TS - pag. 13
DOPO L’ESPOSTO ALLA CORTE DEI CONTI SUL FILADELFIA
«Spero che partecipi con me al dibattito voluto dai tifosi. Se venisse pure Forieri...»
MARCO BONETTO
TORINO. Ci sono molti fatti incontrovertibili. Da oltre due lustri il Filadelfia, da anni di proprietà del Municipio, è diventato la discarica comunale a cielo aperto più gloriosa d’Italia. Causa di ciò, soprattutto ma non solo, gli sciagurati accordi tra la Giunta di Chiamparino (assistito in particolare dagli assessori Montabone e Viano) e il Torino di Cimminelli, con di mezzo la Bennet, desiderosa di costruire un supermercato grazie al Fila e a due passi dal Fila. Il fallimento del Torino, nel 2005, fece saltare in aria definitivamente i già contestatissimi piani del Comune.
Ma non certo quelli della Bennet: il Filadelfia è ancora e sempre una discarica, mentre quel supermercato è aperto da tempo. E per fortuna che per la Giunta Chiamparino era indispensabile per la rinascita del Filadelfia...
«LA FIAT OSTACOLA» Ma non basta. Perché questo Comune, che sul Fila da 10 anni ne sta combinando di tutti i colori, dicendo e disponendo tutto e il contrario di tutto, è riuscito pure nell’impresa di farsi scoppiare in mano uno scontro legale anche con la Fiat, come svelato ieri su Tuttosport da Viano. Il Comune aveva accettato di ricevere due ipoteche a proprio favore da Cimminelli, poste su beni di proprietà della Ergom (l’azienda dell’ex patron) e valutate dai periti comunali 4,3 milioni (una cifra indubbiamente notevole: in ballo un capannone industriale in un paese del Cuneese, Baldissero d’Alba, e dei parcheggi a Torino negli spazi del Pier della Francesca, in periferia). L’eventuale escussione delle ipoteche da 4,3 milioni sarebbe dovuta servire per garantire sempre e comunque la rinascita del Fila, nei piani di Chiamparino, Viano e Montabone.
Il fallimento del Torino è avvenuto nel 2005, ma l’escussione non è mai andata in porto. E ora Viano annuncia, tra tante dichiarazioni choc: «La Fiat ci sta creando ostacoli. Rivendica diritti su quelle ipoteche, visto che intanto ha acquistato la Ergom a un euro. E quelle ipoteche, appunto su beni Ergom, non erano state incluse nel fallimento del Toro. Sono in azione gli avvocati nostri e della Fiat, speriamo di non finire in Tribunale e di transare: di trovare un accordo con la Fiat, così da recuperare qualcosina (si parla di 500 mila euro, da quei 4,3 milioni originari; ndr). D’altra parte ai nostri stessi legali pare che alcune motivazioni della Fiat abbiano un fondamento...».
Davvero un trionfo per il Comune, che aveva chiesto quelle ipoteche a Cimminelli per mettersi al riparo da brutte sorprese e avere i soldi necessari per ricostruire il Fila!
QUELLE DOMANDE Sulle ipoteche cimminelliane e sulla (finora) mancata escussione delle stesse (a tutto danno della Città?), sei cittadini, tifosi del Toro, hanno depositato alla Corte dei Conti un esposto, l’8 aprile: si ripercorre la storia delle ipoteche e si chiede di «accertare se (...) la Città di Torino non abbia ottemperato alla delibera di Giunta del 13/03/2007, non avviando la procedura di escussione coattiva delle ipoteche».
DOPO L’ESPOSTO ALLA CORTE DEI CONTI SUL FILADELFIA
«Spero che partecipi con me al dibattito voluto dai tifosi. Se venisse pure Forieri...»
MARCO BONETTO
TORINO. Ci sono molti fatti incontrovertibili. Da oltre due lustri il Filadelfia, da anni di proprietà del Municipio, è diventato la discarica comunale a cielo aperto più gloriosa d’Italia. Causa di ciò, soprattutto ma non solo, gli sciagurati accordi tra la Giunta di Chiamparino (assistito in particolare dagli assessori Montabone e Viano) e il Torino di Cimminelli, con di mezzo la Bennet, desiderosa di costruire un supermercato grazie al Fila e a due passi dal Fila. Il fallimento del Torino, nel 2005, fece saltare in aria definitivamente i già contestatissimi piani del Comune.
Ma non certo quelli della Bennet: il Filadelfia è ancora e sempre una discarica, mentre quel supermercato è aperto da tempo. E per fortuna che per la Giunta Chiamparino era indispensabile per la rinascita del Filadelfia...
«LA FIAT OSTACOLA» Ma non basta. Perché questo Comune, che sul Fila da 10 anni ne sta combinando di tutti i colori, dicendo e disponendo tutto e il contrario di tutto, è riuscito pure nell’impresa di farsi scoppiare in mano uno scontro legale anche con la Fiat, come svelato ieri su Tuttosport da Viano. Il Comune aveva accettato di ricevere due ipoteche a proprio favore da Cimminelli, poste su beni di proprietà della Ergom (l’azienda dell’ex patron) e valutate dai periti comunali 4,3 milioni (una cifra indubbiamente notevole: in ballo un capannone industriale in un paese del Cuneese, Baldissero d’Alba, e dei parcheggi a Torino negli spazi del Pier della Francesca, in periferia). L’eventuale escussione delle ipoteche da 4,3 milioni sarebbe dovuta servire per garantire sempre e comunque la rinascita del Fila, nei piani di Chiamparino, Viano e Montabone.
Il fallimento del Torino è avvenuto nel 2005, ma l’escussione non è mai andata in porto. E ora Viano annuncia, tra tante dichiarazioni choc: «La Fiat ci sta creando ostacoli. Rivendica diritti su quelle ipoteche, visto che intanto ha acquistato la Ergom a un euro. E quelle ipoteche, appunto su beni Ergom, non erano state incluse nel fallimento del Toro. Sono in azione gli avvocati nostri e della Fiat, speriamo di non finire in Tribunale e di transare: di trovare un accordo con la Fiat, così da recuperare qualcosina (si parla di 500 mila euro, da quei 4,3 milioni originari; ndr). D’altra parte ai nostri stessi legali pare che alcune motivazioni della Fiat abbiano un fondamento...».
Davvero un trionfo per il Comune, che aveva chiesto quelle ipoteche a Cimminelli per mettersi al riparo da brutte sorprese e avere i soldi necessari per ricostruire il Fila!
QUELLE DOMANDE Sulle ipoteche cimminelliane e sulla (finora) mancata escussione delle stesse (a tutto danno della Città?), sei cittadini, tifosi del Toro, hanno depositato alla Corte dei Conti un esposto, l’8 aprile: si ripercorre la storia delle ipoteche e si chiede di «accertare se (...) la Città di Torino non abbia ottemperato alla delibera di Giunta del 13/03/2007, non avviando la procedura di escussione coattiva delle ipoteche».
Si chiede di «accertare» le eventuali «responsabilità dei pubblici amministratori e dei dirigenti comunali interessati».
E poi: «In caso di accertamento del predetto inadempimento e delle responsabilità», si chiede di «condannare i responsabili alla refusione, in favore della Città di Torino, degli accertandi danni patiti e patendi». Ecco le domande poste all’esame della Corte dei Conti. Ovviamente e fino a prova contraria, è doveroso presumere la correttezza (l’innocenza nel senso più ampio) dei «pubblici amministratori e dirigenti comunali interessati». Mentre Cairo dice: «Dopo tutto quello che sta venendo fuori, mi auguro che il sindaco, ed eventualmente anche l’imprenditore Forieri che vuole collaborare per la rinascita dell’area, partecipino al dibattito organizzato dai tifosi per il 1° maggio, per fare vera chiarezza su tutto. Sarebbe un dibattito utile e allora vi parteciperei anch’io, come già detto. E dico questo senza polemica, solo nell’ottica di ricostruire il Fila».
E poi: «In caso di accertamento del predetto inadempimento e delle responsabilità», si chiede di «condannare i responsabili alla refusione, in favore della Città di Torino, degli accertandi danni patiti e patendi». Ecco le domande poste all’esame della Corte dei Conti. Ovviamente e fino a prova contraria, è doveroso presumere la correttezza (l’innocenza nel senso più ampio) dei «pubblici amministratori e dirigenti comunali interessati». Mentre Cairo dice: «Dopo tutto quello che sta venendo fuori, mi auguro che il sindaco, ed eventualmente anche l’imprenditore Forieri che vuole collaborare per la rinascita dell’area, partecipino al dibattito organizzato dai tifosi per il 1° maggio, per fare vera chiarezza su tutto. Sarebbe un dibattito utile e allora vi parteciperei anch’io, come già detto. E dico questo senza polemica, solo nell’ottica di ricostruire il Fila».
24/04/09 TUTTOSPORT Cairo: "Sindaco, fai chierezza" Bonetto Marco
http://rassegnastampa.comune.torino.it/orazionet/Rassegne/COMUNE%20TORINO/04/93302825.pdf
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24/04/09 STAMPA TORINO Esposto dei tifosi alla Corte dei Conti
http://rassegnastampa.comune.torino.it/orazionet/Rassegne/COMUNE%20TORINO/04/93303491.pdf
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