Repubblica — pagina 7
«NON riesco a capire tutto questo astio. Pensano che sia io il responsabile della distruzione dello stadio Filadelfia. Ma non si ricordano i pericoli. Colpa anche di chi sobilla, sui giornali e per raccogliere qualche voto in più facendo bieche speculazioni politiche. Se un mattone fosse caduto in testa a qualcuno di chi sarebbe stata la responsabilità? Mia e della Fondazione. Ho ancora conservato le ordinanze e le diffide che impongono la demolizione della struttura: era un pericolo pubblico». L' ex sindaco di Torino, Diego Novelli, tifoso granata sfegatato, anima della Fondazione Filadelfia, ha rischiato di essere aggredito ieri pomeriggio da un gruppo di ultrà del Toro che manifestavano davanti al Municipio. Con il senno di poi non sarebbe stato meglio non distruggere il vecchio stadio? «Quando abbiamo iniziato a demolire la struttura mi ricordo i tifosi che facevano festa, che si portavano a casa un pezzo del glorioso stadio, mentre nell' angolo c' era il plastico della nuova struttura pensata da Cimminelli. Se poi il Toro di Cimminelli è finito come è finito non è colpa mia. Come non è colpa mia se chi è venuto dopo Cimminelli non ha portato avanti il progetto». I supporter granata oggi urlavano: "Ridacci i mattoni". Cosa volevano dire? «Se si riferiscono ai soldi raccolti con le sottoscrizioni sono su un conto corrente vincolato, in una filiale della Banca Brignone. Si tratta di quattrini a disposizione per chi vuole ricostruire lo stadio o fare il museo». Quanti fondi avete raccolto attraverso la Fondazione? «Circa 200 mila euro. Non tutti tra i tifosi però. Tra gli ultrà si sono raccolti 60 milioni di vecchie lire. Poi, visto quello che è successo, abbiamo restituito circa 15 milioni a chi voleva i soldi indietro visto le vicende societarie e calcistiche del Torino».
- d. lon.
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12/05/09 REPUBBLICA TORINO Intervista a Diego Novelli: "Non sono il distruttore Lo stadio era in pericolo"
http://rassegnastampa.comune.torino.it/orazionet/Rassegne/COMUNE%20TORINO/05/94180988.pdf
«NON riesco a capire tutto questo astio. Pensano che sia io il responsabile della distruzione dello stadio Filadelfia. Ma non si ricordano i pericoli. Colpa anche di chi sobilla, sui giornali e per raccogliere qualche voto in più facendo bieche speculazioni politiche. Se un mattone fosse caduto in testa a qualcuno di chi sarebbe stata la responsabilità? Mia e della Fondazione. Ho ancora conservato le ordinanze e le diffide che impongono la demolizione della struttura: era un pericolo pubblico». L' ex sindaco di Torino, Diego Novelli, tifoso granata sfegatato, anima della Fondazione Filadelfia, ha rischiato di essere aggredito ieri pomeriggio da un gruppo di ultrà del Toro che manifestavano davanti al Municipio. Con il senno di poi non sarebbe stato meglio non distruggere il vecchio stadio? «Quando abbiamo iniziato a demolire la struttura mi ricordo i tifosi che facevano festa, che si portavano a casa un pezzo del glorioso stadio, mentre nell' angolo c' era il plastico della nuova struttura pensata da Cimminelli. Se poi il Toro di Cimminelli è finito come è finito non è colpa mia. Come non è colpa mia se chi è venuto dopo Cimminelli non ha portato avanti il progetto». I supporter granata oggi urlavano: "Ridacci i mattoni". Cosa volevano dire? «Se si riferiscono ai soldi raccolti con le sottoscrizioni sono su un conto corrente vincolato, in una filiale della Banca Brignone. Si tratta di quattrini a disposizione per chi vuole ricostruire lo stadio o fare il museo». Quanti fondi avete raccolto attraverso la Fondazione? «Circa 200 mila euro. Non tutti tra i tifosi però. Tra gli ultrà si sono raccolti 60 milioni di vecchie lire. Poi, visto quello che è successo, abbiamo restituito circa 15 milioni a chi voleva i soldi indietro visto le vicende societarie e calcistiche del Torino».
- d. lon.
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12/05/09 REPUBBLICA TORINO Intervista a Diego Novelli: "Non sono il distruttore Lo stadio era in pericolo"
http://rassegnastampa.comune.torino.it/orazionet/Rassegne/COMUNE%20TORINO/05/94180988.pdf
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