STAMPA, TORINO, pag.31
"Gnun-e neuve, bon-e neuve" si dice in piemontese: ossia, nessuna notizia, tutto bene. Dunque, bisognerebbe essere ottimisti sulla resurrezione del FILADELFIA dato che da quasi un mese ormai non c'e' stata piu' una novita'. Silenzio totale dopo il clamoroso annuncio del 27 marzo di Novelli "Aghemo ha trovato 70 miliardi per ricostruire lo STADIO, li ha messi a disposizione della Fondazione". E' padrona del terreno sul quale sorgeva la mitica arena del Grande Torino, ndr). Il silenzio s'e' interrotto ieri, i capigruppo del Consiglio comunale hanno ascoltato la dirigenza del club granata: venerdi', sentiranno Novelli e la Fondazione. Scopo delle audizioni: capire a che punto e' questa vicenda singolare, assurda, grottesca, ricca di luci e ombre. E, ci pare che i capigruppo abbiano capito cose diverse, contrastanti al punto che Viale (Verdi) ha chiesto al sindaco di sciogliere la Fondazione mentre Bressan (gruppo misto) e' allibito dalla "deposizione" del presidente granata, Vidulich: "Solo fumo, nulla di concreto. Ha detto di voler costruire il "Fila" senza spiegare niente sui finanziamenti, se ci sono e di quale entita' e come sono garantiti. Addirittura ha affermato che non deve render conto alla citta'. Ma, si puo'?" Al termine dell'audizione Vidulich ha spiegato d'aver congelato il suo piano-FILADELFIA: "Chi ha annunciato di voler costruire lo STADIO, faccia adesso seguire i fatti alle parole. Noi non abbiamo piu' saputo nulla, abbiamo scritto una lettera alla Fondazione, mai ottenuto risposta". Disappunto, polemica ai nomi di Novelli e Aghemo: "Hanno rovinato un anno di lavoro, potremmo anche chiedere i danni. Il 4 maggio, in occasione del cinquantenario della tragedia di Superga, avremmo presentato il nostro progetto, la Fondazione ha mandato tutto all'aria". Infine, frasi all'insegna della distensione con il "nemico" Novelli: "Il Toro e' nostro, e' naturale vada a giocare al "Fila". A patto che poi, negli anni, si possa diventare proprietari. Non pagheremo mai un affitto". Informato delle parole di Vidulich, Novelli ribatte: "Non abbiamo fini di lucro: vogliono lo STADIO? E' tanto semplice, lo paghino, glielo daremo subito, il resto e' aria fritta". Aghemo, appreso dell'audizione, afferma: "Il mio impegno nel Fila s'e' esaurito con il mantenimento delle promesse: avevo detto che avrei trovato i miliardi per far risorgere il leggendario impianto, li ho trovati. Il 4 maggio, cerimonia della posa della prima pietra". In conclusione vien da commentare: speriamo bene. Sarebbe assurdo che, tra i due litiganti, a rimetterci fossero i tifosi del Toro, che finissero poi per ritrovarsi senza quello STADIO che sino a qualche anno fa nessuno immaginava potesse rinascere e che ora, per giunta quando ci sono i soldi, e' diventato un garbuglio assurdo.
Claudio Giacchino
"Gnun-e neuve, bon-e neuve" si dice in piemontese: ossia, nessuna notizia, tutto bene. Dunque, bisognerebbe essere ottimisti sulla resurrezione del FILADELFIA dato che da quasi un mese ormai non c'e' stata piu' una novita'. Silenzio totale dopo il clamoroso annuncio del 27 marzo di Novelli "Aghemo ha trovato 70 miliardi per ricostruire lo STADIO, li ha messi a disposizione della Fondazione". E' padrona del terreno sul quale sorgeva la mitica arena del Grande Torino, ndr). Il silenzio s'e' interrotto ieri, i capigruppo del Consiglio comunale hanno ascoltato la dirigenza del club granata: venerdi', sentiranno Novelli e la Fondazione. Scopo delle audizioni: capire a che punto e' questa vicenda singolare, assurda, grottesca, ricca di luci e ombre. E, ci pare che i capigruppo abbiano capito cose diverse, contrastanti al punto che Viale (Verdi) ha chiesto al sindaco di sciogliere la Fondazione mentre Bressan (gruppo misto) e' allibito dalla "deposizione" del presidente granata, Vidulich: "Solo fumo, nulla di concreto. Ha detto di voler costruire il "Fila" senza spiegare niente sui finanziamenti, se ci sono e di quale entita' e come sono garantiti. Addirittura ha affermato che non deve render conto alla citta'. Ma, si puo'?" Al termine dell'audizione Vidulich ha spiegato d'aver congelato il suo piano-FILADELFIA: "Chi ha annunciato di voler costruire lo STADIO, faccia adesso seguire i fatti alle parole. Noi non abbiamo piu' saputo nulla, abbiamo scritto una lettera alla Fondazione, mai ottenuto risposta". Disappunto, polemica ai nomi di Novelli e Aghemo: "Hanno rovinato un anno di lavoro, potremmo anche chiedere i danni. Il 4 maggio, in occasione del cinquantenario della tragedia di Superga, avremmo presentato il nostro progetto, la Fondazione ha mandato tutto all'aria". Infine, frasi all'insegna della distensione con il "nemico" Novelli: "Il Toro e' nostro, e' naturale vada a giocare al "Fila". A patto che poi, negli anni, si possa diventare proprietari. Non pagheremo mai un affitto". Informato delle parole di Vidulich, Novelli ribatte: "Non abbiamo fini di lucro: vogliono lo STADIO? E' tanto semplice, lo paghino, glielo daremo subito, il resto e' aria fritta". Aghemo, appreso dell'audizione, afferma: "Il mio impegno nel Fila s'e' esaurito con il mantenimento delle promesse: avevo detto che avrei trovato i miliardi per far risorgere il leggendario impianto, li ho trovati. Il 4 maggio, cerimonia della posa della prima pietra". In conclusione vien da commentare: speriamo bene. Sarebbe assurdo che, tra i due litiganti, a rimetterci fossero i tifosi del Toro, che finissero poi per ritrovarsi senza quello STADIO che sino a qualche anno fa nessuno immaginava potesse rinascere e che ora, per giunta quando ci sono i soldi, e' diventato un garbuglio assurdo.
Claudio Giacchino
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