STAMPA, TORINO, pag.69
SCRIVERE IL GIORNALE
Iniziativa de La Stampa in collaborazione con Premio Grinzane, Provincia di Torino.
Rai Sogni e progetti per far rivivere, in versione moderna, il teatro di un'epopea calcistica
Il mitico STADIO FILADELFIA, teatro delle gesta del Grande Torino, e', come tutti sanno, spettatore illustre della crescita, non piu' di grandi campioni, ma di erbacce ed affini. Realizzato tra il 1924 ed il 1926 in un'area a quel tempo periferica, divenne ben presto punto di riferimento di eccezionale valore per la sempre calda tifoseria granata e fu testimone di due scudetti e di un secondo posto tra il 1926 e il 1929. Successivamente vennero apportate, all'interno dell'impianto, modifiche strutturali, per un pubblico sempre piu' esigente e numeroso, fino al 1963, anno in cui dovette chiudere i battenti al campionato. Per un certo periodo l'impianto venne riservato agli allenamenti, sino a che, cessate le opere di manutenzione, raggiunse uno stato di totale degrado ed abbandono cui segui', purtroppo, il completo inutilizzo. I tifosi del Torino inseguono ora una grande speranza, che a molti appare una vera utopia, ovvero ammirare undici casacche granata onorare quello che e' stato il vecchio Torino e la citta' di Torino in quello STADIO, vero tempio del Cuore Granata. La "Fondazione Campo FILADELFIA" s'impegna ogni giorno affinche' il grande sogno diventi realta'. Il progetto, assai ambizioso, non riguarda solamente il campo da gioco, ma tutto il quartiere circostante. I modelli sono lo "Highbury" di Londra, campo di gioco dell'Arsenal, il "Louis II" di Montecarlo, STADIO del Monaco, e L'"Ulleval" di Oslo. Il campo non sarebbe solo luogo di prestazioni sportive, ma parte di un complesso edilizio comprendente anche il museo del Torino Calcio, negozi, sede sociale e, nella zona adiacente, un albergo ed altre numerose attivita', affinche' il quartiere sia un punto di riferimento per gli appassionati del vero sport, non solo il giorno della partita, ma per tutta la settimana. E' necessario e doveroso tornare con i piedi per terra e constatare che le effettive condizioni del campo sono in mano a due guardiani tanto pericolosi quanto inesorabili: abbandono e degrado. In primo luogo sulle gradinate si possono trovare inquietanti buchi e vegetazione spontanea. Impalcature poco sicure sormontano la tribuna centrale, ruggine e legno marcio riposano felici un po' dappertutto. Se la situazione non e' per niente rassicurante per quanto riguarda le gradinate, nulla cambia alla vista delle sottogradinate, dove si puo' scorgere l'intonaco completamente staccato, cosi' come negli spogliatoi. Per far tornare a battere il cuore granata nel FILADELFIA lo sforzo economico sara' inevitabilmente notevole e francamente e' poco probabile che un giorno il leggendario campo da gioco riassaggi i tacchetti dei giocatori e le urla di gioia dei tifosi. C'e' pero' gente molto volonterosa che lavora alacremente affinche' cio' accada, per trasformare un'utopia in un sogno realizzabile.
Liceo classico Principessa Clotilde Torino
SCRIVERE IL GIORNALE
Iniziativa de La Stampa in collaborazione con Premio Grinzane, Provincia di Torino.
Rai Sogni e progetti per far rivivere, in versione moderna, il teatro di un'epopea calcistica
Il mitico STADIO FILADELFIA, teatro delle gesta del Grande Torino, e', come tutti sanno, spettatore illustre della crescita, non piu' di grandi campioni, ma di erbacce ed affini. Realizzato tra il 1924 ed il 1926 in un'area a quel tempo periferica, divenne ben presto punto di riferimento di eccezionale valore per la sempre calda tifoseria granata e fu testimone di due scudetti e di un secondo posto tra il 1926 e il 1929. Successivamente vennero apportate, all'interno dell'impianto, modifiche strutturali, per un pubblico sempre piu' esigente e numeroso, fino al 1963, anno in cui dovette chiudere i battenti al campionato. Per un certo periodo l'impianto venne riservato agli allenamenti, sino a che, cessate le opere di manutenzione, raggiunse uno stato di totale degrado ed abbandono cui segui', purtroppo, il completo inutilizzo. I tifosi del Torino inseguono ora una grande speranza, che a molti appare una vera utopia, ovvero ammirare undici casacche granata onorare quello che e' stato il vecchio Torino e la citta' di Torino in quello STADIO, vero tempio del Cuore Granata. La "Fondazione Campo FILADELFIA" s'impegna ogni giorno affinche' il grande sogno diventi realta'. Il progetto, assai ambizioso, non riguarda solamente il campo da gioco, ma tutto il quartiere circostante. I modelli sono lo "Highbury" di Londra, campo di gioco dell'Arsenal, il "Louis II" di Montecarlo, STADIO del Monaco, e L'"Ulleval" di Oslo. Il campo non sarebbe solo luogo di prestazioni sportive, ma parte di un complesso edilizio comprendente anche il museo del Torino Calcio, negozi, sede sociale e, nella zona adiacente, un albergo ed altre numerose attivita', affinche' il quartiere sia un punto di riferimento per gli appassionati del vero sport, non solo il giorno della partita, ma per tutta la settimana. E' necessario e doveroso tornare con i piedi per terra e constatare che le effettive condizioni del campo sono in mano a due guardiani tanto pericolosi quanto inesorabili: abbandono e degrado. In primo luogo sulle gradinate si possono trovare inquietanti buchi e vegetazione spontanea. Impalcature poco sicure sormontano la tribuna centrale, ruggine e legno marcio riposano felici un po' dappertutto. Se la situazione non e' per niente rassicurante per quanto riguarda le gradinate, nulla cambia alla vista delle sottogradinate, dove si puo' scorgere l'intonaco completamente staccato, cosi' come negli spogliatoi. Per far tornare a battere il cuore granata nel FILADELFIA lo sforzo economico sara' inevitabilmente notevole e francamente e' poco probabile che un giorno il leggendario campo da gioco riassaggi i tacchetti dei giocatori e le urla di gioia dei tifosi. C'e' pero' gente molto volonterosa che lavora alacremente affinche' cio' accada, per trasformare un'utopia in un sogno realizzabile.
Liceo classico Principessa Clotilde Torino
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