Repubblica — pagina 2
«Un anno senza calcio a Torino? Vedremo cosa deciderà l' acquirente». Per il sindaco Sergio Chiamparino non è scontato che Torino perda, nella prossima stagione, la ribalta della serie A e quella delle coppe internazionali, a causa dei lavori di ristrutturazione dello stadio Delle Alpi. «Le intenzioni del nuovo proprietario - spiega - si sapranno dopo la conclusione dell' asta per la cessione dell' impianto, che è il nostro principale obiettivo. Non è detto che gli eventuali lavori di ristrutturazione si debbano svolgere già fra qualche mese. Non sono un tecnico e non so valutare se gli interventi non siano conciliabili con lo svolgimento delle gare. In ogni caso, mi pare importante che non si profili alcuna fuga». Sulla stessa linea è anche l' assessore allo Sport Renato Montabone: «Mi sembrano prematuri certi allarmi - afferma - L' unica certezza è la trattativa con la Rubentus per l' acquisizione dello stadio dopo che il Torino ha scelto di non parteciparvi rilanciando l' idea della riedificazione del Filadelfia. Dopo che sarà arrivata la verifica sulla perizia del prezzo indicato lo scorso anno, si partirà con l' asta per la vendita. Al momento non posso escludere che in estate si possano svolgere allo stadio alcuni importanti concerti al Delle Alpi». Conscio che, sulla telenovela stadio, in questi anni non sono mancati i copi di scena, Montabone sceglie la linea della comprensibile cautela. Anche sull' ipotesi della ricostruzione del Filadelfia, inizialmente apparsa poco probabile: «Dal punto di vista sportivo - dice l' assessore - lo studio di fattibilità che ci è stato presentato poggia su basi concrete. I nodi da risolvere sono altri: gli aspetti urbanistici e soprattutto commerciali dell' operazione appaiono sovradimensionati. Attendiamo però dalla società granata un progetto approfondito. Tocca poi ai tecnici del Comune analizzare attentamente la situazione».
- (g.l.v.) = li veli
«Un anno senza calcio a Torino? Vedremo cosa deciderà l' acquirente». Per il sindaco Sergio Chiamparino non è scontato che Torino perda, nella prossima stagione, la ribalta della serie A e quella delle coppe internazionali, a causa dei lavori di ristrutturazione dello stadio Delle Alpi. «Le intenzioni del nuovo proprietario - spiega - si sapranno dopo la conclusione dell' asta per la cessione dell' impianto, che è il nostro principale obiettivo. Non è detto che gli eventuali lavori di ristrutturazione si debbano svolgere già fra qualche mese. Non sono un tecnico e non so valutare se gli interventi non siano conciliabili con lo svolgimento delle gare. In ogni caso, mi pare importante che non si profili alcuna fuga». Sulla stessa linea è anche l' assessore allo Sport Renato Montabone: «Mi sembrano prematuri certi allarmi - afferma - L' unica certezza è la trattativa con la Rubentus per l' acquisizione dello stadio dopo che il Torino ha scelto di non parteciparvi rilanciando l' idea della riedificazione del Filadelfia. Dopo che sarà arrivata la verifica sulla perizia del prezzo indicato lo scorso anno, si partirà con l' asta per la vendita. Al momento non posso escludere che in estate si possano svolgere allo stadio alcuni importanti concerti al Delle Alpi». Conscio che, sulla telenovela stadio, in questi anni non sono mancati i copi di scena, Montabone sceglie la linea della comprensibile cautela. Anche sull' ipotesi della ricostruzione del Filadelfia, inizialmente apparsa poco probabile: «Dal punto di vista sportivo - dice l' assessore - lo studio di fattibilità che ci è stato presentato poggia su basi concrete. I nodi da risolvere sono altri: gli aspetti urbanistici e soprattutto commerciali dell' operazione appaiono sovradimensionati. Attendiamo però dalla società granata un progetto approfondito. Tocca poi ai tecnici del Comune analizzare attentamente la situazione».
- (g.l.v.) = li veli
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