STAMPA, TORINO, pag.38
"Il 4 maggio 1999 il Toro tornera' a giocare al mitico STADIO FILADELFIA, a 50 anni esatti dalla tragedia di Superga. La ricorderemo con un torneo al quale parteciperanno anche Inter, Benfica, Rubentus e River Plate. Il cantiere che, con 40 miliardi e 18 mesi di lavoro, trasformera' questo glorioso impianto in uno STADIO di almeno 20 mila posti e' pronto a scattare". Parola di Diego Novelli, ex sindaco di Torino, questa volta in veste di presidente della "Fondazione FILADELFIA", l'ente proprietario dello STADIO ideato nel 1926 dall'architetto Miro Gamba, su incarico del conte Enrico Marone Cinzano, allora presidente del "Foot ball Club Torino". Da tempo si parla di recuperare quest'impianto, che il tempo ha profondamente minato, con il cemento che si stacca dalle vecchie armature portanti. I soldi infine ci sono? "Il Credito Sportivo ci ha gia' assicurato il mutuo necessario" annuncia Novelli. Anche il progetto d'intervento, affidato agli architetti Riccardo e Roberto Renacco, sembra ormai chiaro. Ieri mattina e' stato illustrato sul posto all'architetto Daniela Biancolini, direttore della Soprintendenza ai Beni Architettonici, che vigila sulla tutela delle parti monumentali del vecchio "FILADELFIA". Al sopralluogo hanno partecipato anche Novelli e l'assessore all'Assetto urbano Franco Corsico. Riccardo Renacco ha proposto uno STADIO di "quattro piani al posto degli attuali tre". "Non avra' piu' tribune con posti in piedi" ha aggiunto Novelli. "Tutti potranno sedere in aree coperte". L'idea sottoposta al giudizio della Soprintendenza prevede di "conservare le vecchie curve ai lati della facciata e lo scalone storico d'ingresso, da integrare nelle nuove strutture, realizzate sempre in mattoni e cemento armato. La vecchia facciata verra' invece ricostruita piu' avanti di circa 12 metri, mentre la tribuna opposta sara' riedificata a filo di via Giordano Bruno. Mentre il campo da gioco sara' ribassato di un paio di metri al fine di guadagnare spazio per il pubblico". Al posto del vecchio campetto d'allenamento, antistante la facciata, verranno scavati "garages di servizio, coperti da un grande giardino aperto al quartiere. Sara' compreso fra le vecchie biglietterie di via FILADELFIA 36 e una nuova manica di edifici che su via Spano ospitera' il "Museo del Torino", la biblioteca storica e un laboratorio per giovani". Si ipotizza anche l'inserimento di "attivita' commerciali, nelle nuove ali o nei sottospalti". L'approccio pare sia piaciuto alla Soprintendenza. "Vorremmo avviare il cantiere a luglio", incalza Novelli. "Il Comune - gli risponde Corsico - avviera' subito le procedure". "Anche noi saremo rapidi", assicura Biancolini. "La settimana prossima verificheremo i rilievi. Una volta identificate le parti da tutelare integralmente si potra' procedere, a patto che le opere siano avviate dopo un'attenta campagna fotografica, in grado di documentare tutti i particolari del vecchio STADIO. Bisogna essere certi che non andra' perduta nessuna testimonianza architettonica degna di nota".
Maurizio Lupo
"Il 4 maggio 1999 il Toro tornera' a giocare al mitico STADIO FILADELFIA, a 50 anni esatti dalla tragedia di Superga. La ricorderemo con un torneo al quale parteciperanno anche Inter, Benfica, Rubentus e River Plate. Il cantiere che, con 40 miliardi e 18 mesi di lavoro, trasformera' questo glorioso impianto in uno STADIO di almeno 20 mila posti e' pronto a scattare". Parola di Diego Novelli, ex sindaco di Torino, questa volta in veste di presidente della "Fondazione FILADELFIA", l'ente proprietario dello STADIO ideato nel 1926 dall'architetto Miro Gamba, su incarico del conte Enrico Marone Cinzano, allora presidente del "Foot ball Club Torino". Da tempo si parla di recuperare quest'impianto, che il tempo ha profondamente minato, con il cemento che si stacca dalle vecchie armature portanti. I soldi infine ci sono? "Il Credito Sportivo ci ha gia' assicurato il mutuo necessario" annuncia Novelli. Anche il progetto d'intervento, affidato agli architetti Riccardo e Roberto Renacco, sembra ormai chiaro. Ieri mattina e' stato illustrato sul posto all'architetto Daniela Biancolini, direttore della Soprintendenza ai Beni Architettonici, che vigila sulla tutela delle parti monumentali del vecchio "FILADELFIA". Al sopralluogo hanno partecipato anche Novelli e l'assessore all'Assetto urbano Franco Corsico. Riccardo Renacco ha proposto uno STADIO di "quattro piani al posto degli attuali tre". "Non avra' piu' tribune con posti in piedi" ha aggiunto Novelli. "Tutti potranno sedere in aree coperte". L'idea sottoposta al giudizio della Soprintendenza prevede di "conservare le vecchie curve ai lati della facciata e lo scalone storico d'ingresso, da integrare nelle nuove strutture, realizzate sempre in mattoni e cemento armato. La vecchia facciata verra' invece ricostruita piu' avanti di circa 12 metri, mentre la tribuna opposta sara' riedificata a filo di via Giordano Bruno. Mentre il campo da gioco sara' ribassato di un paio di metri al fine di guadagnare spazio per il pubblico". Al posto del vecchio campetto d'allenamento, antistante la facciata, verranno scavati "garages di servizio, coperti da un grande giardino aperto al quartiere. Sara' compreso fra le vecchie biglietterie di via FILADELFIA 36 e una nuova manica di edifici che su via Spano ospitera' il "Museo del Torino", la biblioteca storica e un laboratorio per giovani". Si ipotizza anche l'inserimento di "attivita' commerciali, nelle nuove ali o nei sottospalti". L'approccio pare sia piaciuto alla Soprintendenza. "Vorremmo avviare il cantiere a luglio", incalza Novelli. "Il Comune - gli risponde Corsico - avviera' subito le procedure". "Anche noi saremo rapidi", assicura Biancolini. "La settimana prossima verificheremo i rilievi. Una volta identificate le parti da tutelare integralmente si potra' procedere, a patto che le opere siano avviate dopo un'attenta campagna fotografica, in grado di documentare tutti i particolari del vecchio STADIO. Bisogna essere certi che non andra' perduta nessuna testimonianza architettonica degna di nota".
Maurizio Lupo
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