STAMPA, TORINO, pag.35
Riunione di maggioranza col sindaco, mentre Rifondazione chiede di salvare lo stadio dei Mondiali Delle Alpi, tra 10 giorni sentenza in Sala Rossa
Riunione di maggioranza col sindaco, mentre Rifondazione chiede di salvare lo stadio dei Mondiali Delle Alpi, tra 10 giorni sentenza in Sala Rossa
La sentenza per il Delle Alpi sara' emessa lunedi' 4 ottobre. Cosi' vorrebbe il sindaco che sta svolgendo consultazioni a raffica per rispettare i tempi sollecitati dalla Rubentus. Sara' una scadenza difficile da raggiungere. Lungo il percorso, ogni giorno, viene posto un problema nuovo. Proprio ieri a poche ore da due importanti riunioni, Rifondazione Comunista ha piazzato tre interrogazioni-mina sulla strada di Castellani e del consiglio comunale che dovranno decidere se accogliere le richieste delle societa' di calcio o salvare l'impianto dei Mondiali '90. Mario Contu, capogruppo del partito di Bertinotti, e i suoi tre colleghi della Sala Rossa, Daniela Alfonzi, Ennio Avanzi e Marco Revelli sostengono che: 1) i costi di manutenzione (40 miliardi) indicati dai tecnici comunali per la manutenzione e la gestione dello STADIO di qui al 2006 sono inspiegabilmente raddoppiati rispetto a quelli indicati dalla Pubbligest, l'attuale concessionario (21 miliardi); 2) l'eventuale nuovo FILADELFIA non sarebbe agibile perche' intorno alla struttura non ci sarebbero i metri quadrati richiesti per legge per garantire un corretto deflusso; 3) la scelta della Rubentus di disputare partite di Uefa in altre citta' italiane (Cesena e Palermo) viene meno agli impegni assunti con la Citta' e rischia di comportare per il Comune un danno economico onde evitare che ricadano sul Torino maggiori esborsi per l'uso parziale del Delle Alpi. Osservazioni da verificare, e' stato detto ieri sera nel vertice di maggioranza con il sindaco e l'assessore Ugo Perone. Ma anche osservazioni che non intimoriscono il verde Viale e il diesse Borgogno, i quali hanno gia' espresso la loro volonta' di comprendere le esigenze della societa' bianconera. Ricordano un'altra lettera di due anni fa della Pubbligest che sosteneva una spesa annuale di 6,5 miliardi (di qui il calcolo di 40 miliardi fino al 2006), mentre si dicono interessati ad approfondire le altre due questioni. Per i Comunisti Italiani, invece, il problema e' politico: ai venerdi' (un appuntamento fisso, ogmi settimana) del centrosinistra non si vedono piu' i Popolari e il verde Viale partecipa solo dal punto di vista ''tecnico'', «eh no - avverte Mariangela Rosolen - dobbiamo esserci tutti, e non solo per la questione-STADIO». Alleanza per Torino (presente con Michele Paolino e Paola Monaci) ha gia' ripetutamente dichiarato che preferirebbe si parlasse in modo globale degli impianti, «C'e' pure il Comunale». Del FILADELFIA, invece, gia' ieri sera, nel secondo incontro presso l'ufficio del sindaco, ne hanno parlato Massimo Vidulich e Davide Palazzetti, presidente e amministratore delegato del Torino Calcio, e per la Fondazione Campo FILADELFIA, proprietaria dell'area, l'on. Diego Novelli e l'avvocato Franzo Grande Stevens. Castellani e l'assessore Perone hanno detto ai dirigenti granata che la ricostruzione dello STADIO sul glorioso terreno in cui vinsero scudetti a ripetizione Mazzola e compagni puo' avvenire solo se la societa' di calcio lo dichiarera' suo STADIO sociale. La Fondazione ha gia' raggiunto l'intesa con il finanziatore Aghemo per realizzare l'opera, mentre Vidulich, ieri, ha assunto l'impegno di trovare un accordo entro tre mesi, «e non e' detto - ha aggiunto - che non troveremo noi stessi come Torino Calcio le disponilita' finanziarie per rilevare l'impianto».
Luciano Borghesan
Luciano Borghesan
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