STAMPA, TORINO, pag.29
PENSANDO alla Befana come ad un Aladino che offre al suo liberatore la realizzazione di un miracolo, si puo' adattare a Torino e alla cara vecchia una storiella riferita al genio della lampada. Dunque la Befana si offre ad un torinese per un miracolo, il torinese le chiede che Torino divenga citta' leader del mondo, la Befana dice che e' troppo difficile, il miracolo ha da essere di portata normale, il torinese le chiede allora di rendere fluido il traffico in corso Dante, la Befana impacciata lo invita a spiegarle bene cosa intende per leader. Il traffico fluido in corso Dante e' davvero un troppo. Il torinese che ami Torino e i miracoli possibili non deve esagerare. Puo' chiedere cosine, cosucce, persino positive cosacce: ad esempio che uno di quei bischeri che rendono inutilizzabili le cabine telefoniche inserendo tessere o stecchini o mastice debba un giorno telefonare da una di quelle cabine, per una questione di vita e di morte, e maledica se stesso e la sua razza. Puo' invocare che nel piano per il nuovo STADIO di via FILADELFIA non sparisca quel muro su cui sta scritta, riferendosi a una certa categoria di spettatori, una parola sicuramente di piu' di mezzo secolo fa, cioe': e non per omaggio ai balilla, ma ad una vernice capace di resistere tanto tempo. Troppo facile e troppo difficile chiedere il rispetto delle ore di scarico al mercato di Porta Palazzo, cosi' che ad un certo punto corso Regina Margherita non si riduca ad una sola corsia con effetti nefasti sulla circolazione dalla Pellerina a Sassi; il Giro d'Italia che finisce al Lingotto con Pantani che in rosa scala la rampa della fabbrica e ci perdona il crack di Superga; l'ascensione della scultura di Molinari ai Murazzi verso qualche cielo di qualche biennale importante e lontana; una notte di televisioni private senza maghi veggenti cartomanti medium astrologi insomma cialtroni; una mattina di collina che non erutta troppe donne su auto fuoristrada... Per una Befana che ad ognuna di queste richieste non ripieghi su Torino leader del mondo.
Gian Paolo Ormezzano
PENSANDO alla Befana come ad un Aladino che offre al suo liberatore la realizzazione di un miracolo, si puo' adattare a Torino e alla cara vecchia una storiella riferita al genio della lampada. Dunque la Befana si offre ad un torinese per un miracolo, il torinese le chiede che Torino divenga citta' leader del mondo, la Befana dice che e' troppo difficile, il miracolo ha da essere di portata normale, il torinese le chiede allora di rendere fluido il traffico in corso Dante, la Befana impacciata lo invita a spiegarle bene cosa intende per leader. Il traffico fluido in corso Dante e' davvero un troppo. Il torinese che ami Torino e i miracoli possibili non deve esagerare. Puo' chiedere cosine, cosucce, persino positive cosacce: ad esempio che uno di quei bischeri che rendono inutilizzabili le cabine telefoniche inserendo tessere o stecchini o mastice debba un giorno telefonare da una di quelle cabine, per una questione di vita e di morte, e maledica se stesso e la sua razza. Puo' invocare che nel piano per il nuovo STADIO di via FILADELFIA non sparisca quel muro su cui sta scritta, riferendosi a una certa categoria di spettatori, una parola sicuramente di piu' di mezzo secolo fa, cioe'
Gian Paolo Ormezzano
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