STAMPA, TORINO, pag.41
«Cimminelli puo' stare tranquillo: la prossima amministrazione puo' recuperare il tempo perso sul FILADELFIA, uno STADIO importante per il suo valore storico, ma anche come sede di gara delle Olimpiadi del 2006». A infondere speranze ai tifosi granata sul destino del FILADELFIA e', ancora una volta, il candidato sindaco dell'Ulivo Sergio Chiamparino che ieri mattina, al circolo Esperia ha illustrato il suo punto di vista in tema di «Sfida olimpica». Attorno al suo tavolo, il sindaco uscente Valentino Castellani, presidente del Toroc (Comitato organizzatore delle Olimpiadi torinesi), il vice-presidente del Toroc Rinaldo Bontempi, la vice-presidente vicaria Evelina Christillin e la presidente della Provincia di Torino Mercedes Bresso. Chiamparino ha colto l'occasione per ribadire anche il desiderio, qualora venisse eletto sindaco, di creare un assessorato specifico che si occupi di Olimpiadi: «Servirebbe a coordinare le opere che riguardano la macchina comunale e a creare un interlocutore politico preciso per gli altri enti coinvolti». Il candidato dell'Ulivo ha infine auspicato che, nella realizzazione delle opere «vengano valorizzate le professionalita' torinesi, pur nel rispetto della massima apertura al mercato. Cio' consentirebbe tempi piu' certi nei lavori, scongiurando il rischio di una colonizzazione economica della citta'». Sempre per avvicinare il piu' possibile l'evento-Olimpiadi ai cittadini, Chiamparino si e' detto favorevole alla nascita di piccoli «urban-center» che consentano ai torinesi di seguire da vicino l'evoluzione dei lavori e dell'organizzazione dell'appuntamento olimpico. Sul tema a cinque cerchi e' intervenuto nel pomeriggio anche il candidato sindaco della lista Bonino Silvio Viale, con un comunicato dal titolo «Giochi invernali, si' ma senza sprechi e pacchi». Viale avverte: «Bisognera' definire in anticipo e con realismo le destinazioni successive, la proprieta' e la gestione degli impianti sportivi e delle opere per evitare di ripetere gli sprechi di Italia '61 o l'odissea del Delle Alpi. Anche la questione intrecciata degli stadi non rimane confusa. La speranza e' che, conclusa la pausa elettorale, si riaffermi il buon senso».
E_MIN
«Cimminelli puo' stare tranquillo: la prossima amministrazione puo' recuperare il tempo perso sul FILADELFIA, uno STADIO importante per il suo valore storico, ma anche come sede di gara delle Olimpiadi del 2006». A infondere speranze ai tifosi granata sul destino del FILADELFIA e', ancora una volta, il candidato sindaco dell'Ulivo Sergio Chiamparino che ieri mattina, al circolo Esperia ha illustrato il suo punto di vista in tema di «Sfida olimpica». Attorno al suo tavolo, il sindaco uscente Valentino Castellani, presidente del Toroc (Comitato organizzatore delle Olimpiadi torinesi), il vice-presidente del Toroc Rinaldo Bontempi, la vice-presidente vicaria Evelina Christillin e la presidente della Provincia di Torino Mercedes Bresso. Chiamparino ha colto l'occasione per ribadire anche il desiderio, qualora venisse eletto sindaco, di creare un assessorato specifico che si occupi di Olimpiadi: «Servirebbe a coordinare le opere che riguardano la macchina comunale e a creare un interlocutore politico preciso per gli altri enti coinvolti». Il candidato dell'Ulivo ha infine auspicato che, nella realizzazione delle opere «vengano valorizzate le professionalita' torinesi, pur nel rispetto della massima apertura al mercato. Cio' consentirebbe tempi piu' certi nei lavori, scongiurando il rischio di una colonizzazione economica della citta'». Sempre per avvicinare il piu' possibile l'evento-Olimpiadi ai cittadini, Chiamparino si e' detto favorevole alla nascita di piccoli «urban-center» che consentano ai torinesi di seguire da vicino l'evoluzione dei lavori e dell'organizzazione dell'appuntamento olimpico. Sul tema a cinque cerchi e' intervenuto nel pomeriggio anche il candidato sindaco della lista Bonino Silvio Viale, con un comunicato dal titolo «Giochi invernali, si' ma senza sprechi e pacchi». Viale avverte: «Bisognera' definire in anticipo e con realismo le destinazioni successive, la proprieta' e la gestione degli impianti sportivi e delle opere per evitare di ripetere gli sprechi di Italia '61 o l'odissea del Delle Alpi. Anche la questione intrecciata degli stadi non rimane confusa. La speranza e' che, conclusa la pausa elettorale, si riaffermi il buon senso».
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