sabato 4 aprile 2009

04-06-1994, Lunedi' Castellani convoca le parti in lite sull'affitto del Delle Alpi "Citta' senza calcio? Non lo permettero'"

STAMPA, TORINO, pag.32

INTERVISTA IL SINDACO E LA POLEMICA SULLO STADIO

SINDACO, e' possibile che una citta' con tre stadi rimanga senza calcio? "Saremmo ridicoli di fronte all'Europa se Torino fosse capace di perdere il grande palcoscenico della serie A e delle Coppe. Credo si stia drammatizzando e io sono critico verso le esasperazioni anche del calcio, visto esclusivamente come fenomeno commerciale. Deve tornare a essere soprattutto un fatto sportivo, sociale, di divertimento". Juventus e Torino dicono di essere strangolati dalle ri chieste del gestore Pubbli gest quando sono loro i soli utenti del Delle Alpi, e de nunciano il monopolio in fa vore dell'Acqua Marcia: in citta' e' proibito giocare al trove. Le due societa' si sono rivolte al Comune affinche' riveda la concessione. "Sia chiaro che questa amministrazione civica e' innocente rispetto alla vicenda STADIO. Fatta questa premessa, sappiamo che il Comune ha la responsabilita' di tutte le scelte deliberate, anche di quelle passate". Lei non avrebbe fatto lo sta dio nuovo? "L'ho sempre detto. Non di quelle dimensioni, cosi' sofisticato. Bastava ristrutturare il Comunale, come a Milano, a Genova". Ma ora c'e'. "E dobbiamo utilizzarlo". Ha una proposta? "Dobbiamo metterci al tavolo con grande lealta'. Siamo tutti vittime di una situazione da cui dobbiamo uscire assieme". Non c'e' tempo da perdere, Juve e Toro devono aprire la campagna abbonamenti. Riunirsi con chi? Quando? "Lunedi' chiedero' la disponibilita' a tutte le parti interessate. Devo solo appurare con i legali se ci sono problemi nel chiedere la presenza dell'Acqua Marcia con cui c'e' un arbitrato in corso. Purtroppo abbiamo ereditato un contenzioso di 120 miliardi per la costruzione di questo STADIO". L'arbitrato puo' essere l'oc casione per rivedere la con cessione? "Siamo partiti da posizioni troppo distanti. Mi risulta che non tutti i lavori in piu' siano stati autorizzati dal Comune, inoltre non abbiamo risorse finanziarie. E abbiamo i problemi di questa cattedrale, del vecchio Comunale, del FILADELFIA". Che cosa dira' alle parti? "A Juve e Toro che i mali dei loro bilanci stanno in ingaggi e campagne acquisti del calcio miliardario. Ma e' paradossale, e lo diro' agli altri, che chi produce lo spettacolo al Delle Alpi sia ridotto a un ruolo marginale". E il futuro come si potra' af frontare? "Perche' non coinvolgere nella gestione Juventus e Torino, e soggetti che possano attivare altre manifestazioni? Ci vuole fantasia imprenditoriale. Il Delle Alpi, oltre al calcio, puo' ospitare concerti, l'atletica. Piu' entrate e costi piu' ripartiti". Teme le proteste dei tifosi? "Starei attento a non usare preoccupazioni di questo genere. Non siamo in Sud America". Chiedera' l'intervento di istituzioni nazionali? Lo stesso Berlusconi le ha par lato del Delle Alpi. "E' giusto creare condizioni uguali per tutte le societa' di calcio nell'uso degli impianti. La Lega e la Federazione hanno realizzato uno studio. Il capo del governo, martedi' scorso, mi ha detto che a Torino si e' fatto solo lo STADIO dei mondiali. Io gli ho risposto che avevamo ereditato una cattedrale nel deserto. Ora avra' letto. Ma mi sa tanto che ancora una volta Torino dovra' curarsi da sola le ferite".
Luciano Borghesan

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