Non lo nasconde, l’assessore Mario Viano e neppure Renato Montabone, il suo collega con delega allo sport: l’annosa vicenda del vecchio stadio Filadelfia non è di facile soluzione.
Il desiderio dell’Amministrazione, hanno affermato gli assessori di fronte alle commissioni Controllo di gestione, Edilizia pubblica e Sport, nella seduta congiunta del 12 maggio, è rientrare in possesso dell’area su cui sorgeva l’impianto per concederne i diritti di superficie alla Fondazione Filadelfia.
Da quel momento la Fondazione sarebbe in grado di lanciare un progetto che coinvolga imprenditori privati interessati alla ricostruzione del Filadelfia. Ma a tutto ciò, per ora, si frappone una controversa vicenda legata alle iscrizioni ipotecarie, ben due da circa 38 milioni di euro l’una, operate da Uniriscossioni, oggi Equitalia, a fronte degli ingenti debiti che la società calcistica aveva accumulato nei confronti della Città.
Il curatore fallimentare aveva a suo tempo eccepito sulla validità di queste ipoteche e la sentenza del giudice fallimentare aveva accolto questi pareri. Contro la sentenza ha presentato ricorso Equitalia ed una nuova sentenza è attesa per giugno.
Questo quanto ha riferito Viano ai consiglieri che dopo le proteste avvenute durante il Consiglio comunale dell’11 maggio, e gli insulti e le minacce rivolte dalla tribuna del pubblico a Sergio Chiamparino, chiedevano di essere aggiornati e rassicurati sull’impegno che la Giunta sta esprimendo.
Prima di concludere i lavori i presidenti delle tre commissioni, Gioacchino Cuntrò, Piera Levi Montalcini e Luca Cassiani, hanno concordato un comunicato stampa, approvato da tutti i consiglieri presenti che censura minacce e insulti e paventa il rischio di strumentalizzazione politica dei cittadini tifosi del Torino-Calcio.
S.L.
Nella foto: I lavori di demolizione dello stadio, negli anni '90 (foto gentilmente concessa da Claudio Pedoto)
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