sabato 9 maggio 2009

25/02/08 - Delibera 2008/00130/010 - COSTITUZIONE DELLA FONDAZIONE PER LA RICOSTRUZIONE E GESTIONE DEL FILADELFIA. APPROVAZIONE DELLO STATUTO

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Vedi: http://purple66.blogspot.com/2009/05/180208-delibera-200800907092-c9.html
e http://purple66.blogspot.com/2009/06/250208-delibera-200800130010-verbale.html


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Divisione Sport e Tempo Libero
Settore Sport
n. ord. 24
2008 00130/010
CITTÀ DI TORINO
DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE 25 FEBBRAIO 2008
(proposta dalla G.C. 22 gennaio 2008)
Testo coordinato ai sensi dell'art. 44 comma 2 del Regolamento del Consiglio Comunale

OGGETTO: COSTITUZIONE DELLA FONDAZIONE PER LA RICOSTRUZIONE E GESTIONE DEL FILADELFIA. APPROVAZIONE DELLO STATUTO.

Proposta dell'Assessore Montabone,
di concerto con l'Assessore Viano.
La Città di Torino ha riacquisito la piena proprietà del terreno compreso tra le vie Tunisi, Spano, Filadelfia e G. Bruno corrispondente all'ex impianto sportivo "Filadelfia", a seguito delle vicende giudiziarie che hanno interessato il fallimento della Torino Calcio S.p.A..
Fin da subito, l'Assessorato allo Sport ha avviato insieme alla nuova società Torino F.C. S.p.A. ed alle associazioni di tifosi (Angeli del Filadelfia; Associazione ex calciatori; Associazione Memoria Storica Granata; Centro Coordinamento Toro Clubs; Circolo Soci Torino Calcio; Comitato Dignità Granata; Gruppi Organizzati; ex Fondazione Filadelfia) un serrato dialogo, istituendo un tavolo di lavoro condiviso, che ha funzionato per più di un anno con innumerevoli incontri, allo scopo di individuare il miglior modo di pervenire celermente alla ricostruzione del glorioso impianto sportivo che, per storia e gloria, rappresenta un monumento storico-sportivo di interesse pubblico rappresentando parte della storia sportiva della città a prescindere dalle questioni di tifo.
Uno degli atti da compiere a questo fine, era l'approvazione di una variante urbanistica sull'area de quo al fine di restituire l'impianto alla sua originaria "purezza" sportiva, evitandone l'ibridazione con palazzi o quant'altro ne alterasse l'originaria destinazione d'uso.
A tale fine, con deliberazione del Consiglio Comunale del 12 novembre 2007, (mecc. 2007 04626/009) esecutiva dal 26 novembre 2007, è stata approvata la variante al Piano Regolatore.
La volontà della città, che si concretizza nel concerto con le Associazioni di tifosi e della Società Torino F.C., mira a restituire l'impianto sportivo alla squadra del Torino F.C. S.p.A., ma anche alla città, a quella gente del quartiere che tanto amava radunarsi nel cortile del vecchio stadio per chiacchierare, per discutere di sport e di tanto altro, ripristinando lo stato dei luoghi.
L'intenzione è quindi di fare rinascere il Filadelfia nella sua interezza, ripristinando quel nucleo intorno al quale è cresciuta la città di Torino, non solo quella granata.
Un indirizzo fondamentale è sempre stato il comune accordo di volere realizzare una struttura che, poiché principalmente dovrà diventare la nuova casa della squadra granata torinese, possa, prima di tutto, accontentare le necessità sportive della medesima.
Spesso è stato affrontato il tema di garantire quella memoria del passato anche recuperando quei pochi monconi rimasti in vita. Il Filadelfia avrà così un futuro, garantendo, nel contempo il rispetto della sua stessa natura, del suo inimitabile passato.
Anche se non tutto potrà essere come prima poiché è opportuno adeguarsi ai progressi che la pratica sportiva ha compiuto in questi anni, è necessario però che lo stadio ricostruito mantenga il rispetto dei valori che quei muri rappresentano, ma, anche consenta una gestione equilibrata sotto il profilo economico, in modo da non ripetere i problemi del passato, contemperando le esigenze storico-sportive, ad esempio allestendo all'interno dello stadio un museo della storia granata (che entrerebbe senz'altro nei principali itinerari turistici cittadini), però stimolando anche altre attività economiche in grado di generare reddito, quali, ad esempio, la messa a disposizione delle strutture realizzate dei soggetti che ne facciano richiesta, a titolo oneroso, secondo canone di mercato, ed altresì affidare tutte le strutture sportive in gestione, a titolo oneroso, alla Società Torino F.C. S.p.A., anche tollerando eventualmente l'insediamento di attività commerciali connesse all'esercizio della pratica sportiva. Tali soggetti dovranno, pertanto, stipulare idoneo contratto di servizio che disciplinerà i termini di utilizzo esclusivo degli impianti ed il corrispettivo economico.
Per ottenere questi risultati, si è concordato di strutturare una figura giuridica nuova che abbia le caratteristiche della fondazione in partecipazione al fine di allargare il più possibile la compagine sociale per riuscire con il positivo consenso di tutti a realizzare gli scopi che tutti ci si prefigge, ovvero garantire che la "ricostruzione del Fila" rispetti quelli che sono i valori che il Filadelfia rappresenta per i tifosi granata e per tutti coloro che considerano la storia e la memoria di una "gente" come qualcosa di importante
Da tale costituendo Ente ora si presenta all'approvazione del Consiglio Comunale la bozza di Statuto, condivisa dalle associazioni dei tifosi e dal Torino F.C., bozza che è stata altresì presentata agli altri Enti Pubblici territoriali perché partecipino anch'essi alla Fondazione.
La Fondazione in partecipazione è un istituto giuridico di diritto privato, senza scopo di lucro che si sta affermando come il nuovo modello italiano di gestione di iniziative in vari campi. Si è diffuso negli ultimi anni e viene sempre più utilizzato per la sua elasticità e duttilità.
Pur non essendo un ente economico, alla Fondazione possono collegarsi attività lucrative, in via strumentale ed accessoria agli scopi istituzionali. È aperta a soggetti diversi e ad apporti diversificati. Le differenze non impediscono ad alcuno la possibilità di partecipare con propri rappresentanti negli organi di indirizzo e direttivi. Ciò permette un'armonica e fattiva collaborazione, all'interno di un medesimo istituto, di istituzioni pubbliche e private, di soggetti formali e di gruppi informali. Ne deriva una sorta di azionariato partecipativo diffuso, che vede le sue ricadute positive sul territorio e sulla società.
La Fondazione è in grado di presentare, nel caso di specie, due caratteristiche fondamentali per la riuscita dell'intento di cui al presente provvedimento, ovvero la partecipazione e la sostenibilità.
Per quanto riguarda la partecipazione, la Fondazione può accogliere soggetti diversi, pubblici e privati, apporti in beni materiali o immateriali diversi. Potranno, in particolare, ai sensi dell'art. 6 dell'allegato Statuto, essere Soci Fondatori, oltre a coloro che avranno sottoscritto l'atto costitutivo, gli Enti Pubblici e le Fondazioni bancarie e assicurative che verranno ammessi a farne parte con apposita deliberazione del Collegio dei Fondatori.
Come già specificato si rileva che l'impegno comune è sfociato nella predisposizione del documento "Statuto", oggetto di approvazione con il presente provvedimento.
Il documento tratta, nel rispetto del codice civile, tutti gli aspetti organizzativi e gestionali della Fondazione, evidenziando, in particolare, nel dettaglio quali siano i vincoli di ricostruzione cui la Fondazione dovrà attenersi, quali le procedure da adottare ed i tempi da rispettare, al fine di sintetizzare, in modo trasparente, le comuni volontà e desiderio di rivedere, al più presto lo Stadio ristrutturato, funzionante ed a disposizione del Torino F.C. S.p.A..
Si rileva, inoltre, che:
- è prevista la partecipazione alla Fondazione e sottoscrizione dell'Atto costitutivo da parte dei partecipanti al tavolo di lavoro sopra richiamato e degli Enti che faranno pervenire, in tempo utile, elementi probanti circa la partecipazione in qualità di Socio Fondatore, inviando, ove occorra, copia della deliberazione dell'Organo competente che approva, altresì, la quota di partecipazione stabilita nella misura minima di Euro 2.500,00;
- il cespite principale del patrimonio della Fondazione sarà costituito dal valore del diritto di superficie, che l'Amministrazione si è impegnata a costituire e che sarà oggetto di successiva deliberazione del Consiglio Comunale, relativa all'area ed alla struttura rientrate di recente nella disponibilità della Città;
- la costituzione del diritto di superficie avverrà alle condizioni da definire nel sopra citato provvedimento di conferimento, ma in ogni caso prevedendo l'obbligo per il superficiario di procedere al recupero dell'ex campo Filadelfia;
- il Patrimonio sarà costituito come indicato all'articolo 4 dello Statuto allegato, così come le entrate costituenti il fondo di gestione della Fondazione, descritte in modo esemplificativo, anche se non esaustivo, al successivo articolo 5;
- ritenendo che la Fondazione, senza scopo di lucro, sia il soggetto più idoneo al reperimento di capitali pubblici e privati, la Città parteciperà al Patrimonio, con il su richiamato diritto di superficie di cui sarà stimato il valore di imputazione alla Fondazione, prevedendo, inoltre, un ulteriore conferimento di Euro 3.500.000,00, da finanziare nei tempi e nei modi che saranno successivamente determinati. La spesa sarà inserita nel bilancio pluriennale 2008/2010, anno 2009, e verrà erogata dalla Città ad avanzato stato dei lavori.
Qualora la Fondazione non riesca a realizzare il suo mandato di ricostruzione e gestione dell'Impianto Filadelfia nei tempi previsti in Statuto (articolo 3 bis), a seguito dell'estinzione della Fondazione e conseguente retrocessione dell'area, sull'area stessa potrà essere realizzato un parco per celebrarne la memoria storica.
In applicazione degli articoli 28, comma 3, e 42, comma 10, dello Statuto della Città di Torino, sarà garantita la trasmissione al Comune dei progetti del bilancio preventivo e del bilancio consuntivo così come indicato all'articolo 15, comma 1, dello Statuto.
L'Amministrazione comunale ha inoltre accesso ai verbali e agli atti deliberativi degli organi della Fondazione, come previsto per i Consiglieri Comunali dall'articolo 28 dello Statuto della Città di Torino, e può chiedere relazioni periodiche sulle attività della Fondazione (articolo 15, comma 2, dello Statuto).
E' previsto dall'articolo 9 ter dello Statuto, secundum legem, uno specifico Organo di sorveglianza, composto da membri nominati dai fondatori aventi carattere di Ente Pubblico territoriale, che esercita il controllo delle attività della Fondazione, in particolare in relazione al perseguimento degli scopi statutari.
La scelta della forma associativa e lo schema di Statuto sono coerenti con la legislazione vigente e con quanto disposto dagli articoli 3, commi i) e j), e 71 dello Statuto della Città di Torino.
Il concorso di più soggetti è in relazione al perseguimento di uno scopo comune non modificabile, ciò che corrisponde alla forma giuridica della Fondazione. Ulteriore tutela in tale senso è stata contemplata all'articolo 9, punto 3, lettera h) dello Statuto nel quale si sono resi immodificabili gli articoli 1, 2, 3 e 3 bis dello Statuto stesso.
La forma giuridica di Fondazione rende possibile la partecipazione, anche successiva, di altri soggetti che potranno aderire a norma dall'articolo 6 dello Statuto della Fondazione.
Per tutti i motivi su espressi la Città di Torino ritiene opportuno costituire la "Fondazione Stadio Filadelfia" in qualità di Socio Fondatore, giudicando tale soluzione come la più coerente al fine della ricostruzione e gestione dello Stadio Filadelfia.
Ai sensi dell'articolo 43, comma 1, del Regolamento comunale del Decentramento, la presente proposta di deliberazione è stata trasmessa alla Circoscrizione 9 per l'espressione del parere di competenza.
Detta Circoscrizione ha espresso parere favorevole (all. 2 - n. ) "fermo restando le richieste sottoelencate:
- non limitare a soli 12 mesi il periodo entro il quale la fondazione dovrà reperire i fondi necessari alla ricostruzione dello storico impianto, termini che potrebbero risultare eccessivamente ristretti per garantire un adeguato coinvolgimento di possibili investitori
- che la Circoscrizione 9 sia inserita tra i soci fondatori della costituenda fondazione".
Si ritiene di non poter accogliere tali proposte per i seguenti motivi:
- relativamente al primo punto si evidenzia la necessità, più volte ribadita nei vari incontri e commissioni inerenti l'argomento, di stabilire un termine utile per permettere di stringere i tempi per la realizzazione dello Stadio Filadelfia;
- relativamente al secondo punto si evidenzia l'impossibilità di una partecipazione tra i soci fondatori della Fondazione da parte della Circoscrizione 9 poiché la medesima non è in possesso di personalità giuridica.
Per altro, al punto 4 del dispositivo della deliberazione in oggetto è stato previsto che "deve essere assicurata un'adeguata rappresentanza della Circoscrizione nella quale la Fondazione ha sede.".
Tutto ciò premesso,
LA GIUNTA COMUNALE
Visto il Testo Unico delle Leggi sull'Ordinamento degli Enti Locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, nel quale, fra l'altro, all'art. 42 sono indicati gli atti rientranti nella competenza dei Consigli Comunali;
Dato atto che i pareri di cui all'art. 49 del suddetto Testo Unico sono:
favorevole sulla regolarità tecnica;
favorevole sulla regolarità contabile;
Con voti unanimi, espressi in forma palese;
PROPONE AL CONSIGLIO COMUNALE
1) di approvare la costituzione della "Fondazione Stadio Filadelfia";
2) di approvare lo schema di Statuto allegato alla presente deliberazione e costituente parte integrante del presente provvedimento (all. 1 - n. );
3) di autorizzare il Sindaco come Legale Rappresentante della Città di Torino a partecipare alla Fondazione in qualità di socio fondatore promotore, sottoscrivendo l'atto costituivo e concedendo in diritto di superficie l'area interessata, demandando a successivo provvedimento del Consiglio Comunale l'atto di concessione;
4) di dare atto che il Sindaco della Città di Torino nominerà i membri del Consiglio di Amministrazione di sua competenza secondo quanto previsto nell'articolo 50, commi 8 e 9, del D.Lgs. n. 267/2000, dagli specifici regolamenti e dallo Statuto comunale e che deve essere assicurata un'adeguata rappresentanza della Circoscrizione nella quale la Fondazione ha sede;
5) di dare atto che, in applicazione degli articoli 28, comma 3, e 42, comma 10, dello Statuto della Città di Torino, è garantita la trasmissione al Comune dei progetti del Bilancio preventivo e del Bilancio consuntivo così indicato all'articolo 15, comma 1, dello Statuto e che l'Amministrazione comunale ha inoltre accesso ai verbali e agli atti deliberativi degli organi della Fondazione, come previsto per i Consiglieri Comunali dall'articolo 28 dello Statuto della Città di Torino e può chiedere relazioni periodiche sulle attività della Fondazione (articolo 15, comma 2, dello Statuto);
6) di approvare l'ulteriore conferimento di Euro 3.500.000,00 al patrimonio della Fondazione, da finanziare nei tempi e nei modi che saranno successivamente determinati demandando a successivi provvedimenti lo stanziamento ed i conseguenti impegni di spesa;
7) di autorizzare l'ufficiale rogante ad apportare quelle modifiche di carattere tecnico formale dirette ad una migliore redazione dello Statuto;
8) di prendere atto che le spese relative e conseguenti alla costituzione della Fondazione sono a carico di quest'ultima, richiamato ogni beneficio di legge.
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Allegato 1 - Statuto
STATUTO DELLA "FONDAZIONE STADIO FILADELFIA"
Articolo 1
Costituzione
1. E' costituita la fondazione con la denominazione "Fondazione Stadio Filadelfia", di seguito Fondazione.
2. La Fondazione opera quale ente di diritto privato secondo quanto disciplinato dalle norme del presente Statuto e, per quanto non espressamente previsto, dalle disposizioni di legge vigenti in materia.
Articolo 2
Sede - Ambito territoriale di attività
1. La Fondazione ha sede legale in Torino, via Filadelfia n. 40.
2 L'ambito territoriale in cui la Fondazione intende operare è quello del territorio della Regione Piemonte.
Articolo 3
Scopi della fondazione - durata
1. La Fondazione non ha scopo di lucro, non può distribuire utili ed è finalizzata alla ricostruzione e successiva gestione dell'impianto già denominato Filadelfia, ubicato in via Filadelfia n. 40 in Torino, favorendo lo sviluppo di attività sportive, culturali e sociali attraverso la gestione del proprio patrimonio. ispirandosi a criteri di efficienza, efficacia ed economicità.
2. La Fondazione è costituita a tempo indeterminato, salvo l'anticipato scioglimento a norma del presente Statuto e del codice civile.
3. Al fine di perseguire il suo scopo, amministrando il patrimonio immobiliare e mobiliare costituito dai beni realizzati, ampliati o ristrutturati e conferiti alla Fondazione medesima, la Fondazione dovrà reperire le risorse necessarie ed attivare ogni sinergia ed azione, svolgendo anche attività di tipo imprenditoriale, nel rispetto della vigente normativa, favorendo l'utilizzazione dell'impianto per finalità sportive, culturali e sociali ed, inoltre, per restituire alla città quel luogo che storicamente e tradizionalmente è stato centro di condivisione di altissimi valori sportivi e umani, vera fucina di uomini prima ancora che di atleti.
4. La Fondazione, con l'utilizzo di risorse finanziarie proprie o ad essa erogate da terzi, può porre in essere tutti gli atti, le attività e le operazioni ausiliarie, connesse, strumentali, affini e complementari al perseguimento dei propri scopi, che non le siano precluse dalla legge o dallo Statuto, ivi comprese tutte le operazioni finanziarie, le assunzioni di mutui e la prestazione di garanzie anche mobiliari ed immobiliari, purché concesse sul patrimonio disponibile.
Articolo 3 bis
Norme relative alla ricostruzione dello stadio Filadelfia
1. Rilevato che è intento comune dei fondatori tenere conto delle esigenze rappresentate dal Torino F.C. SpA relativamente alla preparazione ed agli allenamenti della prima squadra e delle squadre giovanili, la ricostruzione dovrà rispettare, in particolare, le seguenti indicazioni vincolanti:
- dovranno essere realizzati due campi di dimensioni regolamentari UEFA in erba, riscaldati, e dotati di tutte le pertinenze necessarie per lo svolgimento di partite della prima squadra e delle formazioni giovanili, ai sensi delle norme sportive, comunque secondo quanto reputato necessario dalla Società Torino F.C. S.p.A. per l'uso come struttura di allenamento e per tutta l'attività legata alla prima squadra.
Inoltre:
- gli spalti attorno al campo principale dovranno correre su tutti e quattro i lati;
la tribuna storica dovrà essere ricostruita riproponendo per quanto possibile le sembianze originali ed essere coperta ed i restanti tre lati dovranno essere anch'essi fruibili dal pubblico, almeno per un certo numero di gradoni, per un numero di spettatori da accogliere sulle tribune del campo principale pari a circa 3500;
- dovrà essere ripristinato, compatibilmente con la vigente normativa, il sottopassaggio di accesso sportivo;
- il cortile dovrà essere concepito in maniera da consentire le stesse funzioni che ha storicamente ricoperto, e restare accessibile al pubblico anche in caso di chiusura delle strutture sportive e delle tribune del campo principale;
- negli spazi che risulteranno eccedenti rispetto alle esigenze tecnico-sportive definite dalla Commissione Tecnica verranno collocati, nell'ordine e per quanto sarà possibile: una sala stampa a norma UEFA, un museo storico dedicato al Torino Calcio, la sede della Fondazione, la sede del Torino FC, una foresteria in grado di accogliere i ragazzi delle squadre giovanili del Torino FC, le sedi di associazioni formalmente costituite legate al Torino che ne faranno richiesta;
- la concessione di spazi per esercizi commerciali sarà subordinata alle finalità di finanziamento della costruzione e della manutenzione e gestione del Filadelfia. Detti spazi potranno essere concessi a condizione che siano collocati nella parte esterna del perimetro del quadrilatero, lato via Giordano Bruno, che non siano di ostacolo alla gestione e manutenzione dell'impianto sportivo e che non siano lesivi dei valori e della memoria che il Filadelfia rappresenta.
2. Le strutture realizzate saranno messe a disposizione dei soggetti che ne hanno fatto richiesta a titolo oneroso, secondo canone di mercato, ed altresì tutte le strutture sportive verranno affidate in gestione a titolo oneroso alla Società Torino F.C. S.p.A. o ad altro soggetto giuridico nel quale la precitata società si sia trasformata, incorporata, fusa o scissa e che, comunque, configuri la continuità soggettiva e la prosecuzione anche dell'attività calcistica ora del Torino F.C..
Tali soggetti dovranno, pertanto, stipulare idoneo contratto di servizio che disciplinerà i termini di utilizzo esclusivo degli impianti ed il corrispettivo economico con la Fondazione.
3. Ai fini della realizzazione degli scopi di cui agli articoli 3 e 3 bis entro i primi 12 mesi dalla sua costituzione la Fondazione dovrà reperire i fondi per la ristrutturazione e gestione ed avviare le conseguenti procedure di evidenza pubblica a ciò finalizzate. In caso di inutile decorrenza di detto termine o comunque di conclamata impossibilità di assumere tali azioni, la Fondazione si impegna, a pena di estinzione della stessa secondo quanto disposto dall'articolo 16 comma 2, a predisporre gli atti necessari per garantire la ristrutturazione e gestione dell'impianto mediante il ricorso a procedure di affidamento a terzi di evidenza pubblica, stabilendo forme di adeguato equilibrio economico finanziario degli investimenti.
Articolo 4
Patrimonio
1. Il patrimonio della fondazione è composto:
a) dal fondo di dotazione indisponibile conferito in sede d'atto costitutivo e specificamente il diritto di superficie sull'area dello Stadio Filadelfia compresa tra le vie Tunisi, Spano, Giordano Bruno e Filadelfia, nonché le strutture che sulla stessa verranno edificate;
b) dai beni immobili, dai valori mobiliari e dalle somme conferite dai Fondatori e dai Partecipanti, con espressa destinazione ad incremento del patrimonio;
c) dai beni immobili, dai valori mobiliari e dalle contribuzioni che perverranno alla Fondazione a qualsiasi titolo, da parte di soggetti pubblici e/o privati diversi dai Fondatori e dai Partecipanti, espressamente destinati ad incremento del patrimonio;
d) da conferimenti, elargizioni, erogazioni, contribuzioni e da quanto comunque perverrà alla Fondazione a qualsiasi titolo da parte di soggetti pubblici e/o privati, espressamente destinati ad incremento del patrimonio indisponibile.
2. La Fondazione deve provvedere al raggiungimento dello scopo per il quale è costituita con il ricavato dell'esercizio della sua attività, diretta o indiretta, della amministrazione, anche straordinaria, e della gestione del suo patrimonio, nonché con i contributi di enti o persone fisiche.
3. Il patrimonio della Fondazione, come indicato in atto costitutivo e come ulteriormente incrementato, ed i contributi e le elargizioni corrisposti da soggetti pubblici e privati e costituenti le entrate di cui al successivo articolo, con esclusione del fondo di dotazione indisponibile e di eventuali ulteriori conferimenti, espressamente dichiarati indisponibili, hanno il fine di realizzare il funzionamento della Fondazione e sono vincolati alla realizzazione dei suoi scopi ed alla copertura degli eventuali disavanzi di gestione.
4. La stima dei conferimenti avviene, qualora ne ricorrano le condizioni, a norma di legge per il tramite di perizia dell'UT del Comune di Torino.
Articolo 5
Entrate disponibili / Fondo di gestione
1. Le entrate costituenti il fondo di gestione della Fondazione, disponibili per il raggiungimento dello scopo, sono costituite:
a) dall'apposito conferimento iniziale come da atto costitutivo della Fondazione;
b) dalle rendite e dai proventi derivanti dal patrimonio e dalle attività della Fondazione medesima non destinati al patrimonio indisponibile;
c) da eventuali elargizioni, erogazioni e contributi da parte di soggetti pubblici e/o privati, che non siano espressamente destinati a patrimonio indisponibile;
d) dagli eventuali contributi erogati annualmente dai Fondatori e/o Partecipanti e Sostenitori;
e) dai beni mobili ed immobili e dalle somme da chiunque conferite alla Fondazione, destinati a gestione.
2. Le rendite e le risorse della Fondazione destinate al Fondo di gestione, compresi gli eventuali residui attivi d'esercizio, saranno impiegate per il funzionamento della Fondazione, la realizzazione dei suoi scopi e la copertura degli eventuali disavanzi di gestione.
3. Le entrate di cui al presente articolo sono amministrate dal Consiglio di Amministrazione.
4. Le rendite e le risorse della Fondazione sono impiegate per il funzionamento della fondazione stessa e per la realizzazione dei suoi scopi. La gestione della fondazione deve, in ogni caso, assicurare l'integrità economica del patrimonio.
Articolo 6
Fondatori, Partecipanti e Sostenitori della Fondazione
FONDATORI
1. Sono Fondatori, in quanto hanno sottoscritto l'atto costitutivo, ______________________________________________________e gli Enti pubblici e le Fondazioni bancarie e assicurative che verranno ammessi a farne parte con apposita deliberazione del Collegio dei Fondatori. I Fondatori conferiscono i beni espressamente indicati nell'atto costitutivo e sono tenuti ad erogare un contributo alla Fondazione. I Fondatori che non hanno sottoscritto l'atto costituivo sono tenuti a versare il contributo deliberato dal Collegio dei Fondatori, su proposta del Consiglio di Amministrazione inserita nel bilancio preventivo; tale contributo è destinato al fondo di gestione, quando non espressamente destinato al patrimonio indisponibile.
2. I Fondatori sono rappresentati in seno al Collegio dei Fondatori ed al Consiglio di Amministrazione nelle forme e con le modalità previste dai successivi articoli 9 e 10 del presente Statuto.
PARTECIPANTI
3. Possono ottenere la qualifica di Partecipanti i soggetti, pubblici e/o privati, italiani e/o stranieri, che, condividendo le finalità della Fondazione e previa richiesta d'adesione al Consiglio di Amministrazione della Fondazione, contribuiscano alla vita della medesima ed alla realizzazione dei suoi scopi mediante contributi, annuali o pluriennali, al fondo di gestione, secondo le modalità ed in misura non inferiore a quella stabilita annualmente, in occasione dell'approvazione del bilancio di previsione per l'anno successivo, dal Consiglio di Amministrazione. Sulla richiesta d'adesione è chiamato a pronunciarsi il Collegio dei Fondatori al quale viene rimessa ogni valutazione in ordine all'ammissione dei partecipanti, all'entità della contribuzione e alla durata della partecipazione sulla base dei criteri stabiliti in occasione dell'approvazione del bilancio di previsione per l'anno successivo da parte del C.d.A..
4. I Partecipanti potranno anche contribuire con un'attività o con servizi, anche di carattere professionale, di particolare rilievo o con l'attribuzione di beni immobili oppure di beni materiali o immateriali, purché stimabili ai sensi di legge.
5. La qualifica di Partecipante dura per tutto il periodo per il quale il contributo è stato regolarmente versato.
6. I Partecipanti sono rappresentati in seno all'Assemblea di partecipazione, nella quale nominano con le forme e le modalità previste nel successivo articolo 9 bis del presente Statuto e dall'atto costitutivo fino a due membri del Consiglio di Amministrazione (uno qualora il Consiglio di Amministrazione sia formato da nove ad undici componenti, due qualora sia composto da dodici o tredici componenti) ed un membro del Collegio dei Revisori.
SOSTENITORI
7. Possono ottenere la qualifica di Sostenitori i soggetti, pubblici e/o privati, italiani e/o stranieri che, condividendo le finalità della Fondazione e previa richiesta d'adesione al Consiglio di Amministrazione della Fondazione, contribuiscano alla sopravvivenza della Fondazione medesima ed alla realizzazione dei suoi scopi mediante contributi in denaro, annuali o pluriennali, destinati al fondo di gestione secondo le modalità ed in misura non inferiore a quella stabilita annualmente, in occasione dell'approvazione del bilancio di previsione per l'anno successivo, dal Consiglio di Amministrazione.
8. Sulla richiesta d'adesione è chiamato a pronunciarsi il Collegio dei Fondatori al quale viene rimessa ogni valutazione in ordine all'ammissione dei Sostenitori, all'entità della contribuzione e alla durata della partecipazione sulla base dei criteri stabiliti in occasione dell'approvazione del bilancio di previsione per l'anno successivo da parte del C.d.A..
9. I Sostenitori potranno anche contribuire con un'attività o con servizi, anche di carattere professionale.
10. La qualifica di Sostenitore dura per tutto il periodo per il quale il contributo è stato regolarmente versato.
11. I Sostenitori sono rappresentati in seno all'Assemblea di partecipazione.
Articolo 7
Esclusione e recesso
1. Il Collegio dei Fondatori delibera l'esclusione dei soggetti di cui all'articolo 6 per grave e reiterato inadempimento degli obblighi e doveri derivanti dal presente Statuto, tra cui, in via esemplificativa e non esaustiva:
a) violazione, a qualsiasi titolo e per qualsiasi motivo, degli scopi che si prefigge la Fondazione;
b) inadempimento dell'obbligo di effettuare le contribuzioni e i conferimenti previsti dal presente Statuto;
c) comportamento contrario al dovere di prestazioni non patrimoniali.
2. Nel caso di enti e/o persone giuridiche, l'esclusione ha luogo anche per i seguenti motivi:
a) estinzione, a qualsiasi titolo dovuta;
b) apertura di procedure di liquidazione;
c) fallimento e/o apertura delle procedure concorsuali anche stragiudiziali.
3. I soggetti di cui all'art. 6 sono tenuti a comunicare, con lettera raccomandata a.r., entro il 30 novembre di ogni anno, l'eventuale intenzione di cessare di far parte della Fondazione con decorrenza dall'anno successivo. Il recesso comunicato dopo l'approvazione da parte del Collegio dei Fondatori del bilancio preventivo, comporta in ogni caso la corresponsione dei contributi economici per l'esercizio successivo da parte del soggetto recedente.
4. L'esclusione ed il recesso non conferiscono alcun diritto alla restituzione dei beni conferiti in proprietà alla Fondazione, nonché dei contributi in danaro sino a quel tempo versati. Qualora i soci conferiscano alla Fondazione diritti reali diversi dalla proprietà, questi si estinguono alla loro naturale scadenza.
Articolo 8
Organi della fondazione
1. Sono organi della Fondazione:
a) il Collegio dei Fondatori;
b) l'Assemblea di partecipazione
c) il Consiglio di Amministrazione;
d) il Presidente e Vice Presidente della Fondazione;
e) il Collegio dei Revisori dei Conti;
f) l'Organo di sorveglianza.
2. Ad esclusione del Collegio dei Fondatori e dell'Assemblea di partecipazione, la durata degli Organi della Fondazione è di tre anni e scade con l'approvazione del bilancio consuntivo del terzo esercizio da parte del Collegio dei Fondatori. Ciascun componente può essere riconfermato. I componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio dei Revisori dei Conti decadono di diritto dall'incarico ricoperto nelle seguenti ipotesi:
a) perdita dei requisiti di partecipazione all'Organo;
b) passaggio in giudicato della sentenza di condanna per i reati che comportano l'interdizione temporanea o definitiva da pubblici incarichi o servizi.
Articolo 9
Collegio dei Fondatori
1. Il Collegio dei Fondatori è composto dal legale rappresentante di ciascun Fondatore o suo delegato. In caso di esclusione o recesso di un Fondatore, il rispettivo rappresentante decade di diritto dalla carica da esso ricoperta.
2. Il sistema di voto all'interno del Collegio dei Fondatori è disciplinato con il sistema dei punti/voto in proporzione alla contribuzione complessiva storicizzata di ciascuno di essi al patrimonio e/o al fondo di gestione della Fondazione, come risultante dalla stima dei conferimenti effettuata a norma del presente Statuto. L'attribuzione dei punti/voto a ciascuno dei Fondatori e Partecipanti è aggiornata dal Collegio dei Fondatori medesimo ad ogni ulteriore contribuzione secondo la metodologia oggettiva approvata dallo stesso Collegio dei Fondatori.
3. Il Collegio dei Fondatori ha in particolare i seguenti poteri:
a) identificare i settori di attività della Fondazione, nonché stabilire le linee generali e le direttive dell'attività della Fondazione e i relativi obiettivi e programmi, nell'ambito degli scopi e delle attività di cui agli articoli 3 e 3 bis, a cui il C.d.A. deve adeguarsi;
b) deliberare in ordine ai criteri ed ai requisiti affinché i soggetti di cui all'articolo 6 possano diventare Fondatori, Partecipanti e Sostenitori, nonché all'ammissione e all'esclusione dei medesimi;
c) determinare i contributi necessari all'equilibrio finanziario;
d) approvare il bilancio preventivo e consuntivo ed il programma di attività predisposto dal Consiglio di Amministrazione;
e) deliberare su tutte le questioni attinenti eventuali variazioni della proprietà dei beni nella disponibilità della Fondazione e che non siano dichiarati indisponibili dall'Atto costitutivo;
f) nominare i componenti del Consiglio di Amministrazione in base a quanto disposto dal successivo articolo 10 e nominare, ai sensi dell'articolo 11, il Presidente ed il Vicepresidente della Fondazione;
g) nominare i componenti di sua spettanza del Collegio dei Revisori dei Conti, secondo le modalità previste dall'articolo 13;
h) deliberare in merito alle modifiche dello Statuto, anche su proposta del Consiglio di Amministrazione, fatta eccezione in merito agli articoli 1, 2, 3 e 3 bis che sono immodificabili;
i) esprimere i pareri previsti dal presente Statuto, esprimendo, in particolare, parere vincolante sul progetto di ricostruzione dell'impianto in merito all'osservanza delle disposizioni del presente Statuto;
j) deliberare in merito allo scioglimento della Fondazione e alla devoluzione del patrimonio residuo.
4. Il Collegio dei Fondatori si riunisce almeno una volta ogni trimestre e, comunque, entro il 30 novembre, per approvare in tempo utile il bilancio preventivo dell'anno seguente. Il Collegio dei Fondatori è convocato dal Presidente del Collegio dei Fondatori, nominato dai Fondatori medesimi, di propria iniziativa, ovvero su convocazione del Presidente della Fondazione, ovvero su richiesta della maggioranza dei componenti del Consiglio di Amministrazione, ovvero su richiesta di almeno la metà dei Fondatori ed è presieduto dallo stesso Presidente. Il Collegio dei Fondatori è convocato mediante avviso raccomandato o invio di telefax (o invio di comunicazione a mezzo di posta elettronica) ai Fondatori. La convocazione deve contenere l'indicazione dell'ordine del giorno e deve essere inviata almeno sette giorni prima della data fissata per la riunione fatti salvi i casi d'urgenza.
5. La riunione del Collegio dei Fondatori è validamente costituita con la presenza della maggioranza assoluta dei suoi componenti rappresentativi dei punti/voto. Le deliberazioni del Collegio dei Fondatori sono prese con il voto favorevole della maggioranza assoluta dei punti/voto dei suoi componenti presenti alla deliberazione, fatte salve le maggioranze qualificate e le eccezioni stabilite al successivo comma. Le deliberazioni del Collegio dei Fondatori devono constare da verbale che, sottoscritto dal Presidente e dal Segretario della riunione, è trascritto in apposito registro o modulo debitamente vidimato.
6. Le deliberazioni concernenti l'approvazione del bilancio preventivo, sono validamente adottate con il voto favorevole della maggioranza assoluta dei punti/voto dei componenti del Collegio dei Fondatori. Le deliberazioni relative allo scioglimento della Fondazione devono essere prese con la maggioranza dei 2/3 dei punti/voto dei componenti del Collegio dei Fondatori.
Le deliberazioni relative alle modifiche dello Statuto devono essere prese con la maggioranza dei 2/3 dei componenti del Collegio dei Fondatori, le deliberazioni concernenti il parere sul progetto di ricostruzione dell'impianto Filadelfia e la determinazione dei criteri per l'ammissione di nuovi membri della Fondazione, con la qualità di Fondatori, Partecipanti o Sostenitori, nonché l'ammissione e l'esclusione dei medesimi sono assunte a maggioranza assoluta dei presenti, senza applicazione del criterio del punto/voto.
Articolo 9 bis
Assemblea di partecipazione
1. L'Assemblea di partecipazione è composta da ciascun partecipante e sostenitore - persona fisica o giuridica - o suo delegato. In caso di esclusione o recesso, il rispettivo rappresentante decade di diritto dalla carica in esso ricoperta.
2. L'Assemblea di partecipazione viene convocata dal suo Presidente almeno una volta l'anno, ovvero qualora se ne ravvisi la necessità o quando ne è fatta richiesta motivata da almeno un decimo degli associati. Le deliberazioni sono prese a maggioranza dei voti e con la presenza di almeno la metà degli associati. In seconda convocazione la deliberazione è valida qualunque sia il numero degli intervenuti.
3. All'Assemblea di partecipazione spetta il compito di eleggere fino a due membri del Consiglio di Amministrazione (uno qualora il Consiglio di Amministrazione sia formato da nove ad undici componenti; due qualora sia composto da dodici o tredici componenti di cui uno in rappresentanza dei Partecipanti ed uno dei Sostenitori) e un membro del Collegio dei Revisori dei Conti.
4. L'assemblea formula pareri consultivi e proposte sui lavori di cui all'articolo 3 bis del presente Statuto, nonché sui bilanci preventivo e consuntivo dell'Ente.
Articolo 9 ter
Organo di Sorveglianza
1. I Fondatori aventi carattere di Ente pubblico territoriale nominano i componenti dell'Organo di sorveglianza con il compito di vigilare sulla conformità alla legge, allo Statuto e al pubblico interesse dell'attività della Fondazione. A tal fine, copia dei verbali del Consiglio di Amministrazione, del Collegio dei Fondatori e dell'Assemblea di partecipazione è trasmessa all'Organo di sorveglianza a cura del Segretario Generale della Fondazione. Decorsi 8 giorni dalla trasmissione senza che siano pervenute osservazioni, la delibera diviene esecutiva.
2. Nel caso in cui venga rilevata la non rispondenza oggettiva agli scopi della Fondazione, alla legge, allo Statuto o al pubblico interesse, l'Organo di sorveglianza potrà chiedere entro 10 giorni la riconvocazione e ridiscussione della deliberazione. Nel caso in cui la deliberazione venga riconfermata essa diviene immediatamente esecutiva, sotto la responsabilità dei componenti dell'organo deliberante.
Articolo 10
Consiglio di Amministrazione
1. Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione è composto da un minimo di 9 (nove) ad un massimo di 13 (tredici) membri, su determinazione del numero da parte del Collegio dei Fondatori. I componenti del Consiglio di Amministrazione debbono possedere idonei requisiti di professionalità ed esperienza nei settori nei quali la Fondazione opererà e vengono nominati dal Collegio dei Fondatori.
2. I componenti del Consiglio di Amministrazione durano in carica 3 (tre) anni e possono essere riconfermati. Nel caso in cui si debba provvedere alla loro sostituzione, per qualsiasi motivo, la nuova designazione spetta allo stesso soggetto che aveva designato il consigliere cessato.
3. Qualora uno o più dei Fondatori dovessero recedere od essere esclusi dalla Fondazione, i rispettivi rappresentanti non avranno diritto di nomina ai sensi del precedente comma. Le dimissioni o comunque la vacanza contestuale reiterata della maggioranza dei Consiglieri comporta la decadenza dell'intero organo.
4. Il Consiglio di Amministrazione provvede all'amministrazione ordinaria e straordinaria della Fondazione ai sensi del presente Statuto e adotta ogni provvedimento necessario al raggiungimento degli scopi della Fondazione. In particolare e a mero titolo riassuntivo e non esaustivo, esso provvede a:
- predisporre il bilancio preventivo ed il conto consuntivo;
- concorrere a definire, in occasione dell'approvazione del bilancio di previsione, i criteri in base ai quali il Collegio dei Fondatori attribuisce la qualifica di Partecipante o di Sostenitore;
- istruire le domande d'ammissione alla Fondazione;
- deliberare sulla consistenza dell'organico della Fondazione, sulle assunzioni e sul trattamento economico del personale, salva la facoltà di delegare tutto o parte di tali attribuzioni al Presidente del Consiglio di Amministrazione;
- provvedere all'istituzione, all'ordinamento ed al coordinamento degli uffici della Fondazione;
- deliberare sulle materie indicate agli articoli 3, 3 bis e 4 del presente Statuto, ivi inclusa l'accettazione di conferimenti, elargizioni, erogazioni, contribuzioni, sentito il parere del Collegio dei Fondatori;
- predisporre ed approvare, a maggioranza assoluta dei suoi componenti il regolamento interno di cui all'articolo 19 del presente Statuto;
- dare esecuzione e deliberare in merito ai programmi, alle direttive, agli affari e alle questioni che gli siano stati sottoposti dal Collegio dei Fondatori;
- deliberare in ordine alle procedure di evidenza pubblica di cui all'articolo 3 bis;
- sottoporre al Collegio dei Fondatori proposte per:
a) eventuali modifiche statutarie;
b) stipulazione di mutui ed aperture di credito, nonché ogni operazione bancaria utile per il raggiungimento delle finalità istituzionali;
c) eventuali accordi di collaborazione tra la Fondazione ed altri enti pubblici e/o privati, nazionali e/o internazionali;
- accertare l'eventuale impossibilità di perseguire gli scopi della Fondazione e riferirne al Collegio dei Fondatori per gli opportuni provvedimenti;
- nominare il Segretario Generale della Fondazione.
5. Il Consiglio di Amministrazione si riunisce in sede ordinaria almeno una volta al trimestre ed è convocato dal Presidente della Fondazione, che lo presiede. Il Consiglio di Amministrazione è convocato dal Presidente in seduta straordinaria ogni qualvolta egli stesso lo ritenga necessario o su richiesta di almeno la metà più uno dei consiglieri. Il Consiglio di Amministrazione è convocato mediante avviso raccomandato o invio di telefax (o invio di comunicazione a mezzo di posta elettronica) ai Consiglieri. La convocazione deve contenere l'indicazione dell'ordine del giorno e deve essere inviata almeno quindici giorni prima della data fissata per la riunione.
6. Il Consiglio di Amministrazione è validamente costituito con la presenza della maggioranza assoluta dei suoi componenti e delibera a maggioranza assoluta dei presenti. Ciascun componente esprime un voto e l'esercizio del diritto di voto non può essere delegato, in caso di parità prevale il voto del Presidente. Le deliberazioni del Consiglio di Amministrazione devono constare da verbale che, sottoscritto dal Presidente e dal Segretario della riunione, è trascritto in apposito registro o modulo debitamente vidimato. Alle riunioni del Consiglio di Amministrazione possono partecipare, su invito del Presidente, dirigenti o dipendenti della Fondazione, amministratori nonché consulenti ed esperti al fine di riferire circa argomenti specifici relativi alle materie all'ordine del giorno e/o esprimere il proprio parere.
7. L'ingiustificata assenza alla partecipazione di più di n. 3 (tre) riunioni consecutive del Consiglio di Amministrazione, determina l'immediata decadenza dall'incarico di consigliere.
8. Le cariche di Consigliere di Amministrazione sono totalmente gratuite, salvo il rimborso delle spese vive effettivamente sostenute nell'espletamento dell'incarico, purché regolarmente documentate.
9. Per le riunioni del C.D.A. è ammesso il ricorso agli strumenti telematici e/o telefonici.
Articolo 11
Presidente e Vice Presidente della Fondazione
1. Il Presidente della Fondazione è il Presidente del Consiglio di Amministrazione che ha la legale rappresentanza della Fondazione, di fronte ai terzi ed in giudizio, e ne promuove l'attività. Egli è eletto, al pari del Vice Presidente, dai componenti del Collegio dei Fondatori, e dura in carica tre esercizi come meglio precisato all'articolo 8 dello Statuto e può essere riconfermato consecutivamente anche per più mandati.
2. Il Presidente sorveglia il buon andamento della Fondazione, cura l'osservanza dello Statuto, e l'esecuzione delle delibere del Consiglio di Amministrazione.
3. In particolare ed a mero titolo riassuntivo, al Presidente spetta:
- la legale rappresentanza della Fondazione;
- la convocazione, la presidenza e la predisposizione dell'ordine del giorno delle riunioni del Consiglio di Amministrazione;
- l'esecuzione delle deliberazioni del Consiglio di Amministrazione;
- la firma degli atti e quanto occorra per l'esplicazione di tutti gli affari che vengono deliberati dal Consiglio di Amministrazione;
- l'adozione, nei casi di necessità ed urgenza, dei provvedimenti di competenza del Consiglio di Amministrazione, che sottopone alla ratifica di tale Organo nella prima riunione utile;
- la gestione delle relazioni con enti, istituzioni, imprese pubbliche e private e altri organismi, anche al fine di instaurare rapporti di collaborazione e sostegno delle singole iniziative della Fondazione;
- il compimento di tutti gli atti di gestione ordinaria e straordinaria rientranti nelle proprie competenze;
- il raccordo con il Collegio dei Fondatori.
4. Il Vice Presidente della Fondazione svolge attività vicaria del Presidente. Pertanto, in caso di assenza o impedimento del Presidente a svolgere le attività attribuitegli dal presente Statuto, il Vice Presidente sostituirà il Presidente, con i medesimi poteri.
Articolo 12
Presidenti Onorari
1. Il Consiglio di Amministrazione può nominare uno o più Presidenti Onorari, senza alcun potere di rappresentanza legale che possono partecipare ai Consigli con diritto di parola ma non di voto e non possono assumere cariche all'interno del Consiglio né rappresentarlo in alcun modo.
Articolo 13
Il Collegio dei Revisori dei Conti
1. Il Collegio dei Revisori dei Conti è l'organo di controllo della gestione della Fondazione, che provvede:
a) al riscontro della gestione finanziaria della Fondazione;
b) al controllo circa la regolare tenuta delle scritture contabili;
c) ad esprimere il proprio parere mediante apposite relazioni sui bilanci preventivi e consuntivi.
2. Il Collegio dei Revisori dei Conti si compone di 3 (tre) membri effettivi e di massimo 2 (due) membri supplenti, nominati dal Collegio dei Fondatori, ad eccezione di un membro effettivo che viene nominato dall'Assemblea di partecipazione. I componenti del predetto Collegio sono scelti tra gli iscritti nel Registro dei Revisori Contabili.
3. Il Collegio dei Revisori dei Conti deve riunirsi almeno ogni trimestre, esso è convocato dal Presidente, eletto in seno al Collegio medesimo, con avviso scritto comunicato almeno cinque giorni prima di quello fissato per la riunione. In caso di urgenza, il termine per la convocazione può essere ridotto e la convocazione può essere effettuata con qualunque mezzo. L'avviso di convocazione deve contenere l'indicazione del luogo, del giorno e dell'ora della riunione e degli argomenti da trattare. Delle riunioni del Collegio dei Revisori dei Conti deve redigersi verbale sottoscritto da tutti gli intervenuti e trascritto in un registro debitamente validato.
4. Le deliberazioni del Collegio dei Revisori sono prese a maggioranza assoluta dei presenti. Ogni Revisore esprime un voto e l'esercizio del voto non può essere delegato. Il Revisore dissenziente ha diritto di fare iscrivere a verbale i motivi del proprio dissenso. In caso di assenza del membro effettivo subentra nei casi previsti dall'articolo 2401 codice civile, il membro supplente.
5. I membri del Collegio dei Revisori dei Conti restano in carica tre esercizi come meglio precisato nell'articolo 8 del presente Statuto.
Articolo 14
Esercizio finanziario e bilancio
1. L'esercizio finanziario della Fondazione ha inizio il 1° gennaio e termina il 31 dicembre. Per ogni esercizio sono predisposti ed approvati dal Consiglio di Amministrazione un bilancio preventivo ed uno consuntivo, con le modalità di cui al presente Statuto.
2. Il Collegio dei Fondatori approva in forma definitiva, entro la fine del mese di novembre, il bilancio economico di previsione dell'esercizio successivo, ed entro il 30 giugno successivo il bilancio consuntivo relativo all'anno decorso.
3. Nella redazione del bilancio, costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico e dalla nota integrativa, in ossequio alle norme vigenti tempo per tempo, dovranno essere seguiti i principi previsti dagli articoli 2423 e seguenti del codice civile e dovrà essere oggetto di certificazione da parte degli appositi soggetti ed organismi.
4. Il bilancio della Fondazione, con i relativi allegati e le relative relazioni, sono depositati presso la sede della Fondazione almeno venti giorni prima dell'adunanza del Consiglio di Amministrazione convocato per l'approvazione del bilancio consuntivo.
5. In considerazione delle finalità della Fondazione e della sua natura giuridica è vietato distribuire direttamente o indirettamente utili e/o avanzi di gestione, nonché fondi, riserve o capitale durante la vita della Fondazione.
6. La Fondazione ha l'obbligo del pareggio del bilancio, che può essere conseguito anche utilizzando il proprio patrimonio ad esclusione di quello indisponibile.
Articolo 15
Informativa
1. I progetti di bilancio preventivo e di bilancio consuntivo approvati dal Consiglio di Amministrazione, dovranno essere inviati a tutti i soggetti fondatori e partecipanti.
2. Il Presidente trasmette agli Enti Pubblici fondatori i documenti di volta in volta richiesti dai consiglieri da essi nominati relativamente a qualsiasi iniziativa e/o procedura della Fondazione.
Articolo 16
Estinzione della Fondazione
1. Il Collegio dei Fondatori delibera in merito allo scioglimento della Fondazione, con la maggioranza dei 2/3 dei punti voto dei suoi componenti, stabilendo altresì le modalità di devoluzione del patrimonio residuo della Fondazione, ove si sia realizzata una delle ipotesi di estinzione previste dalla legge, dallo Statuto e dall'atto costitutivo.
2. La fondazione dovrà, entro i primi 12 mesi dalla sua costituzione reperire i fondi per la ristrutturazione e gestione ed avviare le conseguenti procedure di evidenza pubblica a ciò finalizzate. In caso di inutile decorrenza di detto termine o comunque di conclamata impossibilità di assumere tali azioni, la Fondazione si impegna, a pena di estinzione della stessa, a predisporre gli atti necessari per garantire la ristrutturazione e gestione dell'impianto mediante il ricorso a procedure di affidamento a terzi, per il tramite di evidenza pubblica, stabilendo forme di adeguato equilibrio economico finanziario degli investimenti.
3. In tutti i casi di estinzione della Fondazione i beni immobili conferiti, con espressa destinazione per il perseguimento delle finalità di cui all'articolo 3 verranno retrocessi in capo agli originari proprietari ed in particolare l'area superficiaria dello Stadio Filadelfia e l'eventuale impianto rientreranno nella piena proprietà della Città di Torino ai sensi dell'articolo 954 del codice civile con espressa rinuncia a conguagli. Il restante patrimonio verrà ripartito tra i Soci Fondatori.
Articolo 17
Foro competente
1. Ogni controversia relativa all'interpretazione del presente Statuto e collegata con l'attività della Fondazione è di esclusiva competenza del Foro di Torino.
Articolo 18
Riconoscimento
1. La Fondazione si impegna a chiedere il riconoscimento della personalità giuridica.
Articolo 19
Regolamento interno
1. Per disciplinare l'organizzazione, definire le strutture operative, i compiti, la durata ed i poteri del Segretario Generale, e dotarsi di tutte le disposizioni necessarie all'esercizio del presente Statuto, la Fondazione si doterà di un Regolamento interno, predisposto ed approvato dal Consiglio di Amministrazione a maggioranza assoluta dei suoi componenti.
Articolo 20
Rinvio alle leggi
1. Per quanto non espressamente contemplato e regolato dal presente Statuto, si applicano le disposizioni del codice civile e le leggi vigenti in materia.
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