giovedì 16 aprile 2009

27-10-1999, Stadi, Castellani sgrida Rube e Toro «Sono pronto a uscire dalla Fondazione Filadelfia»

STAMPA, TORINO, pag.36

Vertice dei capigruppo in Comune: l'8 novembre il caso in Consiglio

In attesa del dibattito in Consiglio, previsto per l'8 novembre, ieri nuovo vertice sugli stadi, presente, oltre al sindaco, il referente per la Fondazione FILADELFIA, Giovanni Zanetti. Quest'ultimo, su richiesta di Silvio Viale (Verdi), Mario Contu (Rc) e Daniele Cantore (FI), ha illustrato ai capigruppo quali siano gli sviluppi della questione che vede la Fondazione, proprietaria dell'area del mitico STADIO granata, intenzionata a costruire un nuovo impianto. Il Torino calcio, contestualmente, avrebbe un proprio progetto in merito e comunque non ha dato il proprio benestare per giocare nello STADIO quand'anche fosse realizzato. Il professor Zanetti, fra l'altro, ha riconosciuto che lo statuto della Fondazione deve essere rivisto. Cosi' com'e', infatti, non potrebbe ottenere da Palazzo Civico la concessione dei permessi per costruire la nuova struttura. E di qui e' partita la richiesta del capogruppo dei Verdi, Silvio Viale, affinche' la Fondazione elimini ogni sorta di ambiguita'. «Ambiguita'», spiega l'esponente dei Verdi, che potrebbe addirittura pregiudicare «la presenza del Comune nell'organismo, visti i nuovi obiettivi di un ente nato come promotore di un'iniziativa che adesso vorrebbe realizzare in proprio. Viale ha anche sollecitato il sindaco ad uscire dalla Fondazione (Castellani ha risposto di non avere problemi a farlo) e ha aggiunto che «il Torino deve costruire un proprio STADIO in un'altra area». Perche', diversamente, rischia di essere compromessa «l'intera vicenda stadi» con l'atteggiamento delle due squadre che «continuano a comportarsi come se fossero l'unica della citta'». Venerdi', intanto, si terra' l'assemblea del Torino, societa' che avrebbe un passivo pesante. «Se la realta' e' questa - ha commentato il sindaco Castellani - e' davvero tragica e non c'e' bisogno di essere un economista per rendersene conto».

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