti. Ma come faccio a dare anche solo 10 euro per il Giardino di Piazza 4 Novembre a Bari, al Piè di marmo di Roma o peggio ancora ad una Chiesa????
Consoliamoci che ad oggi la nostra Casa Granata, FAI o non FAI, forse sta rinascendo. Tra un po’ finirà il concorso di idee e verrà scelto il progetto migliore. Poi sarà SOLO una questione di soldi.
Oh vuoi vedere che anche la crisi è colpa nostra?????????????
Gianluca
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A questo punto ho realizzato che dovevo approfondire la situazione ed è stato subito chiaro che qualcosa non ha funzionato nel meccanismo dell’operazione di co-marketing Fai-Banca Intesa San Paolo, anzi direi proprio che in gergo calcistico è stato fatto un bel auto-goal. Non è la prima volta che succede nel marketing.
Il meccanismo prevedeva la votazione di un luogo del cuore da parte di cittadini italiani attraverso un voto elettronico oppure con delle cartoline che si potevano richiedere nella Banca Intesa San Paolo. Durante i mesi maggio-settembre 2010 gli organizzatori si accorsero che certi monumenti ricevevano troppi voti per via elettronica con la stessa email per cui misero un controllo che ridusse notevolmente i voti ricevuti per certi luoghi. Insomma si accorsero che c’erano dei brogli. Un altro meccanismo discutibile era quello di conteggiare e riferire durante tutto il periodo delle votazione solo i voti elettronici: possibile che non fosse attuabile un aggiornamento mensile anche delle cartoline? Si trattava probabilmente di contare qualche centinaio di cartoline per filiale al mese e inviare via email il risultato al centro di raccolta. In questo modo probabilmente non ci sarebbero state strane sorprese come il risultato finale ha dimostrato capovolgendo in modo più che sospetto il risultato elettronico visti i presumibili brogli dimostrati per via elettronica, figuriamoci con cartoline: bastava farsi dare le cartoline in banca, andare a casa, procurarsi un elenco telefonico e il giochino per ridicolizzare questa operazione di marketing è fatto. Ovviamente di forma di controllo delle firme o cartoline non se parla. A conferma di quanto affermato nelle precedenti votazioni il monumento che aveva raggiunto il massimo di voti aveva superato di poco i 13000 voti con un trend di crescita delle prime 4 votazioni passate (2003-2004-2006-2008) da 7000 a 13000 voti: come mai di colpo 32000 voti? Un successo, forse, ma sicuramente un successo che non brilla di trasparenza. Basti pensare che il 30% delle firme di cittadini per ottenere un referendum sono generalmente annullate. Perché per esempio non è stata messa commissione di controllo delle cartoline eventualmente costituita da un organo terzo?
Nonostante questo il nostro Fila raggiunge l’ottava posizione.
A questo punto sono stati scelti gli 11 luoghi del cuore che potranno usufruire di contributi da parte del FAI per essere restaurati e sono stati scelti insindacabilmente da una commissione di tre persone (un rappresentante del FAI, un rappresentante di Banca Intesa e un autorevole esponente del mondo della cultura designato dal FAI): mi chiedo se dovevano scegliere loro in modo insindacabile che motivo c’era di chiederlo ai cittadini? Non ci sono già abbastanza luoghi da restaurare o il FAI non sa dove trovare monumenti che hanno bisogno di attenzione? Il motivo è ovviamente chiaro: è solo una operazione che ha generato parecchi contatti per il futuro sviluppo del FAI e dell’immagine della Banca Intesa e non di certo di avere delle indicazioni dai cittadini altrimenti sarebbe valsa la classifica tale e quale.
Inoltre non c’è neppure una relazione che spieghi i motivi delle scelte, almeno quello!!!
Mi viene segnalato che da qualche parte sul sito FAI c’è scritto quanto segue:
“I Luoghi sono stati individuati da una Commissione, così come da impegno preso nel regolamento ufficiale del censimento, secondo i seguenti criteri: numero di segnalazioni ricevute dal bene, valenza storico-artistica o naturalistica del luogo, importanza per il territorio di riferimento, attivazione degli stakeholder locali, possibilità di effettuare un intervento significativo e duraturo, anche se circoscritto.” Come dire “Facciamo quello che ci pare” tanto i parametri indicati non sono quantificabili.
Eppure l’aspettativa che si era creata nei tifosi granata per il Fila era comunque alta sia per la posizione in classifica che per il relativo alto numero di voti. E difatti non è tra i luoghi del cuore prescelti dalla giuria FAI. E’ stato però scelto un luogo a Viterbo con 745 voti (i voti del Fila sono 13,8 volte di più: evidentemente qualche criterio sopra indicato usato dalla loro giuria supera le 13,8 volte del Fila: mi piacerebbe scoprire quale o quali sono!!!) ad altri 6 luoghi del cuore che hanno avuto meno (cinque luoghi, molto meno) voti del nostro Fila!
Non contenti della presa in giro, ci vengono anche a chiedere i soldi per finanziare altri luoghi del cuore sicuramente interessanti ma che hanno ricevuto decisamente pochi voti (e quindi meno gradimento da parte dei cittadini) e voti di cartoline poco trasparenti (e su questo con i tifosi del Toro c’è poco da scherzare).
Dopo tutto questo penso che anche noi possiamo e vogliamo dare un insindacabile “messaggio concreto”

No Fila? No FAI!!! E ci aggiungo: No Banca Intesa.

Luciano Cavagnero

http://www.toromio.net/it/content/no-fila-no-fai

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N.D.R.: Aggiungo quanto risposto qualche giorno fa, ad un amico che mi segnalava la questione...

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Stra-concordo! ;-)
Lo scorso anno ci eravamo sbattuti un sacco, sia sui forum che sul gruppo http://www.facebook.com/groups/7134107395  , per coinvolgere più tifosi granata possibile, per far balzare il Fila in cima alla classifica del FAI, anche solo per far ottenere un rilievo nazionale all'attuale situazione del Tempio...
e si era ottenuto veramente un bel vantaggio online ( pur magari sfruttando qualche indirizzo email alternativo ;-)
Non appena ci eravamo accorti che tanti voti erano sparpagliati, avevamo scritto al Fai... e ci avevano risposto che avrebbero poi riunito tutti i voti relativi al Fila in un unico conteggio, cosa che in effetti avevano fatto, tanto è vero che il FILA era finito primo nella classifica online!
Dai, per il 1° classificato c'erano solo 75 commenti... il 2° 349... il 3° 256... per il FILA ben 3827 Commenti!
Poi, 'sta storia delle schede consegnate in San Paolo mi aveva fatto veramente incazzare, era troppo chiaro che non poteva essere vero che ci avessero superato così clamorosamente... ci hanno preso ben bene per i fondelli! :-\
Non apro manco più le email del Fai... infatti non avevo ancora letto cosa combinano quest'anno!

Oltre al FILA però, anche per altri migliori piazzamenti si possono lamentare con la commissione che invece ha scelto questi 10 luoghi da salvare [ http://www.iluoghidelcuore.it/luoghi_salvati_2011  ]

1° ... 1° piazzamento nel 2010
Eremi dell'Abbazia di Santa Maria di Pulsano
Monte Sant'Angelo (FG)
34.118 segnalazioni


2° ... 2°
Casa Desanti Bossi
Novara
26.150 segnalazioni


3° ... 3°
Chiesa di Santa Caterina
Lucca
19.238 segnalazioni


4° ... 5° piazzamento nel 2010
Chiesa di San Filippo Neri
Fermo
12.849 segnalazioni


5° ... 10° piazzamento nel 2010
Chiesa di San Bartolomeo
Isola di Stromboli, Lipari (ME)
9.089 segnalazioni


6° ... 25°
Giardino di Piazza 4 Novembre
Bari
4.292 segnalazioni


7° ... 29°
Arco Bollani
Udine
3.778 segnalazioni


8° ... 44°
Vucciria ed edicola marmorea del Genio
Palermo
2.495 segnalazioni


9° ... 54°
Piè di marmo
Roma
1.720 segnalazioni


10° ... 69° piazzamento nel 2010
Vetta Sighignola
Lanzo D'Intelvi (CO)
1.261 segnalazioni
____________________________________

Infatti queste erano le schede dei primi 10 piazzamenti del 2010 :

EREMI DELL'ABBAZIA DI SANTA MARIA DI PULSANO
1° classificato ... 1° salvato nel 2011
34.118 segnalazioni
75 Commenti
http://www.iluoghidelcuore.it/eremi_dellabbazia_di_santa_maria_di_pulsano 


Casa Desanti - Bossi
2° classificato ... 2°
26.150 segnalazioni
349 Commenti
http://www.iluoghidelcuore.it/casa_desanti-bossi


CHIESA DI SANTA CATERINA
3° classificato ... 3°
19.238 segnalazioni
256 Commenti
http://www.iluoghidelcuore.it/chiesa_di_santa_caterina_1


FORTEZZA SVEVO ANGIOINA
4° classificato ... ??????
15.988 segnalazioni
607 Commenti
http://www.iluoghidelcuore.it/fortezza_svevo_angioina_1


CHIESA DI SAN FILIPPO NERI
5° classificato ... 4° salvato nel 2011
12.849 segnalazioni
12 Commenti


STAZIONE RADIOTELEGRAFICA GUGLIELMO MARCONI A COLTANO
6° classificato ... ??????
12.291 segnalazioni
194 Commenti
http://www.iluoghidelcuore.it/stazione_radiotelegrafica_guglielmo_marconi_a_coltano


VECCHIO OSPEDALE CIVILE IN VIA QUARTI
7° classificato ... ??????
10.713 segnalazioni
61 Commenti
http://www.iluoghidelcuore.it/vecchio_ospedale_civile_in_via_quarti


+++++++++++++++++
STADIO FILADELFIA
8° classificato ... ??????
10.291 segnalazioni
3827 Commenti
http://www.iluoghidelcuore.it/stadio_filadelfia_1
+++++++++++++++++


PARCO PAPADOPOLI
9° classificato ... ??????
9.299 segnalazioni
142 Commenti


CHIESA DI SAN BARTOLOMEO - STROMBOLI
10° classificato ... 5° salvato nel 2011
9.089 segnalazioni
61 Commenti
____________________________________

Detto questo, almeno un po' di casino contro se lo meriterebbero...
e da me non riceveranno certamente manco un cent!

venerdì 20 gennaio 2012

23/01/12 - CdA Fondazione Stadio Filadelfia

GRUGLIASCO Villa Claretta. Museo Grande Torino

Il Consigliere regionale Gian Luca Vignale prenderà parte in qualità di Vicepresidente al CdA della Fondazione Stadio Filadelfia che avrà luogo alle ore 12.00 presso la sede del Museo Grande Torino sito a Villa Claretta di Via Berta,5 a Grugliasco.

http://www.vignale.net/appuntamenti.php?id=591

19/01/12 - 5.298 Giorni di Vergogna!!!

venerdì 13 gennaio 2012

12/01/12 - Trasmissione ToroAmoreMio - Stadio Filadelfia

Cambio gestione pizzeria... AmoreMio diventerà " Al Fila "




E. MONDONICO e A.COMI all'Hiroshima


venerdì 6 gennaio 2012

06/01/12 - Comi: ''Il Filadelfia è la nostra priorità assoluta''

Diretta dall'Hiroshima Mon Amour / Il dg Antonio Comi: "Subito in Serie A"

Giornata di festa per il popolo granata, nonostante l'infelice pareggio ottenuto contro l'Albinoleffe di Fortunato. A fine partita, all'Hiroshima Mon Amour di Torino, di Via Bossoli 83, è la volta di "Auguri Granata", la festa per i piccoli sostenitori del Torino.
Toro News, come annunciato, è presente in questo storico locale torinese e, a fine giornata, vi racconterà i momenti migliori di questa splendida giornata. Tra i tanti personaggi a salire sul palco, accompagnato da Chiosa, Suciu e Di Cesare, c'è spazio anche per il direttore generale Antonio Comi, che vuole subito chiarire i propositi per questo nuovo 2012.
Sollecitato dalla presenza di Emiliano Mondonico, invocato dal coro "Amsterdam, Amsterdam", il dirigente granata ha esordito così: " Dobbiamo ricominciare dalla A di Amsterdam ed il Filadelfia è la nostra prima priorità. Il presidente ha certificato il suo impegno, ora toccherà alle altre parti in causa. Noi, lo ripeto, ci impegneremo al massimo per la realizzazione di questo progetto ". Un altro segnale forte da parte della dirigenza granata, sempre più convinta del progetto trainato da Giampiero Ventura. Parole importanti, che risollevano il morale dopo lo scialbo 0-0 di questa mattina.
http://www.toronews.net/?action=article&ID=25703

04/01/12 - Cairo: "Per il Fila saremo presenti!"

" Da Cairo ci aspettiamo però un impegno concreto su un argomento quale il Filadelfia, che per importanza supera ogni discorso programmatico.
Gli facciamo presente che poco ci colpiscono i titoloni roboanti e le dichiarazioni d’intenti, specie perché la Fondazione sta lavorando secondo l’iter istituzionale previsto, e Fassino nel precedente numero di TNMagazine ha rilasciato parole importanti. Dice: “A breve ci sarà un incontro, un grande incontro. Presenti saremo noi con tutte le componenti della Fondazione Filadelfia, il Comune nella persona del sindaco Fassino, la Regione e -spero- il Credito Sportivo. Spero, perché l’idea di farlo entrare a pieno titolo nel gruppo che discuterà la ricostruzione dello stadio mi alletta molto; lavorerò pertanto in questa direzione”, dice Cairo. Un altro annuncio, dopo quelli legati al calciomercato e al responsabile delle giovanili: attendiamo un 2012 colmo di fatti. "

Trafiletto tratto dal quinto numero di TN Magazine.

Il presidente: "L'esperienza insegna...".
Tante esclusive, tanti approfondimenti. GRATIS PER TUTTI!

...
Abbiamo fatto una lunga chiacchierata con Urbano Cairo. Un’intervista a tutto tondo nella quale il presidente ha tenuto a precisare quanto sia forte l’intento di programmazione. Ma si è parlato anche di mercato, di giovani e di Filadelfia. Ma non vogliamo anticipare tutto!

 

Scarica TN Magazine N°5 - Gennaio 2012
http://www.toronews.net/TN_Magazine_20120103.pdf


http://www.toronews.net/?action=article&ID=25659

Come era...

lunedì 2 gennaio 2012

13/12/11 - CONCORSO DI IDEE STADIO EX FILADELFIA: I DUBBI DI ARCHITETTI E INGEGNERI

L'OAT e l'Ordine Ingegneri di Torino hanno ricevuto a settembre 2011 dalla Fondazione Stadio Filadelfia una bozza di bando per un concorso di idee per la ricostruzione dell'impianto "ex Filadelfia", ed una richiesta di parere sui contenuti del bando.
Il parere, come di regola, è stato redatto in applicazione delle norme di legge esistenti e dei principi di "buona pratica" desunti da esperienze ormai decennali sull'esame di bandi di concorso e di collaborazione gratuita con gli enti per la corretta formulazione degli stessi, ed è stato formulato con spirito costruttivo al fine di suggerire alla Fondazione Filadelfia le migliori soluzioni alle complesse problematiche che la gestione di un concorso comporta.
In tale logica sono state svolte alcune osservazioni al testo presentato in merito a:
•prescrizioni sull'incompatibilità dei concorrenti riferite ai componenti della Commissione Giudicatrice poco applicabili con la normativa esistente, di cui si è consigliato lo stralcio (solo per la parte relativa all'incompatibilità dei partecipanti nei confronti della Commissione Giudicatrice);
•modalità di presentazione degli elaborati poco definite, il che può comportare difficoltà nella fase di valutazione oltre che non tenere conto di eventuali necessità di esposizione degli elaborati nelle fasi successive al concorso;
•richiesta di stima dei costi ritenuta eccessiva, da ridurre a contenuto della Relazione;
•richiesta di curriculum in sede di iscrizione poco opportuno se non ne è specificato l'uso e l'esame successivo alla definizione della graduatoria;
•modalità di richiesta e risposta ai quesiti posti dai concorrenti non chiare;
•modalità di nomina e composizione della Commissione Giudicatrice poco approfondita;
•considerazione sul criterio di valutazione relativo alle barriere architettoniche;
•necessità di fornire ai concorrenti un'adeguata documentazione grafica in formato digitale adatta ad essere elaborata senza eccessivo dispendio da parte dei concorrenti;
•valutazione sui dettati dell'art.108 del Codice Appalti relativo alla possibilità di attribuzione degli incarichi successivi.

In data 11/11/2011 è pervenuto agli Ordini il bando in stesura definitiva, pubblicato sugli organi consueti (GUCE) e, quindi, divenuto operativo. Dalla lettura del bando tuttavia si riscontra:
•la questione dell'incompatibilità è stata risolta un po' troppo semplicemente stralciando l'intero articolato;
•permane la richiesta di un Computo Metrico seppure sommario che può apparire eccessiva rispetto al livello di progettazione richiesto ed al premio stabilito;
•il curriculum viene ancora richiesto seppure come semplice allegato alla domanda di iscrizione;
•le richieste di specificazione delle modalità di formazione e composizione della Commissione Giudicatrice sono state ignorate;
•gli elaborati grafici di rilievo non vengono forniti (c'è solo la documentazione storica);
•viene rilevata inoltre una notevole diminuzione dei premi ai vincitori: è una scelta che cambia in modo importante il tipo di concorso, ridimensionandone la potenziale importanza e l'interesse stesso dei possibili partecipanti.

Gli Ordini hanno consigliato alla Fondazione Filadelfia un'attenta valutazione delle problematiche ancora aperte con successiva integrazione "in itinere" del bando, oppure con chiarimenti esaustivi in sede di risposte ai quesiti dei concorrenti con particolare riferimento ai seguenti elementi:
1.Computo Metrico: specificazione che il Computo Metrico richiesto ha caratteristiche di larga massima;
2.Curriculum: specificare che l'analisi dello stesso avverrà successivamente alla definizione della graduatoria e non costituirà elemento di valutazione;
3.Commissione Giudicatrice: specificare, almeno in sede di apposita deliberazione al momento della nomina, i criteri di formazione e composizione (artt. 84, 106 e 107 Codice Appalti);
4.Fornitura di supporti grafici di rilievo dello stato di fatto in formato .dwg o indicazioni per il reperimento degli stessi.

Sin qui la parte "istituzionale" nel rapporto fra gli Enti, ma il Concorso è ormai avviato e riguarda un Tema di grande interesse, considerato anche l'affetto e la passione che la vicenda umana, sportiva e sociale del "Toro" suscita nel cuore dei torinesi e non solo.

UN COMMENTO FINALE
Quindi un bel tema con un bando corretto dal punto di vista "normativo" ma poco attento in alcuni aspetti che possono essere ancora migliorati. Ai colleghi che intendono partecipare (che presumibilmente non saranno pochi!) si consiglia di richiedere all'Ente Banditore chiarimenti, precisazioni e qualche sforzo in più sugli elaborati a supporto. Peccato per i premi troppo bassi.

All'Ente ci sentiamo di raccomandare una attenzione particolare alla formazione della Commissione Giudicatrice in termini di competenza e qualità, oltre che rappresentatività.

13/12/2011