giovedì 23 aprile 2009

27/07/00 - Centro commerciale anche al 'Filadelfia'

Repubblica — pagina 5

Tra Torino e Rubentus è derby anche sul calcio mercantile del 2000, che vuole coniugare l'evento calcistico con attrattive commerciali. Il giorno dopo l'accordo nella maggioranza (contestato dal centro destra con minacce d invio dei documenti alla procura) per offrire alla società bianconera la gestione dello stadio Delle Alpi e un'area di 17 mila metri quadrati per sistemarvi attività di intrattenimento o terziarie, arriva nell'ultima agitata seduta del Consiglio comunale prima della pausa estiva, la delibera di variante al piano regolatore, che permette, in base alla legge regionale sul commercio, di insediare un centro commerciale di 6 mila metri quadrati nell'area dell'ex Filadelfia, di proprietà dell'omonima fondazione presieduta da Diego Novelli. Ma ad una condizione, dettata dal verde Silvio Viale e da Mario Contu di Rifondazione, con emendamento: quel centro si deve fare contestualmente alla ricostruzione del mitico stadio granata. Toro e Rube, dunque, potranno scontrasi in futuro non soltanto su un campo di calcio ma anche sulla capacità di attirare spettatori e clienti nei negozi, nelle birrerie, nei bar e ristoranti che possono sorgere attorno al delle Alpi e al Filadelfia, gestiti rispettivamente dai bianconeri e granata. Due progetti al centro del dibattito politico da anni e che in questo scorcio di luglio possono aver imboccato la strada verso la soluzione. Ma gli ostacoli da superare non mancano: la Fondazione (dalla quale, secondo Viale e Contu, come hanno ripetuto ieri, il Comune deve uscire) è sempre in attesa del via libera del ministero della Finanze per occupare, con lo stadio, anche l'area demaniale di via Zino Zini. Nel frattempo propone al comitato olimpico 2006 di realizzare nell'area Filadelfia l'impianto per l'hockey, da trasformare, dopo le Olimpiadi, in stadio per il calcio. Ieri in Sala Rossa si è anche discusso della vicenda dello stadio Delle Alpi, su sollecitazione di Alleanza nazionale. Nel mirino non tanto l'accordo possibile tra Rubentus e Comune, quanto il fallimento della gara d'appalto decisa dalla giunta (nessuna offerta) per la gestione dell'impianto per la stagione 20002001. «Fatto superato, se arriverà l'accordo. In caso contrario ci sarà una trattativa privata. Ma la gara è stata trasparente e corretta» ha sostenuto il vicesindaco Domenico Carpanini, che negli ultimi tempi ha preso di petto la questione. «Avete invalidato la gara. Chi volete ingrassare?» sono state le dure accuse di Agostino Ghiglia (che ha violentemente polemizzato pure con Viale) d'accordo con il vicesindaco su un solo punto: mandare gli atti del dibattito con i duri attacchi reciproci, in procura. A margine del dibattito, i capigruppo di maggioranza, l'assessore alla viabilità Franco Corsico e il collega all'arredo urbano Paolo Hutter, hanno provato ricomporre lo scontro nella coalizione dopo la richiesta diessina di costruire il parcheggio sotto piazza Vittorio e bloccare la delibera di giunta che prevede la pavimentazione in porfido di parte della piazza. Seppur isolati, i Ds non hanno cambiato idea . Ma Corsico ha spiegato che il parcheggio è tecnicamente di difficile realizzazione per la presenza sotterranea, tra l'altro, del collettore fognario del consorzio PoSangone. E che se i lavori di risistemazione non partiranno entro la fine dell'anno, bisognerà riavviare la procedura finanziaria per avere i soldi del mutuo. E per un anno tutto rimane bloccato. Il dialogo (o lo scontro) riprenderà domani.
- GINO LI VELI

Nessun commento:

Posta un commento