SERINO RAMPANTI, in quanto presidente dell’Associazione Ex Calciatori granata è vero che recentemente ha incontrato Cairo, Colantuono e Petrachi?
Risatina: «Diciamo che è vero... a metà».
Cioè?
«In effetti mi sono intrattenuto con i vertici del Torino, però l’Associazione non c’entra».
Com’è andata, allora?
«Ero a Leinì per una riunione nell’hotel che ospita il ritiro del Torino. Per la precisione venerdì scorso, vigilia della sfida contro il Frosinone. Uscendo, nella hall, ho incrociato i due miei ex giocatori Colantuono e Petrachi, e così ovviamente mi sono fermato a salutarli».
Petrachi l’ha avuto nel Torino di Calleri. Ma Colantuono, scusi, quando lo ha allenato?
«Nel Pisa. Stagione 1985-86. Ero il vice di Guerrini, ma a fine campionato, con la retrocessione in B, lui fu esonerato. Così per il Torneo Estivo la squadra fu affidata a me. E con Colantuono giocatore venni a Torino a vincere la semifinale: 1-2. Sapete dove?».
Onestamente no.
«Al Filadelfia. 14 giugno 1986: me lo ricordo come fosse ieri, certe date non si possono dimenticare. Quella fu l’ultima volta che il nostro caro, vecchio Fila ospitò una gara della prima squadra».
Con un titolo beffardo qualcuno avrebbe potuto scrivere: «Rampanti ha chiuso il Filadelfia!».
Altra risatina: «Il fatto è che io il Fila l’ho chiuso due volte. Ero io l’allenatore della Primavera del Toro quando si arrivò al definitivo passo d’addio. Diciamo che l’ho chiuso due volte e poi ho cercato di riaprirlo: ma non è andata bene, purtroppo».
Mai mollare, Rampanti.
«Difatti noi del Toro non possiamo arrenderci: ce lo insegna il nostro spirito. Purtroppo chi cercava di dividerci è riuscito perfettamente nel suo obiettivo, però non dobbiamo demordere: sarà dura, ci vorrà ancora un po’ di tempo, ma con tanta buona volontà e soprattutto unità d’intenti, alla fine ce la faremo».
Risatina: «Diciamo che è vero... a metà».
Cioè?
«In effetti mi sono intrattenuto con i vertici del Torino, però l’Associazione non c’entra».
Com’è andata, allora?
«Ero a Leinì per una riunione nell’hotel che ospita il ritiro del Torino. Per la precisione venerdì scorso, vigilia della sfida contro il Frosinone. Uscendo, nella hall, ho incrociato i due miei ex giocatori Colantuono e Petrachi, e così ovviamente mi sono fermato a salutarli».
Petrachi l’ha avuto nel Torino di Calleri. Ma Colantuono, scusi, quando lo ha allenato?
«Nel Pisa. Stagione 1985-86. Ero il vice di Guerrini, ma a fine campionato, con la retrocessione in B, lui fu esonerato. Così per il Torneo Estivo la squadra fu affidata a me. E con Colantuono giocatore venni a Torino a vincere la semifinale: 1-2. Sapete dove?».
Onestamente no.
«Al Filadelfia. 14 giugno 1986: me lo ricordo come fosse ieri, certe date non si possono dimenticare. Quella fu l’ultima volta che il nostro caro, vecchio Fila ospitò una gara della prima squadra».
Con un titolo beffardo qualcuno avrebbe potuto scrivere: «Rampanti ha chiuso il Filadelfia!».
Altra risatina: «Il fatto è che io il Fila l’ho chiuso due volte. Ero io l’allenatore della Primavera del Toro quando si arrivò al definitivo passo d’addio. Diciamo che l’ho chiuso due volte e poi ho cercato di riaprirlo: ma non è andata bene, purtroppo».
Mai mollare, Rampanti.
«Difatti noi del Toro non possiamo arrenderci: ce lo insegna il nostro spirito. Purtroppo chi cercava di dividerci è riuscito perfettamente nel suo obiettivo, però non dobbiamo demordere: sarà dura, ci vorrà ancora un po’ di tempo, ma con tanta buona volontà e soprattutto unità d’intenti, alla fine ce la faremo».
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