Però Torino, anno III numero 7 (24) - http://www.perotorino.it/
MANIFESTAZIONE - Almeno 500 irriducibili tifosi granata hanno espresso il proprio disappunto per il disinteresse dell’amministrazione nei confronti del Filadelfia. Ma, soprattutto, perché ci sono dei soldi pubblici che andavano spesi per rifare lo stadio e non si sa come siano stati utilizzati.
Chiamparino (nella foto a destra intento ad arrampicarsi) di tutto ciò, se ne infischia.
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Chiamparino irride i tifosi che gli chiedono del futuro dello storico stadio granata. Però non dice dove sono andati a finire i 2,3 milioni che Bennet ha versato come oneri d'urbanizzazione e che andavano usati per la ricostruzione. Nessuna risposta da Novelli circa i denari della Fondazione Filadelfia: ricordate la vendita dei mattoni?
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Il sindaco Sergio Chiamparino adocchia con disgusto la lettera dei tifosi, ridacchia con un collaboratore, infila il foglio sotto un plico di altre carte. Poi guarda i fan granata, che sono appollaiati sulla balconata riservata al pubblico della Sala Rossa in Consiglio comunale. Quindi rivolge loro il classico gesto con la mano: “andatevene”. Quello stesso gesto che Totti, suscitando infinite polemiche di stampa, indirizzò agli juventini dopo il quattro a zero di qualche anno fa. Il tema del contendere? Lo Stadio Filadelfia, abbattuto da Diego Novelli e mai ricostruito, malgrado il Comune abbia incassato 2,3 milioni già versati al Comune dalla Bennet per la costruzione dell’adiacente supermercato, milioni che dovevano proprio servire a riedificare lo stadio. C’è nelle delibere comunali, nero su bianco.
MANIFESTAZIONE - Almeno 500 irriducibili tifosi granata hanno espresso il proprio disappunto per il disinteresse dell’amministrazione nei confronti del Filadelfia. Ma, soprattutto, perché ci sono dei soldi pubblici che andavano spesi per rifare lo stadio e non si sa come siano stati utilizzati.
Chiamparino (nella foto a destra intento ad arrampicarsi) di tutto ciò, se ne infischia.
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Chiamparino irride i tifosi che gli chiedono del futuro dello storico stadio granata. Però non dice dove sono andati a finire i 2,3 milioni che Bennet ha versato come oneri d'urbanizzazione e che andavano usati per la ricostruzione. Nessuna risposta da Novelli circa i denari della Fondazione Filadelfia: ricordate la vendita dei mattoni?
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Il sindaco Sergio Chiamparino adocchia con disgusto la lettera dei tifosi, ridacchia con un collaboratore, infila il foglio sotto un plico di altre carte. Poi guarda i fan granata, che sono appollaiati sulla balconata riservata al pubblico della Sala Rossa in Consiglio comunale. Quindi rivolge loro il classico gesto con la mano: “andatevene”. Quello stesso gesto che Totti, suscitando infinite polemiche di stampa, indirizzò agli juventini dopo il quattro a zero di qualche anno fa. Il tema del contendere? Lo Stadio Filadelfia, abbattuto da Diego Novelli e mai ricostruito, malgrado il Comune abbia incassato 2,3 milioni già versati al Comune dalla Bennet per la costruzione dell’adiacente supermercato, milioni che dovevano proprio servire a riedificare lo stadio. C’è nelle delibere comunali, nero su bianco.
Ma le contestazioni dei tifosi-cittadini, hanno riguardato anche altri passaggi di questa brutta pagina amministrativa del Comune. Erano quasi in cinquecento lunedì 11 maggio, per manifestare il proprio sdegno nei confronti del Comune. Cori da stadio, qualche “Sei come Moggi”, ma niente di più, di fronte al Municipio. Gli ultrà inferociti sono un’altra cosa e, probabilmente, otterrebbero maggiore attenzione dai nostri amministratori.
Del resto, il primo cittadino non era manco andato al dibattito che si è tenuto il primo Maggio a Grugliasco, al quale era stato invitato per fare chiarezza sulla questione. Passi, di certo aveva da commemorare altro, quel giorno. Ma perché, chiedono i tifosi, non sono ancora state escusse le ipoteche iscritte su beni Ergom che ammontano a 4,3 milioni di Euro, secondo il valore di mercato stimato dagli stessi tecnici comunali?
Del resto, il primo cittadino non era manco andato al dibattito che si è tenuto il primo Maggio a Grugliasco, al quale era stato invitato per fare chiarezza sulla questione. Passi, di certo aveva da commemorare altro, quel giorno. Ma perché, chiedono i tifosi, non sono ancora state escusse le ipoteche iscritte su beni Ergom che ammontano a 4,3 milioni di Euro, secondo il valore di mercato stimato dagli stessi tecnici comunali?
Dove sono finiti i soldi raccolti da Diego Novelli, il demolitore del Filadelfia, presidente della Fondazione che doveva provvedere alla ristrutturazione dello Stadio, già dal lontano 1994?
Queste ed altre domande sono state poste al Sergio Cittadino, tutte sono rimaste prive di risposta. Per la verità, gli assistenti del sindaco hanno manifestato un certo dispetto per la manifestazione di popolo: anziani, tanti, donne di mezz’età, impiegati in giacca e cravatta, qualche bimbo, pure un cagnolino. Volevano solo risposte alle domande che stanno ponendo da mesi (via mail, comunicati affidati ai media, lettere) al Sindaco e agli Assessori Viano e Montabone.
E, oltre i soldi volatilizzatisi, perché non si risolve il problema delle ipoteche iscritte sul diritto di superficie del Fila da Uniriscossioni, per conto di Agenzia delle Entrate, ipoteche accese a seguito dei debiti derivanti da mancati pagamenti di tasse da parte di Cimminelli? Perchè si continua a omettere, disinformare, posticipare? Perchè il Sindaco continua a ribadire che NON ci sono soldi e ad invocare l'intervento dei privati? Per sfruttare i 4000 mq di superficie commerciale nuovamente inseriti con delibera dell' Assessore Viano su di una porzione del terreno dello Stadio (guarda caso, l’unica area libera da ipoteche)? Queste le domande ribadite più e più volte dagli oratori della manifestazione. Domande che non hanno nuovamente avuto risposta, poiché il Sindaco non ha ritenuto di presentarsi alla piazza da quei tifosi, “abituati alla violenza”.
Tensione quando una salva di fischi ha accolto l’ex sindaco, nonché presidente della vecchia Fondazione, Diego Novelli, che è spuntato sotto i portici che costeggiano il Municipio. È passato sereno con le mani in tasca, nel bel mezzo della manifestazione. E quando in Sala Rossa, tramite i consiglieri Mario Carossa e Antonello Angeleri (Lega), è stata fatta pervenire al Sindaco la lettera, i tifosi sono stati invitati a sloggiare con il segno sprezzante della manina. Del resto, Chiamparino pare essere tifoso soltanto in campagna elettorale. Poi le sue radici interiste sembrano riaffiorare prepotentemente all’atto pratico.
Alla fine, il Filadelfia resta un cumulo di macerie. I tifosi che si allontanano dalla Sala Rossa vengono fermati dai vigili, identificati e trattenuti per quasi due ore in Comune, senza alcuna spiegazione. Il Sindaco definisce i tifosi “delinquenti”, consiglieri della Lega che prendono le loro difese e vengono espulsi dall’aula.
Tifosi che appena è stato permesso loro di uscire, si sono recati alla caserma di via Valfrè, per fornire la loro versione dei fatti e tutelarsi da eventuali “rappresaglie”.
Queste ed altre domande sono state poste al Sergio Cittadino, tutte sono rimaste prive di risposta. Per la verità, gli assistenti del sindaco hanno manifestato un certo dispetto per la manifestazione di popolo: anziani, tanti, donne di mezz’età, impiegati in giacca e cravatta, qualche bimbo, pure un cagnolino. Volevano solo risposte alle domande che stanno ponendo da mesi (via mail, comunicati affidati ai media, lettere) al Sindaco e agli Assessori Viano e Montabone.
E, oltre i soldi volatilizzatisi, perché non si risolve il problema delle ipoteche iscritte sul diritto di superficie del Fila da Uniriscossioni, per conto di Agenzia delle Entrate, ipoteche accese a seguito dei debiti derivanti da mancati pagamenti di tasse da parte di Cimminelli? Perchè si continua a omettere, disinformare, posticipare? Perchè il Sindaco continua a ribadire che NON ci sono soldi e ad invocare l'intervento dei privati? Per sfruttare i 4000 mq di superficie commerciale nuovamente inseriti con delibera dell' Assessore Viano su di una porzione del terreno dello Stadio (guarda caso, l’unica area libera da ipoteche)? Queste le domande ribadite più e più volte dagli oratori della manifestazione. Domande che non hanno nuovamente avuto risposta, poiché il Sindaco non ha ritenuto di presentarsi alla piazza da quei tifosi, “abituati alla violenza”.
Tensione quando una salva di fischi ha accolto l’ex sindaco, nonché presidente della vecchia Fondazione, Diego Novelli, che è spuntato sotto i portici che costeggiano il Municipio. È passato sereno con le mani in tasca, nel bel mezzo della manifestazione. E quando in Sala Rossa, tramite i consiglieri Mario Carossa e Antonello Angeleri (Lega), è stata fatta pervenire al Sindaco la lettera, i tifosi sono stati invitati a sloggiare con il segno sprezzante della manina. Del resto, Chiamparino pare essere tifoso soltanto in campagna elettorale. Poi le sue radici interiste sembrano riaffiorare prepotentemente all’atto pratico.
Alla fine, il Filadelfia resta un cumulo di macerie. I tifosi che si allontanano dalla Sala Rossa vengono fermati dai vigili, identificati e trattenuti per quasi due ore in Comune, senza alcuna spiegazione. Il Sindaco definisce i tifosi “delinquenti”, consiglieri della Lega che prendono le loro difese e vengono espulsi dall’aula.
Tifosi che appena è stato permesso loro di uscire, si sono recati alla caserma di via Valfrè, per fornire la loro versione dei fatti e tutelarsi da eventuali “rappresaglie”.
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