STAMPA, TORINO, pag.37
Passo avanti per il progetto che prevede di affidare lo STADIO Delle Alpi alla Rubentus, «in diritto di superficie» per 99 anni: ieri il Consiglio comunale ha approvato con il si' di tutto il centro-sinistra, l'astensione del centro-destra e un solo «no» di Rifondazione comunista, la variante urbanistica numero 56, che cambia la destinazione d'uso dell'area della Continassa da «pubblica» a «privata d'interesse pubblico». In tal modo il Comune offre alla Rubentus la possibilita' di utilizzare i 54 mila metri quadrati dell'impianto non solo per il calcio, ma anche per attivita' complementari alla struttura sportiva: palestre, spogliatoi, magazzini, sede sociale bianconera. Una parte, ossia circa 17 mila metri quadri della suddetta superficie, potra' contenere iniziative connesse alle attivita' pedatorie: fans shop, promozioni e gadget per i tifosi, museo bianconero, oltre ad imprese commerciali, con un'area di vendita rivolta al pubblico che, secondo la variante, non potra' comunque superare i 10 mila metri quadrati. Il documento, proposto dall'assessore all'Urbanistica Mario Viano, da' via libera alla firma del protocollo d'intesa fra Comune e societa' bianconera, che dovrebbe ricevere l'area della Continassa entro gennaio. Positivi i commenti degli assessori allo Sport, Renato Montabone, e alle Attivita' economiche, Paolo Peveraro. Spiega Montabone: «Si tratta di un atto importante che speriamo possa chiudere una vicenda in ballo ormai da quasi 10 anni». E Peveraro: «Con la Rubentus siamo a buon punto. Comunque penso che a firmare, oltre alla Rube, ci sia anche il Torino Calcio, con il quale stiamo perfezionando gli accordi». Intese che prevedono la cessione del Comunale di corso Sebastopoli alla societa' granata, previo passaggio dei terreni dove sorgeva il FILADELFIA, dall'attuale proprietario - il patron del Toro, Cimminnelli - al Torino-Calcio. A quel punto i costi per ristrutturare il Comunale verrebbero coperti con mutuo stipulato dallo stesso Club, con la garanzia di una fidejussione del Comune.
Passo avanti per il progetto che prevede di affidare lo STADIO Delle Alpi alla Rubentus, «in diritto di superficie» per 99 anni: ieri il Consiglio comunale ha approvato con il si' di tutto il centro-sinistra, l'astensione del centro-destra e un solo «no» di Rifondazione comunista, la variante urbanistica numero 56, che cambia la destinazione d'uso dell'area della Continassa da «pubblica» a «privata d'interesse pubblico». In tal modo il Comune offre alla Rubentus la possibilita' di utilizzare i 54 mila metri quadrati dell'impianto non solo per il calcio, ma anche per attivita' complementari alla struttura sportiva: palestre, spogliatoi, magazzini, sede sociale bianconera. Una parte, ossia circa 17 mila metri quadri della suddetta superficie, potra' contenere iniziative connesse alle attivita' pedatorie: fans shop, promozioni e gadget per i tifosi, museo bianconero, oltre ad imprese commerciali, con un'area di vendita rivolta al pubblico che, secondo la variante, non potra' comunque superare i 10 mila metri quadrati. Il documento, proposto dall'assessore all'Urbanistica Mario Viano, da' via libera alla firma del protocollo d'intesa fra Comune e societa' bianconera, che dovrebbe ricevere l'area della Continassa entro gennaio. Positivi i commenti degli assessori allo Sport, Renato Montabone, e alle Attivita' economiche, Paolo Peveraro. Spiega Montabone: «Si tratta di un atto importante che speriamo possa chiudere una vicenda in ballo ormai da quasi 10 anni». E Peveraro: «Con la Rubentus siamo a buon punto. Comunque penso che a firmare, oltre alla Rube, ci sia anche il Torino Calcio, con il quale stiamo perfezionando gli accordi». Intese che prevedono la cessione del Comunale di corso Sebastopoli alla societa' granata, previo passaggio dei terreni dove sorgeva il FILADELFIA, dall'attuale proprietario - il patron del Toro, Cimminnelli - al Torino-Calcio. A quel punto i costi per ristrutturare il Comunale verrebbero coperti con mutuo stipulato dallo stesso Club, con la garanzia di una fidejussione del Comune.
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