giovedì 16 aprile 2009

26-03-1999, Il dramma, come spesso avviene, non e' solo la morte, ma dimenticare chi non c'e' piu'

Superga: 4 maggio '49 Addio, sempre grande Torino

STAMPA, TORINO, pag.105

Scrivere il Giornale
Iniziativa de La Stampa, Premio Grinzane Cavour, provincia di Torino

Il 4 maggio del 1949 Torino fu colpita da un'eccezionale ondata di maltempo con violente raffiche di pioggia e tante nubi. Il destino volle che quel giorno l'aereo con a bordo i giocatori del Torino dovesse far ritorno in citta'. Quella che negli anni precedenti si era dimostrata una squadra imbattibile, in ogni occasione, su ogni campo, volle intraprendere un'altra sfida, contro l'unico avversario piu' grande di loro. Furono inesorabilmente sconfitti. Quando la Basilica di Superga si staglio' all'improvviso di fronte al trimotore G-212, evitare l'impatto fu impossibile. I riflessi di Bacigalupo, la velocita' di Ossola, la potenza di Gabetto, nemmeno la tecnica di capitan Valentino avrebbero potuto avere la meglio sulla sorte. Morirono tutti. Erano trentuno i componenti della comitiva, che oltre all'intera rosa ed allo staff tecnico ospitava tre illustri giornalisti quali Renato Tosatti, Renato Casalbore e Luigi Cavallero. Il vuoto che la scomparsa del Grande Torino lascio' nello sport nazionale e nei cuori della gente fu incolmabile. Il valore che quella squadra aveva acquisito in anni di successi andava infatti al di la' delle vittorie ottenute sul campo; le gesta dei granata avevano sempre un qualcosa di epico, di leggendario. L'Italia di quegli anni, bisognosa di modelli da cui ripartire dopo i disastri della guerra e come sempre sensibile alle imprese sportive, aveva eletto i giocatori del Torino a loro idoli ed il dolore della citta' per quell'immane tragedia fu condiviso da una nazione intera. Oggi, nell'anno del cinquantesimo anniversario, molte cose sono cambiate ed il ricordo dei caduti di Superga e' un patrimonio custodito gelosamente dai tifosi del Toro, che fanno di quell'antico dolore un segno di appartenenza, un valore imprescindibile. La citta' dal canto suo ha a poco a poco dimenticato il Grande Torino, trascurandone la memoria ed il simbolo piu' importante, lo STADIO FILADELFIA. Tocchera' alla tifoseria granata celebrarne la grandezza ed il valore destinati a rimanere immortali. Alla faccia del fato, che, solo, li vinse.
Riccardo Bononi Liceo Sc. Copernico

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