giovedì 9 aprile 2009

14/02/98 - Le condizioni dei militari per Comunale e Filadelfia. Cederanno le aree necessarie a creare il " Torinello" in cambio di 35 miliardi

STAMPA, TORINO, pag.41
Il piano regolatore degli stadi

Il Comune deve acquisire le aree del ministero della Difesa e delle Finanze per ridisegnare il "piano regolatore degli stadi". Intende sfruttare la necessita' di superare l'onerosissimo - e insoddisfacente - utilizzo del Delle Alpi, per rilanciare due quartieri, oltre alle Vallette una volta che sara' deciso il destino della Continassa. La Juventus vuol tornare al Comunale e il Torino al FILADELFIA, ed entrambe le societa' si rivolgono alla Citta' per avere tutt'intorno aree adeguate per i loro rispettivi centri sportivi. Le aree attualmente sono occupate da caserme e uffici doganali. Ieri il primo incontro con i rappresentanti del ministero delle Finanze. Tra qualche settimana ci sara' un altro round con i vertici della Difesa. "Il mio compito e' di acquisire tutti i tasselli e di portarli alla valutazione del Consiglio comunale - dice l'assessore all'Urbanistica, Franco Corsico -, che dovra' decidere". Fu un gruppo di dissidenti juventini a fondare il Torino Calcio e poi vent'anni piu' tardi (1926) a volere uno STADIO tutto per loro, il FILADELFIA. Oggi, guidati dall'ex sindaco Diego Novelli, i nuovi dirigenti della societa' granata ci riprovano. Di giocare ospiti della Juventus nel Comunale eventualmente ristrutturato dai cugini bianconeri non ne vogliono sapere, e la manutenzione del Delle Alpi sarebbe insostenibile per una squadra sola. Ma e' una parete impervia quella che la cordata granata prova a scalare. Ieri sono arrivati da Roma i dirigenti del ministero della Finanza per esaminare le richieste della citta' e della Fondazione FILADELFIA. L'ambizioso progetto prevede di ricostruire uno STADIO capace di ospitare 35 mila spettatori, almeno 20 mila sarebbero ospitati sugli spalti di una tribuna che sormonterebbe via Giordanno Bruno, una specie di ponte che unirebbe la struttura del Torino con l'area attualmente occupata da dogana e Guardia di Finanza. Non solo, su quel tratto compreso tra corso Sebastopoli, via Zini e via Giordano Bruno, la societa' granata intende realizzare Torinello, un centro sportivo per il proprio vivaio, con 4-5 campi di calcio. Il primo tassello del cosiddetto piano regolatore degli stadi costa 35 miliardi. Questa e' la cifra indicata dal segretario generale del ministero delle Finanze, dottor Roxas, per i 35 mila metri quadrati compresi nel rettangolo prospiciente il FILADELFIA, senza considerare la palazzina della dogana su corso Sebastopoli e la caserma della Guardia di Finanza (inaugurata un anno fa) su via Giordano Bruno. Un milione al metro quadro? "Sono aree edificabili", hanno ribattuto i dirigenti romani. Inutilmente l'assessore Corsico ha obiettato l'ipervalutazione di quei terreni. Il ministero delle Finanze ha dalla sua una concessione edilizia per realizzare una costruzione per uffici e alloggi del valore di 12 miliardi e l'esigenza di altri 10 mila metri quadrati per la dogana. Per il primo progetto c'e' disponibilita' a trasferirlo sull'altra area di corso IV Novembre; per il secondo c'e' la possibilita' di contenerlo sul lato di via Zini lasciando liberi i terreni richiesti dal Torino su via Giordano Bruno. Ma il Comune e' in grado di sostenere la spesa per le due operazioni? Un discorso simile sara' fatto per le aree del ministero della Difesa che stanno intorno al vecchio Comunale. In questo caso e' la Juventus a chiedere strutture adatte a dar respiro alle sue attivita'. Un'altra trattativa ardua. Nel 1904 il Comune diede in concessione a tempo indeterminato ai comandi militari il lotto centrale (campo di calcio e scuola di equitazione). Le caserme di corso Unione Sovietica sono del demanio.
Luciano Borghesan

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