sabato 4 aprile 2009

28/05/95 - 'REGALATE UN MATTONE, RIAVRETE IL FILADELFIA'

Repubblica — 28 maggio 1995 pagina 38

TORINO - Un mattone per salvare il Filadelfia. Lo può acquistare ogni tifoso granata pagando 100mila lire: su quel mattone, nome e cognome del sottoscrittore ne segnaleranno ai posteri la buona volontà, visto che formerà la base del nuovo impianto per il quale è pronto il progetto di ristrutturazione. L' offerta partirà oggi al Delle Alpi, con volantini che indicheranno le coordinate bancarie per le offerte. E' solo un aspetto della proposta di Diego Novelli (ex sindaco di Torino, ora deputato della Rete), presidente della Fondazione Campo Filadelfia: entro il 4 maggio ' 99, cinquantesimo anniversario della sciagura di Superga, lo stadio di Valentino Mazzola dovrebbe tornare in vita con 12mila posti a sedere. "Ospiterà gli allenamenti della prima squadra - dice Novelli - e in futuro, chissà, magari anche il campionato se cadranno certi vincoli". Ci saranno la sede sociale, un museo granata, un albergo, un ristorante, una birreria e altre attività commerciali necessarie per l' autofinanziamento. Idea non troppo romantica ma indispensabile al recupero dei 50 miliardi necessari. Tra un anno dovrebbe essere aperto il cantiere. "Vogliamo coinvolgere i tifosi non torinesi - conclude Novelli - in week-end della memoria granata. Albergo, ristorante, pellegrinaggio a Superga, visita al museo e partita, tutto a prezzi convenzionati e senza fini di lucro. Perchè ogni lira verrà reinvestita nel progetto". "Non chiediamo l' elemosina a nessuno" specifica Gian Marco Calleri. "E vedrete che alla fine spenderemo meno dei 50 miliardi previsti. Il nostro non è mica il cantiere dello stadio Delle Alpi".
- m c
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Tratto dal Forum ToroNews



Route66 ha scritto :

Potrebbero sembrare due normali mattoni.......invece non lo sono. Provengono dal Fila ...
dal muro esterno della recinzione (lato via G. Bruno) prelevati da mio papà il giorno prima della vergognosa distruzione.
Potrà sembrare retorica, ma tutte le volte che prendo in mano questi mattoni, ho un brivido pensando che sono stati muti testimoni della gesta della più grande squadra italiana.

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