STAMPA, TORINO, pag.38
La mozione d'intenti viene approvata in Sala Rossa da tutti i capigruppo
La mozione d'intenti viene approvata in Sala Rossa da tutti i capigruppo
La Rubentus, se vorra', potra' acquistare il "Delle Alpi" (anzi tutta l'area della Continassa) e il Torino ricostruirsi il FILADELFIA (che e' gia' di sua proprieta'), ma con un piano che ne riduca la capienza. Notizie emerse nelle scorse settimane che ieri sono state rese ufficiali dalla mozione d'intenti approvata da tutti i capigruppo delle forze politiche presenti in Sala Rossa, riuniti dal presidente dell'assemblea Mauro Marino. Ossia dai cinque capigruppo di maggioranza del Consiglio comunale (Ds, Ppi, Rifondazione comunista, Verdi e Alleanza per Torino), piu' quelli di opposizione, che ieri hanno firmato una mozione unitaria sulla questione STADIO, in cui rispondono alle proposte formulate un mese fa dalle due societa' del calcio cittadino. Lunedi' il documento sara' presentato e discusso. Con il "si'" dei 51 della Sala Rossa, la civica amministrazione dovrebbe porre fine ad una questione che si e' allungata negli anni, anche se lo STADIO della Continassa e' stato costruito nel '90, ossia da neppure due lustri. Alla Rubentus, come abbiamo riferito nelle scorse settimane, il Comune cedera' l'area delle Vallette, STADIO "Delle Alpi" compreso, rilasciando al Torino la concessione a costruirsi il nuovo "FILADELFIA" sul terreno di sua proprieta' e sulle ceneri del vecchio. Nella mozione, alla Rubentus si propone esplicitamente di acquisire l'intera area della Continassa, dove il club bianconero potrebbe edificare il proprio centro sportivo. Al Torino si dice, invece, che la realizzazione del suo impianto sportivo e' vincolata a un ridimensionamento del manufatto. Che, pur salvaguardando le esigenze della societa', non potrebbe superare i 30 mila spettatori e, al tempo stesso, dovrebbe farsi carico di un piano adeguato di parcheggi e per l'afflusso-deflusso del pubblico, soprattutto allo scopo di evitare il congestionamento della zona. Secondo i leader dei partiti presenti in Sala Rossa, nella questione stadi ci sono tre priorita': il pieno utilizzo del "Delle Alpi", la riqualificazione della Continassa, secondo i progetti originari di rilancio delle Vallette ("Che non puo' essere soltanto la zona del carcere") e il riordino di tutto il complesso intorno al vecchio Comunale, senza creare nuovi problema alla popolazione di Santa Rita e del Lingotto, ossia di coloro che vivono in prossimita' dello STADIO di corso Sebastopoli e di quello di via FILADELFIA. Soddisfatti i capigruppo. Per il popolare Borgione la questione dovrebbe accontentare soprattutto chi temeva il ritorno del calcio e le "domeniche caotiche" di un tempo in tutta Santa Rita. Per di piu' il Consiglio da' mandato alla giunta di sistemare definitivamente il complesso fra i corsi Sebastopoli e Agnelli. Questione in ballo da ormai 10 anni. Ora, appena il Consiglio comunale approvera' la delibera, la palla passera' ai club pedatori. Rubentus e Torino, entro l'estate, dovranno dire quali siano le loro intenzioni. Anche perche' il rapporto fra amministrazione e societa' e' chiarito nello stesso documento varato ieri: con un emendamento (accolto da tutti) il capogruppo di Forza Italia, Cantore, ha proposto "pari dignita'" per entrambi i club: in modo che nessuna delle due societa' debba dipendere dall'altra nell'espletamento dell'attivita' agonistica, in campionato o nelle Coppe. I capigruppo, insomma, dopo aver preso atto che la Rubentus e il Torino hanno chiesto di diventare i proprietari dei complessi sportivi nei quali disputeranno le loro gare di calcio, hanno posto soltanto una pregiudiziale: evitare che Santa Rita e Lingotto debbano subire il peso di due stadi "tanto ravvicinati" da creare problemi di viabilita' o, peggio, di ordine pubblico.
(g. san.)
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