mercoledì 27 maggio 2009

27/05/09 - «Soffriamo insieme al Fila»

TS - sez. B2

Lanciata su Facebook una nuova iniziativa per seguire Roma-Torino

L’appello dei tifosi: «Ritroviamoci uniti come mai in quello che sarà il simbolo della nostra rinascita»

STEFANO LANZO
TORINO. «Troviamoci al Fila, soffriamo insieme, abbracciamoci, guardiamoci, teniamoci per mano. Al Fila per non morire e per non farlo morire. Al Fila perché diventi simbolo della nostra rinascita. Al Fila in granata, con le nostre bandiere, con il nostro orgoglio, con i nostri bimbi e i nostri nonni. Al Fila perché il Toro siamo noi!», è l’appello lanciato dalle pagine web di Facebook dai tifosi granata. Perché al Toro domenica servirà un miracolo e l’unico posto dove può avvenire è il Filadelfia. E allora tutti al Tempio perché «se il destino dirà che dovrà essere serie B, almeno sia al Filadelfia dove tutti insieme potremo farci forza». Il tam tam prosegue su internet, sui forum: riempire nuovamente il Filadelfia, riportarlo in vita, provare a ricreare l’atmosfera del passato, ridonare allo stadio dei trionfi del Grande Torino il ruolo centrale di “tana” dei tifosi. In attesa che il Filadelfia ritorni a tutti gli effetti la casa del Toro come chiede incessantemente, da anni, il popolo granata. E allora, con la radiolina attaccata a un orecchio e il pensiero all’Olimpico di Roma, l’appuntamento è per domenica dal primo pomeriggio fino a sera: «Comunque andrà a finire, che sia serie B o serie A, stiamo insieme uniti e non dimentichiamoci mai del Fila». Già, i tifosi ricordano bene tutto. E spingono compatti affinché non cali l’attenzione: non può essere vero Toro senza il Filadelfia. Lo ripetono da tempo, lo ricordano con forza al presidente Cairo e all’amministrazione comunale, le due forze in campo che possono/devono ricostruire il Tempio perduto.

INVESTIMENTO Destino/ problemi della squadra e questione Filadelfia sono discorsi separati. Cairo, da imprenditore abile ed esperto, dovrebbe sapere che il Fila, al di là di discorsi romantici, è un affare. Un investimento, non soldi buttati via. E allora è il momento di gettare al vento gli indugi e prendere in mano, in prima persona, la questione. Senza aspettare le mosse di qualcun altro. Il Filadelfia, peraltro, non deve essere utilizzato come “paravento”: ricostruendo il Filadelfia e non solo tirando fuori l’argomento quando ci sono situazioni di squadra scomode, il presidente dimostrerà di avere davvero a cuore, come ha sempre sostenuto,
le sorti del Torino.

IMPASSE DA ROMPERE - E poi c’è il Comune. Balla la questione ipoteche. E i giorni scorrono inesorabili. Ancora si attende la perizia sul valore dell’area. «Entro la fine di maggio», si dice in Municipio. Le rassicurazioni dell’assessore all’urbanistica Viano lasciano il tempo che trovano.
Bisogna trovare l’accordo con l’Uniriscossioni per liberare finalmente l’area
dalle ipoteche una volta per tutte. Così Cairo non avrà più scuse. Però il Comune deve rompere l’impasse. Ancora si attende il piano di ricostruzione che era stato promesso entro la fine di febbraio e sul quale Viano ha rigirato la frittata in maniera surreale, in barba a documenti scritti («deve pensarci la Fondazione » che nemmeno esiste).
Senza parlare dei soldi per il Fila che non si sa dove siano finiti. Anni di promesse mai mantenute. Ma i tifosi non si arrendono: anche per questo saranno in tanti domenica. Per sostenere il Toro nella buona e nella cattiva sorte. E per far rivivere la magia del Filadelfia ancora una volta: dev’essere il simbolo della rinascita.

2 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  2. NOI non siamo gobbi di m. !!!

    La prox volta lascia un recapito a cui poter controbattere...
    Il tuo http://andreanystrand.myid.net/ è vuoto... come il tuo cervello strisciato!!

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