Repubblica — 19 marzo 1997 - pagina 47
TORINO - Il Torino cambia padrone, cambia vita. Dopo tre anni di insuccessi e contestazioni, Gian Marco Calleri cede la società granata - rilevata nella primavera del '94 direttamente dal tribunale fallimentare - a una finanziaria (si chiama Bullfin - bull vuol dire Toro - ed è stata creata qualche giorno fa) che fa capo a una società genovese di pubbliche relazioni, la Hsl. E alle spalle della Hsl? Un mistero, che verrà risolto soltanto questa mattina con la presentazioni dei nuovi signori del calcio granata. Si parla, in ogni caso, di multinazionali desiderose di investire nel calcio italiano, interessate a una società di grande prospettive perché - unica in Italia insieme alla Reggiana - in grado di avere uno stadio privato, il vecchio e glorioso Filadelfia che oggi appartiene a una fondazione presieduta dal deputato Diego Novelli. Addirittura, si vocifera di un petroliere indonesiano (Nirvan Bakri) che a suo tempo tentò di entrare nel cda della Sampdoria. Noti, al momento, sono soltanto i nomi delle tre persone che hanno condotto la trattativa, ovvero i tre soci della Hsl, e la banca d' affari che ha garantito la trattativa, l' americana Merril Linch. Calleri incasserà venticinque miliardi, cinque in più di quelli offerti dall' unico pretendente alla presidenza granata che fino a ieri era uscito allo scoperto: l' imprenditore Antonio Boiardi, proprietario della Logos tv, società che produce video-cassette e commercia diritti televisi. La Logos s' era affidata proprio alla mediazione di Novelli, ed è stata bruciata sul traguardo: il finale è stato a sorpresa, un classico colpo di scena. Il nuovo presidente del Torino sarà (dovrebbe essere) Massimo Vidulich, genovese, titolare della Hsl. Verrà affiancato da Davide Palazzetti (futuro amministratore delegato) e da Renato Bodi, figlio di un ex calciatore del Torino (e del Bologna) degli anni '50. Questa mattina, i nuovi padroni - tutti fra i trenta e i quarant' anni - daranno di sé notizie più dettagliate. E riveleranno chi sono i finanziatori dell' iniziativa. Secondo Calleri si tratta di una soluzione "che garantisce al Torino un luminoso futuro. E' gente giovane, seria e in grado di assicurare un futuro importante alla società. Ora voglio dimenticare Torino, la città che mi ha contestato. Infatti, per trovare un nuovo presidente siamo dovuti andare a Genova". E fors' anche oltre, a quanto pare.
- a.g.
TORINO - Il Torino cambia padrone, cambia vita. Dopo tre anni di insuccessi e contestazioni, Gian Marco Calleri cede la società granata - rilevata nella primavera del '94 direttamente dal tribunale fallimentare - a una finanziaria (si chiama Bullfin - bull vuol dire Toro - ed è stata creata qualche giorno fa) che fa capo a una società genovese di pubbliche relazioni, la Hsl. E alle spalle della Hsl? Un mistero, che verrà risolto soltanto questa mattina con la presentazioni dei nuovi signori del calcio granata. Si parla, in ogni caso, di multinazionali desiderose di investire nel calcio italiano, interessate a una società di grande prospettive perché - unica in Italia insieme alla Reggiana - in grado di avere uno stadio privato, il vecchio e glorioso Filadelfia che oggi appartiene a una fondazione presieduta dal deputato Diego Novelli. Addirittura, si vocifera di un petroliere indonesiano (Nirvan Bakri) che a suo tempo tentò di entrare nel cda della Sampdoria. Noti, al momento, sono soltanto i nomi delle tre persone che hanno condotto la trattativa, ovvero i tre soci della Hsl, e la banca d' affari che ha garantito la trattativa, l' americana Merril Linch. Calleri incasserà venticinque miliardi, cinque in più di quelli offerti dall' unico pretendente alla presidenza granata che fino a ieri era uscito allo scoperto: l' imprenditore Antonio Boiardi, proprietario della Logos tv, società che produce video-cassette e commercia diritti televisi. La Logos s' era affidata proprio alla mediazione di Novelli, ed è stata bruciata sul traguardo: il finale è stato a sorpresa, un classico colpo di scena. Il nuovo presidente del Torino sarà (dovrebbe essere) Massimo Vidulich, genovese, titolare della Hsl. Verrà affiancato da Davide Palazzetti (futuro amministratore delegato) e da Renato Bodi, figlio di un ex calciatore del Torino (e del Bologna) degli anni '50. Questa mattina, i nuovi padroni - tutti fra i trenta e i quarant' anni - daranno di sé notizie più dettagliate. E riveleranno chi sono i finanziatori dell' iniziativa. Secondo Calleri si tratta di una soluzione "che garantisce al Torino un luminoso futuro. E' gente giovane, seria e in grado di assicurare un futuro importante alla società. Ora voglio dimenticare Torino, la città che mi ha contestato. Infatti, per trovare un nuovo presidente siamo dovuti andare a Genova". E fors' anche oltre, a quanto pare.
- a.g.
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