STAMPA, TORINO, pag.41
La Fondazione disponibile a cedere il terreno se si ricostruira' l'impianto
Il progetto che convince di piu' i dirigenti del Torino Calcio e' quello da ventitremila posti. Piu' facile da ricostruire, senza dover subito scavalcare via Giordano Bruno, piu' economico e comunque capiente. Se poi il Vecchio Cuore Granata riconquistera' i grandi palchi europei avra' sempre un Delle Alpi alla portata di... piede. D'altronde quando era stato dato l'incarico all'architetto Roberto Renacco la Fondazione FILADELFIA aveva gia' chiesto di preparare tre proposte: un impianto da 7-8 mila posti, uno da 23 mila e uno da 40-45 mila. Per quest'ultimo, pero', si richiederebbe la creazione di un supporto sull'area attualmente occupata dalla guardia di finanza. Un'operazione che richiede autorizzazione e permessi, tempi lunghi, oltreche' molti miliardi in piu' (si e' parlato di una settantina). Piace la via di mezzo, alla portata anche del pubblico medio granata, pensando gia' a quello per la serie A. E soldi ne servono meno. Ma ne servono comunque tanti. Ed e' questo il problema, al momento, piu' urgente: bisogna preparare il piano finanziario. A chiederlo, ieri, sono stati i soci della Fondazione. Si sono riuniti presso il Circolo della Stampa, il presidente Diego Novelli, Piero Bonetto, Bruno Perucca, Piergiorgio Re, Piero Dardanello, Nello Pacifico, don Aldo Rabino, Paolo Emilio Ferreri. Mancavano (per impegni) altri soci fondatori, nomi illustri, come Gian Mario Rossignolo, Gian Paolo Ormezzano, Giancarlo Caselli, anche il sindaco Valentino Castellani. Al termine della riunione, e' stato diramato un breve comunicato: "La Fondazione cedera' la proprieta' del Campo FILADELFIA al realizzarsi di alcune condizioni, tra le quali l'ottenimento delle dovute autorizzazioni e la predisposizione del piano finanziario che garantisca alla citta' e a tutti i tifosi granata la effettiva realizzazione dell'opera". Poi l'incontro con l'amministratore delegato del Torino Calcio, Davide Palazzetti. "Abbiamo scelto di realizzare l'impianto da 23 mila posti, abbiamo presentato i progetti al Comune per l'approvazione, nel frattempo prepareremo il piano finanziario. Un paio di mesi e sara' pronto", ha detto Palazzetti. I tempi stringono. Legato al destino del Toro c'e' quello della Rubentus e di conseguenza dello STADIO Delle Alpi. Solo per un impianto esclusivamente bianconero la societa' di corso Fiume potrebbe accettare la proposta avanzatale dall'amministrazione civica. Per il club granata la ricerca delle risorse e' gia' stata avviata, "anche al nostro interno", dice Palazzetti. Poi, ci sono contatti con banche e con il Credito Sportivo. Che chiedono garanzie.
Luciano Borghesan
La Fondazione disponibile a cedere il terreno se si ricostruira' l'impianto
Il progetto che convince di piu' i dirigenti del Torino Calcio e' quello da ventitremila posti. Piu' facile da ricostruire, senza dover subito scavalcare via Giordano Bruno, piu' economico e comunque capiente. Se poi il Vecchio Cuore Granata riconquistera' i grandi palchi europei avra' sempre un Delle Alpi alla portata di... piede. D'altronde quando era stato dato l'incarico all'architetto Roberto Renacco la Fondazione FILADELFIA aveva gia' chiesto di preparare tre proposte: un impianto da 7-8 mila posti, uno da 23 mila e uno da 40-45 mila. Per quest'ultimo, pero', si richiederebbe la creazione di un supporto sull'area attualmente occupata dalla guardia di finanza. Un'operazione che richiede autorizzazione e permessi, tempi lunghi, oltreche' molti miliardi in piu' (si e' parlato di una settantina). Piace la via di mezzo, alla portata anche del pubblico medio granata, pensando gia' a quello per la serie A. E soldi ne servono meno. Ma ne servono comunque tanti. Ed e' questo il problema, al momento, piu' urgente: bisogna preparare il piano finanziario. A chiederlo, ieri, sono stati i soci della Fondazione. Si sono riuniti presso il Circolo della Stampa, il presidente Diego Novelli, Piero Bonetto, Bruno Perucca, Piergiorgio Re, Piero Dardanello, Nello Pacifico, don Aldo Rabino, Paolo Emilio Ferreri. Mancavano (per impegni) altri soci fondatori, nomi illustri, come Gian Mario Rossignolo, Gian Paolo Ormezzano, Giancarlo Caselli, anche il sindaco Valentino Castellani. Al termine della riunione, e' stato diramato un breve comunicato: "La Fondazione cedera' la proprieta' del Campo FILADELFIA al realizzarsi di alcune condizioni, tra le quali l'ottenimento delle dovute autorizzazioni e la predisposizione del piano finanziario che garantisca alla citta' e a tutti i tifosi granata la effettiva realizzazione dell'opera". Poi l'incontro con l'amministratore delegato del Torino Calcio, Davide Palazzetti. "Abbiamo scelto di realizzare l'impianto da 23 mila posti, abbiamo presentato i progetti al Comune per l'approvazione, nel frattempo prepareremo il piano finanziario. Un paio di mesi e sara' pronto", ha detto Palazzetti. I tempi stringono. Legato al destino del Toro c'e' quello della Rubentus e di conseguenza dello STADIO Delle Alpi. Solo per un impianto esclusivamente bianconero la societa' di corso Fiume potrebbe accettare la proposta avanzatale dall'amministrazione civica. Per il club granata la ricerca delle risorse e' gia' stata avviata, "anche al nostro interno", dice Palazzetti. Poi, ci sono contatti con banche e con il Credito Sportivo. Che chiedono garanzie.
Luciano Borghesan
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