sabato 4 aprile 2009

13-12-1995, Una mostra illustrera' il sogno (costo 50 miliardi) di far rivivere il campo del Grande Torino

STAMPA, TORINO, pag.33

IL CASO. NON SOLO CALCIO
"Cosi' rinascera' il Filadelfia" Pronto il progetto di ristrutturazione

L'ARCHITETTO Roberto Renacco ha visitato lo stadio di Montecarlo, poi l'Hibury a Londra, dove gioca l'Arsenal, infine l'Ullevaal di Oslo. Ha attinto idee da tutti e tre gli impianti: luoghi dove il calcio te lo gusti da vicino e dove e' motivo per stare assieme, oltre la partita. Et voila', ecco il Nuovo FILADELFIA. Il progetto e' pronto e sara' presentato giovedi' 21 dicembre. Lo illustreranno una trentina di quadri, una sorta di mostra sul "Grande Torino e il suo campo" che sara' allestita in Galleria San Federico o sotto i portici di piazza San Carlo, per poi diventare una mostra itinerante presso i club granata, dai Fedelissimi ai Ragazzi della Maratona, passando dagli Ultras. Segnera' la partenza di un'avventura da 50 miliardi. A tanto ammonta la spesa prevista per ristrutturare le gradinate dalle quali il cuore granata partecipo' alle imprese dei pluriscudettati Mazzola, Loik, Gabetto e compagni, prematuramente scomparsi nella tragedia aerea di Superga. Il sogno e' quello di far tornare a nuova vita il FILADELFIA nel 1999, a mezzo secolo di distanza da quella terribile giornata. Da un paio d'anni l'impianto e' chiuso per inagibilita': i tifosi confinati oltre il vecchio portone, sui muri di cinta le scritte delle battaglie e delle vittorie, dentro il silenzio e il degrado. Servono cinquanta miliardi per rigenerare lo stadio. La proposta e' della Fondazione Campo FILADELFIA: un "salotto" da 15 mila posti, tutti seduti e coperti; sotto le tribune e al posto del piccolo campo d'allenamento la sede del Torino, spazi espositivi e un centro per il terziario. Attraverso la collocazione di attivita' commerciali i promotori (tra i quali il primo e' l'ex sindaco Diego Novelli) pensano di finanziare il recupero di tutto il rettangolo compreso tra le vie FILADELFIA, Giordano Bruno, Spano e Tunisi. La Fondazione (che lunedi' ha avuto dalla Regione il riconoscimento di "personalita' giuridica") e' nata con la presenza del Torino Calcio e del Comune ed e' aperta a tutti. Una parte delle quote (5 dei 50 miliardi) e' riservata ai sostenitori. La campagna di adesione e' gia' avviata e sta dando i primi risultati. Con 100 mila lire si puo' contribuire alla posa di "un mattone". Tra i tifosi resistono diffidenze dopo le negative esperienze vissute con gli ex presidenti Borsano e Goveani. Anche per questo la Fondazione, oltre al coinvolgimento del Comune, del Toro e di personaggi legati allo sport e ad attivita' sociali, ricerca alleati in altre istituzioni. In un primo giro di presentazione sono state contattate le associazioni dei commercianti, degli albergatori, le principali banche cittadine, l'Universita'. Ci sono state adesioni. Sara' la FinPiemonte, con la consulenza dell'ingegner Vanni Bonadio (ex assessore all'Edilizia del Comune), a coordinare l'operazione finanziaria. E' un progetto ambizioso. Lo studio degli architetti Renacco (i due fratelli Roberto e Riccardo) l'ha disegnato e Marinella Turino l'ha tradotto nei tabelloni che saranno esposti giovedi' 21, in occasione della presentazione del libro di Nando Dalla Chiesa "La farfalla granata", dedicato a Gigi Meroni, il campione rimasto vittima di un incidente stradale nel '67 in corso Re Umberto. Vediamo il progetto. Stadio. Posti: 15 mila, seduti e coperti. Sara' utilizzato dal Torino Calcio per amichevoli, tornei, con le squadre giovanili. Come all'Hibury e all'Ullevaal, si potra' seguire la partita a 5-6 metri dal rettangolo di gioco. Sotto le tribune centrali saranno collocate la sede della societa' granata, il circolo, la palestra, il museo del calcio e del Toro, la biblioteca (e videoteca) dello sport, un laboratorio dove saranno prodotti gadget. Sotto la curva di via Spano troveranno posto gli spogliatoi. Attivita' commerciali. Si affacceranno lungo via Giordano Bruno e via FILADELFIA. Di tutto un po': banche, assicurazioni, agenzie turistiche, librerie, negozi. Sull'esempio dei "centri del tempo libero" allestiti presso gli impianti di Montecarlo, dell'Arsenal e di Oslo. Albergo, residence e Uni versita'. Tra via Tunisi e via Spano, dove ora c'e' il campetto d'allenamento sara' realizzato un complesso a "L", con tre destinazioni: un hotel a tre stelle (80 camere); un residence (80 stanze); una foresteria per l'Universita' (50 camere) dove ospitare ricercatori e docenti impegnati in seminari e convegni promossi dalle diverse facolta'. In comune, nel corpo centrale, avranno ristorante, self-service e sale riunioni. Parcheggi e calcetto. Tra il centro polifunzionale e lo stadio saranno realizzati due campi di calcio a cinque. Sotto, saranno ricavati tre piani di parcheggi, per 300 posti auto. Un tunnel pedonale colleghera' via FILADELFIA a via Spano, e queste con via Tunisi, in modo da favorire il raggiungimento di ogni struttura.

Luciano Borghesan

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