giovedì 9 aprile 2009

11-06-1998, Alla Rubentus lo stadio Delle Alpi E il Toro torna al Filadelfia

STAMPA, TORINO, pag.37

Accordo nella maggioranza, ma l'ultima parola tocca al Consiglio comunale

L'area del Comunale resta alla Citta' e, nel vecchio STADIO di corso Sebastopoli, quasi sicuramente, non si giochera' piu' calcio di serie A. Il FILADELFIA potra' essere ristrutturato dal Torino, ma con un progetto ridotto, non per i 35 mila spettatori prospettati dalla societa' granata nell'incontro con i capigruppo di Palazzo Civico. Alla Rubentus l'amministrazione offrira' l'area della Continassa, Delle Alpi compreso, ma non gratuitamente come era stato ventilato nei giorni scorsi, bensi' a condizioni tutte da trattare. Queste le indicazioni emerse, ieri, in un vertice di maggioranza al quale hanno partecipato il sindaco Valentino Castellani, il vicesindaco Domenico Carpanini e i responsabili delle formazioni che sostengono la giunta: Alberto Nigra e Beppe Borgogno (Ds), Mariangela Rosolen (Rc), Michele Paolino (Alleanza per Torino), Marco Borgione (Ppi) e Silvio Viale (verdi). L'impegno assunto e' di stilare un documento (che ieri circolava in bozza) da sottoporre oggi alla minoranza, in modo che la proposta non sia soltanto dei gruppi che sostengono il sindaco, ma del Consiglio comunale. La mozione, se sara' accolta, stabilira' i cardini dai quali potra' muoversi la giunta nel confronto con le societa'. Motivo per cui, il dettaglio della mozione in fieri e' rimasto segreto, affinche', e' stato detto, le opposizioni non siano poste di fronte a documenti pubblicati sugli organi d'informazione, ascoltati alle radio, oppure visti in tv, pubbliche o private. L'iter per arrivare alla soluzione definitiva passa ancora per la conferenza dei capigruppo, dove il presidente Mauro Marino attende per domani (12 giugno, come l'amministrazione aveva annunciato ai club bianconero e granata) il documento che, forse gia' lunedi' prossimo, arrivera' all'esame della Sala Rossa. Dopo l'eventuale "si'" alla mozione, la giunta riaprira' il confronto con le societa' di calcio, sia per la ristrutturazione del FILADELFIA (dove pare che i vertici granata non vogliano comunque scendere al di sotto dei 30 mila posti a sedere), sia per il passaggio di proprieta' dello STADIO di "Italia '90" e dell'area della Continassa alla Rubentus. Sempre che la societa' di piazza Crimea accetti l'ipotesi di soluzione. "Dovrebbe accoglierla - osserva il verde Viale - anche perche' soddisfa una delle sue esigenze, quella di avere un impianto da gestirsi come meglio crede". Per il Comunale, invece, e' ancora tutto da decidere. "E' un'area importante - afferma Mariangela Rosolen, Rc - che dovra' essere posta al servizio del quartiere e, ovviamente, della citta'". Per il vicecapogruppo dei Ds, Beppe Borgogno, "entrambe le soluzioni - Continassa e Comunale - devono diventare occasione per riqualificare le zone limitrofe". Rispettivamente le Vallette e Santa Rita. Questioni che, per ora, lasciano indifferenti l'opposizione: Daniele Cantore (Forza Italia), Agostino Ghiglia (An) e Mauro Battuello (Cdu) prima di pronunciarsi vogliono esaminare il documento. "Questo centro sinistra - osserva Cantore - ce ne ha fatte vedere troppe: ha detto e promesso tutto e il contrario di tutto. Prima di azzardare valutazioni vogliamo capire di che cosa si tratta. Vogliamo proposte scritte, nero su bianco". Dopo il "nodo" stadi, sindaco, vicesindaco e capigruppo di maggioranza hanno stilato il calendario della verifica che si dovra' concludere entro fine mese, in modo da arrivare, nei primi giorni di luglio, ad un quadro preciso delle esigenze della citta', in base alle quali sara' deciso se allargare o no la giunta da 12 a quattordici assessori. Questi gli appuntamenti: il primo il 18 giugno sulla privatizzazione dell'Aem, altri due (Italgas e metro') il 22, quindi tocchera' a piano regolatore e periferie, anche se, ieri, non e' stato fissato il giorno per discuterne.
Giuseppe Sangiorgio

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