domenica 31 maggio 2009

31-05-2001, LETTERA DEL SINDACO - Una sfida da vincere insieme

STAMPA, TORINO, pag.35

MARTEDI', tornando in aereo da Roma, per la prima volta ho sorvolato la mia citta' da sindaco. Dapprima ho provato un moto di orgoglio per quel panorama bellissimo sotto i miei occhi. Poi ho pensato alle persone la' sotto, con le loro storie e i loro problemi. Cittadini di cui - mi abbiano votato oppure no - voglio essere il Sindaco. In campagna elettorale sono stato a stretto contatto con la gente, nei mercati e nelle piazze. Tornero' tra i cittadini per ringraziarli, ma soprattutto perche' sono convinto che solo attraverso l'ascolto e il dialogo, solo condividendo i problemi, le ansie ed i bisogni della vita di tutti i giorni sara' davvero possibile governare la nostra citta'. Facendo crescere ancora l'orgoglio di appartenere ad una comunita' che ha davanti a se' sfide decisive per il proprio futuro, come ha opportunamente sottolineato ieri Giuseppe Berta su La Stampa. Nei fatidici primi cento giorni la scelta piu' urgente e' quella di portare all'approvazione la delibera sui siti olimpici (compresa la variante per la ricostruzione dello STADIO FILADELFIA, se il patron Francesco Cimminelli manterra' gli impegni presi) che potra' realisticamente avvenire nella prima decade di luglio. Poi l'assunzione di 100 nuovi vigili urbani da avviare, dopo un opportuno corso di formazione, all'incarico di vigile di quartiere. Inoltre, voglio accelerare l'apertura dei cantieri per i progetti di riqualificazione delle periferie gia' predisposti e finanziati dalla amministrazione Castellani. Entro cento giorni vorrei poi definire modalita' di gestione del patrimonio del Comune tali da accrescerne significativamente la redditivita'. Da questo punto discende, fra le altre cose, la possibilita' di ridurre l'Ici sulla prima casa. Devono anche partire i lavori per la costruzione del parcheggio sotterraneo di piazza Vittorio Veneto, con l'eliminazione dei posti auto in superficie. In questo modo sara' restituita alla citta' una delle piu' belle piazze d'Europa. Naturalmente queste scelte procederanno di pari passo con altre opere fondamentali gia' in via di realizzazione: la linea 1 di metropolitana e il passante ferroviario.

Sergio Chiamparino

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12/02/07 - CHIAMPARINO: "...TANTO NON MI SERVONO PIU'!!! "

Intervento del sindaco al Consiglio Comunale, durante la discussione sulla delibera-scandalo del Delle Alpi
(
http://www.comune.torino.it/consigliocgi/consiglio/sedute/storiaAtto.cgi?txtNumDoc=2007-00741/009 ) ...
Facendo sgomberare dall'aula i tifosi del TORO presenti, dice : " Vai vai... TANTO NON MI SERVONO PIU'!!! "... ridacchiando...




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04/04/07 - Referendum contro il sindaco

Chiamparino in difficoltà per una registrazione galeotta diffusa su Internet

La gente granata vuole abrogare la delibera che consente il rifacimento del Delle Alpi
Nato un comitato di cittadini, indignati perché l’atto comunale consentirà alla gi**e di chiedere 120 milioni di prestito a tasso zero
Intanto spopola sul web la voce di Chiamparino che in Consiglio liquida i tifosi del Torino e i loro voti: «Tanto non mi servono più»

MARCO BONETTO
TORINO. Il succo in poche parole? Eccolo: i tifosi del Toro mi contestano e non mi daranno più i loro voti? E chi se ne importa, tanto non mi servono più. Musica di Sergio Chiamparino, sindaco di Torino, manco a dirlo tifoso del Toro. Con l’aggiunta: rido, io. E infatti si sente il sindaco ridacchiare eccome, dopo aver sibilato, mentre i vigili accompagnano alla porta un tifoso granata (ma c’è chi dice due) che stava disturbando i lavori del Consiglio comunale.
Non è proprio quel che si dice un comportamento irreprensibile quello del sindaco. Politicamente corretto. Rispettoso degli elettori. Traduciamo il senso di quelle frasi shock? L’impatto sull’ascoltatore può assomigliare a questa sintesi: mi avete votato, ho conservato la poltrona, per cui chissenefrega di voi, ora. Applausi. Ma Chiamparino da qualche parte si candiderà, prima o poi, pur ricordando che un terzo mandato da primo cittadino non è possibile.
Prendete nota di questo indirizzo Internet, è uno degli ultimi must, da qualche giorno i tifosi granata fanno la fila per ascoltare il file audio. Se ci andate, non impiegherete tanto per arrivare al passaggio incriminato:
http://www.youtube.com/watch? v=52uXoVRavE4 ( NDR: il file è sparito in fretta da youtube )
Il retroscena è facilmente riassumibile. Siamo nel Consiglio comunale dello scorso 12 febbraio, chiamato ad approvare il nuovo protocollo tra la Città e la giu***tus sulla revisione degli impegni relativi alla ristrutturazione del Delle Alpi. Protocollo contestato, che mille e una polemica ha sollevato anche nel­la maggioranza, non solo nell’opposizione. Nonché nell’opinione pubblica. Protocollo che ha fatto infuriare alla grande anche il presidente Cairo, giacché nei fatti rappresenta anche un’au­tostrada comunale creata affin­ché la giu***tus possa ottenere un prestito di 120 milioni di eu­ro dal Credito sportivo, restitui­bile in 20 anni a tasso zero. E la ristrutturazione del Delle Alpi prevede anche la creazione di un business straordinario, con atti­vità commerciali spalmabili su circa 40 mila metri quadrati («Dieci volte tanto l’area che po­trebbe avere il Toro al Comuna­le », ha più volte denunciato Cai­ro). Ma torniamo al Consiglio co­munale. Vi prende parte tra gli spettatori anche un gruppo di tifosi del Toro: nulla di strano, è lecito. Non è lecito, invece, prendere la parola, interrompere. E così, a seguito di domande rivolte a voce alta e intemperanze, il presidente del Consiglio decide di far accompagnare fuori dalla sala chi disturba. «Vergogna, vergogna», si sente gridare a Chiamparino. Al che il sindaco sbotta: «Vai, vai...», è il suo primo commento, che certamente esprime un bel godimento. Im­maginate la scena: i vigili stan­no intanto conducendo fuori dal­la sala il grande sovversivo (gra­nata) del Terzo Millennio. Ed è sempre quel tifoso a urlare, nel­la concitazione, qualcosa del ti­po: «Lei ha preso dei... (segue una parola abbastanza incom­prensibile, ndr) col Toro». E a quel punto Chiamparino scivola su una buccia di banana grande così: «Tanto non mi servono più». Ma non gli basta. Ridacchia con fare sinistro, come le streghe della favole: hi, hi, hi...

Il sindaco non ha ritenuto opportuno esprimere commenti, ieri. «Bisogna riportare le frasi del primo cittadino nel contesto e tener conto non solo di ciò che è stato captato dal microfono del sindaco», ha dichiarato Riccardo Caldara, il portavoce di Chiamparino. Dal Comune confermano che la reazione del sindaco è stata originata da «altrui provo­cazioni », ma sono anche preoccupatissimi di puntualizzare come il soggetto sottinteso della frase incriminata («Tanto non mi servono più») non siano “i tifosi del Toro”, bensì “i voti dei tifosi del Toro”. Aggiungono, sempre dal Municipio: «Nella registrazione si sente benissimo la parola voti, pronunciata da un tifoso un attimo prima della re­plica di Chiamparino». Puntua­lizzazione volta a contestare l’in­terpretazione già data da altri su un forum sempre in Rete (e sempre di tifosi granata). A Pa­lazzo di Città si ritiene, eviden­temente, che sia meglio sostene­re la tesi di un sindaco che se ne frega dei voti e dell’opinione de­gli elettori, una volta incassate le preferenze, piuttosto che quel­la di un primo cittadino che use­rebbe in chissà quali modi i tifo­si (o meglio: li avrebbe usati, ma ora non gli servirebbero più). Tifosi che, intanto, ribattono evi­denziando come sarebbe stato il sindaco a provocare per primo, «col dito puntato verso di noi, che quel giorno eravamo spettatori », contestando un volantino distribuito tempo prima dai tifosi stessi («Ascoltate tutta la registrazione, la dinamica dei fatti è chiara»). Al di là di tutto, questa nuova polemica rende ancor più virulenti i rapporti tra il popolo granata e Chiamparino, attorno alla vicenda stadi Comunale, Delle Alpi e Filadel­fia. Con un sindaco che già a lun­go è stato duramente attaccato da Cairo, dall’estate in avanti. E, per l’appunto, con la piaga del Fila spalancata e purulenta (una discarica a cielo aperto da 10 anni). Ma non basta.
Chissà come la prenderà il sindaco, infatti, quando scoprirà che è anche appena nato un comitato di «cittadini indignati», “ Credito zero”, che ha intenzione di percorrere l’iter burocratico volto a indire un referendum cittadino abrogativo giust’appunto della delibera comunale di quel 12 febbraio. E chissà come la prenderà anche la Ruben­tus. Rischia di saltare in aria, di andare in fumo un business colossale. Rischiano di evaporare proprio quei 120 milioni a tasso zero, in un inedito derby a colpi di voti. Ma dimenticavamo: tan­to al sindaco non servono più.



04/04/07 TUTTOSPORT Referendum contro il sindaco - Bonetto Marco
http://rassegnastampa.comune.torino.it/orazionet/Rassegne/COMUNE%20TORINO/04/58433326.pdf

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