STAMPA, TORINO, pag.41
E' caduto il velo sul nuovo Filadelfia Sara' ultimato tra 4 anni
Una superficie complessiva di oltre 73 mila metri quadrati, che comprende il campo di gioco con tetto semovente e tribune con copertura fissa per 25 mila spettatori, uffici direttivi della societa', il museo, un ristorante, negozi, un albergo con 150 camere (occupera' 10 mila metri quadri) e parcheggi. Costo presunto dell'intera operazione: circa 100 miliardi. Ecco lo STADIO del Toro che risorge poco sotto il mitico FILADELFIA, previsto su una nuova area fra le vie Zino Zini, Giordano Bruno, FILADELFIA, Tunisi e Spano a poche centinaia di metri dal futuro sottopasso di corso Spezia. Il progetto e' stato presentato ieri ai capigruppo del Consiglio comunale da Franco Cimminelli, Tilli Romero e dall'architetto Alberto Rolla con mappe, foto, volumetrie e particolari illustrati su un fascicolo di 25 pagine con i simboli granata sulla copertina. Durante l'audizione - chiesta dal capogruppo di Forza Italia, Daniele Cantore, e sollecitata da due mozioni firmate dal verde Silvio Viale e da Mario Contu di Rifondazione comunista - i dirigenti del Torino Calcio hanno precisato di avere di fatto in tasca l'accordo con la Finanza e il gruppo Recchi per acquisire le aree necessarie a realizzare l'impianto che non sara' costruito dove sorgeva il vecchio campo di gioco, ma al di la' di via Giordano Bruno, sui terreni oggi occupati da un edificio delle Fiamme Gialle che verra' spostato di un isolato in uno stabile nuovo da realizzare a spese della societa' granata. I tempi operativi dovrebbero essere rapidi con tutto pronto nel 2004. Soprattutto se il «Toroc», ossia il Comitato organizzatore delle Olimpiadi invernali del 2006 (presieduto dal sindaco Valentino Castellani e dalla vice vicaria, Evelina Christillin), e l'Agenzia appena varata dal governo accoglieranno l'opzione (in alternativa ci sarebbe il Comunale, mentre l'ipotesi della Continassa sembra tramontata) di far disputare le gare dell'hockey su ghiaccio nell'area FILADELFIA. In tal caso la nuova «bomboniera» - fra le piu' grandi d'Europa - avra' due campi con annesse tribunette mobili: il primo per le gare vere e proprie, il secondo per gli allenamenti. Successivamente, dopo l'evento del 2006, la struttura sara' riconsegnata al calcio, con possibilita' permanente di utilizzarla ancora per l'hockey. Le spese, per quest'ultima disciplina, saranno in parte a carico dell'Agenzia olimpica. Se, invece, non dovesse scattare la cosiddetta corsia preferenziale prevista per le strutture utilizzate per «Torino 2006», l'intervento edilizio per ottenere la concessione avra' bisogno di una variante al piano regolatore che, se tutto filera' liscio, assorbira' alcuni mesi per i necessari esami in giunta, in commissione e in Consiglio. I vertici granata hanno inoltre annunciato di aver rilevato (tramite la societa' «Sis») i terreni di proprieta' della Fondazione (i 22 mila metri quadrati dove sorgeva il vecchio impianto) e di confidare che l'operazione-hockey andra' a buon fine, con impianto costruito sull'area FILADELFIA. Decisione attesa nei prossimi giorni, quando si riunira' nuovamente il Consiglio di amministrazione del «Toroc» per indicare i siti olimpici in citta'. Sul piano tecnico, stando alle dichiarazioni dei capigruppo, restano da risolvere due problemi: quelli delle aree di fuga e per la sosta, che, come sono state presentate ieri, in parte coincidono.
Giuseppe Sangiorgio
E' caduto il velo sul nuovo Filadelfia Sara' ultimato tra 4 anni
Una superficie complessiva di oltre 73 mila metri quadrati, che comprende il campo di gioco con tetto semovente e tribune con copertura fissa per 25 mila spettatori, uffici direttivi della societa', il museo, un ristorante, negozi, un albergo con 150 camere (occupera' 10 mila metri quadri) e parcheggi. Costo presunto dell'intera operazione: circa 100 miliardi. Ecco lo STADIO del Toro che risorge poco sotto il mitico FILADELFIA, previsto su una nuova area fra le vie Zino Zini, Giordano Bruno, FILADELFIA, Tunisi e Spano a poche centinaia di metri dal futuro sottopasso di corso Spezia. Il progetto e' stato presentato ieri ai capigruppo del Consiglio comunale da Franco Cimminelli, Tilli Romero e dall'architetto Alberto Rolla con mappe, foto, volumetrie e particolari illustrati su un fascicolo di 25 pagine con i simboli granata sulla copertina. Durante l'audizione - chiesta dal capogruppo di Forza Italia, Daniele Cantore, e sollecitata da due mozioni firmate dal verde Silvio Viale e da Mario Contu di Rifondazione comunista - i dirigenti del Torino Calcio hanno precisato di avere di fatto in tasca l'accordo con la Finanza e il gruppo Recchi per acquisire le aree necessarie a realizzare l'impianto che non sara' costruito dove sorgeva il vecchio campo di gioco, ma al di la' di via Giordano Bruno, sui terreni oggi occupati da un edificio delle Fiamme Gialle che verra' spostato di un isolato in uno stabile nuovo da realizzare a spese della societa' granata. I tempi operativi dovrebbero essere rapidi con tutto pronto nel 2004. Soprattutto se il «Toroc», ossia il Comitato organizzatore delle Olimpiadi invernali del 2006 (presieduto dal sindaco Valentino Castellani e dalla vice vicaria, Evelina Christillin), e l'Agenzia appena varata dal governo accoglieranno l'opzione (in alternativa ci sarebbe il Comunale, mentre l'ipotesi della Continassa sembra tramontata) di far disputare le gare dell'hockey su ghiaccio nell'area FILADELFIA. In tal caso la nuova «bomboniera» - fra le piu' grandi d'Europa - avra' due campi con annesse tribunette mobili: il primo per le gare vere e proprie, il secondo per gli allenamenti. Successivamente, dopo l'evento del 2006, la struttura sara' riconsegnata al calcio, con possibilita' permanente di utilizzarla ancora per l'hockey. Le spese, per quest'ultima disciplina, saranno in parte a carico dell'Agenzia olimpica. Se, invece, non dovesse scattare la cosiddetta corsia preferenziale prevista per le strutture utilizzate per «Torino 2006», l'intervento edilizio per ottenere la concessione avra' bisogno di una variante al piano regolatore che, se tutto filera' liscio, assorbira' alcuni mesi per i necessari esami in giunta, in commissione e in Consiglio. I vertici granata hanno inoltre annunciato di aver rilevato (tramite la societa' «Sis») i terreni di proprieta' della Fondazione (i 22 mila metri quadrati dove sorgeva il vecchio impianto) e di confidare che l'operazione-hockey andra' a buon fine, con impianto costruito sull'area FILADELFIA. Decisione attesa nei prossimi giorni, quando si riunira' nuovamente il Consiglio di amministrazione del «Toroc» per indicare i siti olimpici in citta'. Sul piano tecnico, stando alle dichiarazioni dei capigruppo, restano da risolvere due problemi: quelli delle aree di fuga e per la sosta, che, come sono state presentate ieri, in parte coincidono.
Giuseppe Sangiorgio
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