STAMPA, TORINO, pag.30
UNITE DALL'AMORE LE FAMIGLIE DEL MEDIANO E DELL'ALA GRANATA
TORINO Venticinque anni fa si incontrarono dietro alla basilica, di fronte alla lapide dei morti di Superga, lei Ardea figlia di Giuseppe Grezar, lui Cristiano figlio di Romeo Menti. Lei abitava a Torino, lui era arrivato da Firenze per la commemorazione della squadra granata. Lei aveva sei anni di piu', era vedova. Fu quella che lui adesso definisce "semplicemente una bella storia fra un uomo e una donna". Mai gaglioffamente pubblicizzata. Dalle nozze fra Cristiano Menti geometra e Ardea Grezar casalinga e' nato Niccolo' che ha due nonni granata del Grande Torino, tiene vent'anni, gioca a calcio a Settignano, presso Coverciano, e insegna gia' ai bambini le finte del nonno. Papa' e mamma adesso sono separati, ma legati sempre da un forte affetto. Lei ha preso a Firenze un bell'accento toscano. Ieri sono tornati a Superga, sono andati insieme davanti alla lapide. Con Niccolo' al braccio della fidanzata. Poi sono anche andati alla cerimonia del FILADELFIA. Ardea: "Avevo sette anni quando papa' mori', la mamma mi portava ogni tanto allo STADIO alla fine di un suo allenamento, ricordo un posto pieno di cose, di gente, di rumori". Nessuno delle famiglie dei morti del FILADELFIA ha scientemente, paraninfescamente avvicinato la figlia del mediano e il figlio dell'ala, per una operazione geneticosentimentale. E' stato un bel caso, ieri papa', mamma e figliolo hanno pianto insieme. Romeo Menti funziona ancora come legame fra Torino e Fiorentina, squadre che vengono definite gemellate. C'entra la rivalita' tesa di entrambe con la Rubentus, ma Menti inteso come collante sentimentale vale indipendentemente da questo stimolo. Vicenza-Firenze-Torino-Firenze-Torino l'iter del giocatore, che e' morto a Superga con il distintivo della squadra viola all'occhiello della giacca, e che a Firenze veniva considerato come "distaccato" qui. Il suo gioco estroso, sulla fascia, ha permesso ai cineoperatori di riprenderlo come forse nessun altro calciatore del Grande Torino. Scarsa invece la documentazione su Grezar, perso nella grande prateria del centrocampo. Ardea, Cristiano e Niccolo' ieri hanno vissuto prima l'ufficialita' della solenne funzione della commemorazione a Superga, poi la bonarieta' del commovente pic- nic di ricordi al FILADELFIA. Hanno ritrovato altri delle famiglie colpite allora, e sono state occasioni di aggiornamento degli indirizzi, dei numeri telefonici. Non c'e' fra le famiglie di quelli di Superga un collegamento costante, ci sono occasioni periodiche di incontro. E ci sono vecchiaie, malattie, avanzate di figli dei figli. Un avvocato fiorentino gesti' il blando sommesso contenzioso di quasi tutte le famiglie col Torino, la compagnia aerea, le assicurazioni: era stata una iniziativa di Giovanna Menti, la vedova di Romeo. Viene da pensare quale caciara sentimentale e legale si monterebbe adesso, a come oggi una storia simile fra un uomo e una donna verrebbe spupazzata da attenzioni, curiosita', indiscrezioni, cose che comunque sporcano.
Gian Paolo Ormezzano
UNITE DALL'AMORE LE FAMIGLIE DEL MEDIANO E DELL'ALA GRANATA
TORINO Venticinque anni fa si incontrarono dietro alla basilica, di fronte alla lapide dei morti di Superga, lei Ardea figlia di Giuseppe Grezar, lui Cristiano figlio di Romeo Menti. Lei abitava a Torino, lui era arrivato da Firenze per la commemorazione della squadra granata. Lei aveva sei anni di piu', era vedova. Fu quella che lui adesso definisce "semplicemente una bella storia fra un uomo e una donna". Mai gaglioffamente pubblicizzata. Dalle nozze fra Cristiano Menti geometra e Ardea Grezar casalinga e' nato Niccolo' che ha due nonni granata del Grande Torino, tiene vent'anni, gioca a calcio a Settignano, presso Coverciano, e insegna gia' ai bambini le finte del nonno. Papa' e mamma adesso sono separati, ma legati sempre da un forte affetto. Lei ha preso a Firenze un bell'accento toscano. Ieri sono tornati a Superga, sono andati insieme davanti alla lapide. Con Niccolo' al braccio della fidanzata. Poi sono anche andati alla cerimonia del FILADELFIA. Ardea: "Avevo sette anni quando papa' mori', la mamma mi portava ogni tanto allo STADIO alla fine di un suo allenamento, ricordo un posto pieno di cose, di gente, di rumori". Nessuno delle famiglie dei morti del FILADELFIA ha scientemente, paraninfescamente avvicinato la figlia del mediano e il figlio dell'ala, per una operazione geneticosentimentale. E' stato un bel caso, ieri papa', mamma e figliolo hanno pianto insieme. Romeo Menti funziona ancora come legame fra Torino e Fiorentina, squadre che vengono definite gemellate. C'entra la rivalita' tesa di entrambe con la Rubentus, ma Menti inteso come collante sentimentale vale indipendentemente da questo stimolo. Vicenza-Firenze-Torino-Firenze-Torino l'iter del giocatore, che e' morto a Superga con il distintivo della squadra viola all'occhiello della giacca, e che a Firenze veniva considerato come "distaccato" qui. Il suo gioco estroso, sulla fascia, ha permesso ai cineoperatori di riprenderlo come forse nessun altro calciatore del Grande Torino. Scarsa invece la documentazione su Grezar, perso nella grande prateria del centrocampo. Ardea, Cristiano e Niccolo' ieri hanno vissuto prima l'ufficialita' della solenne funzione della commemorazione a Superga, poi la bonarieta' del commovente pic- nic di ricordi al FILADELFIA. Hanno ritrovato altri delle famiglie colpite allora, e sono state occasioni di aggiornamento degli indirizzi, dei numeri telefonici. Non c'e' fra le famiglie di quelli di Superga un collegamento costante, ci sono occasioni periodiche di incontro. E ci sono vecchiaie, malattie, avanzate di figli dei figli. Un avvocato fiorentino gesti' il blando sommesso contenzioso di quasi tutte le famiglie col Torino, la compagnia aerea, le assicurazioni: era stata una iniziativa di Giovanna Menti, la vedova di Romeo. Viene da pensare quale caciara sentimentale e legale si monterebbe adesso, a come oggi una storia simile fra un uomo e una donna verrebbe spupazzata da attenzioni, curiosita', indiscrezioni, cose che comunque sporcano.
Gian Paolo Ormezzano
Sono di Trieste , artsta Giovanni Franzil,e misono meravigliato che nel 70 anniversario di Superga a Trieste nulla è stato fatto, dentro una mostra delle mie opere al Caffe Tommaseo a Trieste ho esposto una grafica con l'immagine di Pino Grezar e fatto alcune cartoline date a vari amici compreso il Triestino Australiano sponsor della Triestina che felice ha ringraziato ,penso che sarebbe giusto fare un bronzo in memoria.
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