Novelli: tutto ok, dal 18 gennaio si parte. Vidulich: potrebbero esserci grosse novita'
TORINO In parole povere e percio' ricchissime di significato la tifoseria del Toro teme che: 1) la Rubentus faccia sul serio con il progetto dello STADIO a Borgaro e il Comune imponga al Torino il Delle Alpi; 2) la Rubentus finisca per ottenere quello che vuole, cioe' STADIO suo e annessi e connessi alla Continassa e, demolito il Delle Alpi, il Comune riscopra il Comunale e lo ammolli al Torino; 3) il Comune comunque non dia il permesso per ricostruire il FILADELFIA, e a maggior ragione non lo dia se la Rube va a Borgaro, per non avere in citta' tre stadi di cui due inutili; 4) in ogni caso il Torino sia fregato. Sui timori secondo noi comprensibilissimi dei tifosi granata intervengono Diego Novelli presidente della Fondazione FILADELFIA e Massimo Vidulich presidente del Torino Calcio. Novelli: «Impensabile che il Comune si opponga al nostro progetto che e' bene finanziato, e' aderente al piano regolatore che vuole li' un'area sportiva, e' perfettamente a posto come infrastrutture, accessi e sbocchi, per i quali possiamo acquistare 20.000 metri quadrati dal demanio, e' voluto non solo dalla circoscrizione, ma dalla citta' tutta, e' perfettamente sincronizzato nella nuova destinazione della zona, che verra' coinvolta anche da opere per i Giochi invernali del 2006. Imporre il Delle Alpi? Ma come si fa, con quel che costa di manutenzione? Il 18 gennaio, se il Torino Calcio non si sara' proposto seriamente per finanziare la costruzione, procederemo con il gruppo di Aghemo». Vidulich: «Mi rendo conto di cosa puo' pensare il tifoso del Torino, ma come possiamo noi procedere con un'offerta di affitto alla Fondazione, se non conosciamo il progetto anche nelle sue estensioni extraSTADIO, e se non conosciamo i prezzi di un eventuale affitto? La Fondazione ha detto che in ogni caso il nuovo STADIO costera' alla societa' granata meno del Delle Alpi. Ma dovra' costare molto di meno». Novelli: «Mi pare che siamo stati assai chiari e solleciti nel presentare il progetto, nel garantire uno STADIO da Toro. Se il 18 gennaio il Torino Calcio si presenta con le stesse garanzie finanziarie offerteci da Aghemo, siamo pronti a passargli il terreno per fare il nuovo STADIO». Vidulich: «A me sembra che il gruppo finanziatore non sia stato ben chiaro: il 18 gennaio e' insieme vicino e lontano, per quella data potremmo aver preso nostre decisioni nuove e importanti». Detto che i soldi garantiti da Aghemo presso la «Crt» sono gli unici veri finora visti, aggiungiamo che i due a noi sembrano D'Alema e Veltroni in una splendida recente vignetta di Ellekappa dove si dice, a proposito della grande sintonia fra i due: «Pensano esattamente le stesse cose, soprattutto uno dell'altro».
Gian Paolo Ormezzano
TORINO In parole povere e percio' ricchissime di significato la tifoseria del Toro teme che: 1) la Rubentus faccia sul serio con il progetto dello STADIO a Borgaro e il Comune imponga al Torino il Delle Alpi; 2) la Rubentus finisca per ottenere quello che vuole, cioe' STADIO suo e annessi e connessi alla Continassa e, demolito il Delle Alpi, il Comune riscopra il Comunale e lo ammolli al Torino; 3) il Comune comunque non dia il permesso per ricostruire il FILADELFIA, e a maggior ragione non lo dia se la Rube va a Borgaro, per non avere in citta' tre stadi di cui due inutili; 4) in ogni caso il Torino sia fregato. Sui timori secondo noi comprensibilissimi dei tifosi granata intervengono Diego Novelli presidente della Fondazione FILADELFIA e Massimo Vidulich presidente del Torino Calcio. Novelli: «Impensabile che il Comune si opponga al nostro progetto che e' bene finanziato, e' aderente al piano regolatore che vuole li' un'area sportiva, e' perfettamente a posto come infrastrutture, accessi e sbocchi, per i quali possiamo acquistare 20.000 metri quadrati dal demanio, e' voluto non solo dalla circoscrizione, ma dalla citta' tutta, e' perfettamente sincronizzato nella nuova destinazione della zona, che verra' coinvolta anche da opere per i Giochi invernali del 2006. Imporre il Delle Alpi? Ma come si fa, con quel che costa di manutenzione? Il 18 gennaio, se il Torino Calcio non si sara' proposto seriamente per finanziare la costruzione, procederemo con il gruppo di Aghemo». Vidulich: «Mi rendo conto di cosa puo' pensare il tifoso del Torino, ma come possiamo noi procedere con un'offerta di affitto alla Fondazione, se non conosciamo il progetto anche nelle sue estensioni extraSTADIO, e se non conosciamo i prezzi di un eventuale affitto? La Fondazione ha detto che in ogni caso il nuovo STADIO costera' alla societa' granata meno del Delle Alpi. Ma dovra' costare molto di meno». Novelli: «Mi pare che siamo stati assai chiari e solleciti nel presentare il progetto, nel garantire uno STADIO da Toro. Se il 18 gennaio il Torino Calcio si presenta con le stesse garanzie finanziarie offerteci da Aghemo, siamo pronti a passargli il terreno per fare il nuovo STADIO». Vidulich: «A me sembra che il gruppo finanziatore non sia stato ben chiaro: il 18 gennaio e' insieme vicino e lontano, per quella data potremmo aver preso nostre decisioni nuove e importanti». Detto che i soldi garantiti da Aghemo presso la «Crt» sono gli unici veri finora visti, aggiungiamo che i due a noi sembrano D'Alema e Veltroni in una splendida recente vignetta di Ellekappa dove si dice, a proposito della grande sintonia fra i due: «Pensano esattamente le stesse cose, soprattutto uno dell'altro».
Gian Paolo Ormezzano
Nessun commento:
Posta un commento