Repubblica — 07 marzo 1997 - pagina 53
TORINO - Dopo il Rosenborg e prima dell' Inter (San Siro va verso l' esaurito, restano da vendere appena tremila biglietti), la Rubentus oscilla tra piccoli e freschi problemi e grandi e lontani orizzonti.
Perché tra Coppa e campionato, oggi i bianconeri giocano una partita fondamentale per le strategie politiche del club: nel pomeriggio, Walter Veltroni ospita un tavolo di lavoro sullo stadio Delle Alpi, probabilmente l' atto (quasi) finale di una vicenda che rischia di concludersi con novità clamorose. Ieri Valentino Castellani, sindaco di Torino, ha reso noto il progetto che cambierà il calcio torinese: la Rubentus diventerà proprietaria del vecchio stadio Comunale, che verrà privatizzato. D' altro canto, il Torino potrà trasformare il Filadelfia in uno stadio da venti-venticinquemila posti. Il Delle Alpi ospiterà le partite di campionato fino al 2000, poi diventerà una specie di cittadella dello sport. "Il modello è quello di Londra, i club nel loro stadio privato e Wembley contenitore di grande eventi". Ora la parola spetta a Rubentus e Torino. Ieri i bianconeri non hanno commentato il progetto-Castellani. Ma la privatizzazione del Comunale è sempre stato il loro obiettivo principale. Di questo si parlerà oggi nella sede dell' ex ministero del turismo, dove si raduneranno rappresentati del Governo, della Lega, del Coni, della Regione Piemonte, del Comune di Torino, della società che gestisce il Delle Alpi e naturalmente di Rube e Toro. E la squadra? La stanca Rubentus vista in Norvegia fa pronunciare a qualcuno, per esempio Didier Deschamps, una frase piuttosto forte: "In Coppa non giocavamo così male dall' anno scorso a Madrid". Il Rosenborg preoccupa: "Pensavamo che fossero deboli, invece sono forti" chiosa Peruzzi.
Parrebbe una banalità, invece è un' analisi esatta e un tema da rivedere in prospettiva. Le prospettive più immediate riguardano invece l' Inter, la partita che, secondo Lippi, "potrebbe chiudere il campionato o riaprirlo". All' evento non parteciperà Boksic: non dovrebbe nemmeno essere in grado di andare in panchina.
- Emanuele Gamba
TORINO - Dopo il Rosenborg e prima dell' Inter (San Siro va verso l' esaurito, restano da vendere appena tremila biglietti), la Rubentus oscilla tra piccoli e freschi problemi e grandi e lontani orizzonti.
Perché tra Coppa e campionato, oggi i bianconeri giocano una partita fondamentale per le strategie politiche del club: nel pomeriggio, Walter Veltroni ospita un tavolo di lavoro sullo stadio Delle Alpi, probabilmente l' atto (quasi) finale di una vicenda che rischia di concludersi con novità clamorose. Ieri Valentino Castellani, sindaco di Torino, ha reso noto il progetto che cambierà il calcio torinese: la Rubentus diventerà proprietaria del vecchio stadio Comunale, che verrà privatizzato. D' altro canto, il Torino potrà trasformare il Filadelfia in uno stadio da venti-venticinquemila posti. Il Delle Alpi ospiterà le partite di campionato fino al 2000, poi diventerà una specie di cittadella dello sport. "Il modello è quello di Londra, i club nel loro stadio privato e Wembley contenitore di grande eventi". Ora la parola spetta a Rubentus e Torino. Ieri i bianconeri non hanno commentato il progetto-Castellani. Ma la privatizzazione del Comunale è sempre stato il loro obiettivo principale. Di questo si parlerà oggi nella sede dell' ex ministero del turismo, dove si raduneranno rappresentati del Governo, della Lega, del Coni, della Regione Piemonte, del Comune di Torino, della società che gestisce il Delle Alpi e naturalmente di Rube e Toro. E la squadra? La stanca Rubentus vista in Norvegia fa pronunciare a qualcuno, per esempio Didier Deschamps, una frase piuttosto forte: "In Coppa non giocavamo così male dall' anno scorso a Madrid". Il Rosenborg preoccupa: "Pensavamo che fossero deboli, invece sono forti" chiosa Peruzzi.
Parrebbe una banalità, invece è un' analisi esatta e un tema da rivedere in prospettiva. Le prospettive più immediate riguardano invece l' Inter, la partita che, secondo Lippi, "potrebbe chiudere il campionato o riaprirlo". All' evento non parteciperà Boksic: non dovrebbe nemmeno essere in grado di andare in panchina.
- Emanuele Gamba
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STAMPA, TORINO, pag.38
E il "Delle Alpi" resterebbe a disposizione per i grandi eventi, sportivi e no
Il 2000 potra' essere l'"anno calcistico del ritorno", per la giunta comunale. La Rubentus potrebbe tornare a giocare allo STADIO Comunale e il Torino al FILADELFIA, entrambi ristrutturati. Un futuro tutto da inventare, invece, per il Delle Alpi. "A cominciare dal nome - spiega il sindaco Valentino Castellani -, potrebbe chiamarsi Vallette, anche per qualificare la zona in cui sorge. Pensiamo a una gara internazionale per l'utilizzo dell'impianto e dell'area Continassa per attivita' del tempo libero e dello sport giovanile". L'ipotesi elaborata dal vicesindaco Guido Brosio e dall'assessore all'urbanistica Franco Corsico sara' presentata oggi al vicepresidente del Consiglio dei ministri, Walter Veltroni. Alla riunione di Roma parteciperanno anche rappresentanti della Regione Piemonte, di Rubentus e Torino, della Sogealpi (la concessionaria del Delle Alpi), della Pubbligest (la societa' che lo gestisce) e del Coni. Ecco, per punti, la proposta. FINO AL 2000. Rubentus e Torino continueranno a giocare nell'impianto di corso Ferrara. Il Comune rileverebbe la concessione, "senza costi per la citta'", precisa il vicesindaco Brosio. Da parte della Sogealpi e dei soci di maggioranza (Istituto bancario Sanpaolo) c'e' la consapevolezza delle difficolta' di continuare a mantenere la struttura. Da parte del ministero dello Sport e' stato espresso l'orientamento di privatizzare gli stadi, probabile, dunque, che ci siano "incentivi", "contributi" per i casi come quelli di Torino dove bisogna favorire il riacquisto dell'uso dell'immobile. Nei restanti tre anni la gestione resterebbe alla Pubbligest (il cui contratto scade proprio nel 2000). I canoni di affitto per Rubentus e Torino si ridurrebbero a complessivi 2-2,5 miliardi annui, calcolati sulla base del 7% dell'incasso per le partite di campionato e del 4% per quelle di Coppa, cosi' com'era fino al 1990. Alla Pubbligest tornerebbe la gestione degli spazi pubblicitari. Potrebbe intervenire anche la Regione che ha disponibilita' economiche per la manutenzione degli impianti sportivi. "Ne ho parlato con il presidente Ghigo - dice il sindaco -, e sulla proposta, nella sua globalita', c'e' comunanza di vedute". Intanto si ristrutturerebbero il Comunale, il FILADELFIA e si allestirebbe la gara internazionale di affidamento del Delle Alpi. COMUNALE. "Sarebbe la soluzione che la Rubentus ha sempre indicato come la preferita", anticipa il vicesindaco Brosio. L'impianto del Comune potrebbe essere dato in concessione (99 anni) o ceduto al club bianconero. Un catino all'inglese, solo per il calcio, 30-40 mila posti, senza pista di atletica. "La Rube potrebbe ristrutturarlo a suo piacimento", interviene l'assessore Corsico. La citta' realizzerebbe i parcheggi (gia' previsti in un apposito piano) sull'area attualmente occupata dai campi Combi e Marchi. FILADELFIA. L'omonima Fondazione, promossa dall'ex sindaco Diego Novelli, ha gia' presentato il progetto di ristrutturazione dell'impianto di cui e' proprietaria: 10-15 mila posti, sotto le tribune attivita' commerciali e per il tempo libero. Sulla stessa area un albergo, una residenza universitaria, un parcheggio. E' chiaro che per entrambi i progetti, l'impegno del ministero, del Coni, delle banche, delle federazioni, puo' essere determinante, sia per accedere a prestiti agevolati (Credito Sportivo), sia per utilizzare i fondi previsti da eventuali nuove leggi per la "privatizzazione degli stadi". DELLE ALPI. E dal 2000 "Vallette". Con il nome, cambierebbe funzione. L'assessore Corsico parla di "Forum Vallette". Una zona per il tempo libero, lo sport, il divertimento. Un luogo capace di ospitare lo sport di base torinese (ad esempio, anche le squadre giovanili di Rube e Toro), grandi manifestazioni sportive non calcistiche, concerti, appuntamenti ricreativi, magari luna park. Funzionerebbe a tempo pieno. "Consegniamo la proposta al vicepremier Veltroni - dice il sindaco -, ma anche alla prossima amministrazione, confidando che possa andare in porto. Il presidente della Regione, Ghigo, che guida una maggioranza diversa dalla nostra, e' d'accordo". Le prime reazioni sono discordanti. Il vicepresidente della Rubentus, Vittorio Chiusano, sostiene che "per la prima volta ci sono elementi innovativi: e' una proposta che merita di essere valutata e studiata attentamente". Perplesso Silvio Viale, capogruppo dei verdi, forza di maggioranza in Comune: "Noi proporremo il referendum. Su una scelta di questo genere decidano i cittadini".
Luciano Borghesan
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FILADELFIA
Il tempio del Grande Torino Inaugurato nel 1926, ospito' la prima partita di campionato il 17 ottobre: Torino-Fortitudo Roma 4-0. Capienza vicina ai 25 mila spettatori, lo STADIO e' legato ai trionfi del Grande Torino. Ultima di serie A: Torino-Napoli 1-1, 19 maggio 1963.
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E il "Delle Alpi" resterebbe a disposizione per i grandi eventi, sportivi e no
Il 2000 potra' essere l'"anno calcistico del ritorno", per la giunta comunale. La Rubentus potrebbe tornare a giocare allo STADIO Comunale e il Torino al FILADELFIA, entrambi ristrutturati. Un futuro tutto da inventare, invece, per il Delle Alpi. "A cominciare dal nome - spiega il sindaco Valentino Castellani -, potrebbe chiamarsi Vallette, anche per qualificare la zona in cui sorge. Pensiamo a una gara internazionale per l'utilizzo dell'impianto e dell'area Continassa per attivita' del tempo libero e dello sport giovanile". L'ipotesi elaborata dal vicesindaco Guido Brosio e dall'assessore all'urbanistica Franco Corsico sara' presentata oggi al vicepresidente del Consiglio dei ministri, Walter Veltroni. Alla riunione di Roma parteciperanno anche rappresentanti della Regione Piemonte, di Rubentus e Torino, della Sogealpi (la concessionaria del Delle Alpi), della Pubbligest (la societa' che lo gestisce) e del Coni. Ecco, per punti, la proposta. FINO AL 2000. Rubentus e Torino continueranno a giocare nell'impianto di corso Ferrara. Il Comune rileverebbe la concessione, "senza costi per la citta'", precisa il vicesindaco Brosio. Da parte della Sogealpi e dei soci di maggioranza (Istituto bancario Sanpaolo) c'e' la consapevolezza delle difficolta' di continuare a mantenere la struttura. Da parte del ministero dello Sport e' stato espresso l'orientamento di privatizzare gli stadi, probabile, dunque, che ci siano "incentivi", "contributi" per i casi come quelli di Torino dove bisogna favorire il riacquisto dell'uso dell'immobile. Nei restanti tre anni la gestione resterebbe alla Pubbligest (il cui contratto scade proprio nel 2000). I canoni di affitto per Rubentus e Torino si ridurrebbero a complessivi 2-2,5 miliardi annui, calcolati sulla base del 7% dell'incasso per le partite di campionato e del 4% per quelle di Coppa, cosi' com'era fino al 1990. Alla Pubbligest tornerebbe la gestione degli spazi pubblicitari. Potrebbe intervenire anche la Regione che ha disponibilita' economiche per la manutenzione degli impianti sportivi. "Ne ho parlato con il presidente Ghigo - dice il sindaco -, e sulla proposta, nella sua globalita', c'e' comunanza di vedute". Intanto si ristrutturerebbero il Comunale, il FILADELFIA e si allestirebbe la gara internazionale di affidamento del Delle Alpi. COMUNALE. "Sarebbe la soluzione che la Rubentus ha sempre indicato come la preferita", anticipa il vicesindaco Brosio. L'impianto del Comune potrebbe essere dato in concessione (99 anni) o ceduto al club bianconero. Un catino all'inglese, solo per il calcio, 30-40 mila posti, senza pista di atletica. "La Rube potrebbe ristrutturarlo a suo piacimento", interviene l'assessore Corsico. La citta' realizzerebbe i parcheggi (gia' previsti in un apposito piano) sull'area attualmente occupata dai campi Combi e Marchi. FILADELFIA. L'omonima Fondazione, promossa dall'ex sindaco Diego Novelli, ha gia' presentato il progetto di ristrutturazione dell'impianto di cui e' proprietaria: 10-15 mila posti, sotto le tribune attivita' commerciali e per il tempo libero. Sulla stessa area un albergo, una residenza universitaria, un parcheggio. E' chiaro che per entrambi i progetti, l'impegno del ministero, del Coni, delle banche, delle federazioni, puo' essere determinante, sia per accedere a prestiti agevolati (Credito Sportivo), sia per utilizzare i fondi previsti da eventuali nuove leggi per la "privatizzazione degli stadi". DELLE ALPI. E dal 2000 "Vallette". Con il nome, cambierebbe funzione. L'assessore Corsico parla di "Forum Vallette". Una zona per il tempo libero, lo sport, il divertimento. Un luogo capace di ospitare lo sport di base torinese (ad esempio, anche le squadre giovanili di Rube e Toro), grandi manifestazioni sportive non calcistiche, concerti, appuntamenti ricreativi, magari luna park. Funzionerebbe a tempo pieno. "Consegniamo la proposta al vicepremier Veltroni - dice il sindaco -, ma anche alla prossima amministrazione, confidando che possa andare in porto. Il presidente della Regione, Ghigo, che guida una maggioranza diversa dalla nostra, e' d'accordo". Le prime reazioni sono discordanti. Il vicepresidente della Rubentus, Vittorio Chiusano, sostiene che "per la prima volta ci sono elementi innovativi: e' una proposta che merita di essere valutata e studiata attentamente". Perplesso Silvio Viale, capogruppo dei verdi, forza di maggioranza in Comune: "Noi proporremo il referendum. Su una scelta di questo genere decidano i cittadini".
Luciano Borghesan
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FILADELFIA
Il tempio del Grande Torino Inaugurato nel 1926, ospito' la prima partita di campionato il 17 ottobre: Torino-Fortitudo Roma 4-0. Capienza vicina ai 25 mila spettatori, lo STADIO e' legato ai trionfi del Grande Torino. Ultima di serie A: Torino-Napoli 1-1, 19 maggio 1963.
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COMUNALE
In servizio per 57 anni Capienza di 65 mila spettatori, e' lo STADIO dei grandi cicli Rubentini. Prima partita di campionato il 10 settembre 1933 (Rube-Livorno 4-1), ultima il 27 maggio 1990 (Torino-Messina 3-0, anche allora i granata militavano in serie B).
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In servizio per 57 anni Capienza di 65 mila spettatori, e' lo STADIO dei grandi cicli Rubentini. Prima partita di campionato il 10 settembre 1933 (Rube-Livorno 4-1), ultima il 27 maggio 1990 (Torino-Messina 3-0, anche allora i granata militavano in serie B).
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DELLE ALPI
Il monumento di Italia '90 Lo STADIO Delle Alpi alla Continassa ha ospitato cinque match dei Campionati del Mondo 1990. La prima partita di campionato e' datata 9 settembre 1990, Torino-Lazio 0-0. La capienza e' appena superiore ai 71 mila spettatori.
Il monumento di Italia '90 Lo STADIO Delle Alpi alla Continassa ha ospitato cinque match dei Campionati del Mondo 1990. La prima partita di campionato e' datata 9 settembre 1990, Torino-Lazio 0-0. La capienza e' appena superiore ai 71 mila spettatori.
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