STAMPA, NAZIONALE, pag.30
La vittoria di Piacenza ha riportato serenita', mentre a Genova i legali delle due parti studiano i libri contabili Toro, trattano
TORINO Il Torino Calcio cambia davvero padrone? E' ancora presto per dirlo. E, se accadra', non sara' a breve termine. Forse a primavera, tra marzo e aprile, quando si dovra' anche programmare la campagna di rafforzamento per la stagione 2000-2001, alla luce della posizione di classifica e delle ambizioni degli attuali dirigenti o di quelli che, eventualmente, subentreranno loro. Una cosa e' certa: ieri a Genova, negli uffici della Hsl, l'avvocato Martini, in rappresentanza della cordata Aghemo, ha incontrato Vidulich & C., assistiti dal loro commercialista, Massella. Li ha trovati disponibili ad aprire i libri contabili, per conoscere la reale situazione patrimoniale della societa' granata. Si e' iniziato un dialogo serio, vero, dove le schermaglie polemiche lasciano il posto alla logica dei numeri, delle cifre, dei bilanci. Massimo Vidulich si limita a confermare i «contatti», aggiungendo che niente e' cambiato, per ora, rispetto a prima. Nonostante il legittimo riserbo del presidente torinista, le parti si sono lasciate dandosi appuntamento a domani, per definire la reale consistenza patrimoniale del club, ricevere una richiesta e fare un'offerta concreta circa l'acquisizione del pacchetto di maggioranza delle azioni. Poi il negoziato entrera' nel vivo. Non sara' semplice trovare un'intesa, ma Giuseppe Aghemo ci conta. Non ha potuto essere presente a Genova perche' a riposo dopo l'aggressione subita domenica al campo Testona al termine della partita Moncalieri-Sestrese, ma ha seguito al telefono le varie fasi dell'incontro all'Hsl. Ed e' fiducioso: «Il clima e' costruttivo, e c'e' volonta', nostra e loro, di proseguire». Com'e' noto, l'imprenditore di Moncalieri, che sogna di diventare presidente del Torino, aveva parlato di una proposta di settanta miliardi. Cifra che, stando ad indiscrezioni, non sembra sufficiente per convincere l'attuale gestione a passare la mano. Staremo a vedere. A Genova s'e' parlato anche del FILADELFIA. Sullo STADIO era in calendario un incontro per oggi, dopo l'impegno reciproco preso con il sindaco Castellani. Ma ieri e' nata una nuova proposta d'affitto dell'impianto da ricostruire, che il Torino Calcio sta vagliando prima di dare una risposta. Societa' e STADIO non sono temi vincolati, aveva detto Vidulich di recente. Per Aghemo e' positivo che tutto cio' avvenga in un clima reso piu' sereno e disteso grazie alla vittoria di Piacenza, che ha consentito al Torino e a Mondonico di tirarsi fuori dalla crisi della zona-retrocessione. Naturalmente, il primo a rallegrarsene e' Vidulich, oggetto di una contestazione, insieme con gli altri dirigenti, da parte della tifoseria anche a Piacenza, dopo quella avvenuta al Delle Alpi nella partita persa con il Lecce. Vidulich aveva lasciato Piacenza senza fare dichiarazioni. Adesso affronta il problema: «Non eravamo stati noi a creare questa tensione, e la contestazione e' andata avanti di pari passo alla sesta sconfitta consecutiva. I tifosi li capisco. La loro reazione rientra nella norma. E il risultato di Piacenza mi fa piacere soprattutto per loro». Il quint'ultimo posto, in condominio con la Reggina, secondo Vidulich va stretto al Torino: «Obiettivamente, potremmo avere tre punti in piu' ed essere perfettamente in linea con i nostri progetti estivi. Quello che conta e' la tranquillita' della squadra. E andiamo avanti cercando di tutelarne l'interesse. C'e' grande unione tra societa', tecnico e giocatori. Prima viene il Torino, tutto il resto e' solo un corollario». Appunto.
Bruno Bernardi
La vittoria di Piacenza ha riportato serenita', mentre a Genova i legali delle due parti studiano i libri contabili Toro, trattano
TORINO Il Torino Calcio cambia davvero padrone? E' ancora presto per dirlo. E, se accadra', non sara' a breve termine. Forse a primavera, tra marzo e aprile, quando si dovra' anche programmare la campagna di rafforzamento per la stagione 2000-2001, alla luce della posizione di classifica e delle ambizioni degli attuali dirigenti o di quelli che, eventualmente, subentreranno loro. Una cosa e' certa: ieri a Genova, negli uffici della Hsl, l'avvocato Martini, in rappresentanza della cordata Aghemo, ha incontrato Vidulich & C., assistiti dal loro commercialista, Massella. Li ha trovati disponibili ad aprire i libri contabili, per conoscere la reale situazione patrimoniale della societa' granata. Si e' iniziato un dialogo serio, vero, dove le schermaglie polemiche lasciano il posto alla logica dei numeri, delle cifre, dei bilanci. Massimo Vidulich si limita a confermare i «contatti», aggiungendo che niente e' cambiato, per ora, rispetto a prima. Nonostante il legittimo riserbo del presidente torinista, le parti si sono lasciate dandosi appuntamento a domani, per definire la reale consistenza patrimoniale del club, ricevere una richiesta e fare un'offerta concreta circa l'acquisizione del pacchetto di maggioranza delle azioni. Poi il negoziato entrera' nel vivo. Non sara' semplice trovare un'intesa, ma Giuseppe Aghemo ci conta. Non ha potuto essere presente a Genova perche' a riposo dopo l'aggressione subita domenica al campo Testona al termine della partita Moncalieri-Sestrese, ma ha seguito al telefono le varie fasi dell'incontro all'Hsl. Ed e' fiducioso: «Il clima e' costruttivo, e c'e' volonta', nostra e loro, di proseguire». Com'e' noto, l'imprenditore di Moncalieri, che sogna di diventare presidente del Torino, aveva parlato di una proposta di settanta miliardi. Cifra che, stando ad indiscrezioni, non sembra sufficiente per convincere l'attuale gestione a passare la mano. Staremo a vedere. A Genova s'e' parlato anche del FILADELFIA. Sullo STADIO era in calendario un incontro per oggi, dopo l'impegno reciproco preso con il sindaco Castellani. Ma ieri e' nata una nuova proposta d'affitto dell'impianto da ricostruire, che il Torino Calcio sta vagliando prima di dare una risposta. Societa' e STADIO non sono temi vincolati, aveva detto Vidulich di recente. Per Aghemo e' positivo che tutto cio' avvenga in un clima reso piu' sereno e disteso grazie alla vittoria di Piacenza, che ha consentito al Torino e a Mondonico di tirarsi fuori dalla crisi della zona-retrocessione. Naturalmente, il primo a rallegrarsene e' Vidulich, oggetto di una contestazione, insieme con gli altri dirigenti, da parte della tifoseria anche a Piacenza, dopo quella avvenuta al Delle Alpi nella partita persa con il Lecce. Vidulich aveva lasciato Piacenza senza fare dichiarazioni. Adesso affronta il problema: «Non eravamo stati noi a creare questa tensione, e la contestazione e' andata avanti di pari passo alla sesta sconfitta consecutiva. I tifosi li capisco. La loro reazione rientra nella norma. E il risultato di Piacenza mi fa piacere soprattutto per loro». Il quint'ultimo posto, in condominio con la Reggina, secondo Vidulich va stretto al Torino: «Obiettivamente, potremmo avere tre punti in piu' ed essere perfettamente in linea con i nostri progetti estivi. Quello che conta e' la tranquillita' della squadra. E andiamo avanti cercando di tutelarne l'interesse. C'e' grande unione tra societa', tecnico e giocatori. Prima viene il Torino, tutto il resto e' solo un corollario». Appunto.
Bruno Bernardi
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