sabato 20 marzo 2010

20/03/07 - Patto Cairo-Chiamparino. Subito il "Fila" da 3500 posti.





STADI: VERTICE SEGRETO TRA IL SINDACO E IL PATRON DEL TORO

Il Comune fara' lo sconto sull'Olimpico

Si sono incontrati e, alla fine, si sono pure messi d'accordo. Intanto sullo smettere di attaccarsi rilanciando il rapprto privilegiato di due estati fa. E poi mettendo le basi per il futuro degli stadi granata, con l'immediata ricostruzione del Filadelfia a carico di Comune e sponsor e la possibile vendita futura del Comunale al Toro, a prezzo scontato. Un patto che nella mistica granata passera' alla storia, si spera, come «La pace del Filadelfia». L'hanno siglata con una stretta di mano il granatissimo sindaco Chiamparino e Urbano CAIRO, il presidente cuoretoro che aspirava, e chissa' che non ci riesca, a diventare il Berlusconi torinista. Il 4 maggio L'accordo potrebbe essere ufficializzato, almeno per la parte del Filadelfia, il 4 maggio anniversario della tragedia di Superga. Dunque, ieri pomeriggio e in gran segreto, sindaco e presidente si sono incontrati in un ufficio periferico del Comune, presente l'assessore allo Sport, Renato Montabone, pure lui della lobby granata. Obiettivo: mettere una pietra sopra le incomprensioni delle ultime settimane e trovare una soluzione al problema-stadi, in primis a quello del Filadelfia. Incontro preceduto da un gran lavori'o diplomatico sia su un fronte, sia sull'altro. Una faticaccia perche' quando due granata incominciano a utilizzare metafore bianconere per mandarsi a stendere vuol dire che siamo ai materassi. «E' peggio di Giraudo» ha sbottato a un certo punto Chiamparino, da tempo polemicamente assente dalla tribuna vip. «Favorisce la Juve» e' stato l'uppercut di CAIRO che e' arrivato addirittura a minacciare una marcia di tifosi per sostenere le ragioni del Toro nell'eterna disputa sugli stadi torinesi. Prepartita al vetriolo A far precipitare positivamente la situazione e' stata anche la convocazione per domani mattina di Urbano CAIRO davanti alla Commissione Sport. Audizione dedicata, indovinate un po'?, allo scottante tema degli stadi. L'incontro s'e' svolto nel primo pomeriggio quando i protagonisti sono sfilati tra impiegate incredule e tifosissime che al passaggio di CAIRO sussurravano «Forza Toro». In blu il sindaco, in gessato il patron granata, un caffe' e un bicchiere d'acqua di cortesia, per spezzare l'inevitabile imbarazzo iniziale sono servite le battute sulla trionfale vittoria del Toro a Messina. «Hai visto, Sergio? - ha gongolato CAIRO - da quando ci sono queste polemiche il nostro Toro va forte...». E Chiamparino sorridente: «Va forte perche' hai licenziato Zaccheroni. Assumiti le tue responsabilita'!...». CAIRO, specialista di pubbliche relazioni, non ha mancato il colpo basso: «Complimenti! Ti ho visto in tv con la Moratti, ti sei proprio comportato bene». Primo tempo spigoloso A quel punto e' cominciata la trattativa vera e propria. I due si sono rinfacciati le cifre sull'area commerciale che il Toro potrebbe sfruttare all'Olimpico, molto minore di quella a disposizione della Juve al Delle Alpi. Chiamparino gli ha risposto ricordandogli che il valore commerciale di Santa Rita e' molto maggiore delle Vallette. Punture di spillo. Poi la stoccata. Chiamparino: «Insomma, dimmi cosa vuoi fare. Vuoi un Filadelfia da 40 mila posti? Sono pronto. Dell'Olimpico posso pure farci qualcos'altro, che so?, lo stadio del rugby...» CAIRO ha parato la provocazione. «Dai, al Filadelfia 40 mila spettatori non ci staranno mai...». Secondo tempo: l'intesa Da qui in avanti s'e' capito che l'unico stadio che potra' arrivare a 40 mila posti e' l'Olimpico grazie a un terzo anello infossato che creerebbe 10 mila posti a ridosso del campo come negli impianti inglesi. Costo intorno ai 10 milioni di euro. CAIRO e il Toro hanno bisogno da subito di uno stadio piu' capiente degli attuali 25.600 posti. Il presidente granata ha spiegato a Chiamparino qual e' il suo progetto. Ha ricordato i 23 milioni investiti fino ad oggi nel Toro e l'intenzione di investirne altrettanti in futuro «per arrivare alla Champions league». Le priorita' granata sono, nell'ordine, il rafforzamento della prima squadra, il vivaio, il Filadelfia e, solo alla fine, il grande stadio. Ma i 10 mila posti in piu' CAIRO li vorrebbe da subito. Su questo Chiamparino e' stato irremovibile aprendo pero' un'interessante prospettiva. Il giorno che CAIRO si decidesse a comprare lo stadio gli sconterebbe dal prezzo (circa 25 milioni) la cifra necessaria ai lavori d'ampliamento. Insomma, l'Olimpico attuale gli verrebbe a costare circa 15 milioni e non piu' 25. Ma il contributo della citta' alla causa granata non finisce qui. Chiamparino s'e' impegnato con CAIRO ad accelerare le pratiche per la ricostruzione del Filadelfia. Oltre al terreno, il Comune mettera' a disposizione 3,5 milioni di euro, gli altri 12 arriveranno dagli sponsor e da un contributo un po' piu' che simbolico di CAIRO, il quale si e' impegnato a spiegare la vicenda ai tifosi affinche' nessuno pianti grane sugli spazi commerciali che sorgeranno intorno al nuovo Filadelfia: negozi sportivi, merchandising, forse anche un ristorante, ovviamente granata. Post partita: l'abbraccio Un abbraccio e l'invito a vedere insieme Toro-Palermo ha sancito «La pace del Filadelfia». Quanto all'Olimpico, tutto e' rinviato alla seconda meta' di aprile quando si sapra' davvero se l'Italia otterra' gli Europei e la Juve potra' godere dei finanziamenti per rifare il Delle Alpi. Altrimenti tutto ritornera' in alto mare. Tranne il «Fila», ovviamente.

BEPPE MINELLO

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