martedì 28 maggio 2013

10/05/13 - Consiglio comunale PRESENTAZIONE PROPOSTA PROGETTO ...

E PIANO FINANZIARIO PER LA RICOSTRUZIONE DELL'IMPIANTO STADIO FILADELFIA.
 

 
 
RESOCONTO SEDUTE DELLE COMMISSIONI


Venerdì  10/05/2013

5° CCP

Orario: 10,15 - 12,00 (durata 105) Registrazione (mp3)

PRESENZE: 13 consiglieri (titolari o delegati) su 18 componenti (72 %):
Appendino Chiara, Cassiani Luca, Centillo Maria Lucia, D'Amico Angelo, Grimaldi Marco, Liardo Enzo, Marrone Maurizio, Paolino Michele, Ricca Fabrizio, Sbriglio Giuseppe, Scanderebech Federica, Tronzano Andrea, Ventura Giovanni, Altamura Alessandro, Bertola Vittorio, Carbonero Roberto,

ARGOMENTI:
PRESENTAZIONE PROPOSTA PROGETTO E PIANO FINANZIARIO PER LA RICOSTRUZIONE DELL'IMPIANTO STADIO FILADELFIA.
Assessori: FASSINO, GALLO,  Dirigenti: DE NARDO, FERRARI,  


NOTE ALLA SEDUTA:
Il Presidente Cassiani apre la seduta.
L'argomento iscritto viene trattato.
Intervengono l'Assessore allo Sport Stefano Gallo, il Segretario Generale Fondazione Filadelfia Giuseppe Ferrari, il Presidente Collegio Fondatori Giancarlo Bonetto, per il CdA della Fondazione Domenico Beccaria, il Curatore del Piano Finanziario del Progetto Luca Asvisio, il Direttore Generale del Torino Calcio Antonio Comi.
Intervengono inoltre gli Architetti del Gruppo Progettazione ABCC Eraldo Martinetto e Paolo Chiappero.
 
 



mms://stream01.csi.it/streamcomuneto/published/streamcomuneto_direttaweb_standard/commissioni/2013/006738.mp3

Vatta, Agroppi e il clima che si respirava al Fila

Sergio Vatta (Torino): nel Filadelfia aleggia un clima speciale (intervista)
 



Aldo Agroppi: "Capisci cos'è il Torino quando entri al Filadelfia"
 
 

venerdì 24 maggio 2013

21/05/13 - Perché la Marcia? Perché sì.


2012-05-11-305Tante domande, poche risposte, date sempre ad un organo di stampa, mai a chi chiede conto in modo diretto. La marcia è diventata un affaire che si faceva ormai più danno a lasciare stare che a perseverare nella sua organizzazione. Ne è venuta fuori una passeggiata, tutto sommato anche gratificante per chi ha partecipato (per trovarsi insieme a tanti che condividono la fede granata), per alcuni un dovere per non lasciare soli gli altri tifosi del Toro, ma tutt’altro che qualcosa con chiare rivendicazioni. E’ servita per urlare al cielo, forse al Comune di Torino ma soprattutto ad un Cairo privo di capacità di ascoltare (di cui siamo testimoni da anni) che il popolo granata vuole il Fila e lo vuole fatto per bene.

Adesso che la marcia è fatta, bisogna però tirare le fila di quanto è stato detto e ripetuto in questi giorni. Beccaria vuole uno spazio, presumibilmente di circa 3000 mq per ospitare museo (che adesso a Grugliasco è contenuto in uno spazio di circa 600 mq), area ristorazione e Toro Store in collaborazione con Carlo Testa. Questo spazio, secondo le sue richieste, deve essere collocato nell’area commerciale del Fila, che secondo i piani attuali dovrebbe essere edificato in una seconda fase del progetto del Fila, quando saranno disponibili ulteriori fondi rispetto agli 8 milioni disponibili. Quindi praticamente tutta l’area commerciale – valutata intorno ai 4000 mq, ma bisogna considerare le vie di accesso e di camminamento – sarebbe asservita al museo. Mo’, per carità, tutti sono sicuri che Beccaria sia in grado di gestire quest’area in modo efficiente, ma gestita in questo modo diventa una questione non più di museo sì o museo no (la cui area, visto che era mandatoria nello statuto, poteva essere affittata a prezzi  più contenuti della tariffa commerciale se solo si fosse accontentato di meno spazio) ma una questione commerciale che è un po’ diversa da quanto era enunciata dallo statuto della Fondazione.

La verità è che è tutto diventato un gran pastrocchio, compreso il fatto che si sia marciato per rivendicare la costruzione di un museo “abbastanza” grande non si sa contro chi e contro cosa. Si parla di autonomia del museo, eppure questo potrebbe tranquillamente sopravvivere con un contratto tipo quello che attualmente lo lega al comune di Grugliasco, ovvero lo spazio in cambio dell’incasso dei biglietti (o magari, essendo in uno spazio dedicato, ad una buona percentuale dell’incasso).
Lo spazio in cambio dell’incasso è un tipico accordo che viene stipulato quando la struttura viene finanziata in una sua gran parte proprio nella componente culturale, in questo caso dalla Regione Piemonte.
Lo spazio offerto nell’area istituzionale, l’area sotto la tribuna, non è però adeguato ai desideri di Beccaria. E’ piccolo (sarebbe comunque stato di dimensioni superiori al doppio dell’attuale museo), è nel posto sbagliato e non accessibile quando chiudono i cancelli (ma questi dovrebbero essere chiusi solo alla sera, non durante le partite a porte chiuse – in cui solo le tribune non sono accessibili) e appunto non c’è sufficiente spazio per la desiderata area di ristorazione e di shopping. Sostanzialmente, quindi, la marcia era per ottenere ristorante e area di vendita, non per il museo.

In ogni caso, dopo due anni di scarse notizie e di mezze verità, visto dal di fuori per quel poco che è dato sapere, pare che ci  si sia infilati in un vicolo cieco: per costruire il Museo e l’area commerciale secondo i desideri di Beccaria, bisognerebbe levare soldi al Fila per costruire la parte commerciale e quindi magari ripiegare su campi non riscaldati (o al massimo un solo campo), magari solo una tribuna e nessuna struttura aggiuntiva per la Cairese, il che potrebbe portare ad una presa di posizione da parte del Torino FC, che facilmente potrebbe minacciare di non portare le squadre ad allenarsi.
Se l’alternativa è di estorcere  soldi a Cairo per coprire la differenza necessaria per costruire il Museo, sappiamo che era una cosa irrealizzabile prima della marcia (a causa della sua tirchieria che va oltre il mero interesse di non andare in perdita) e quasi sicuramente non lo sarà adesso che la marcia c’è stata. I 10.000 scesi in piazza? Notizia non pervenuta alla società granata,  la partenza di Capitan Bianchi e il nuovo calciomercato hanno già seppellito il Fila sotto lo zerbino.

E’ invece giunto il momento da parte dei tifosi di prendere sul serio la situazione dopo tutte le dichiarazioni, tutte le omissioni, tutte le giustificazioni inconsistenti che hanno portato a fare scelte tutt’altro che professionali (tipo la modalità di affidamento degli incarichi, l’aver trascurato i risultati e i progettisti vincitori del concorso di idee), tutt’altro che volte solo a fare il bene del Fila e dei tifosi granata. Quello che doveva essere un piccolo, seppur poco costoso, gioiello di cui vantarci non può e non deve diventare un semi-anonimo campo di allenamento progettato alla buona. Anche se il Fila lo fanno i tifosi che lo frequentano, sprecare 8 milioni di euro per fare una cosa rimediata è un peccato che urla vendetta in questo periodo di magra e di difficoltà.
Forse ci vorrebbe il coraggio di non andare avanti ciecamente con un unico progetto e capire se effettivamente non è fattibile trovare delle alternative che meglio  rispondano alle esigenze, più o meno lecite,  di tutti. Ed invece si è marciato…. ma perché?

In giro per la rete, l’unica risposta che abbiamo  visto  finora, e siamo a pochi giorni dalla marcia, è: “perché sì”.
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Posted in: FILADELFIA & Stadi, Società

http://www.forzatoro.net/Portale/perche-la-marcia-perche-si/

giovedì 23 maggio 2013

20/05/13 - Per il Filadelfia marciano in 5mila

La casa della gente granata
ELISA GENESIO
 
TORINO. Erano in tanti, tantissimi, più di 5mila i cuori granata che ieri si sono mesi in marcia per ribadire l’importanza di ricostruire il Filadelfia. Un fiume granata è partito dal leggendario Bar Norman, dove il Toro fu fondato nel 1906, e si è riversato per le strade di Torino toccando i punti nevralgici della storia: dal cippo in memoria di Gigi Meroni alla casa naturale e culla del Toro, il Filadelfia. Già, il Fila, dove i papà raccontano ai bambini con addosso la maglia di Bianchi la storia del glorioso stadio, che oggi è solo un prato spoglio. «Non c’è il Toro senza il Fila» ha urlato più volte il corteo, e non sono mancati cori contro Cairo e Fassino, anche se finalmente qualche passo avanti è stato fatto da Fondazione Filadelfia e Comune di Torino sul progetto di ricostruzione, che è appena stato approvato e che presto potrà vedere la luce. Ed è proprio questo stadio il punto di partenza per ricostruire il Toro, come ricorda anche Sergio Vatta, storico preparatore delle giovanili granata, che prende la parola sul palco allestito al Fila: «Il declino del Toro è iniziato con la demolizione di questo stadio. Con questa società non c’è futuro, il settore giovanile è inesistente: i campioni bisogna cercarli in casa prima di guardare all’estero, mentre ora si fa il contrario. Chi fa il presidente deve pensare a rinforzare la squadra ed educare i giocatori, non a guadagnare: perché una volta la pelle dei nostri calciatori era granata, ora è bianca come la neve. E l’unico che ce l’ha granata viene venduto». Anche l’ex portiere granata Jimmy Fontana ha ribadito l’importanza di questo stadio, lui che è nato in una famiglia bianconera ma è diventato granata proprio grazie ai racconti sul Fila.
Foto: TORINO. Il prato del Filadelfia riempito da 5mila tifosi del Toro
 
 
Cronaca LaStampa.it
La marcia dei diecimila granata
“Il Toro esiste se c’è il Fila”
Corteo, poi la festa al vecchio stadio
francesco manassero
Torino
 
«Non c’è Toro senza Fila». Dieci anni dopo la “marcia dell’orgoglio”, ieri il popolo granata è tornato a far sentire la sua voce. Circa diecimila tifosi con rappresentanze da tutta Italia – in testa i “duri” della curva, poi tante famiglie con bambini, passeggini e anche cani al seguito tutti vestiti di granata – hanno risposto all’appello degli organizzatori che vogliono più chiarezza sulla spinosa questione del Filadelfia. Eloquenti gli striscioni che hanno riassunto la storia dello stadio dove il Grande Torino vinse 5 scudetti di fila. «1926: la nascita”. “1942-1949: la gloria». «1963: l’ ultima partita». «1997-98: la demolizione”» «2013: la vergogna».  
 
E’ stata una protesta vivace, dove a farne le spese è stato soprattutto il sindaco Piero Fassino (ma si sono sentiti distintamente anche cori contro Cairo), ma alla fine senza veri momenti di tensione. 
Il lungo serpentone, partito da Piazza Solferino, ha attraversato la città e dopo due ore è arrivato laddove, entro due anni, dovrebbe risorgere il Filadelfia. Infatti, è stata da poco deliberata il progetto preliminare per la ricostruzione dello storico stadio grazie all’impegno di Comune e Regione, che hanno destinato 3,5 milioni a testa, e del club presieduto da Urbano Cairo, che ha donato alla Fondazione un milione. Ma del progetto approvato manca una parte, quella di via Giordano Bruno, dove dovrebbero sorgere il Museo del Grande Torino e altri spazi culturali. E’ questa la ragione del nuovo mal di pancia granata. «Siamo qua perché il progetto per la ricostruzione è nato monco: così non va bene – le parole dell’ideatore della marcia Mecu Beccaria, presidente del Museo del Grande Torino e della Leggenda Granata –. Il Fila deve tornare ad essere un centro sportivo, ma anche culturale e ricreativo come una volta. La storia del Toro deve essere rispettata, vogliamo quello che ci spetta: facciamo un appello al Comune, alla Regione, e al club affinchè trovino subito le risorse mancanti».  
 
Dopo le accuse, è partita la festa con una nutrita kermesse musicale, animata dagli Statuto, Senso Unico e Rimozione Koatta. Sul palco, anche personaggi illustri legati al Toro, come l’ex portiere Jimmy Fontana –«Il 31 che ho tatuato sul braccio sono i caduti di Superga e non gli scudetti Juve»– e l’ex mago del settore giovanile degli anni ’80, Sergio Vatta. Durissimo sul Toro attuale. «Il modo con cui è arrivata la salvezza per noi è un’umiliazione: così non c’è futuro. Il Toro di adesso sembra senza organizzazione. E il settore giovanile dov’è? L’unico giocatore cresciuto nel Toro non ha mai chiuso le porte alla Juve. La disgregazione della famiglia granata è cominciata con la distruzione del Filadelfia: voglio che il Toro torni nella sua casa». 
 
 
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19/05/2013
La Marcia per il Fila
Diretta / Il corteo è arrivato al Filadelfia

Non piove a Torino, a dispetto delle nuvole che da circa un'oretta hanno coperto il cielo. Intanto Piazza Solferino, luogo dal quale partirà la Marcia per il Fila, va via via riempiendosi di tifosi. Tra coloro i quali sfileranno anche l'ex assessore allo Sport e noto tifoso granata Sbriglio.

Intanto i tifosi stanno ultimando gli ultimi preparativi prima della partenza.

La Marcia è partita! Il corteo sta lentamente lasciando Piazza Solferino per raggiungere il Filadelfia.
Intanto il fiume di gente, si parla di circa 20.000 persone, ha appena oltrepassato corso Vittorio. E man mano che avanza, al corteo si uniscono tifosi.
Cori contro il sindaco Piero Fassino ("Gobbo di m...") e contro il presidente Urbano Cairo vengono scanditi in questa prima parte di corteo.
Nota di colore: quando la fiumana di tifosi passa sotto il balcone di un ristorante dove si sta celebrando una festa di nozze, sposi ed invitati zompettano con i granata che cantano "Chi non salta bianconero é".
Alle voci inneggianti a Rolando Bianchi si aggiungono ora quelle per Gigi Meroni: il corteo é infatti arrivato in presenza del cippo a lui dedicato, dove il grande campione. Viene chiesto un minuto di silenzio in sua memoria.
Si riparte, fra cori contro la Juve e altri contro l'Hellas, destinazione Filadelfia. Quando si arriva nei pressi dell'abitazione di Tilly Romero, partono cori all'indirizzo dell'ex presidente: lo stesso quando il corteo arriva vicino la casa del sindaco Fassino.

"Non c'è Toro senza Fila", cantano i tifosi in marcia. Il corteo è adesso nei pressi dello Stadio Olimpico, in corso Galileo Ferraris.
E quando sono da poco trascorse le 16.30, la testa del corteo è arrivata allo stadio Filadelfia.
 
http://www.toro.it/press/view/3491
 
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19/05/2013
Vatta: "Non c'è futuro con questa società"
Domenico Beccaria: "Ringrazio i 10.000 presenti" Vatta: "Il declino è cominciato con l'abbattimento di questo stadio"

Arrivato al Filadelfia, il corteo granata fa il suo ingresso nel tempio granata.

I Sensounico suonano il nuovo Inno della Maratona, poi Domenico "Mecu" Beccaria prende la parola: "Devo ringraziare tutti voi. Ridendo e scherzando eravamo 10.000. Questa è casa nostra, oggi siamo qui per dire che così non va bene, il Fila deve essere un centro di aggregazione. Una volta qui l'operaio e l'ingegnere si incontravano, non c'erano distinzioni, eravamo tutti uguali". Poi sul progetto di ricostruzione del nuovo Filadelfia. "Nel progetto che è stato approvato è risultato che ci sono i fondi per fare solo tre lati, così non va bene. Oggi siamo qui per dare un segnale anche alle istituzioni che si devono tirare su le maniche, come faceva Mazzola. Il Fila non è solo un campo sportivo, deve essere anche un centro di aggregazione e culturare, io però non me la sento di portare qui il museo se non ho la certezza di poterlo mantenere. Il Toro ha la storia leggendaria che va rispettata. Noi vogliamo solamente quello che ci spetta, mica i terreni a 58 centesimi al metro quadrato".

Presente anche il Mago Vatta: "Il periodo di declino del Toro è cominciato con la demolizione di questo stadio". E ancora: "Abbiamo vissuto un anno conquistando la salvezza in un modo che ci ha fatto molto male. Col Genoa sbagliato l'approccio: dovevamo scendere in campo convinti di vincere per far retrocedere il Genoa". Ovazioni per lui da parte dei tifosi presenti al Fila. Poi l'ex tecnico delle giovanili granata ha attaccato la società attuale. "Non c'è futuro con questa dirigenza, dov'è il Settore giovanile? Una volta i ragazzi li facevamo in casa, trovandoli qua nel torinese poi, se c'era bisogno del campione andavamo a cercarlo in giro per il mondo. Nella rosa attuale c'è un solo giocatore cresciuto nel Toro che, prima del derby, ha addirittura detto che non gli dispiacerebbe andare alla Juventus. Ma come possiamo pensare di tenere testa a squadre come Milan o Napoli con gente così?"
Vatta ha poi continuato. "Là c'è Valentino che ci guarda e guarda anche il Toro attuale, Valentino sta vedendo che quel poco di vero Toro che è rimasto viene venduto. Chi viene al Toro, poi, dovrebbe tifare il Toro e non la Sampdoria". Tornando alla dirigenza. "Chi vuole fare il presidente non deve pensare a guadagnare, deve pensare a rinforzare la squadra e a educare i giocatori, perché se adesso togliamo la maglia ai calciatori del Toro vediamo che la loro pelle è bianca come la neve, una volta invece era granata".
 
 http://www.toro.it/press/view/3493
 
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19/05/2013
"Non sono due mattoni a cambiare la storia, ma siamo noi"
Jimmy Fontana: "In questa città di gobbi dovremmo restare liberi"

Al Fila prende la parola anche Jimmy Fontana: "Non devo insegnare niente a nessuno. Ci tenevo a venire e non sono aziendalista. I miei genitori hanno la casa qui dietro al Fila, anche se mio padre e mio fratello sono due maledetti gobbi. Ma è proprio nel piazzale qui dietro che mi sono innamorato del Toro: lì i miei nonni, proprio dietro gli spalti, mi parlavano del Toro. Quello che si costruirà, spero presto, sarà l'edificio del Toro ma deve rimanere "caldo", così come era il Fila, e non diventare freddo. In questa città di gobbi dovremmo restare liberi". Poi una battuta: "I giocatori del Toro di un tempo non erano degli sfigati come me".
"Non sono due mattoni a cambiare la storia ma noi".
Applausi per l'ex portiere che poi indossa la maglia della Marcia.
 
http://www.toro.it/press/view/3498
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Il corteo granata arriva a destinazione, allo stadio Filadelfia



http://www.toro.it/videos/video/1/Ye9tD74V6OM


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Da ToroNewsChannel·



























In marcia per il Fila - 19 maggio 2013
- Vittorio Bertola

giovedì 16 maggio 2013

15/05/13 - Filadelfia: summit per evitare uno stop Domenica la marcia


INVITATI I SOGGETTI COINVOLTI nel PROGETTO DI RICOSTRUZIONE
TORINO. Oggi maxi riunione tra i tutti i soggetti deputati ad esprimere un parere sulla ricostruzione dello stadio Filadelfia. L’incontro, promosso dall’assessore allo sport, Stefano Gallo, sarà una sorta di Collegio dei Fondatori allargato che permetterà di fotografare la situazione e affrontare al meglio il rush finale che entro il 10 giugno dovrà portare il progetto a poter essere sottoposto all’approvazione finale del Collegio dei Fondatori stesso. Da qui al 10 giugno verranno contattati tutti i responsabili del Comune coinvolti nei diversi aspetti inerenti la riedificazione della cittadella granata in maniera tale da evitare stop imprevisti che potrebbero comportare ritardi o complicazioni. Nella riunione di oggi di fatto il Cda della Fondazione insieme agli architetti presenteranno le peculiarità del piano di risanamento dell’area che riqualificherà la zona del Filadelfia.
TESTIMONIANZA D’AMORE Ieri è stata presentata la marcia per il Filadelfia che si terrà domenica alle 14.30 a Torino e vedrà la partenza dei tifosi dallo storico bar Norman di piazza Solferino, laddove fu fondato il club, per arrivare al mitico impianto del Grande Torino.
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16/03/13 - Nuovo Filadelfia, avanti tutta
Pareri positivi nell’ultimo summit allargato
TORINO. Il progetto del nuovo Filadelfia ieri è stato presentato in una maxi riunione allargata convocata dall’assessore allo sport Stefano Gallo. I progettisti coordinati dall’architetto Eraldo Martinetto hanno illustrato non solo la filosofia ma anche i dettagli di quella che sarà la nuova cittadella granata destinata ad ospitare 4.000 persone sugli spalti per gli allenamenti della prima squadra e della Primavera. Nella sala in cui si è svolto il summit non solo i rappresentanti del Cda della Fondazione Filadelfia ma anche tutti i componenti del Collegio dei Fondatori. Ovvero l’organo supremo che questa estate sarà chiamato a dare il proprio okay ufficiale definitivo. Nel frattempo gli incartamenti verranno fatti visionare ai vari responsabili comunali dei diversi settori coinvolti. Lo scopo è quello di verificare eventuali criticità o problemi in maniera tale da poter poi sottoporre al Collegio dei Fondatori un progetto che potrà essere approvato “in sicurezza”. Questo iter burocratico negli uffici comunali si dovrebbe concludere entro il 10 giugno.
M.BO

Foto: Nel rendering la nuova tribuna del Filadelfia che ospiterà 2.000 persone

sabato 11 maggio 2013

11/05/13 - Fila: il Comune accelera


Una delle immagini del rendering che illustra come sarà il nuovo Filadelfia
 
TORINO. (s.l.) «Prendo un impegno pubblicamente: entro il 10 giugno ci ritroviamo nella V Commissione dopo aver completato interamente l’iter burocratico, in modo da mettere il Collegio dei Fondatori nelle condizioni di portare avanti il progetto preliminare e il piano finanziario». Lo ha annunciato l’assessore Gallo ieri mattina, in Municipio, alla presentazione ufficiale del progetto per il Filadelfia già svelato da Tuttosport il 26 aprile.
 
Mercoledì alle ore 14 nella sede dell’assessorato allo sport, Gallo incontrerà tutti i membri del Collegio dei Fondatori, del Cda della Fondazione e gli architetti per studiare e valutare il progetto, in modo da accelerare il processo formale
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La Stampa Torino . pag. 51
Fila, non è più un'illusione. Entro giugno il via libera
Presentato il progetto preliminare. Gestione a carico del Toro




http://rassegnastampa.comune.torino.it/rassegna/imgrs.asp?numart=1XFMX6&annart=2013&numpag=1&tipcod=0&tipimm=1&defimm=0&tipnav=1&isjpg=S&small=N&usekey=B6FHI&video=0


Campi riscaldati e biglietterie originali
Il nuovo Filadelfia non è più un’illusione


Presentato il progetto definitivo in Comune. A giugno le verifiche di compatibilità urbanistiche.

francesco manassero
torino

Due campi da calcio riscaldati con il terreno originale di un tempo, uno per la prima squadra e l’altro per le partite della Primavera. Quattromila posti a sedere. Le gradinate storiche con relativi monconi mantenute e in procinto di diventare un monumento. La conservazione della vecchia biglietteria.
Gli otto milioni stanziati per la ricostruzione dello Stadio Filadelfia prendono corpo nel progetto definitivo presentato ieri in Comune e che permetterà la rinascita del Tempio granata dove lo squadrone di Valentino Mazzola vinse cinque scudetti di seguito. Prossima tappa, il 10 giugno, giorno entro il quale saranno effettuate le verifiche di compatibilità urbanistica.
«Il progetto sarà composto da due lotti, nel secondo ci sarà anche la sala proiezioni, oltre al museo: puntiamo a farli partire contemporaneamente, anche se non sarà facile», così gli architetti che l’hanno ideato. «L’area avrà un utilizzo semi-pubblico e la capienza massima sarà di 24mila persone. La parte di via Giordano Bruno sarà ad uso esclusivo della squadra, ma l’area in cui si accede da via Filadelfia sarà aperta a tutti. I giocatori e i dirigenti entreranno da via Spano».
Il Torino è intervenuto alla presentazione con il braccio destro di Cairo, Giuseppe Ferrauto. «Sul Filadelfia non faremo nessun business e i ricavi del Museo andranno alla Fondazione – precisa il dirigente, che del club granata è iscritto nell’organigramma come consigliere, ma che nella Cairo Editore ricopre il ruolo di direttore generale –, al massimo quello che ricaveremo sarà l’incasso della vendita dei biglietti per le partite della Primavera. Invece, ci assumeremo tutti i costi di gestione».

http://www.lastampa.it/2013/05/11/sport/calcio/qui-toro/campi-riscaldati-e-biglietterie-originali-il-nuovo-filadelfia-non-e-piu-un-illusione-laugCjhY6xj7dL1Er6y4yH/pagina.html
 

10/05/13 - PRESENTAZIONE PROPOSTA PROGETTO E PIANO FINANZIARIO

... PER LA RICOSTRUZIONE DELL'IMPIANTO STADIO FILADELFIA.
 
Assessori: FASSINO, GALLO,
Dirigenti: DE NARDO, FERRARI,  
 
Seduta Consiglio Comunale
ore 10,15  SALA OROLOGIO

5° Commissione
 
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«Noi vogliamo il Filadelfia»
 
Contro il Genoa la Maratona ha invocato la ricostruzione. Oggi l’esame in Comune
L’invito di don Rabino del 4 maggio scalda il tifo: «Via ai lavori»
 
MARCO BO
STEFANO LANZO
TORINO. Questa mattina il progetto accompagnato dal piano finanziario per la ricostruzione del Filadelfia, destinato a diventare la nuova cittadella granata che ospiterà allenamenti della prima squadra e della Primavera oltre che la sede del club, vive la prima tappa dell’iter burocratico che lo attende per l’approvazione definitiva da parte del Comune. L’assessore allo sport Stefano Gallo  relazionerà nella Sala dell’Orologio alla V Commissione (quella dello sport presieduta da Luca Cassiani ), illustrando la filosofia e non solo del recupero di un’area che nel tempo ha vissuto un graduale ma continuo degrado. Dunque la riqualificazione della zona del Filadelfia sarà un’occasione non solo per il Torino ma per Torino. Sarà così restituita all’onore del mondo un porzione di città che nel passato è stata la culla del calcio italiano. Prevista la presenza anche di esponenti della Fondazione Filadelfia che nell’ultimo consiglio di amministrazione hanno votato la delibera che ha approvato progetto e piano finanziario oggi oggetto dell’esposizione della V Commissione, rispettando la tempistica che aveva imposto il sindaco Fassino . Il primo cittadino aveva chiesto un progetto condiviso entro metà maggio. Prossimamente il tutto verrà posto all’esame dei responsabili comunali dei vari settori competenti per verificare che non sussistano impedimenti di sorta e quindi solo dopo l’okay istituzionale il tutto verrà portato nel Collegio dei Fondatori della Fondazione Filadelfia per la delibera finale.
LA CARICA DEL DON  Nel frattempo cresce l’attesa tra i tifosi granata per il grande giorno dell’approvazione definitiva a cui seguirà, dopo i tempi tecnici dettati dal bando, l’inizio materiali per i lavori di ricostruzione che, secondo la volontà della Fondazione, potrebbe registrare il taglio del nastro d’inaugurazione per il maggio del 2015. Nella serata di mercoledì durante la partita contro il Genoa, la curva Maratona ha più volte intonato a gran voce il coro “Rivogliamo il Filadelfia”! Le parole scintillanti di don Aldo Rabino , pronunciate nel corso dell’omelia di Superga il 4 maggio, in occasione della ricorrenza della tragica scomparsa del Grande Torino, hanno lasciato il segno. Il cappellano granata ha chiesto senza se e senza ma la rinascita del Filadelfia davanti a seimila persone salite alla Basilica: «L’importante è partire. E’ ora che si faccia, non sarà come prima ma che si faccia. Non si sono risorse sufficienti ma cominciamo a ricostruire ciò che si può. Nessuno accampi pretese». La gens granata non vede l’ora di ritrovare un luogo destinato a diventare, nuovamente, l’ombelico del Toro.
Foto: Ecco la tribuna centrale del nuovo Filadelfia nel rendering del progetto scelto dal Cda della Fondazione: ospiterà 2.000 persone In questa immagine la “schiena” della tribuna centrale, che avrà una copertura con la stessa inclinazione di quella originale 
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"Sul Filadelfia non faremo business"
10:26 - Tempo reale / Le parole di Ferrauto. Confermata la cifra: "8 milioni". Gallo: "Contingentiamo i tempi tecnici"

Tutti presenti i membri della Fondazione Filadelfia in questa importante riunione che si tiene presso la sede del Comune. Presente anche l'ex assessore Sbriglio, da sempre molto attivo per la causa. Oggi si presenta il progetto che dovrebbe dare finalmente alla luce il nuovo Filadelfia, quello della rinascita.
Dopo che Gallo ha presentato le motivazioni di questo incontro, parla in questo momento proprio Sbriglio, che attacca: "Ringrazio tutti per l'opportunità di partecipare, ma per prima cosa vorrei capire la questione del Presidente della Fondazione (Chiabrera, ndr). Quando ha rassegnato le sue dimissioni? A chi? La città non ha più un suo rappresentante, ed è un male".
Cassiani, presidente della Commissione, ha detto a Sbriglio che girerà la domanda a chi di competenza.
Parla ora Ferrari, segretario della Fondazione: "In questa fase, il CdA che propone il progetto al collegio dei fondatori ha approvato i documenti, ma il collegio non ha ancora avuto modo di studiarli".
"La Fondazione è qui per fare un'illustrazione sommaria del progetto: non possiamo rilasciare copie, e non posso ancora entrare nel dettaglio perché i soci si devono esprimere".
"La somma per la ricostruzione del Filadelfia si aggira intorno agli 8 milioni. Sono previsti due campi di allenamento".
Sono arrivati Comi e Ferrauto.
Parla Gallo: "Prendo l'impegno che da un mese a oggi verranno contingentati i tempi tecnici".
Ferrari riprende la parola ringraziando Sbriglio per il suo energico intervento, nonché "per la competenza e la disponibilità".
Ora tocca al commercialista, il dr. Asvisio, all'insegna dell'ottimismo: "Il nostro parere sulla situazione attuale é positivo", dice, "in sostanza i conti sono ok". A dopo maggiori dettagli in merito.
Torna a parlare Sbriglio: "La parte più importante, di tutta questa nuova struttura, é quella del cortile storico, del Museo, di ciò che é conservazione di un patrimonio", dice; "perciò", aggiunge, "voglio sapere come le parti storiche saranno conservate".
E' il momento del Torino FC, per bocca di Ferrauto: "Sul Filadelfia", precisa, "non faremo business. Ci assumeremo i costi di gestione. Quello che ricaveremo sarà al massimo la vendita dei biglietti per le partite della Primavera".
Scrivi a Redazione
 
http://www.toro.it/press/view/3358
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"Gradinate mantenute, diventeranno un monumento"
10:57 - Tempo reale / In diretta da Palazzo di Città, Torino
Sempre in diretta dal Municipio di Torino, inizia l'esposizione del progetto Filadelfia.
"La capienza sarà di 4000 posti. Il tentativo, in questo progetto, é stato quello di creare un'area per la squadra ma anche un luogo di identità; i tifosi ne hanno bisogno".
"L'area avrà un utilizzo semi-pubblico. C'é una parte in via Giordano Bruno ad uso esclusivo della squadra.
La parte segnata in granata, che divide i due campi, ha invece accesso da via Filadelfia ed é aperta al pubblico.
Il cancello viene mantenuto; quando ci sono le porte aperte, il cancello sarà tutto spalancato e tutta l'area fruibile. Quando le porte saranno chiuse, la parte tra i campi resterà fruibile".
"I giocatori e i dirigenti, invece, avranno un proprio ingresso da via Spano".
Si prende quindi a parlare dei gatti della colonia felina, con un intervento del presidente della Commissione Ambiente, prima di tornare sul progetto.
Torna ora a prendere la parola il segretario Ferrari, quindi la diretta continua qui.
Riecco il progettista che risponde ad alcune domande. "Stiamo sviluppando il progetto su via Giordano Bruno", conferma. "Ora però concentreremo tutto su via Filadelfia".
"Le gradinate storiche verranno mantenute, diventeranno un monumento".
"I due lotti non sono separati, no; il primo ha già tutte le connessioni per il secondo. Per ora abbiamo 8 milioni di euro; si deve pensare al Fila, poi verrà tutto il resto".
Interviene di nuovo Beccaria, la diretta continua qui
  
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"Niente cultura, questo non é il Filadelfia!"
Tempo reale / Beccaria annuncia nascita "Energia Granata"
 
Parla ora Domenica Beccaria: "Il consigliere Grimaldi, presidente Commissione Ambiente, mette il dito nella piaga: il Museo si fa o no?
La parte museale non si fa. Non si fa, perché bisogna prima trovare i soldi per realizzarla. Della parte culturale non c'é traccia. Ho chiesto", dice Beccaria, "che prima di iniziare a fare il lavoro si cercassero altri fondi. Cercare risorse doveva essere la priorità Così", continua il presidente dell'Amsg, "noi non stiamo rifacendo il Filadelfia, ma solo un centro sportivo".
Arriva poi una piccola sorpresa: "Annuncio oggi", dice Beccaria, "che noi tifosi ci siamo tirati su le maniche: presentiamo Energia Granata, iniziativa che lavorerà sulla geotermica. Chiederò nel prossimo CdF di parlarne, per risparmiare qualcosa".
Tocca poi al consigliere Bertola prendere la parola: i temi toccati dal rappresentante M5S sono temi che nelle scorse settimane hanno causato molte polemiche, riguardano la comunicazione relativa alla ricostruzione del Filadelfia e le storture che ne sono uscite nel paragonarla ad "emergenze sociali" quale la situazione degli asilo-nidi torinesi e simili.
Infine, ancora il segretario Ferrari puntualizza che "il conto economico sarà a carico del Torino".
In pratica, il nocciolo della questione odierno é quanto enunciato da Gallo: rispettato il 15 maggio, da oggi ci sarà un ulteriore mese di tempo per le ultime verifiche.
L'architetto risponde ora a nuove domande, quindi la diretta continua qui
Riecco intervenire Beccaria, e i toni si alzano decisamente. "La parte sportiva ha tenuto conto delle indicazioni del Torino FC", argomenta; "mi piacerebbe che la parte museale tenesse conto del nostro parere".
L'arrabbiatura é sonora per il fatto che il progetto sia arrivato sui giornali prima di essere presentato.
Finisce qui questa intensa mattinata, e con essa la nostra diretta.
 
http://www.toro.it/press/view/3361
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Il progetto del Fila appena mostrato in commissione.
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Toro e Filadelfia, presentato il progetto in CdA
Diretta conclusa / E' da poco terminato il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Filadelfia
 
Immagini - Toro News
Diretta conclusa / E' da poco terminato il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Filadelfia



11:55 Il CdA si è concluso pochi istanti fa. Appuntamento tra un mese circa.

11:45
L'architetto Marco Aimetti (video sotto): ''Il progetto è composto da due lotti. Nel secondo, oltre al museo, vi sarà anche una sala proiezioni. Puntiamo a far partire il primo e secondo lotto contemporaneamente ma non sarà facile''.

 

11:35
Gli architetti: ''La tribuna sarà mantenuta simile a quella originale, l'idea è quella - se possibile - di mantenere lo stesso terreno originale anche per il campo da gioco, ovvero le medesime zolle che compongono adesso il terreno''

11:22 Beccaria
(video sotto): ''Grimaldi ha ragione a chiedere maggiori spiegazioni in merito alla parte privatistica. Spiace molto che non sia stata finanziata la parte culturale, oltre che quella sportiva. In questo momento non stiamo facendo il vero Filadelfia. Lancerò un'iniziativa Energia Granata per avviare un progetto geotermico. Secondo me si può fare e potrebbe essere un valore aggiunto''. 

   

11:20 Ferrauto
(video sotto): ''Chiariamo subito una cosa. Il Torino è una Spa ma non vogliamo fare business, nonostante Cairo metta i soldi. Ci faremo carico dei costi di gestione. I ricavi del Museo andranno alla Fondazione e non al Toro. L'unico guadagno saranno i '4 biglietti' venduti per le partite della Primavera, e lo dico senza polemica alcuna''.

    


11:15
Guarda il video della presentazione integrale del progetto


11:10 E' positivo anche il parere del commercialista dott. Asvisio: ''I conti tornano, il nostro parere sulla situazione econimica attuale è positivo''. 

10:55
Sono sorte perplessità circa le aree verdi durante il futuro cantiere per tutelare adeguatamente la comunità felina dell'area.
10:49
Gli architetti: ''I campi di calcio avranno dimensioni regolari come da Serie A, in erba naturale e riscaldati. Qui si allenerà la Prima squadra e il centro tecnico avrà una capienza di 24mila persone. Le gradinate saranno di 4-6 gradini. Le tribune saranno due per un totale di 4mila persone. Il Fila sarà anche luogo di aggregazione e identità'' (vedi sotto il video del progetto)
 
  



10:46 Gli architetti: ''Il progetto si ispira e nasce dalla storia del Torino''.

10:44
Gallo rientra in sala e afferma: ''Informo la commissione che mi prendo personalmente l'impegno in nome della città di Torino a rispettare i tempi. La scadenza sarà entro il 10 giugno, poi via alla delibera''.

10:40
Il progetto prevede due campi di allenamento di cui uno su quello vecchio del Fila, la tribuna, l'ingresso storico e i caseggiati che potranno essere destinati al museo e ad altre attività.

10:35 Ferrari
(video sotto): ''Il progetto che presenteremo rientra negli 8 milioni di euro, con due campi di allenamento, e può essere messo a gara. Deve però ancora essere discusso dalla Giunta quindi aspettiamo ad alzare i toni, siamo nei tempi''.

10:32
Vista l'assenza di Chiabrera, Sbriglio si domanda se ''si è dimesso? in caso affermativo vorrei esserne informato''. ''Verificheremo e non mi risultano dimissioni, ma non è di questo che dobbiamo parlare oggi'', ha risposto Cassiani. 

10:30
L'Assessore Gallo lascia momentaneamente la sala riunioni dopo aver dichiarato che ''abbiamo fatto un ulteriore passo in avanti, oggi visioneremo il progetto''.

10:28 Sono arrivati anche Comi e Ferrauto in rappresentanza del Torino FC.


10:20
Ad eccezione del presidente Chiabrera, sono presenti tutti i membri del direttivo: Beccaria, Ferraris, Gallo e Sbriglio. Comincia ora il CdA.

10:10
L'ordine del giorno prevede la presentazione al Comune di Torino del progetto in anteprima realizzato dallo studio di architetti. Questo sarà visionato e discusso e le successive osservazioni saranno inviate alla giunta che deciderà se approvare, modificare o bocciare il progetto stesso. 


                                          


10:00 In programma per le 10:00, il CdA è leggermente in ritardo. Abbiamo intervistato per voi l'assessore Gallo (vedi sotto).



 
 
Siamo in diretta dal Comune di Torino dove in questi minuti è in corso il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Filadelfia. Seguitela con noi!

Manolo Chirico

http://www.toronews.net/?action=article&ID=33605
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10/05/13 - Presentazione Progetto Stadio Filadelfia - Cittagorà
 
 

Come richiesto in una lettera del Sindaco alcuni mesi fa, la Fondazione Stadio Filadelfia ha presentato ai Consiglieri della Commissione Sport , presieduta da Luca Cassiani, il progetto di massima relativo alla ricostruzione dello Stadio Filadelfia e il Piano di sostenibilità finanziaria. L'assessore allo Sport Stefano Gallo ha annunciato la data del 10 Giugno come termine delle verifiche tecniche e di compatibilità urbanistica necessarie a dar via ai bandi...
Tratto da http://www.youtube.com/watch?v=lHFXMgNlsXQ
edizione del 10 maggio 2013
cittagoraTO

giovedì 9 maggio 2013

09/05/13 - Torino, guarda che Fila!

Domani l’assessore Gallo presenterà il progetto in Comune

Fissata la riunione con i membri della 5ª Commissione per illustrare il nuovo stadio dopo il via libera del Cda della Fondazione
 
STEFANO LANZO
 
TORINO. Le frasi pronunciate da don Aldo Rabino  il 4 maggio, vibranti come fendenti e intrise di ferma passione, risuonano ancora da Superga e arrivano dritto al cuore granata, fino al Filadelfia: «Il Toro vuole la sua casa, che non è il terzo stadio di Torino. E’ ora che si faccia. Non sarà come prima, ma che si faccia. Non ci sono risorse sufficienti, però si incominci e basta. Nessuno accampi pretese, la priorità è cominciare. Le difficoltà economiche non possono essere un ostacolo. Anch’io sono stanco di promesse, le cose si possono realizzare soltanto con un gioco di gruppo in cui tutti tirano dalla stessa parte, più forti del destino...». Nessuno accampi scuse, di qualsiasi natura. Né tantomeno pretese: è il punto di riferimento religioso del Torino a ribadirlo con forza, nel giorno e nel luogo sacri del popolo granata.
L’ANTEPRIMA  Dunque via gli indugi, le polemiche, i capricci: si deve partire, è dal 1997 che la gente del Torino aspetta. Ciò non significa altresì che il Filadelfia vada tirato su come viene: non è certamente questa l’intenzione del CdA della Fondazione che ha dato il via libera, né dei progettisti che hanno definito quello che sarà il nuovo centro sportivo. Anzi il progetto, rivelato in anteprima da Tuttosport  il 26 aprile, è moderno, funzionale, ma al tempo stesso legato alla tradizione. Domani il Comune lo presenterà ufficialmente in Municipio, alla V Commissione (quella dello sport, presieduta da Luca Cassiani ) che in questi anni sul Filadelfia ne ha viste di tutti i colori, ma che stavolta può cominciare a intravedere la luce. «Presentazione della proposta di progetto e di piano finanziario per la ricostruzione dell’impianto stadio Filadelfia», racconta testualmente l’ordine del giorno della commissione: si terrà domani mattina alle ore 10.15 in Sala Orologio. E’ annunciata la presenza del sindaco Piero Fassino , ma non è garantita a causa dei tanti impegni. Ci sarà sicuramente l’assessore allo Sport, Stefano Gallo , che sta seguendo in presa diretta i lavori della Fondazione, passo dopo passo.
COMINCIARE  E’ la prima mossa di un iter burocratico (possibilmente breve) che porterà il progetto preliminare e il piano finanziario davanti al Collegio dei Fondatori, per l’approvazione definitiva e l’avvicinamento al bando di concorso, obiettivo che il CdA della Fondazione vorrebbe ottenere entro la fine dell’anno corrente. Alcune formalità da sistemare per consentire che il percorso verso la ricostruzione sia il più possibile privo di ostacoli. La disponibilità economica ridotta a 8 milioni permette di cominciare e di definire la parte sportiva dell’impianto: per gli altri lotti, quelli legati all’area commerciale e museale, bisognerà trovare ulteriori risorse. Ed è in quest’ottica che si rivelerà senza dubbio fondamentale il lavoro della Fondazione: rendere il Filadelfia il più grande, godibile e funzionale possibile deve rappresentare una missione prioritaria. Ma cominciare è un obbligo. Prima di tutto morale.
Foto: Ecco due rendering che illustrano come sarà il nuovo Filadelfia: l’obiettivo è inaugurarlo il 4 maggio 2015

martedì 7 maggio 2013

05/05/13 - Don Aldo Rabino: «Vogliamo il Papa a Superga»

Don Rabino: «Magari nel 2015. E si faccia subito il Filadelfia!»
«Nessuno accampi pretese, ora i lavori».
Bianchi commosso: «Il popolo granata cresce silenzioso e orgoglioso». I tifosi al capitano: «Resta un altro anno»

ELISA GENESIO
MARINA SALVETTI
 
SUPERGA. «Papa Francesco ha scaldato i cuori con parole e gesti semplici ma carichi di umanità. Ha invitato a predicare, testimoniare, custodire ed edificare. C’è molto Toro in queste preghiere». Don Aldo Rabino , nell’omelia, si spinge in questo parallelo suggestivo tra le esortazioni del pontefice e quello che dovrà essere il cammino della squadra, del popolo e della realtà granata, una similitudine che suggerisce un incontro, quello di portare il Papa, appassionato di calcio e di origine piemontesi, a Superga, a pregare davanti alla lapide del Grande Torino. «Sarebbe grandioso - sottolinea don Aldo - ma purtroppo io non ho questo potere». L’idea però affascina il cappellano del Torino che, tra sogno e realtà, buttà lì anche la data, nel 2015. «Magari, per il bicentenario della nascita di Don Bosco potrebbe salire fin quassù. Facciamo partire una petizione tra i tifosi, sono sicuro che firmeranno a migliaia per invitarlo a venire».
LA CASA DEL TORO L’idea è lanciata, e sicuramente avrà un seguito molto sentito, ma un altro pensiero, che nelle ultime settimane si è trasformato in un progetto vero e proprio, sta a cuore a don Aldo: la ricostruzione del Filadelfia. Non c’è 4 maggio che dal pulpito della Basilica di Superga non venga rivolto un messaggio di speranza affinché lo stadio del Grande Torino ritorni a vivere. E anche stavolta non è mancata un’esortazione forte, che ha strappato per ben due volte gli applausi della folla. «Il Toro vuole la sua casa, che non è il terzo stadio di Torino. E’ ora che si faccia. Non sarà come prima, ma che si faccia. Non ci sono risorse sufficienti, però si incominci e basta. Nessuno accampi pretese, la priorità è cominciare. Le difficoltà economiche non possono essere un ostacolo. Anch’io sono stanco di promesse, le cose si possono realizzare soltanto con un gioco di gruppo in cui tutti tirano dalla stessa parte, più forti del destino...».
DI PADRE IN FIGLIO E il destino del Toro e dei suoi tifosi è anche quello di ritrovarsi ogni anno su questa collina per una commemorazione che è diventata soprattutto un momento di festa - con tanto di pic nic sui prati finalmente riscaldati dal sole - da tramandarsi di generazione in generazione. Anche se è cambiato l’orario, alle 14.30 e non alle 17 per consentire la squadra di andare in ritiro a Milano, l’importante è esserci per testimoniare - come sottolinea don Rabino - «che il Toro è vivo e avrà un futuro, che la salita al Golgota granata serve per ripartire verso nuovi traguardi». Il cappellano granata applaude al buon senso che ha evitato di anticipare la cerimonia a venerdì o di non avere i giocatori («Senza la squadra sarebbe stato come giocare a porte chiuse») e si chiede cosa succederà l’anno prossimo quando il 4 maggio cadrà di domenica. E poi si rivolge direttamente ai giocatori ammonendoli affinché siano d’esempio. «Non ho mai visto così tanti bambini, loro vi stanno guardando, siete i loro idoli, comportatevi come tali. per loro questro sarà un giorno che non dimenticheranno mai».
EMOZIONARSI Alla lapide, tra fiori e biglietti di bimbi che con grafia ancora incerta chiedono ai grandi campioni “Toro, perché perdi sempre contro la Juventus?”, va in scena davanti al ricordo del mito degli “immortali” il momento più toccante ed emozionante. Avvolto da due ali immense di folla, tanto che don Aldo commenta colpito di non «aver mai visto tanta gente come oggi», Rolando Bianchi si avvicina alla lapide per leggere i nomi delle 31 vittime di quel tragico 4 maggio 1949. Accolto da un applauso scrosciante e salutato con un sonoro «Rolando olè, Rolando Bianchi», il capitano granata si stacca dai compagni di squadra e inizia a scandire i nomi, con voce forte e chiara, ma incrinata dall’emozione.
L’ULTIMA VOLTA... Un’emozione forte, i suoi occhi lucidi non mentono, nelle sue vene pulsa sangue granata. Per lui potrebbe essere l’ultima volta in veste ufficiale davanti a quella lapide, ma i tifosi non ci stanno e urlano a gran voce «Rolando, leggili anche il prossimo anno!». Superga è viva e colorata dai ricordi e dalle speranze granata, e dalla freschezza dei bimbi che sono lì davanti alla lapide incuriositi e attenti a fare domande sul Grande Torino. Un’immagine che colpisce Bianchi: appena il capitano sale sul pullman che porta la squadra a Milano, esterna le sue impressioni con un cinquettio: «Ho visto Superga colorarsi di tantissimi piccoli cuori granata: è il popolo granata che cresce silenzioso e orgoglioso. L’orgoglio degli Eroi». Lo stesso orgoglio eterno che tramite la sua voce rotta dall’emozione è riecheggiata ancora una volta davanti alla lapide del Grande Torino.
FOTO SUPERGA. Don Rabino con Rolando Bianchi (LaPresse) SUPERGA. Il capitano saluta i tanti bambini dai cuori granata SUPERGA. Seimila tifosi sono saliti a Superga per commemorare il Grande Torino (LaPresse) SUPERGA. La squadra durante la messa in Basilica SUPERGA. I fiori di Tuttosport sulla lapide del Grande Torino