giovedì 28 febbraio 2013

Come era ...

 
1991 - Mondonico al Fila
by dylan
 
Tratta da: Forzatoro.net   -   Articolo: Stasera ho visto il Mondo

 

martedì 19 febbraio 2013

19/02/13 - Fondazione: da 2 anni costretta alla moviola

IL CASO FILADELFIA
 
TORINO. Meno male che esiste, la Fondazione Filadelfia. Faticosamente costituitasi due anni fa: a marzo scatta il momento del compleanno, ma di festeggiare non è che ci sia poi così tanta voglia. Perché in 24 mesi di lavoro intenso i passi mossi in direzione ricostruzione sono davvero pochi. E soprattutto vanno al rallentatore, inevitabile quando di mezzo ci sono scelte politiche e procedure istituzionali da rispettare. Il punto semmai è un altro: sul Filadelfia di tempo se ne è perso a profusione in passato, dal luglio del 1997 in avanti, tra promesse non mantenute, chiacchiere inutili e assordanti silenzi. Normale che il tappo della pazienza di chi ci tiene al Filadelfia - dunque i tifosi granata - sia saltato da tempo e che le vicende più recenti abbiano ulteriormente sconcertato chi aspetta da una vita di assistere a una vera svolta verso la rinascita. La costituzione della Fondazione, passaggio nodale per la ricostruzione del Filadelfia, aveva aperto uno squarcio di luce in 15 anni di buio e dolore. Le buone intenzioni di chi l’ha costituita non sono mai state in discussione: anche perché a vigilare ci sono, anche lì, i tifosi. Pure senza bisogno di sintetizzare, dato che i passi avanti sono stati appunto ridotti, da quando c’è la Fondazione in concreto si sono poste le basi di un progetto ben definito, ma che non è ancora definitivo, aspettando il bando. E si sono posti i termini economici dentro i quali rientrare, però in sostanza non ci sono i soldi. Almeno non sul conto corrente della Fondazione. Il Comune di Torino è in attesa di progetto definitivo e piano finanziario, come se la vicenda Filadelfia (serve ricordare che l’area è proprietà del Municipio?) fosse nata all’improvviso qualche giorno fa, dal nulla. Intanto le lancette passano e la discarica a cielo aperto resta, lì dove si è costruita parte di storia del calcio e d’Italia. Certamente se il Torino, inteso come società, avesse battuto i pugni la situazione adesso sarebbe diversa. Ma siccome la musica pare aver cambiato ritmo, è auspicabile che la Fondazione trovi il via libera per accelerare. Possibilmente dal 4 marzo, quando è fissato il prossimo CdA.
S.L.
Foto: Dello stadio Filadelfia ormai sono rimasti soltanto i ruderi

domenica 17 febbraio 2013

16/02/13 - ...E dovrebbe bastarci una lettera?

La Città di Torino non deve dare niente per il Filadelfia se non quanto dovuto
 
Agli sgoccioli di una campagna elettorale quanto mai poco sentita, si assiste al montare di quel sentimento definito “anti-politica” che tende ad associare le caratteristiche peggiori del malgoverno italiano a tutti i facenti parte dell'ambiente, indistintamente.
Riesce difficile dunque immaginare che una lettera, una semplice lettera, venga sbandierata - da parte di uomini politici - come fosse un editto da strillare in piazza con sigillo imperiale in bella vista a garantirne imperitura validità. Eppure é così: incalzati in merito all'evolversi (o involversi?) della questione Filadelfia, diversi amministratori pubblici torinesi hanno usato “la lettera di Fassino” come inattaccabile vessillo della propria buona fede; “
di cosa dubitate, c'é la lettera di Fassino!”, “Ma come, non avete visto la lettera di Fassino?”.
Ma cos'é, questa lettera, diffusa ieri mattina in tempo reale su queste pagine?
Innanzitutto sì, é la promessa scritta di un politico. Bene.
Pecchiamo forse della suddetta “anti-politica” se diciamo che normalmente in Italia chi al potere fa a gara con i colleghi a chi si rimangia più promesse, e che la data da segnarsi sul calendario sarà eventualmente quella in cui un impegno verrà invece mantenuto? Specie sul Filadelfia.
Andando comunque ad analizzare l'oggetto delle righe vergate dal Sindaco o da chi per lui, non scorgiamo nulla di nuovo, se non il ribadire una promessa già infranta (il milione da accreditare entro il 31/12). Vengono ricordati il totale di 3,5 milioni che verranno (forse) versati dalla Città, l'analoga cifra da parte della Regione, il milione promesso da Cairo in merito al quale si fa notare che ancora manchi la “formalizzazione” (giusto: presidente...?), e poi eccola, la novità: “Per questo – continua il primo cittadino - ho sollecitato il presidente Chiabrera a che la Fondazione presenti il progetto definitivo e il relativo piano finanziario entro il 15 maggio per passare così successivamente al più rapido avvio delle procedure operative”.
Paragrafo, questo, che da più parti stamani é stato definito “ultimatum” di Fassino.
“Ultimatum”? Ma un ultimatum non é, per sua natura, un ennesimo avviso, una richiesta che é stata preceduta da molteplici analoghe, di norma non risposte?
Domanda che ci poniamo legittimamente, questa, dal momento che di “progetto definitivo” e “piano finanziario” non era mai stata fatta né domanda né anche solo menzione, fino a ieri. E adesso, d'emblée, ecco una condizione definita necessaria per avere quanto spetta di diritto da anni allo stadio Filadelfia, alla tifoseria del Toro e alla cittadinanza torinese.
Già, perché non ci stanchiamo mai abbastanza di ripeterlo: i soldi che il Comune deve riconoscere per uno dei monumenti dei quali dovrebbe andare più orgoglioso non sono soldi pubblici, sono soldi del Filadelfia, che la Città di Torino tiene in ostaggio e che deve sbloccare.
Invece, ora una nuova trovata, per ritardare anche solo quell'elemosina promessa entro lo scorso 31 dicembre.
E' del tutto evidente che la Fondazione non può produrre un piano finanziario in assenza di un bando di concorso per il progetto e del relativo vincitore, perché non conoscerebbe troppi dettagli dell'opera, che avrebbero il loro bel peso sul piano stesso (materiali, manutenzione etc).
Se qualcuno, giunto fin qui, volesse ancora provare a credere alla buona fede di chi é preposto a sovrintendere alla storia del Filadelfia, potrà fare il confronto con l'analoga lettera di richieste che venne indirizzata alla Juventus FC quando si trattò di porre mano ai lavori dell'altro stadio: non vi troverà condizioni quali piano finanziario etc, né scadenze tanto inverosimili, perché in effetti...non troverà alcuna lettera di richieste.

(foto da Tutto_FILA)
Scrivi a Alessandro Salvatico
 
http://www.toro.it/press/view/2040

sabato 16 febbraio 2013

16/02/13 - Fila, il progetto a maggio per avere i finanziamenti

L’IMPEGNO IERI IN COMUNE
Il sindaco garantisce 3,5 milioni, che si sommeranno ai contributi di Cairo e Regione. I tifosi scettici: «Continui ritardi». Chiabrera: «Ce la faremo»   
 
MARINA SALVETTI
TORINO. Ora c’è una nuova data, il 15 maggio, anche se i rappresentati dei tifosi granata nella Fondazione restano scettici su tempi e modi della ricostruzione del Filadelfia. Le parti, a parole o con impegni scritti, come quello del sindaco Piero Fassino , sono d’accordo nell’erogare gli stanziamenti nel momento in cui sarà presentato il progetto edilizio definitivo e il piano di finanziamento. Adesso tocca al presidente Luigi Chiabrera accelerare i lavori per produrre i documenti necessari. «Ce la faremo - sottolinea -. Il progetto è pronto, nell’arco di tre mesi pure il piano economico».
LA COPERTURA ECONOMICA E’ stata una mattinata comunque movimentata nella sala dei capogruppo, al secondo piano del Comune, dove persino i posti in piedi sono andati esauriti visto l’argomento delicato e l’interesse che suscita la ricostruzione del tempio granata. La lettera del sindaco - come ha sottolineato l’assessore allo Sport Stefano Gallo - è stata molto chiara sulle intenzioni del Comune e degli altri soggetti coinvolti. «La città di Torino conferma lo stanziamento di 3.5 milioni», divisi in tre tranche: 1 nel 2013, 1 nel 2014, 1.5 nel 2015. «La Regione - continua il primo cittadino - si è impegnata a erogare 3.5 milioni nell’arco di vent’anni per quote annuali di 275 mila euro al fine di coprire i mutui contratti dalla Fondazione». Gian Luca Vignale , in rappresentanza della Regione, annuisce: «Noi ci faremo da garanti». Infine, anche il Torino farà la sua parte, come ha confermato Giuseppe Ferrauto , membro del Cda del club. «Stiamo costituendo una fondazione, intitolata alla memoria della mamma del presidente, dopodiché erogheremo il milione promesso. Il club, invece, si accollerà i costi di gestione», ovvero l’affitto e la manutenzione di quello che diventerà il centro sportivo del Toro. Insomma, il sindaco ci ha messo la faccia, ma è scivolato sulla buccia di banana sbagliando il nome del club: non «Torino calcio», come scritto sulla lettera, ma Torino Fc.
LA PROTESTA In apparenza la macchina sembra pronta e in attesa soltanto del progetto e del piano per partire con il primo mattone. In realtà i tifosi restano dubbiosi. «Non mi tranquillizza leggere 15 maggio, visto che non c’è scritto di quale anno - ironizza Domenico Beccaria , rappresentante del popolo granata - . E’ dal 1998 che le ruspe sono uscite dal Fila. Ai primi di gennaio ho chiesto a Gallo il perché del mancato versamento dei fondi e lui mi ha risposto che era per l’assenza di un vero e proprio progetto, ma nessuno ha mai detto al Cda di presentarlo... E’ fuori dal mondo che le due istituzioni non si parlino. I 3.5 milioni sono soldi del Filadelfia che il Comune custodisce. Prima saranno erogati, prima saremo tranquilli». Ci prova l’assessore Gallo a rassenerare gli animi. «I soldi ci sono ma per stanziarli chiediamo un piano economico di gestione per impedire che nei prossimi anni si creino disavanzi». Alla luce di questi numeri il Filadelfia costerà 8 milioni, ridimensionato rispetto ai 20 del concorso d’idee: poi dipenderà anche dalla capacità di “vendere” le aree commerciali recuperare soldi per la gestione.
 


http://rassegnastampa.comune.torino.it/rassegna/imgrs.asp?numart=1SFJ0R&annart=2013&numpag=1&tipcod=0&tipimm=1&defimm=0&tipnav=1&isjpg=S&small=N&usekey=B6FHI&video=0


Filadelfia, Fassino accelera - GRP Televisione
 
 


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16-02-2013 LA STAMPA Cronaca di Torino Pag. 57
ULTIMATUM SUL FILADELFIA "PROGETTO ENTRO IL 15 MAGGIO"
Silvia Garbarino


http://rassegnastampa.comune.torino.it/rassegna/imgrs.asp?numart=1SFJ7L&annart=2013&numpag=1&tipcod=0&tipimm=1&defimm=0&tipnav=1&isjpg=S&small=N&usekey=B6FHI&video=0


La Stampa - QUI TORO Filadelfia, il milione della discordia. Fassino: “Progetto entro 15 maggio”Fumata nera dopo l’incontro tra Comune e la Fondazione. Per sbloccare i soldi serve il piano definitivo dell’opera
 Francesco Manassero


http://www.lastampa.it/2013/02/16/sport/calcio/qui-toro/filadelfia-il-milione-della-discordia-fassino-progetto-entro-maggio-03B8estAIw3rE8l24e7iyI/pagina.html

16-02-2013 IL GIORNALE DEL PIEMONTE  Pag. 3 
ECCO I SOLDI PER IL FILA, MA I LAVORI NON INIZIANO (Aco)
 


http://rassegnastampa.comune.torino.it/rassegna/imgrs.asp?numart=1SFH7W&annart=2013&numpag=1&tipcod=0&tipimm=1&defimm=0&tipnav=1&isjpg=S&small=N&usekey=B6FHI&video=0


16-02-2013 TORINO CRONACAQUI  Pag. 9  FILADELFIA, IL COMUNE CONFERMA GLI IMPEGNI MA MANCA LA FIRMA DI CAIRO 

http://rassegnastampa.comune.torino.it/rassegna/imgrs.asp?numart=1SFI2A&annart=2013&numpag=1&tipcod=0&tipimm=1&defimm=0&tipnav=1&isjpg=S&small=N&usekey=B6FHI&video=0
 

15/02/13 - Filadelfia, l'ennesima presa in giro di Fassino

Comunicato stampa del Movimento 5 Stelle Torino

15 Febbraio 2013
Con sbigottimento abbiamo assistito stamattina in Municipio all'ennesima presa in giro a riguardo dello stadio Filadelfia, quando l'assessore Gallo e il presidente Cassiani hanno avuto un'accesa lite davanti a tutti pur di essere i primi ad annunciare quella che era stata confezionata, con tanto di lettera firmata dal Sindaco, come una "buona notizia". La notizia era in realtà, nonostante le ampie promesse e assicurazioni dello scorso anno, lo slittamento di un anno del finanziamento comunale al progetto Filadelfia, dal triennio 2012-2014 a quello 2013-2015! "Da un mese avevamo presentato una interpellanza per chiedere dove fosse finito il milione del Fila" commentano i consiglieri Bertola e Appendino. "Hanno tergiversato per un mese e poi si sono presentati con una scusa insostenibile per nascondere il mancato versamento di una cifra che non è nemmeno loro, ma viene dai milioni incassati negli anni dalla Città per le speculazioni sull'area!" Nello specifico, la scusa era che il presidente della Fondazione (espresso dalla giunta Fassino) non aveva ancora comunicato alla giunta Fassino il piano finanziario dell'opera... forse perché la giunta non gliel'aveva mai chiesto! Facciamo notare che il sindaco non sa nemmeno come si chiama la società granata, parlando nella sua lettera di un ormai inesistente (da quasi 8 anni) "Torino Calcio", come fatto notare con stizza dallo stesso rappresentante della società di Cairo... Questo schiaffo si aggiunge alla scandalosa svendita dell'area Continassa alla Juventus, al diniego della richiesta (sottoscritta da oltre 3000 cittadini e formalmente da noi presentata alla commissione toponomastica) di intitolare lo stadio al Grande Torino, e a vent'anni di promesse mai mantenute. La Città, per propria incapacità, non è nemmeno riuscita a incassare i 4,3 milioni di euro di ipoteche lasciate dalla Ergom a garanzia della ricostruzione! Nonostante questo, negli anni molti milioni di euro sono stati incassati dal Comune "in conto Fila", dall'ipermercato Bennet e dai costruttori che hanno utilizzato le cubature immobiliari generate dall'area. Dove sono finiti? I consiglieri concludono: "Non è questione di tifo, ma di rispetto per un patrimonio sportivo, culturale e sociale di importanza nazionale, nonché per un quartiere che aspetta da anni la riqualificazione dell'area: il Comune smetta di promettere e inizi a fare... o a fine 2013 ci diranno che l'inizio del finanziamento slitta ancora al 2014?"
 
Ieri alle 11.45
Stamattina commissione sul Filadelfia, in cui (litigando pure apertamente tra l'assessore Gallo e il presidente Cassiani per chi doveva essere il primo a dare la "buona notizia") si è capito che Fassino ha rimandato di un anno il pagamento alla Fondazione del primo milione di euro (di soldi già incassati negli anni dal Comune apposta per la ricostruzione!), usando come scusa che la Fondazione (diretta dal rappresentante della Città) non ha inviato alla Città il piano finanziario dell'opera, che la Città peraltro non aveva mai chiesto prima di prendere questa decisione...

venerdì 15 febbraio 2013

15/02/13 - Fila, per il milione dal Comune slitta tutto!

Tempo reale / Il milione che doveva essere stanziato entro il 31/12, slitta al 15 maggio 2013

Il discorso vira poi sullo Stadio Filadelfia. Da segnalare l'arrabbiatura dell'Assessore Gallo che ha minacciato di lasciare la sala perché Cassiani, presidente della Commissione, voleva parlare per primo.
Ristabilita la normalità, prende la parola Stefano Gallo: "Io e il sindaco abbiamo incontrato Cairo e lui ha confermato il suo impegno da un milione di euro". E' poi Cassiani a prendere la parola per leggere una lettera del sindaco Fassino, che ribadisce l'impegno di 3.5 milioni di euro.
A rispondere è Chiabrera, presidente della Fondazione Filadelfia: "Parliamo di una cosa che ci sta molto a cuore. Come cda della Fondazione Filadelfia, abbiamo deciso di mantenere il profilo giusto, non di protagonismo. Adesso ci aspettiamo un occhio di riguardo, ci aspettiamo che ci venga data attenzione". Chiabrera parla poi dell'aspetto economico: "I soldi del budget potrebbero essere sufficienti se ci saranno altri interventi".
Fassino ha chiesto che Chiabrera presentasse il progetto definitivo entro il 15 marzo. Così il presidente a riguardo:"Ce la faremo a fare tutto entro i limiti di tempo".
E' il turno di Ferrauto che parla a nome di Cairo: "Ribadisco l'impegno del presidente del versamento del milione di euro".
Vignale, in rappresentanza della Regione Piemonte, analizza la situazione: "Essendo la Fondazione un ente privato, la regione dà la disponibilità a erogare un mutuo e a farsi da garante".
Vittorio Bertola, consigliere del Movimento 5 Stelle, è pungente: "Perché la giunta non ha deliberato per il fondo di dotazione visto che era già stato messo a bilancio? Perché non sono stati dati i fondi di concessione?"
Beccaria parla della lettera del sindaco Fassino (che è possibile leggere qui a fianco): "Non mi tranquillizza per nulla leggere 15 maggio, visto che non c'è scritto nemmeno di quale anno. E' dal '98 che le ruspe sono uscite dal Fila. Ai primi di gennaio ho chiesto a Gallo il perché del mancato versamento dei fondi e lui mi ha risposto che era per l'assenza di un vero e proprio progetto, ma nessuno ci ha mai detto di presentarlo".
A Beccaria, risponde Gallo: "Il Filadelfia è nel programma del Sindaco, era nel programma precedente ed è ancora nei progetti". Gallo aggiunge: "Io preferisco che i soldi vengano concessi dopo e che tutto sia sano e stabile dal punto di vista finanziario e chiarisco che si tratta del 15 maggio 2013".
Adesso, intervento prettamente legale dell'avvocato Andrea Voltolini, membro della Fondazione Filadelfia: "I soldi che stanzia il Comune arrivano da operazioni precedenti, quindi non è denaro pubblico. La città li custodiva".
Beccaria al veleno nei confonti dell'assessore Gallo: "I soldi sono custoditi dal Comune, non sono vostri! Il comune non dà denaro a titolo di elemosina, quelli sono soldi che devono andare al Fila". Beccaria parla di un altro tema 'scottante': "Consegno le 3mila firme per la denominazione 'Stadio Grande Torino' l'attuale Olimpico".
Scrivi a Redazione
 
http://www.toro.it/press/view/2017




15/02/2013

Gallo: "Fila? La lettera di Fassino è chiara, tutto messo per iscritto"

Beccaria: "Questi slittamenti mi preoccupano non poco". Sbriglio: "I soldi non sono pubblici, sono del Fila"
In V Commissione, questa mattina, si è discusso di ipoteche dello stadio Olimpico (qui la nostra diretta) e di Filadelfia. Al termine della riunione, l'assessore Gallo è tornato su quanto discusso: "L'Olimpico è impianto ampiamente in attivo. Le ipoteche? Sono un costo che la città sostiene. Con l'avvocatura stiamo studiando una strategia. Il Fila? Abbiamo riconfermato per iscritto i fondi promessi e ovviamente per fare questa opera serve un piano finanziario da parte della Fondazione". Un piano di cui non si era parlato negli scorsi mesi, con i soldi promessi entro il 31/12/2012 senza che si facesse accenno al piano stesso: "No, è da un anno che parlo anche attraverso la stampa di questo, basta leggere tutti i giornali sportivi...se è la volta buona? Meglio aspettare sei mesi in più ed essere all'attivo, non avere buchi".

Una lettera, quella del sindaco Fassino, che ha lasciato piuttosto perplessi i membri della Fondazione, su tutti Domenico Beccaria: "Questi slittamenti mi preoccupano, è ora di farla finita. I tifosi hanno diritto ad avere risposte e fatti puntuali. Sul Fila si è già scherzata abbastanza: ora bisogna mettere questi soldi in cassa in modo da procedere in maniere veloce. Voglio essere fiducioso, credo che il lavoro fatto da noi fino ad ora sia stato importante, ma ora ci vogliono fatti. Bisogna muovere la terra e il cemento, i tifosi non vogliono rendersi paravento di situazioni poco trasparenti".

Sulla scia delle parole di Domenico Beccaria anche il consigliere, e predecessore di Gallo, Giuseppe Sbriglio. Una risposta alle ipoteche sull'Olimpico non è stata data: "Forse non c'era il tempo ma di fatto non sono state date risposte, assolutamente. Ho chiesto che possa venire in Commissione l'Avvocatura. L'Olimpico è un bene della città, che costa alla città, in termini di manutenzione e di mutuo. Il Torino FC ne usufruisce e ha sempre rinnovato l'affitto annuale: per renderlo appetibile si dovrebbe trovare uno strumento per fare in modo che queste ipoteche non ci siano. Chi investirebbe su uno stadio su cui gravano precedenti ipoteche? Lo chiedo a gran voce: mi auguro che tutti gli attori interessati possano partecipare e dire cosa c'è da fare. Se è il caso di parlare con l'Agenzia delle Entrate per togliere le ipoteche, ad esempio. L'importante è però fare in fretta". Poi sul Filadelfia:
"Questa cifra, i 3 milioni e mezzo, è destinata al Fila, non è una cifra che l'amministrazione dona sottraendola ad altre attività, sono soldi incassati allora per il Fila. Tutto è slittato, ora c'è una lettera in cui si chiede un piano finanziario, ma probabilmente se queste richieste fossero state fatte prima magari si sarebbe arrivato alla fine dello scorso anno a versare questa cifra".
Scrivi a Ivana Crocifisso
http://www.toro.it/press/view/2023

15/02/13 - Fondazione Filadelfia OGGI SUMMIT IN COMUNE

Il 4 marzo c’è il CdA
 
TORINO. Questa mattina alle ore 9, nella Sala Capigruppo del Municipio di Torino, il Comune avrà la grande occasione di dimostrare con inequivocabile certezza la propria intenzione di fare sul serio, quando si tratta di ricostruzione del Filadelfia. Saranno presenti i membri del CdA della Fondazione, arriverà anche Ferrauto, braccio destro di Cairo e rappresentante del Torino Fc. Oltre chiaramente a Regione Piemonte e tifosi, senza dimenticare il Collegio dei fondatori e il presidente del CdA, Chiabrera: non mancherà nessuno insomma, nemmeno l’assessore allo Sport, Gallo, a fungere da ideale portavoce del sindaco Fassino. Si parlerà di soldi, chiaramente: perché il tema più caldo è quello che di fatto rallenta palesemente i pachidermici passi che la Fondazione è costretta a muovere nel processo che deve portare alla ricostruzione. Si parlerà dell’ormai famoso milione che il Comune avrebbe dovuto corrispondere proprio alla Fondazione entro la fine di dicembre e che ancora non è arrivato. E sulla base di quello che uscirà dal summit chiave di questa mattina il CdA trarrà le proprie conclusioni e definirà i prossimi impegni. E’ già calendarizzato il CdA: il 4 marzo, un lunedì. A meno che di novità dal Municipio talmente grandi da portare a spostare l’incontro. «Vogliamo chiarezza sulle intenzioni e sui soldi», ribadisce Domenico Beccaria, rappresentante del tifosi e membro del CdA. Oggi si avrà una fondamentale verifica.
S.L.
Foto: Il Fila è stato abbattuto a partire dall’estate del 1997 (LaPresse)
 
 

15/02/13 - Cairo: «Filadelfia, l’ora di agire»
 
ACCELERAZIONE IN VISTA?
PRESIDENTE Cairo, notizie brutte. Massimo Cellino arrestato.
«Conosco Cellino da molto tempo, c’è stato anche un buon rapporto. Ultimamente meno, a causa di quanto è accaduto in estate per Canini, ma la notizia resta dolorosa».

Tutto ruota attorno all’impianto di Is Arenas, dove il Toro “dovrebbe” giocare tra dieci giorni.«In effetti molto spesso la decisione è arrivata all’ultimo momento. Quel giorno mi piacerebbe poter stringere la mano a Cellino prima del via».
A proposito di stadi, anche se è l’unico elemento di contatto: domani in Comune si affronterà la situazione del Filadelfia, lei può riassumercela?«A ottobre mi vidi con il sindaco e annunciai la volontà di creare una fondazione, intitolata a mia mamma, per la quale avrei stanziato un milione destinato alla ricostruzione del Filadelfia. Un contribuito da aggiungere ad altri. Penso che sia tempo di accelerare, di dare impulso al tutto. Confermo che sono concretamente pronto a procedere con il versamento, a patto che proceda pure la situazione nel suo insieme. Inoltre mi impegno a rendere “vivo” il Filadelfia, a sostenerne i costi gestionali». G.L.

giovedì 14 febbraio 2013

14/02/13 - STADIO “FILADELFIA” in PARADISO

(almeno lassù hanno intitolato lo stadio agli “EROI di Superga”!!!).
 
Questa notte 14 febbraio ore 3 (in Paradiso ore 20.30) in notturna con lo Stadio illuminato a giorno e spalti gremiti di Angeli, Santi e Beati ecc…, per festeggiare l’ONOMASTICO del CAPITANO VALENTINO MAZZOLA, il “Presidentissimo” FERRUCCIO NOVO con l’altro Grande Presidente, ORFEO PIANELLI, organizza una partita commemorativa tra, i CAMPIONISSIMI del “GRANDE TORINO” (integrati da altri Fuoriclasse del TORO, anche loro in “villeggiatura” in PARADISO) e una selezione dei più GRANDI GIOCATORI del RESTO del MONDO, residenti nei paesi vicini, allenati dal dott. FULVIO BERNARDINI e dal tecnico Ungherese GYORGY SAROSI. LA PARTITA È ARBITRATA (un tempo ciascuno) da due dei più GRANDI ARBITRI della storia del calcio italiano: CONCETTO LO BELLO da SIRACUSA e il “novarese” RINALDO BARLASSINA. Dopo 90 minuti di gioco a dir poco “SPETTACOLARE”, la partita è ancora in parità 7-7. SI VA ai SUPPLEMENTARI ed è ANCORA PARITÀ, 9-9. AI RIGORI (calcia un solo giocatore come negli anni 40/50/60), il Grande ROMEO MENTI è infallibile (5 rigori su 5) mentre il “Barone” NILS LIEDHOLM fallisce l’ultimo (4 su 5). Risultato Finale: Grande TORINO e AMICI 14 - RESTO del MONDO 13. QUESTE le FORMAZIONI scese in Campo in quello STRAORDINARIO SCENARIO del “FILA”: GRANDE TORINO E AMICI GRANATA: Olivieri (16’ Bacigalupo); Aldo Ballarin, Maroso (62’ D. Martelli); Grezar (62’ G. Rossetti), Rosato (46’ M. Rigamonti), Castigliano; Meroni (46’ Menti), Loik (46’ G. Ferrini), Gabetto (81’ Libonatti), V. Mazzola (118’ Baloncieri), Ferraris II (46’ Ossola). Allenatore: Leslie Livesley e Mario Sperone. RESTO DEL MONDO: Jascin (46’ Zamora); Santos (46’ Andrade), Facchetti (69’ Buzànski); “Bobby” Moore (51’ Liedholm), Andreolo (46’ Zozimo), Green (Giovanni Ferrari); Garrincha (58’ Ghiggia), Puskas (46’ Didì), Piola (64’ Leonida), Schiaffino (46’ G. Meazza), Best (46’ Czibor). Allenatori: FULVIO BERNARDINI E GYORGY SAROSI. Arbitro: CONCETTO LO BELLO (1° tempo) e RINALDO BARLASSINA (2° tempo). Reti: 4’ GABETTO (G.T.), 6’ G. BEST (R.d.M.), 14’ FERRARIS II (G.T.), la partita vive 15’ di “enpasse”, poi dal 32’ al 45’ si scatena GARRINCHA che va a segno tre volte, 32’ 41’ e 45’, inframmezzate da una rete di PIOLA al 37’... Finale del 1° tempo: RESTO del MONDO - GRANDE TORINO 5-2 !!!!! INIZIA LA RIPRESA CON MOLTI CAMBI EFFETTUATI DAGLI ALLENATORI. Dopo 2’ CASTIGLIANO con una delle sue “bombe” da 40 metri sorprende RICARDO ZAMORA (subentrato a LEV JASCIN) e accorcia le distanze ma, al 15’ GHIGGIA da pochi minuti subentrato a GARRINCHA riporta il RESTO DE MONDO sul 6-3. A questo punto Capitan VALENTINO memore di avere un RECORD ANCORA IMBATTUTO nel CAMPIONATO ITALIANO di TRE reti realizzate in TRE MINUTI (era il 24’ aprile 1947, “io festeggiavo un anno di vita” a Torino si giocava la 10° gara del Girone di Ritorno - GRANDE TORINO - Vicenza 6-0. Reti: 24’ Loik, 29’, 30’ 31’ V. MAZZOLA, 57’ Ferraris II, 64’ Gabetto), si “rimbocca le maniche” e al 28’, 29’ 30’ e 31’ va a BERSAGLIO QUATTRO VOLTE capovolgendo il risultato (7-6). I GIOCATORI del RESTO del MONDO attaccano a testa bassa, non ci stanno a perdere e dopo due prodigiose parate su tiri di GIUSEPPE MEAZZA e DIDI, il “Grande” BACIGALUPO deve capitolare all’ 89’ su un tiro ravvicinato di LEONIDA (centravanti della Nazionale Brasiliana degli anni trenta). SI VA AI SUPPLEMENTARI... subito MEAZZA porta avanti i suoi al 3’ del 1° T. S., pareggio di GIORGIO FERRINI e a Tre minuti dalla fine, ROBERTO ROSATO portatosi avanti (su calcio d’angolo battuto da MENTI) incorna alla perfezione e batte ZAMORA. Sembra la rete decisiva, invece al 120’ su un malinteso difensivo tra ALDO BALLARIN e MARTELLI, proprio quest’ultimo con un tocco maldestro infila l’incolpevole VALERIO BACIGALUPO. Risultato: GRANDE TORINO - RESTO DEL MONDO 9-9. Non c’è tempo di mettere la palla al centro che l’arbitro RINALDO BARLASSINA fischia la fine. Si va ai rigori e come già detto in precedenza, i “CAMPIONISSIMI”... VINCONO ANCORA e, Capitan VALENTIO MAZZOLA infrange quel suo stesso RECORD che durava da 65 ANNI... 4 RETI IN 4 MINUTI !!!!
 
AUGURISSIMI al NOSTRO “GRANDE” CAPITAN VALENTINO, da TUTTO IL MONDO GRANATA
 
  
Tratto dalla pagina Facebook: La storia del Toro narrata da Sandro Bertolino

mercoledì 13 febbraio 2013

13/02/13 - Soldi comunali per il Filadelfia Verità in 48 ore

Venerdì summit chiave in Municipio In ballo il milione per la Fondazione
Sono 3,5 i milioni promessi dal sindaco Fassino, la prima tranche doveva arrivare a fine dicembre
 
STEFANO LANZO
TORINO. Cominciamo dalla cronaca spiccia, dai fatti prima delle opinioni. Il calendario degli impegni in Municipio prevede un incontro apparentemente di routine: Commissione sport venerdì mattina, alle ore 9 nella Sala Capigruppo del Comune di Torino. All’ordine del giorno diverse questioni, più o meno importanti. Il cuore, l’anima, l’essenza del summit è la situazione del Filadelfia con l’intenzione di fare il punto sul percorso finora condotto dalla Fondazione e soprattutto provare a fare chiarezza sulla situazione economico-finanziaria legata alla ricostruzione. E’ questo ciò che maggiormente conta: anche perché senza i soldi necessari la macchina faticosamente assemblata e messa in moto negli anni passati da Comune (con la precedente amministrazione, quella del sindaco Chiamparino e dell’assessore Sbriglio ), Regione Piemonte, Torino Fc e soprattutto dalle associazioni dei tifosi rischierebbe di arrestarsi. Con danni incalcolabili.
DOMANDE INQUIETANTI I fatti, si scriveva. La cruciale importanza della Commissione di venerdì mattina è impreziosita dalla presenza dei rappresentanti del CdA della Fondazione Filadelfia e del Collegio dei fondatori, oltre alla praticamente certa apparizione dell’attuale assessore allo Sport, Stefano Gallo . Figure chiave per il cammino verso la ricostruzione, convocate proprio per cercare di dare un’accelerata in una fase cruciale. Anche perché sul Filadelfia tutto è di fatto fermo dalla fine di dicembre, quando la Regione ha approvato la legge che permetterà di stanziare un totale di 3,5 milioni attraverso un vero e proprio mutuo. Evento datato 27 dicembre 2012: in concreto da allora i passi mossi sono microscopici. E la perplessità più grande riguarda il Comune: perché entro la fine di dicembre sarebbe dovuto arrivare sul conto della Fondazione un bonifico da un milione di euro, prima tranche di un totale di 3,5 milioni. Allora la domanda, anzi le domande, sorgono spontanee: se per un motivo tecnico questi soldi non sono ancora arrivati, quando verranno sbloccati? E si rischiano ulteriori slittamenti o, ancor peggio, eventuali e pericolosi cambi di programma?
LA SPIEGAZIONE Una prima risposta l’ha data proprio l’assessore Gallo a Tuttosport , qualche giorno fa: «Non abbiamo ancora versato l’acconto nelle casse della Fondazione Filadelfia perché aspettiamo il piano economico-finanziario, il piano di gestione sostenibile e il progetto definitivo, tre documenti fondamentali. Confermo che i soldi ci sono, con il sindaco abbiamo soltanto fatto slittare di un anno la delibera per l’impegno economico, con tre tranche distribuite tra il 2013, il 2014 e il 2015». In sostanza la colpa del mancato versamento sarebbe da cercare in un difetto di comunicazione e non in altro. E anche quando si evidenzia il rischio di rinvii a catena l’assessore getta acqua sul fuoco: «Nessun ritardo, semplicemente siamo come i bravi padri di famiglia: prima di stanziare i soldi vogliamo avere in mano dei progetti concreti e fattibili. E’ un investimento così importante che preferisco ritardare di un mese, ma essere sicuro che tutto sia perfetto».
ANCHE L’OLIMPICO Basterebbe anche meno della perfezione, purché si parta con celerità verso il bando di concorso. Perché lo stallo permane da settimane e tiene in ansia tutti coloro che hanno a cuore la rinascita di quello che fu il teatro del Grande Torino. Per capire se quelli del Comune sono effettivamente problemi tecnici oppure si tratta di melina è sufficiente aspettare 48 ore: il tempo di conoscere la verità. Magari anche su un altro argomento che non deve mai passare di moda: lo stadio Olimpico. Se ne parlerà sempre venerdì, quando verrà discussa una delibera presentata dal consigliere Sbriglio addirittura a ottobre. Sull’area gravano 38 milioni di ipoteche, esattamente come sul Filadelfia: ma mentre dal Fila sono state tolte per far partire la Fondazione, sull’Olimpico risultano ancora presenti. E nessuno pare intenzionato a cancellarle attraverso la necessaria trattativa con l’Agenzia delle Entrate. In questo senso il ruolo del Torino Fc e dunque di Urbano Cairo sarebbe fondamentale: finché l’impianto verrà dato in affitto e non ci sarà la volontà di intervenire tutto sembra destinato a rimanere immutato. La presenza, annunciata, del braccio destro del patron granata, ovvero Giuseppe Ferrauto , potrà in questo senso aiutare a chiarire le posizioni del club su una vicenda che non deve passare sotto silenzio.
Foto: Un drappo granata e uno scorcio di ciò che resta del Filadelfia (LaPresse)

sabato 9 febbraio 2013

09/02/13 - «E ora ricostruite il Filadelfia!»

PULICI CON DON ALDO RABINO IN LIBRERIA
 
 ELISA GENESIO
TORINO. «Non ci sarà mai il vero Toro finché non ci sarà il Filadelfia». Don Aldo Rabino, padre spirituale del Torino, lo ripete più volte con la voce chiara e decisa durante la presentazione del libro “Il mio Toro. La mia missione” scritto insieme al giornalista Beppe Gandolfo, già alla terza edizione, il cui ricavato andrà in beneficenza. L’appuntamento era alle 18, ma già alle 17 moltissime persone affollavano il piccolo spazio messo a disposizione dalla libreria “La Feltrinelli” a Torino: tutti con una copia del libro in mano, coloravano la saletta gremita con sciarpe e felpe granata, e muniti di macchina fotografica attendevano di immortalare lui, l’idolo incontrastato dei tifosi del Toro, Paolo Pulici, intervenuto alla presentazione del libro di cui ha scritto l’introduzione. «Don Aldo è una persona speciale - assicura Pupi - è stata ed è ancora una figura importante, capace di starti vicino anche e soprattutto nei momenti difficili, come solo gli amici più fidati sanno fare».
«BIANCHI E’ DA TORO» Anche Pulici è fermo nel ricordare l’importanza che il tempio granata del Fila ha avuto per lui e per generazioni di calciatori del Toro: «Il Fila non erano i muri, ma le persone che c’erano dentro, i tanti tifosi con cui ti fermavi a chiacchierare e che ti caricavano quando eri in campo; era il rapporto che c’era tra i giocatori di tutte le categorie, dalla prima squadra ai più piccoli: i campioni chiedevano a te ragazzino come ti chiamavi e ti facevano sentire importante, in questo modo si creava un legame. Oggi l’unico che ragiona da Toro è Bianchi, e con lui Ogbonna, cresciuto nelle giovanili. Capire cos’è il Toro è importante per poter creare il gruppo, perché è nello spogliatoio che si vincono le partite. Ma non tutti hanno il carisma per essere leader: Bianchi ce l’ha».

venerdì 8 febbraio 2013

08/02/13 - Il Comune giura «I soldi sono pronti»

LA VICENDA FILADELFIA

L’assessore Gallo respinge le accuse di ritardi e “meline”: «Prima dello stanziamento vogliamo studiare i piani finanziari e il progetto. Siamo come buoni padri di famiglia»

MARINA SALVETTI
ASSESSORE Gallo, perché il Comune non ha versato entro il 2012 il primo acconto alla Fondazione Filadelfia? «Perché aspettiamo il piano economico-finanziario, il piano di gestione sostenibile e il progetto definitivo,
L’assessore Gallo respinge le accuse di ritardi e “meline”: «Prima dello stanziamento vogliamo studiare i piani finanziari e il progetto. Siamo come buoni padri di famiglia»
tre documenti fondamentali. Confermo che i soldi ci sono, con il sindaco abbiamo soltanto fatto slittare di un anno la delibera per l’impegno economico, con tre tranche distribuite tra il 2013, il 2014 e il 2015».

Ciò significa che siete in ritardo di un anno? «Assolutamente no, ma come i bravi padri di famiglia prima di stanziare i soldi vogliamo avere in mano dei progetti concreti e fattibili. E’ un investimento così importante che preferisco ritardare di un mese ma essere sicuro che tutto sia perfetto».

Può sbilanciarsi sulla tempistica? Quando saranno pronti i piani e il progetto? «Il progetto definitivo è in fase avanzata, l’ho già visto e penso che nell’arco di qualche mese sia completo».
Manca ancora anche il bando per il progetto architettonico.
«Quello non è un problema, è un passo successivo. Appena ci sarà il progetto e i soci lo avranno preso in visione si darà mandato per il bando. Insomma, ci siamo vicini».

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07/02/2013 - Toro.it

"Cairo, puoi comprare il Comunale!"

Qualcosa si muove sullo stadio. Il 15, riunione con la Fondazione. E si va alla caccia del milione "perduto"

Cosa succede intorno al Filadelfia? Pochino.
 Per lo meno, si segue il percorso tracciato dalle istituzioni: nuovo appuntamento, quello del prossimo 15 febbraio, quando si riunirà la V Commissione Consiliare, con il CdA della Fondazione Filadelfia e il Collegio Fondatori della stessa.
 Una piccola novità: per conto del Torino FC non dovrebbe presenziare il “solito” Ferrauto, bensì Uberto Fornara, che é consigliere del club ma soprattutto amministratore delegato di Cairo Communication.

 Prima di allora, però, si spera di veder discussa l'interpellanza del consigliere comunale Vittorio Bertola, relativa al “milione” che l'amministrazione cittadina doveva versare entro il 31/12: “Le voci dicono che la determina di pagamento fosse pronta negli ultimi giorni dell'anno ma sia stata stoppata in sede politica. Peraltro, dato che il piano degli investimenti è triennale, non è necessariamente detto che il mancato versamento comporti la perdita del milione”, spiega il rappresentante di M5S nel gruppo Facebook
Rivogliamo lo Stadio Filadelfia ”.  Sarà bene chiarire, in ogni caso.
 
 Intanto, voci di corridio (tutte da confermare) sussuranno stian per arrivare nuove in merito alle ipoteche gravanti sullo stadio Olimpico. Il giorno 15 sarà anche l'occasione per discutere, finalmente, l'interpellanza presentata da mesi (ottobre, per la precisione) dal consigliere Sbriglio. L'ex assessore iniziò non appena furono purgate quelle sul Filadelfia a porre la questione di queste altre eredità cimminelliane; finora senza successo. “Non so se in Commisione stiano o meno facendo trattativa”, dice; “io avevo indicato la strada, e sono mesi che chiedo riscontro. Bisogna rendere conto all'opinione pubblica”.

 Il consigliere del PD, Luca Cassiani, coglie la palla al balzo e rilancia un'idea già avanzata tempo addietro insieme al collega Grimaldi: “Non appena sarà risolta la faccenda delle ipoteche, e confido avvenga quanto prima, perché Cairo non dovrebbe acqistare il vecchio Comunale?" La valutazione del cespite è al momento, rispetto al suo potenziale valore, ampiamente sottostimata. Cifre? "Non posso farle io", dice Cassiani, il quale precisa che devono essere ovviamente i tecnici ad occuparsi di valutazioni, confermando comunque che ad oggi l'esborso da affrontare sarebbe sicuramente modesto se proporzionato all'oggetto che il presidente del Torino potrebbe acquistare; "e in effetti", aggiunge il consigliere PD, "per portare a termine un eventuale operazione del genere dovrebbero essere d'accordo sia il compratore che il venditore...". A proposito del secondo, sottolinea poi: "Io personalmente sono più che favorevole a percorrere una strada che porti a questo finale: i due club cittadini con due stadi di proprietà. Torino sarebbe di gran lunga il caso italiano. Con tutto quanto questo comporterebbe, per il Torino, in termini di risparmio affitto, di gestione, di parte commerciale, di libertà nell'utilizzarlo... Con il centro d'allenamento - il Filadelfia - a due passi”. Una proposta potenzialmente molto importante.

http://www.toro.it/press/view/1877

giovedì 7 febbraio 2013

06/02/13 - Tra Comune e Filadelfia lo stallo preoccupa

TORINO. Da giornata potenzialmente importante per il futuro del Filadelfia a nuova occasione di rinvio. Non erano stati fissati appuntamenti per ieri mattina in Municipio, ma la possibilità di riunire la Commissione sport del Comune alla presenza del CdA della Fondazione è nuovamente slittata. Così come non è ancora confermato al cento per cento il nuovo incontro dei membri della Fondazione (previsto per giovedì 14) per portare avanti la macchina burocratica verso quantomeno la definizione del bando di concorso e l’entrata di risorse fresche nelle casse della Fondazione stessa. Si diceva che febbraio sarebbe dovuto diventare un mese per accelerare sul Filadelfia, invece per il momento la situazione resta di preoccupante stallo.
S.L.

 
 
 
Ricostruzione stadio Filadelfia: a che gioco si sta giocando?
06.02.2013 12:17 di Elena Rossin
 
Dalla demolizione dello stadio del Grande Torino sono trascorsi 5687 giorni. Qualche passo in avanti per la ricostruzione è stato fatto, ma l'apertura del cantiere è ancora un miraggio.
Sono passati giorni, settimane, mesi e anni dal fatidico 10 aprile 1998, giorno in cui fu abbattuto definitivamente lo stadio del Grande Torino, e a distanza di quattordici anni nove mesi e ventisei giorni, o se si vuole dirlo in altro modo cinquemilaseicentottantasette giorni, non lo si è ancora ricostruito. Che vergogna! Parole, una valanga di parole e promesse, qualche fatto concreto, grazie quasi esclusivamente alle pressioni sulle istituzioni cittadine e sull’attuale società di calcio esercitate dai tifosi, e dell’apertura del cantiere manco l’ombra.

I passi in avanti già fatti sono: la costituzione della Fondazione Stadio Filadelfia; il concorso d’idee per il progetto di ricostruzione; l’inizio dell’iter per il riconoscimento giuridico della Fondazione e si attende che la Regione Piemonte dia una risposta definitiva in tal senso; la redazione da parte della commissione di tecnici di un progetto architettonico che ha tenuto conto di quelli presentati nel concorso d’idee; lo stanziamento da parte del Torino Fc di un milione di euro e l’impegno di accollarsi i costi di gestione e manutenzione dell’impianto; la messa a bilancio negli esercizi 2012-2014 da parte del Comune di Torino di tremilioni e seicentomila euro per la ricostruzione dello stadio con annesso centro sportivo; la votazione di una legge da parte della Regione che copra le garanzie fideiussorie e le successive rate del mutuo che verrà accesso dalla Fondazione. Che siano tutti passi fondamentali per vedere risorgere la casa del Toro è indubbio, però non bastano per aprire il cantiere.

Mancano ancora il progetto architettonico definitivo e la conseguente realizzazione preceduta dai bandi di concorso pubblici, non proprio bruscolini. Ieri ci sarebbe stata l’occasione per la riunione congiunta fra la Commissione sport del Comune e il Consiglio d’Amministrazione della Fondazione, ma non è avvenuta e accadrà in una data da destinarsi perché il primo passo che deve essere fatto è la decisione se scegliere o no un soggetto unico che progetti e realizzi lo stadio del Grande Torino con annesso centro sportivo per la prima squadra granata. Questa scelta spetta in primis alla Fondazione il cui CdA avrebbe dovuto riunirsi fra pochi giorni, giovedì 14 febbraio, ma per impegni di alcuni consiglieri è stato richiesto uno slittamento di qualche giorno e solo dopo questa riunione potrà avvenire l’incontro con la Commissione sport del Comune.

Un piccolo impedimento, un intoppo burocratico e intanto i giorni inesorabilmente sono passati e continuano a passare, poi ci saranno le elezioni politiche del 24 e 25 febbraio e si sa che ogni decisione si ferma prima dell’esito, nessuno lo ammette, ma è un dato di fatto in Italia quindi è ragionevole ipotizzare che anche questo mese di febbraio passerà senza che ci si avvicini in modo significativo al progetto architettonico definitivo, all’accensione del mutuo, al bando di concorso per l’appalto dei lavori e all’apertura del cantiere.
 Si fa peccato a pensare male, ma spesso si indovina: allora c’è qualcuno che non vuole che il Filadelfia sia ricostruito e sta facendo di tutto per rallentare e rimandare alle calende greche? Intanto in questi quattordici anni nove mesi e ventisei giorni la Juventus si è costruita uno stadio di proprietà, un centro sportivo e presto ne edificherà un altro.
 I tifosi del Toro non sono stupidi e vigilano con la massima attenzione sulla ricostruzione della loro casa e non si fanno abbindolare dalle parole e da chi all’apparenza dice di volere riedificare il Fila e poi in realtà agisce perché non venga ricostruito. Fatti concreti subito: 5687 giorni sarebbero troppi anche per la costruzione di una città, figuriamoci per uno stadio e un centro sportivo.
 

05/02/13 - ToroAmoreMio - Stadio Filadelfia

In studio Domenico Beccaria (A.M.S.G.)

 
 
5.681 Giorgni di Vergogna...