STAMPA, TORINO, pag.36
Il problema degli stadi torinesi (Delle Alpi, Comunale e FILADELFIA) divide la maggioranza in Comune. "Risolviamolo con un referendum consultivo", propongono i verdi, dopo l'affollata riunione (con il sindaco c'erano sei assessori, oltre a consiglieri di pds, Rc, ppi, verdi e Alleanza per Torino), durata tre ore, dalla quale non sono emerse proposte concrete. Anche perche' nel centro- sinistra non tutti parlano la stessa lingua. Verdi e Rc sono contro "i tre stadi" , il pds non appare compatto, il ppi osserva che la riapertura del Comunale creera' enormi disagi a Santa Rita, che fino al '90 ne ospito' uno, e adesso rischia di averne due. Questione "spinosa", dunque, per Castellani che ieri avrebbe dovuto rilasciare dichiarazioni a nome di tutta la maggioranza. Rc e verdi, invece, hanno voluto esprimersi con loro comunicati. Rifondazione per dire che "prima di prendere in esame le richieste di Juventus e Torino, il Comune deve affrontare i problemi posti dallo STADIO Delle Alpi, la cui chiusura escluderebbe la citta' dai grandi circuiti del calcio internazionale". I verdi per lanciare la vecchia richiesta di referendum e la manifestazione che faranno lunedi' davanti a Palazzo Civico. Spiega Viale: "La situazione e' cambiata rispetto ad un anno fa quando il Torino voleva un FILADELFIA ristrutturato con 12 mila posti. Ora, dopo averlo fatto abbattere, chiede di ricostruirlo per 35 mila. Lo stesso vale per la Juventus che propone di acquistare il Comunale e farne un nuovo impianto sempre da 35 mila, anche se nella delibera del '97 l'amministrazione aveva scritto "affidamento in concessione"". La posizione ufficiale di Palazzo Civico resta quella del sindaco, che afferma: "Al di la' di ogni arbitraria interpretazione, non e' stata aperta alcuna trattativa con le squadre". Ci sono stati incontri, riunioni tecniche, per esempio tra Juventus e Comune. "Ma soltanto per fornire le informazioni necessarie per la redazione di progetti che, a tutt'oggi, non ci sono ancora stati formalmente presentati". A giudizio di Castellani, il problema non coinvolge soltanto il campo di gioco delle Vallette: "E' complessivo e riguarda gli interessi generali della citta'". In altre parole il Comune non puo' "prendere in considerazione unicamente le esigenze e le comprensibili aspettative delle squadre di calcio, ma deve trovare soluzioni senza dimenticare che il punto di partenza dell'intera questione e' lo STADIO Delle Alpi". Ancora: "In ogni caso spettera' al Consiglio comunale esaminare le proposte delle due societa' di calcio, nel quadro della soluzione complessiva del nodo stadi". Il che, sempre per il sindaco, ma anche a giudizio della maggioranza, potra' accadere, non appena "si trovera' adeguata destinazione per il Delle Alpi". Lunedi' ne discutera' la Sala Rossa, grazie all'interpellanza generale sul tema. Ma l'opposizione parte subito all'attacco. Ghiglia (An) afferma che sul Delle Alpi, Castellani "continua a far brutte figure". I cdu Battuello e Chiavarino osservano che questa degli stadi e' "l'ennesima promessa elettorale che sindaco e giunta non mantengono". Forza Italia, con il capogruppo Cantore, accusa la maggioranza di "stato confusionale": "Il Delle Alpi non puo' essere liquidato senza una seria riflessione. Magari lanciando un concorso d'idee sia sul suo destino sia su eventuali nuove strutture per il calcio". Temi che, assieme a quelli di Porta Palazzo e di piazza Castello, saranno approfonditi stamane.
Giuseppe Sangiorgio
Il problema degli stadi torinesi (Delle Alpi, Comunale e FILADELFIA) divide la maggioranza in Comune. "Risolviamolo con un referendum consultivo", propongono i verdi, dopo l'affollata riunione (con il sindaco c'erano sei assessori, oltre a consiglieri di pds, Rc, ppi, verdi e Alleanza per Torino), durata tre ore, dalla quale non sono emerse proposte concrete. Anche perche' nel centro- sinistra non tutti parlano la stessa lingua. Verdi e Rc sono contro "i tre stadi" , il pds non appare compatto, il ppi osserva che la riapertura del Comunale creera' enormi disagi a Santa Rita, che fino al '90 ne ospito' uno, e adesso rischia di averne due. Questione "spinosa", dunque, per Castellani che ieri avrebbe dovuto rilasciare dichiarazioni a nome di tutta la maggioranza. Rc e verdi, invece, hanno voluto esprimersi con loro comunicati. Rifondazione per dire che "prima di prendere in esame le richieste di Juventus e Torino, il Comune deve affrontare i problemi posti dallo STADIO Delle Alpi, la cui chiusura escluderebbe la citta' dai grandi circuiti del calcio internazionale". I verdi per lanciare la vecchia richiesta di referendum e la manifestazione che faranno lunedi' davanti a Palazzo Civico. Spiega Viale: "La situazione e' cambiata rispetto ad un anno fa quando il Torino voleva un FILADELFIA ristrutturato con 12 mila posti. Ora, dopo averlo fatto abbattere, chiede di ricostruirlo per 35 mila. Lo stesso vale per la Juventus che propone di acquistare il Comunale e farne un nuovo impianto sempre da 35 mila, anche se nella delibera del '97 l'amministrazione aveva scritto "affidamento in concessione"". La posizione ufficiale di Palazzo Civico resta quella del sindaco, che afferma: "Al di la' di ogni arbitraria interpretazione, non e' stata aperta alcuna trattativa con le squadre". Ci sono stati incontri, riunioni tecniche, per esempio tra Juventus e Comune. "Ma soltanto per fornire le informazioni necessarie per la redazione di progetti che, a tutt'oggi, non ci sono ancora stati formalmente presentati". A giudizio di Castellani, il problema non coinvolge soltanto il campo di gioco delle Vallette: "E' complessivo e riguarda gli interessi generali della citta'". In altre parole il Comune non puo' "prendere in considerazione unicamente le esigenze e le comprensibili aspettative delle squadre di calcio, ma deve trovare soluzioni senza dimenticare che il punto di partenza dell'intera questione e' lo STADIO Delle Alpi". Ancora: "In ogni caso spettera' al Consiglio comunale esaminare le proposte delle due societa' di calcio, nel quadro della soluzione complessiva del nodo stadi". Il che, sempre per il sindaco, ma anche a giudizio della maggioranza, potra' accadere, non appena "si trovera' adeguata destinazione per il Delle Alpi". Lunedi' ne discutera' la Sala Rossa, grazie all'interpellanza generale sul tema. Ma l'opposizione parte subito all'attacco. Ghiglia (An) afferma che sul Delle Alpi, Castellani "continua a far brutte figure". I cdu Battuello e Chiavarino osservano che questa degli stadi e' "l'ennesima promessa elettorale che sindaco e giunta non mantengono". Forza Italia, con il capogruppo Cantore, accusa la maggioranza di "stato confusionale": "Il Delle Alpi non puo' essere liquidato senza una seria riflessione. Magari lanciando un concorso d'idee sia sul suo destino sia su eventuali nuove strutture per il calcio". Temi che, assieme a quelli di Porta Palazzo e di piazza Castello, saranno approfonditi stamane.
Giuseppe Sangiorgio
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