TS - sez.B1
CASO FILADELFIA.
TORINO. Ennesimo autogol del Comune sul caso Filadelfia. Ieri, durante il consiglio, è stato chiesto all’assessore Viano il perché non sia stato presentato il piano per la ricostruzione del Filadelfia, dato che era previsto per fine febbraio.
CASO FILADELFIA.
TORINO. Ennesimo autogol del Comune sul caso Filadelfia. Ieri, durante il consiglio, è stato chiesto all’assessore Viano il perché non sia stato presentato il piano per la ricostruzione del Filadelfia, dato che era previsto per fine febbraio.
La risposta di Viano è incomprensibile: «E’ un compito che spetta alla Fondazione». Le perplessità sono due: come può presentare un piano di ricostruzione una fondazione che nemmeno è stata istituita ufficialmente?
E poi, durante la V Commissione in data 5 dicembre 2008 come si legge nel comunicato, era stato stabilito che «a febbraio 2009 verrà redatto il piano per la ricostruzione dello storico impianto sportivo, destinato a diventare la “casa” della squadra del Torino ».
E poi, durante la V Commissione in data 5 dicembre 2008 come si legge nel comunicato, era stato stabilito che «a febbraio 2009 verrà redatto il piano per la ricostruzione dello storico impianto sportivo, destinato a diventare la “casa” della squadra del Torino ».
Alla commissione erano presenti sia Viano sia l’assessore allo sport Montabone. I documenti smentiscono a chiare lettere le parole di Viano. L’assessore inciampa pure su un’altra questione. In consiglio è stato chiesto al Comune dove sia finito il denaro della raccolta dei mattoni. «Non è di competenza del Comune, si tratta di privati », la replica dell’assessore.
Peccato che ci siano 600 milioni di lire stanziati dal Comune come da delibera del 2 agosto ’95 che non si sa dove siano finiti.
Peccato che ci siano 600 milioni di lire stanziati dal Comune come da delibera del 2 agosto ’95 che non si sa dove siano finiti.
S.L.
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