Arriva da Miami l'offerta per Calleri
Operazione "cuore piu' soldi"
TORINO. Giorni forse decisivi per il futuro del Toro. Domani verra' fatta un'offerta ufficiale a Gian Marco Calleri per l'acquisto del pacchetto di maggioranza delle azioni da parte dei due giovani imprenditori torinesi che rappresentano un gruppo finanziario americano. Nonostante il comprensibile riserbo, filtrano le prime indiscrezioni: si tratterebbe della Boulder Holding di Miami in Florida, societa' che opera anche nel campo delle assicurazioni, e che disporrebbe di solide basi economiche per investire, senza problemi, nel calcio professionistico italiano. Un'avventura affascinante, ma non un salto nel buio per i finanzieri statunitensi. La formula dei possibili acquirenti e' "portafogli piu' cuore", ossia il denaro che serve per la rinascita della squadra affidata pero' a uomini che amano il Toro e tengono d'occhio anche la Fondazione FILADELFIA che si occupa della ricostruzione del vecchio STADIO, tempio granata e culla del settore giovanile. Raccolte informazioni sulla salute del Toro, dalla situazione economica al patrimonio calciatori e ai loro ingaggi, attraverso il dottor Vallenzasca, commercialista di Calleri, la Boulder Holding e' pronta a mettere sul tavolo la sua proposta, con l'intenzione di convincere Calleri ad accettarla. La Boulder Holding non e' l'unica in corsa per il Toro. Ma sarebbe passata in pole-position dopo che un paio di cordate, venete e lombardo-piemontesi, si sono sciolte. E, soprattutto, dopo i tentennamenti di Peruzzo, l'editore milanese che la scorsa settimana pareva vicinissimo ad un accordo con Calleri e che viceversa ha chiesto un po' di tempo per riflettere prima di prendere la decisione definitiva. Difficile capire cosa l'abbia indotto a frenare. Anche Peruzzo, a breve scadenza, dara' la sua risposta. Poi, l'ultima parola tocchera' a Calleri che ieri si trovava a Roma per motivi familiari e che in serata e' rientrato a Montecarlo. Non ci sembra che Calleri stia dando vita ad un'asta anche se continua a ripetere che nessuno sinora l'ha contattato direttamente: "Se si presenteranno con validi argomenti in mano sono pronto a trattare. E determinato, come non mai, a chiudere la partita. Almeno lo spero, fortissimamente. Non ne posso piu' di un ambiente in cui i tifosi arrivano addirittura ad imporre alla societa', attraverso un comunicato, quali siano i giocatori che,a loro dire, debbono andarsene". Sara' importante che la situazione si sblocchi entro la fine della settimana perche' sia i nuovi padroni che lo stesso Calleri (se non trovera' l'accordo) si mettano in movimento per programmare la campagna acquisti e cessioni e allestire una squadra pronta per risalire subito in serie A. Tutto e' fermo sul mercato per il Toro. Smentito l'interessamento del Celtic Glasgow per Rizzitelli. E inoltre non ci sono offerte allettanti per il capitano granata da Fiorentina, Udinese e Napoli. Lo stesso vale per Falcone e per Pele', il quale rischia di dover disputare una fetta di stagione in B con la speranza di trovare una sistemazione nella massima divisione soltanto in autunno, dopo aver dimostrato di essere in piena efficenza dopo l'infortunio che gli ha impedito di dare un contributo piu' efficace per evitare la retrocessione. In Francia non si sono dimenticati di Abedi', ma il trentaduenne asso ghanese, legato al Toro da un contratto che scadra' nel'97, non intende tornare sui suoi passi, a parte, forse, il revival con il calcio transalpino nell'amichevole di domani (ore 20) a Grenoble.
Bruno Bernardi
Operazione "cuore piu' soldi"
TORINO. Giorni forse decisivi per il futuro del Toro. Domani verra' fatta un'offerta ufficiale a Gian Marco Calleri per l'acquisto del pacchetto di maggioranza delle azioni da parte dei due giovani imprenditori torinesi che rappresentano un gruppo finanziario americano. Nonostante il comprensibile riserbo, filtrano le prime indiscrezioni: si tratterebbe della Boulder Holding di Miami in Florida, societa' che opera anche nel campo delle assicurazioni, e che disporrebbe di solide basi economiche per investire, senza problemi, nel calcio professionistico italiano. Un'avventura affascinante, ma non un salto nel buio per i finanzieri statunitensi. La formula dei possibili acquirenti e' "portafogli piu' cuore", ossia il denaro che serve per la rinascita della squadra affidata pero' a uomini che amano il Toro e tengono d'occhio anche la Fondazione FILADELFIA che si occupa della ricostruzione del vecchio STADIO, tempio granata e culla del settore giovanile. Raccolte informazioni sulla salute del Toro, dalla situazione economica al patrimonio calciatori e ai loro ingaggi, attraverso il dottor Vallenzasca, commercialista di Calleri, la Boulder Holding e' pronta a mettere sul tavolo la sua proposta, con l'intenzione di convincere Calleri ad accettarla. La Boulder Holding non e' l'unica in corsa per il Toro. Ma sarebbe passata in pole-position dopo che un paio di cordate, venete e lombardo-piemontesi, si sono sciolte. E, soprattutto, dopo i tentennamenti di Peruzzo, l'editore milanese che la scorsa settimana pareva vicinissimo ad un accordo con Calleri e che viceversa ha chiesto un po' di tempo per riflettere prima di prendere la decisione definitiva. Difficile capire cosa l'abbia indotto a frenare. Anche Peruzzo, a breve scadenza, dara' la sua risposta. Poi, l'ultima parola tocchera' a Calleri che ieri si trovava a Roma per motivi familiari e che in serata e' rientrato a Montecarlo. Non ci sembra che Calleri stia dando vita ad un'asta anche se continua a ripetere che nessuno sinora l'ha contattato direttamente: "Se si presenteranno con validi argomenti in mano sono pronto a trattare. E determinato, come non mai, a chiudere la partita. Almeno lo spero, fortissimamente. Non ne posso piu' di un ambiente in cui i tifosi arrivano addirittura ad imporre alla societa', attraverso un comunicato, quali siano i giocatori che,a loro dire, debbono andarsene". Sara' importante che la situazione si sblocchi entro la fine della settimana perche' sia i nuovi padroni che lo stesso Calleri (se non trovera' l'accordo) si mettano in movimento per programmare la campagna acquisti e cessioni e allestire una squadra pronta per risalire subito in serie A. Tutto e' fermo sul mercato per il Toro. Smentito l'interessamento del Celtic Glasgow per Rizzitelli. E inoltre non ci sono offerte allettanti per il capitano granata da Fiorentina, Udinese e Napoli. Lo stesso vale per Falcone e per Pele', il quale rischia di dover disputare una fetta di stagione in B con la speranza di trovare una sistemazione nella massima divisione soltanto in autunno, dopo aver dimostrato di essere in piena efficenza dopo l'infortunio che gli ha impedito di dare un contributo piu' efficace per evitare la retrocessione. In Francia non si sono dimenticati di Abedi', ma il trentaduenne asso ghanese, legato al Toro da un contratto che scadra' nel'97, non intende tornare sui suoi passi, a parte, forse, il revival con il calcio transalpino nell'amichevole di domani (ore 20) a Grenoble.
Bruno Bernardi
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