domenica 22 novembre 2009

19-06-2002, Nel giorno della Corea arriva l'accordo sugli stadi Al «Delle Alpi» giochera' la Rubentus, il vecchio «Comunale» sara' granata

STAMPA, TORINO, pag.37

Nel giorno piu' nero del calcio azzurro quello torinese si aggiudica un gol che aspettava da otto anni: ieri alle 12 nella Sala congregazioni di Palazzo Civico, Comune, Rubentus e Torino hanno finalmente siglato l'accordo per il futuro degli stadi sotto la Mole. Per i prossimi 99 anni, i tifosi di entrambi i club possono stare tranquilli: la societa' bianconera giochera' in uno STADIO «Delle Alpi» di proprieta', ridimensionato a 50 mila posti, in linea con i tempi della pay-tv, (costo del diritto di superficie 24 milioni di euro), mentre il Torino disputera' le sue partite in un «proprio Comunale» (con una spesa di 3 milioni e mezzo euro) che coincidera' con il cuore della citta' olimpica. Dal 1— luglio di quest'anno la Rubentus diventera' la padrona di casa della Continassa, ma si impegna ad ospitare gli antagonisti granata sino al luglio 2006, quando il nuovo Comunale, dopo un lungo restauro, potra' essere inaugurato. «E' davvero una giornata storica per la citta'» ha dichiarato ieri il sindaco Chiamparino in una delle conferenze stampa piu' affollate e accaldate degli ultimi tempi. Di fronte a lui i rappresentanti delle due societa' sportive: il presidente Vittorio Chiusano e l'amministratore delegato della Rube Antonio Giraudo, e il presidente del Torino Calcio Attilio Romero con l'azionista Franco Cimminelli. A fianco del primo cittadino gli assessori che nell'ultimo mese hanno inanellato riunioni fiume per chiudere la telenovela degli stadi: Paolo Peveraro, Renato Montabone, Mario Viano. A completare il vertice, l'assessore alle Olimpiadi Elda Tessore e i direttori Ferrari e Quirico: «uno granata e uno Rubentino per ''par condicio''» ha scherzato Chiamparino, subito ripreso da Chiusano che gli ha, altrettanto scherzosamente, fatto notare che «invece la giunta era sbilanciata» dal momento che sia il sindaco sia Peveraro sia Montabone sono quasi degli ultra' granata. «E' la prima volta che una grande citta' italiana cede gli stadi a due societa' sportive: e' un atto che valorizza le risorse dello sport e contribuira' alla crescita e alla qualificazione della citta'». Grazie all'accordo firmato ieri, la societa' bianconera avra' a disposizione l'impianto del «Delle Alpi» piu' 25 mila metri quadri utilizzabili per attivita' commerciali, ricreative e sportive come prevede la variante al piano regolatore approvata qualche settimana fa in Consiglio. «In cambio - ha spiegato ieri l'assessore al Patrimonio Paolo Peveraro - versera' 24 milioni di euro in varie tranche: il 25 per cento della somma subito, il resto in 9 rate annuali». Fino al 2006 - o meglio, sino a quando non saranno conclusi i lavori di riqualificazione del Comunale, la Rube si impegna a ospitare il Torino, che paghera' un canone di un milione e mezzo di euro l'anno, al «Delle Alpi». Di qui all'evento olimpico la societa' bianconera potra' realizzare alcuni lavori «senza pero' personalizzare lo STADIO,mentre la curva Maratona del derby continuera' a essere a disposizione del Toro» aggiunge Peveraro. L'inaugurazione dei Giochi non si terra' alla Continassa, ma al Comunale. E passiamo al Torino. Lo STADIO sociale granata sara' il Comunale. Per ristrutturarlo la societa' chiedera' un prestito di 20 milioni di euro (l'investimento sara' certamente superiore) al Credito sportivo. Ci sara' la garanzia di una fidejussione del Comune: nel caso in cui non venissero rispettati i termini dell'accordo lo STADIO tornerebbe a Palazzo civico. La capienza dell'impianto verra' ridotta dai 28 mila posti entro il 31 gennaio 2005. Per quanto riguarda la parte commerciale il Torino potra' realizzare un albergo, e rivitalizzare 5 mila metri quadri nell'area del Comunale con un taglio «commercial-ricettivo». Infine c'e' l'impegno di realizzare nello spazio dell'ex FILADELFIA anche un «campo della memoria»: 2 mila posti accanto alla sede sociale e il museo della Storia del Torino.
LA METROPOLI DEL PALLONE - Emanuela Minucci

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